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    Giappone, PMI manifattura in calo e sotto attese

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone si deteriora a settembre. L’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 49,6 punti, rispetto ai 49,8 punti di agosto. Il dato è anche leggermente inferiore alle stime degli analisti che si attendevano un livello di 49,9 punti.L’indicatore resta al di sotto della soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività.Sempre a settembre il PMI dei servizi è invece salito a 53,9 punti (era 53,7 ad agosto). LEGGI TUTTO

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    Ue, Orsini: energia fondamentale, incentivare transizione post PNRR

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “ci ha presentato un documento che leggeremo con molta molta attenzione. Ci trova allineati su alcuni punti relativi alla competitività del Paese verso l’Europa, verso il mondo, per avere tempo e spazio per poter fare la transizione”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, al termine della riunione al Mimit sulla nuova politica industriale dell’Europa.”Alcuni nostri (associati, ndr) rischiano di poter andare in difficoltà – ha detto – abbiamo parlato di energia, che è un tema per noi fondamentale, dove speriamo che velocemente ci sia la messa a terra della sperimentazione del nucleare. Abbiamo parlato di un fondo sovrano, della costruzione per poter incentivare la transizione post Pnrr. Dialogheremo con le Confindustrie europee per poter dare sostegno a questa politica nuova dell’Europa”.”Alcuni nostri (associati, ndr) rischiano di poter andare in difficoltà – ha detto – abbiamo parlato di energia, che è un tema per noi fondamentale, dove speriamo che velocemente ci sia la messa a terra della sperimentazione del nucleare. Abbiamo parlato di un fondo sovrano, della costruzione per poter incentivare la transizione post PNRR. Dialogheremo con le Confindustrie europee per poter dare sostegno a questa politica nuova dell’Europa”.Sempre oggi Orsini aveva detto che il cuneo fiscale è una delle principale richieste” che è stata fatta al governo in vista della prossima Legge di bilancio. “Serve a salvaguardare l’aumento del costo del lavoro e dare la capacità di spesa alla gente che lavora nelle nostre imprese. Credo che quella sia la via” e per questo “è una delle prime misure che abbiamo richiesto al governo”, ha detto a margine del convegno inaugurale del Cersaie a Bologna. LEGGI TUTTO

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    Mercato di rimorchi e semirimorchi, UNRAE: luglio a -3,0% e agosto a -17,5%

    (Teleborsa) – Il 2024 si conferma un anno critico per il mercato dei veicoli trainati, con un calo delle immatricolazioni che si è accentuato durante i mesi estivi. A luglio sono stati immatricolati 1.362 rimorchi e semirimorchi, segnando un -3,0% rispetto al 2023, mentre ad agosto le unità registrate sono state solamente 745, con una contrazione del 17,5%. Questo trend negativo porta il dato consolidato dei primi otto mesi dell’anno a -12,1%, con 9.375 rimorchi e semirimorchi immatricolati contro 10.660 e una perdita in volume di 1.285 unità sul 2023, già in flessione sull’anno precedente. È quanto fa sapere l’UNRAE in una nota.”Dopo le speranze di ripresa alimentate dai risultati di giugno, il calo delle immatricolazioni – commenta Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE – non si è arrestato durante il periodo estivo. Il 2024 si conferma un anno nero, con ben sette mesi su otto in flessione rispetto al 2023, che già aveva chiuso con un -7,4% sul 2022. Il quadro delineato è dunque estremamente preoccupante e, senza interventi mirati e concreti da parte del Governo, temiamo che le difficoltà del comparto non possano essere risolte in tempi brevi. Molte aziende di autotrasporto non sono attualmente in grado di rinnovare le proprie flotte di veicoli trainati e lo stallo negli investimenti sta inevitabilmente aggravando l’età media del parco circolante italiano, che ha ormai superato i 17 anni. Questi numeri non possono più essere ignorati: la sicurezza delle nostre strade è a rischio. Nonostante la gravità della situazione, – continua Mastagni – ci auguriamo che il mercato possa reagire, anche grazie ai fondi destinati per il 2024 all’acquisto di veicoli di ultima generazione, compresi quelli per il trasporto intermodale di liquidi pericolosi in regime ADR. Tuttavia, crediamo che i 7,5 milioni di euro stanziati per il rinnovo del parco siano decisamente insufficienti, considerando che si contano oltre 450.000 veicoli trainati in Italia”.Mastagni conclude con un appello al Governo: “Alla luce di questi dati, riteniamo indispensabile che, in vista della prossima Legge di Bilancio 2025, l’Esecutivo valuti l’istituzione di un Fondo pluriennale ad hoc, con risorse pari ad almeno 70 milioni di euro. Solo in questo modo sarà possibile accelerare la sostituzione dei veicoli trainati vetusti, migliorando la sicurezza del trasporto merci”. LEGGI TUTTO

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    Rischi catastrofali, Mimit: “In vigore dal primo gennaio 2025 obbligo assicurativo per le imprese”

    (Teleborsa) – Si è tenuto oggi a Palazzo Piacentini un incontro tecnico con i rappresentanti delle associazioni rappresentative delle categorie produttive, durante il quale sono stati illustrati i contenuti dello schema di decreto interministeriale di prossima emanazione relativo all’obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative per danni derivanti da eventi catastrofali. L’obbligo assicurativo, introdotto dalla Legge Finanziaria 2024 – annuncia il Mimit in una nota – entrerà in vigore il primo gennaio 2025 e interesserà tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, relativamente ai danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio.Il decreto interministeriale implementerà quanto già previsto dal ddl “Ricostruzione”, ora all’esame del Parlamento, che introduce l’obbligo per le imprese assicurative di corrispondere un anticipo del 30% del danno per i sinistri legati a eventi catastrofali: una disposizione volta a garantire maggiore certezza nella liquidazione dei danni alle imprese assicurate, permettendo loro di accedere immediatamente a risorse fondamentali per una rapida ripresa delle attività.Lo schema di decreto interministeriale, predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze d’intesa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, definisce le imprese soggette all’obbligo assicurativo, l’oggetto della copertura assicurativa e le calamità naturali e gli eventi catastrofali da assicurare (alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane).I premi saranno proporzionali al rischio, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati. Le compagnie assicurative, entro i limiti della propria tolleranza al rischio e in coerenza con il fabbisogno di solvibilità globale, non potranno rifiutarsi di stipulare polizze con le imprese. SACE S.p.A. potrà riassicurare il rischio assunto dalle compagnie assicurative mediante la sottoscrizione di apposite convenzioni, a condizioni di mercato.”Questo decreto segna un passo importante verso la messa in sicurezza del nostro sistema produttivo – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso –. In un contesto caratterizzato da eventi catastrofali sempre più frequenti, l’introduzione dell’obbligo di assicurazione consentirà alle nostre imprese di tutelare al meglio sia la produzione che l’occupazione”. LEGGI TUTTO

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    Ue, Urso alle parti: esigenza di rivedere percorso Green Deal

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, invita sindacati e imprese a mettere in campo un “gioco di squadra”, una “strategia comune” per indicare la traiettoria di politica industriale europea, “prendendo atto di quello che è successo”.Illustrando alle parti sociali le indicazioni che il governo intende portare a Bruxelles per la “nuova stagione in Europa”, in particolare per il settore dell’automotive, Urso ha sottolineato che “si avverte sempre di più l’esigenza di una revisione del percorso del green deal” sottolineando che “La religione dell’elettrico ha fatto deragliare gli obiettivi europei”. “Abbiamo la necessità di una visione pragmatica e realistica” del green “correggendo, sulla base dei risultati evidenti a tutti”, la traiettoria della politica industriale. E questo “vale per il settore dell’auto e, in generale, della politica industriale”. LEGGI TUTTO

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    Euro digitale, Cipollone: “siamo a metà fase preparatoria”

    (Teleborsa) – Nell’area euro “abbiamo bisogno di un nostro sistema di pagamenti digitali solido”. E questo obiettivo può essere raggiunto “traghettando la moneta della banca centrale nell’era digitale con l’introduzione di un euro digitale: una forma di contante emessa dalla banca centrale e accessibile a chiunque”. Lo ha affermato Piero Cipollone, componente del comitato esecutivo della Bce, nel suo intervento introduttivo alla audizione trimestrale al Parlamento europea sul progetto per l’euro digitale. “Un euro digitale rafforzerebbe la sovranità e la resilienza finanziarie dell’Europa perché sarebbe basato su tecnologia e infrastrutture europee. Consentirebbe all’Europa – ha detto – di sviluppare e gestire in modo indipendente soluzioni di pagamento digitali, promuovendo un mercato unico più integrato”. “Abbiamo avviato la fase di indagine nel 2021 e ora siamo a metà della fase di preparazione” dell’euro digitale, “a cui manca circa un anno. Uno dei nostri principali obiettivi in questa fase è sviluppare una metodologia per determinare la quantità massima di euro digitali che una persona può detenere in qualsiasi momento”.”I massimali detenibili sono importanti per garantire la stabilità finanziaria ed evitare trasferimenti su vasta scala dai depositi bancari all’euro digitale, soprattutto durante le crisi”, ha sottolineato Cipollone, precisando che “entro la fine del 2025 il Consiglio direttivo della Bce deciderà se passare alla fase successiva del progetto”, ma “non prenderà alcuna decisione in merito all’emissione dell’euro digitale prima che l’atto legislativo sia stato adottato”.”Abbiamo bisogno di un sistema di pagamento digitale forte”, ha ribadito Cipollone tornando a ricordare i vantaggi dell’euro digitale per il rafforzamento della “sovranità e resilienza finanziaria” dell’Europa. LEGGI TUTTO

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    Calderoli: ok a progetti Comuni confinanti

    (Teleborsa) – “C’è il via libera alla ripartizione del fondo per la valorizzazione e la promozione dei Comuni confinanti con Regioni a statuto speciale per l’annualità 2023, in seguito alle verifiche di rispondenza ai criteri per i vari progetti presentati”. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli spiegando che “sono in arrivo circa 5 milioni di euro”.”Si tratta di risorse preziose a disposizione dei 20 Comuni piemontesi e dei 27 veneti che confinano rispettivamente con Val d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia. Un intervento che riteniamo molto importante poiché a sostegno di quei territori che risentono di minore competitività dovuta all’autonomia degli enti locali in Regioni speciali. I contributi garantiti da questa iniziativa vengono infatti destinati al finanziamento di progetti di opere complementari o a copertura di maggiori oneri per opere già finanziate nelle annualità precedenti”, ha proseguito”Per i bandi dei prossimi anni abbiamo previsto di aumentare il fondo fino a 30 milioni nel prossimo triennio, già reperiti nella scorsa legge di bilancio. La previsione dei contributi a sostegno di queste aree vicine a territori con Statuto speciale, e per questo più attrattivi, è una misura che guarda agli interessi dei cittadini di quelle zone e che dev’essere preservata. Il mio lavoro va esattamente in questa direzione”, ha concluso Calderoli. LEGGI TUTTO

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    Commissione UE, Lollobrigida: “Su accordi commerciali cambio di passo”

    (Teleborsa) – “Oggi è in programma a Bruxelles l’Agrifish che tra i vari punti all’ordine del giorno tratterà della nuova Pac. Ribadiremo ancora una volta che quella che vogliamo per i nostri agricoltori e pescatori è una politica che incentivi le produzioni agroalimentari. Non si devono pagare gli agricoltori per non coltivare o i pescatori per non pescare. Con il nuovo commissario Christophe Hansen porteremo avanti gli obiettivi che ci siamo prefissi come la revisione della Pac post 2027”. È quanto ha affermato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida commentando, in un’intervista a Il Mattino, il rapporto con la “nuova” Commissione Europa.Proprio oggi – come annunciato in una nota dal ministro dell’Agricoltura – “la Commissione europea ha accolto la richiesta di opposizione formulata dall’Italia contro l’istanza presentata dal Pakistan per registrare in Europa il riso Basmati come Indicazione geografica protetta”. Si tratta – ha sottolineato Lollobrigida – di “una buona notizia per la nostra Nazione e per i nostri produttori. Il Governo è in prima linea per proteggere la risicoltura italiana e il reddito delle nostre imprese. Ora procederemo ad avviare le consultazioni previste dalle norme comunitarie per cercare soluzioni condivise. Non permetteremo di danneggiare le nostre produzioni che rappresentano le nostre tradizioni e la nostra identità”.Guardando al G7 Agricoltura in Sicilia i temi portanti – ha detto Lollobrigida – saranno la tutela del sistema agroalimentare italiano, la sostenibilità economica delle imprese e l’imprenditoria giovanile e il Piano Mattei in Africa. “Nel documento finale è stato richiesto di inserire un passaggio dedicato alla formazione e a un’agricoltura più sostenibile e che possa garantire il giusto reddito agli agricoltori e ai pescatori. Saranno presenti – ha detto il ministro a Il Mattino – anche undici nazioni africane che si confronteranno sulle grandi questioni del nostro tempo: dagli effetti dei cambiamenti climatico, alla sicurezza alimentare, al giusto valore delle produzioni agricole”. LEGGI TUTTO