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    Scuola riparte con migliaia di precari: sul numero è già polemica

    (Teleborsa) – Un nuovo anno scolastico è partito con vecchi e nuovi temi di dibattito. L’anno 2024/2025 porta con sé una serie di novità per quanto concerne gli ordini di studi: dal prolungamento degli istituti tecnici con il 4+2 al Liceo del Made ini Italy bocciato dal Consiglio di Stato. Per non parlare poi del ritorno del diario cartaceo in classe e del divieto assoluto di portare i cellulari in classe. Ci sono poi vecchi temi, che tornano ad ogni primo suono della campanella, in primis l’arruolamento di migliaia di precari tramite supplenze annuali e la mancata stabilizzazione dei precari di lungo corso, in contrasto con le prescrizioni dell’Unione Europea. Un tema noto che ogni anno torna in primo pipano con una vera e propria guerra di numeri. All’allarme lanciato dai sindacati, secondo cui quest’anno ci sarebbero ben 250 mila precari, un record assoluto, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha smentito nel corso di un Question Tome al Senato. “Le supplenze a cui dobbiamo ricorrere per coprire l’organico sono, infatti, pari a 165mila unità, – ha precisato – che si ridurranno a 155mila entro dicembre grazie alle assunzioni derivanti dai concorsi PNRR, che sono in via di chiusura”. “Quest’anno, dunque si registrerà già una prima diminuzione del numero dei precari, che lo scorso anno e negli anni immediatamente precedenti era pari a 160mila unità”, ha evidenziato il titolare del MIM, aggiungendo che “la maggior parte dei precari, poco più di 100mila” è rappresentata da “insegnanti di sostegno”, che vengono “chiamati sui cosiddetti posti in deroga” perché “privi di specializzazione” e dunque non passibili di essere assunti a tempo indeterminato, perché “la legge stabilisce che devono essere assunti in ruolo docenti specializzati nel sostegno”.Valditara ha poi spiegato che il motivo per cui non sono stati messi a disposizione tutti i 65mila posti disponibili è perché gli accordi presi con la Commissione europea impongono di “assumere 70mila docenti esclusivamente attraverso i nuovi concorsi PNRR” e quindi “qualsiasi altra stabilizzazione, qualsiasi altro meccanismo di assunzione non viene considerato ai fini della milestone europea” che scade nel 2026 e rischia di far perdere all’Italia l’ultima rata di 24 miliardi di euro. Il Ministro ha poi smentito anche l’altra notizia della bocciatura del Liceo del Made in Italy da parte del Consiglio di Stato, etichettandola come “fake news” e spiegando che il parere “è interlocutorio e non definitivo” e che “non ci sarà alcuno stop”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale rivista al rialzo a luglio

    (Teleborsa) – Rivista al rialzo la produzione delle fabbriche giapponesi a luglio 2024. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è salito del 3,1%, più della stima preliminare (+2,8%). A giugno si era registrata una discesa del 4,2%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in aumento del 2,9%.La capacità di utilizzo si è attestata al 97,6% (-0,2% su mese). Le consegne registrano un aumento mensile del 2,7% mentre le scorte segnano un incremento dello 0,4%.La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione pari a -2,4%. LEGGI TUTTO

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    Tassa di soggiorno, accordo governo-Anci: potranno applicarla tutti i Comuni

    (Teleborsa) – Governo e Anci hanno trovato un accordo sulla revisione dell’imposta di soggiorno. L’intesa è arrivata durante l’incontro tra la ministra del Turismo, DanielaSantanchè, il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ed il presidente Anci, Roberto Pella. “Le parti – si legge in una nota – hanno convenuto la necessità di uniformare e semplificare la disciplina su tutto il territorio nazionale e di renderla applicabile a tutti i comuni su base volontaria. Al centro del confronto il tema di far diventare l’imposta di soggiorno imposta di scopo per restituire soldi al settore del turismo”.”Al centro del confronto – si spiega nella nota – il tema di far diventare l’imposta di soggiorno imposta di scopo per restituire soldi al settore del turismo, garantendo gli ambiti e la possibilità, come richiesto da Anci, di destinare l’imposta anche a decoro urbano e sicurezza; sarà convocato per questo la prossima settimana un tavolo tecnico. Al tempo stesso il tavolo studierà le fasce di prezzo per rendere l’imposta proporzionale al costo della stanza e pagabile a persona”. “L’intenzione è razionalizzare gli oneri dichiarativi a carico degli albergatori e allo stesso tempo permettere ai comuni di effettuare i controlli sulla componente finanziaria. Sono necessarie regole uniformi su tutto il territorio nazionale”, ha commentato il viceministro all’Economia Maurizio Leo. “L’industria del turismo è importante per il Pil e anche per i comuni e i soldi vanno quindi rilasciati sul settore. Non dobbiamo far vivere ai residenti il turismo come una minaccia ma come un’opportunità. Non dobbiamo essere ideologici quando ci sediamo al tavolo per trovare soluzioni. Noi cerchiamo di distribuire meglio questa imposta”, ha aggiunto la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Apprezziamo la decisione di ampliare la platea a tutti i comuni perché è giusto dare opportunità a tutti. Condividiamo il tema della semplificazione e trovare garanzie per tutelare gli albergatori e i Sindaci”, ha commentato il presidente Anci Roberto Pella.Contrario all’accordo l’Unione Nazionale Consumatori. “No a una generica estensione della tassa di soggiorno a tutti i Comuni. Se si spremono in questo modo i turisti, senza una strategia e una logica, se ne andranno sempre più all’estero, soprattutto gli italiani”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’UNC. “Non si può aumentare una tassa a casaccio! Lasciare la palla ai Comuni, da sempre pronti a fare cassa e a caccia di soldi, tanto più quando non devono tassare i loro concittadini – ha concluso Dona – non vuol dire avere una strategia ma solo lavarsene le mani come Ponzio Pilato”. LEGGI TUTTO

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    Sedgwick valutata 13,2 miliardi di dollari dopo investimento di Altas

    (Teleborsa) – Sedgwick, un fornitore a livello mondiale di soluzioni di gestione e liquidazione sinistri, ha annunciato un investimento strategico da parte di Altas Partners, società di private equity nordamericana. Gli investitori attuali, tra cui fondi gestiti dalla società di investimento globale Carlyle e da Stone Point Capital, rimarranno investitori e continueranno a effettuare nuovi investimenti significativi nell’azienda, con Carlyle che manterrà la sua posizione di controllo in partnership con il gruppo di investitori e il team di gestione di Sedgwick.Questa transazione implica un valore aziendale totale di circa 13,2 miliardi di dollari, un aumento rispetto ai 6,7 miliardi di dollari quando Carlyle ha effettuato il suo investimento iniziale in Sedgwick nel 2018. Altas si è impegnata a investire 1 miliardo di dollari di capitale come parte della transazione e sarà un partecipante attivo nel percorso di creazione di valore dell’azienda in futuro, si legge in una nota.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ue, Draghi: consapevole che per dare seguito al Rapporto sulla competitività ci vorrà tempo

    (Teleborsa) – L’ex presidente della BCE MarioDraghi ha dichiarato di essere “consapevole che ci vorrà tempo” per dare seguito al Rapporto sulla competitività. Intervenendo Il tempo delle donne, iniziativa del Corriere della Sera a Milano, Draghi ha aggiunto che “guardando la situazione dei vari governi in Europa è abbastanza scoraggiante perché sono tutti molto deboli quindi prendere grandi decisioni diventa difficile. Ma la risposta non deve arrivare in una settimana. L’importante è avere una visione a comune”.”Si vuol essere padroni del proprio destino o no? Affrontare l’espansionismo cinese, l’aggressione russa, quel che succederà negli Usa in situazione di autonomia o di dipendenza, forse anche di servitù a un certo punto? Il rapporto vuole dare una risposta su cosa fare per essere indipendenti. Per esserlo bisogna avere un’unità di vedute, in politica estera, sulla difesa”, ha spiegato. Quanto alla possibilità di coinvolgere tutti i 27 Stati membri Draghi ha affermato: “se si riesce bene, altrimenti si lavora a gruppi di Paesi, si fanno accordi intergovernativi”. L’importante è – ha aggiunto – “raggiungere la consapevolezza che si vuole essere indipendenti nell’affrontare le sfide del momento”.”Il calcolo dei 7-800 miliardi l’anno viene dal basso ed è stata una cifra raggiunta da due istituzioni indipendenti Commissione e Bce. E come si fa a finanziarla? In gran parte dai risparmi privati. Noi risparmiamo moltissimo, più degli Stati Uniti. Fa dispiacere che la ricchezza delle famiglie americane sia tre volte la nostra e la questione ha a che fare con la crescita”, ha dichiarato Draghi. “Il risparmio privato – ha aggiunto – è il principale canale di finanziamento ma non con l’attuale mercato dei capitali, serve mercato più integrato”. “Queste cifre – ha proseguito – sono gigantesche e il paragone col piano Marshall è per dare l’idea della grandezza ma sono realistiche”. Tutto questo si può fare anche se poi “serve una parte di investimento pubblico comune perché sennò in alcuni casi il debito di alcuni Paesi diventa troppo alto e poi, noi lo sappiamo bene, è un disastro e si ferma tutto. Questa è la logica”. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare in ripresa grazie a riduzione tassi e aumento compravendite con mutuo

    (Teleborsa) – Si riprende il mercato immobiliare italiano, in particolare quello residenziale, che trae vantaggio dalla graduale discesa dei tassi d’interesse e quindi dall’aumento delle compravendite di abitazioni con mutuo. E’ il quadro che emerge dallìOsservatorio del Mnercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, relativo al 2° trimestre dell’anno.Le compravendite di abitazioni nel 2° trimestre del 2024 hanno registrato un incremento dell’1,2% in termini tendenziali, in netta controtendenza rispetto al -7,2% registrato nel primo trimestre dell’anno. Sono state compravendute circa 186 mila abitazioni, oltre 2 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Le grandi città mostrano variazioni diversificate. Fra le 8 principali città italiane si registrano andamenti fortemente negativi per Firenze (-8,1%) e Milano (-7,3%), mentre crescono le vendite a Genova (+3,9%) e Roma (+3,4%).La quota di persone fisiche che hanno acquistato abitazioni ricorrendo a un mutuo ipotecario supera il 40%, dato in crescita rispetto a quanto rilevato nello scorso trimestre. Continua a diminuire il tasso di interesse medio iniziale, 28 punti base in meno del precedente trimestre. Il capitale che ha finanziato gli acquisti di abitazioni è pari a circa 9,6 miliardi di euro, 0,5 miliardi in più del secondo trimestre del 2023.Aumenta la quota di acquisti di prime case, circa il 71% nel secondo trimestre 2024, ma la preferenza va ancora alle case di vecchia costruzione (solo il 6,4% delle abitazioni acquistate è di nuova costruzione).Quanto agli affitti, le abitazioni con un nuovo contratto registrato nel secondo trimestre 2024 diminuiscono del 2,7% rispetto allo stesso trimestre del 2023. Nel dettaglio dei segmenti individuati nel mercato delle locazioni, sono in aumento sia i contratti transitori (+1,3%) sia quelli agevolati per studenti, con abitazioni locate per intero (+4,5%) e per porzione (+25,7%). Il canone complessivo aumenta, su base tendenziale, per tutti i segmenti e ammonta in questo trimestre a oltre 1,3 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Sustainable Company Award per l’Iniziativa dell’Anno in ambito Diversità e Inclusione

    (Teleborsa) – UniCredit ha ricevuto il premio Diversity and Inclusion Initiative of the Year EMEA 2024 nell’ambito degli annuali Sustainable Company Awards dell’autorevole rivista Environmental Finance. UniCredit è stata premiata da EnvironmentalFinance per la sua iniziativa “Group holistic well-being approach”, progettata per incoraggiare il benessere mentale, fisico, sociale, professionale e finanziario di tutti i dipendenti della Banca durante l’intero ciclo di vita del dipendente.L’iniziativa si concentra sul benessere individuale dei dipendenti, incoraggiandoli a coltivare relazioni di lavoro sane e positive e a supportare i colleghi. “Group holistic well-being approach” è la prova dell’impegno della Banca nel creare un ambiente di lavoro attento, diversificato e sostenibile.In quanto banca paneuropea, UniCredit ha sviluppato iniziative locali di benessere rivolte ai dipendenti del Gruppo in tutti i suoi territori. Queste iniziative, tra cui corsi di apprendimento dedicati e una guida interattiva con suggerimenti e consigli concreti per garantire il benessere dei dipendenti, sono state sviluppate in collaborazione con esperti esterni e sono disponibili in 13 lingue.Nikolina Zecic, Head of Group Culture e DE&I di UniCredit, ha commentato: “Siamo estremamente onorati di ricevere questo prestigioso premio. Garantire il benessere delle nostre persone è un pilastro della nostra strategia Diversity, Equity and Inclusion. La nostra Banca si impegna a creare un ambiente stimolante per i nostri dipendenti che consenta a tutti di stare e dare il meglio di sé. Questa è una responsabilità che richiede impegno, formazione e sviluppo continui. UniCredit sta realizzando queste iniziative concrete a livello globale e locale nell’ambito di un’azione continua che consenta la crescita ed il benessere dei nostri dipendenti “.La strategia DE&I di UniCredit è completamente integrata nel suo framework ESG e nell’agenda della banca in tutti i 13 paesi in cui opera, consentendo ai dipendenti di servire meglio i propri stakeholder.Gli Environmental Finance Sustainable Company Awards riconoscono le aziende che stanno attivamente guidando il cambiamento nel loro approccio alla responsabilità e alla sostenibilità, riorientando le proprie risorse, operazioni e l’intero modello aziendale per allineare o addirittura superare gli obiettivi di sostenibilità e clima. LEGGI TUTTO

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    Banca Passadore, utile semestrale record a 44,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Passadore, banca privata indipendente con sede a Genova e 25 filiali in Italia, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto pari a 44,6 milioni di euro (+16,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), con un un ROE – return on equity del 27% che si posiziona ai vertici del settore in ambito sia nazionale che europeo.I depositi della clientela salgono a 4 miliardi e 670 milioni di euro, con un significativo incremento del 9,4% rispetto alla stessa data dell’anno precedente. I titoli amministrati e in gestione crescono del 15,7% a 6 miliardi e 927 milioni.I finanziamenti erogati alla clientela ammontano a 2 miliardi e 87 milioni (+0,4%), con un rapporto tra i crediti deteriorati e il totale degli impieghi in ulteriore discesa all’1,18% ed un coverage ratio di oltre il 61%, valori prudenziali di eccellenza nel panorama bancario italiano, ottenuti senza aver mai ceduto partite deteriorate a terzi.L’indice patrimoniale CET1 è aumentato di quasi 2 punti percentuali, portandosi al 17,5%, valore largamente superiore rispetto al corrispondente parametro richiesto dalla Banca d’Italia. LEGGI TUTTO