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    Euro Zona, fiducia consumatori settembre migliora a -12,9 punti

    (Teleborsa) – Segnali di lieve miglioramento per la fiducia dei consumatori europei a settembre 2024. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo, ma risale a -12,9 punti rispetto ai -13,4 di agosto.Il dato si discosta di poco dalle attese degli analisti (-12,9 punti). Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -11,7 punti (+0,5 punti percentuali).(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, l’inflazione torna a salire in agosto

    (Teleborsa) – Accelera l’inflazione in Giappone nel mese di agosto. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 3% su anno, dopo il +2,5% di luglio. Il dato, che segna il valore più alto da ottobre, è in linea con le stime degli analisti. Il dato su base mensile (non destagionalizzato) mostra una salita dello 0,5%.Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si è attestata al +2,8% a livello tendenziale. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Parlamento Ue chiede di eliminare restrizioni su utilizzo di armi occidentali contro la Russia

    (Teleborsa) – Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione non vincolante per chiedere di eliminare le restrizioni che impediscono all’Ucraina di utilizzare i sistemi di armamento occidentali contro obiettivi militari legittimi in Russia. Sono stati 425 i voti a favore, 131 i contrari e 63 le astensioni. Nel testo adottato si afferma che senza l’abolizione delle attuali restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali, l’Ucraina non può esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa e rimane esposta ad attacchi contro la popolazione e le infrastrutture.Il Parlamento ha sottolineato che le forniture insufficienti di munizioni e le restrizioni sul loro uso rischiano di annullare l’impatto degli sforzi compiuti finora e deplora la diminuzione del volume degli aiuti militari bilaterali all’Ucraina da parte dei Paesi dell’UE. I deputati hanno ribadito l’invito agli Stati membri a rispettare l’impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all’Ucraina e ad accelerare la consegna di armi, sistemi di difesa aerea e munizioni, compresi i missili TAURUS. Ribadiscono inoltre la loro posizione secondo cui tutti i Paesi UE e gli alleati della NATO dovrebbero impegnarsi collettivamente e individualmente a fornire all’Ucraina un sostegno militare annuale non inferiore allo 0,25% del loro PIL.Nella risoluzione si chiede agli Stati membri di mantenere ed estendere la politica di sanzioni UE contro la Russia, la Bielorussia e i Paesi e le entità non appartenenti all’UE che forniscono alla Russia tecnologie militari e a doppio uso. I deputati condannano il recente trasferimento di missili balistici dall’Iran alla Russia e chiedono un rafforzamento delle sanzioni contro Teheran e la Corea del Nord per il loro coinvolgimento nel sostegno alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Inoltre, auspicano l’aggiunta di un maggior numero di individui ed entità cinesi all’elenco delle sanzioni dell’UE, nonché misure più severe per affrontare sistematicamente la questione dell’elusione delle sanzioni da parte di società con sede nell’UE, di terzi e di Paesi non UE.Pur invitando l’UE e i suoi Stati membri a lavorare attivamente per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile per l’Ucraina e individuare una soluzione pacifica alla guerra, i deputati affermano che qualsiasi risoluzione del conflitto deve basarsi sul pieno rispetto dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Ritengono inoltre che la responsabilità per i crimini di guerra russi e i risarcimenti e altri pagamenti da parte di Mosca siano aspetti essenziali di qualsiasi soluzione. A tal fine, i deputati chiedono all’UE e ai partner che condividono la stessa posizione di stabilire un regime giuridico per la confisca dei beni statali russi congelati dall’UE come parte degli sforzi per compensare l’Ucraina per gli ingenti danni subiti. LEGGI TUTTO

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    Turchia, banca centrale lascia tassi al 50%

    (Teleborsa) – La Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 50%, confermando la stessa posizione dei mesi precedenti.L’istituto, nella nota che accompagna la decisione, ha dichiarato che l’inflazione nel Paese è in calo, ma resta sopra al 51%. Secondo i dati di Tuik, l’istituto di statistica nazionale, infatti, in agosto i prezzi su base annua hanno toccato il 51,97%, mantenendo la tendenza al ribasso iniziata in giugno. Il comitato ha sottolineato che le aspettative di inflazione e la politica dei prezzi continuano a rappresentare rischi per il processo di disinflazione.A partire dal giugno del 2023, la Banca centrale ha regolarmente alzato i tassi, portandoli in poco più di un anno dall’8,5% all’attuale 50%, che era stato raggiunto nel mese di marzo. LEGGI TUTTO

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    USA, cala vendita di case esistenti ad agosto

    (Teleborsa) – Segnali di debolezza giungono ancora dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato ad agosto un decremento del 2,5%. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +1,5% riportato a luglio.Sono state vendute 3,86 milioni di abitazioni rispetto ai 3,96 milioni di luglio e contro i 3,92 milioni di unità previsti dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator in calo ad agosto

    (Teleborsa) – Ancora in frenata ad agosto il superindice USA che sintetizza le condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 101,8 punti in calo dello 0,2% rispetto al mese precedente, quando si era registrato una contrazione dello 0,6%, e contro il -0,3% atteso dagli analisti.La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,3% a 112,7 punti, mentre la componente sulle aspettative future è rimasta invariata a 119,5 punti. “Ad agosto, l’indice LEI statunitense ha mantenuto una traiettoria discendente e ha registrato il suo sesto calo mensile consecutivo”, ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board. “L’erosione ha continuato a essere guidata dai nuovi ordini, che hanno registrato il valore più basso da maggio 2023. Anche uno spread negativo sui tassi di interesse, le aspettative persistentemente cupe dei consumatori sulle future condizioni aziendali e i prezzi delle azioni più bassi dopo il tumulto del mercato finanziario di inizio agosto hanno pesato sull’indice. Nel complesso, l’indice LEI ha continuato a segnalare venti contrari alla crescita economica futura. The Conference Board prevede che la crescita del PIL reale statunitense perderà slancio nella seconda metà di quest’anno, poiché prezzi più elevati, tassi di interesse elevati e debito crescente erodono la domanda interna. Tuttavia, nel riepilogo delle proiezioni economiche della Fed di settembre 2024, i responsabili politici hanno suggerito che sono probabili 100 punti base di tagli dei tassi di interesse entro la fine di quest’anno, il che dovrebbe ridurre i costi di prestito e sostenere un’attività economica più forte nel 2025”.(Foto: Maklay62 / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, nel 2° trimestre deficit partite correnti sale oltre attese

    (Teleborsa) – Aumenta più delle attese il deficit delle partite correnti americano nel 2° trimestre del 2024. Il disavanzo si porta a 266,8 miliardi di dollari rispetto ai 241 miliardi precedenti (-237,6 miliardi la prima lettura). Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio statunitense, risulta superiore alle attese del mercato che erano per un aumento del deficit più contenuto, ovvero pari a 259 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, calano più delle attese le richieste di sussidi alla disoccupazione

    (Teleborsa) – Scendono le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 13 settembre, i “claims” sono risultati pari a 219 mila unità, in diminuzione di 12 mila unità rispetto ai 231 mila della settimana precedente (rivisto da un preliminare di 230.000 unità) e rispetto ai 230 mila stimati dagli analisti. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 227.500 unità, in calo di 3.500 unità rispetto al dato della settimana precedente (231.000). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 6 settembre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.829.000, in calo di 14 mila unità rispetto alle 1.843.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.850.000 mila). Gli analisti si aspettavano un valore pari a 1.850.000. LEGGI TUTTO