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    Powersoft, finanziamento di 20,2 milioni di euro da UniCredit con garanzia SACE

    (Teleborsa) – Powersoft ha realizzato con successo l’acquisizione del 51% delle quote sociali di K-Array attraverso la strutturazione di due linee di finanziamento con UniCredit per un totale di 20,2 milioni di euro, entrambe assistite al 50% da Garanzia di SACE.”L’acquisizione di K-Array rappresenta per noi non solo un passaggio strategico fondamentale, ma anche un esempio virtuoso di come la collaborazione tra industria e sistema finanziario possa generare valore concreto – dichiara Luca Lastrucci, CEO di Powersoft – Siamo grati a UniCredit per aver creduto nella nostra visione e per averci affiancato come partner in questa operazione, strutturando una soluzione finanziaria che ha reso possibile l’integrazione di una realtà straordinaria come K-Array nel nostro Gruppo”.”Questa operazione conferma il nostro ruolo di partner strategico per le imprese del territorio – ha detto Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit – Il nostro obiettivo è affiancare le aziende per creare valore e favorirne la crescita, supportandole nel rafforzamento del loro posizionamento su un mercato in continua evoluzione. Siamo orgogliosi di aver sostenuto Powersoft nell’acquisizione di K-Array Srl, manovra destinata a generare importanti risultati in ambito di innovazione. Un passaggio rilevante del piano di sviluppo strategico del Gruppo toscano, eccellenza del Made in Italy nel campo tecnologico dell’Audio-pro a livello globale”.”Siamo orgogliosi di supportare un’operazione finalizzata all’innovazione produttiva, che rafforza ulteriormente la competitività del settore pro-audio – ha commentato Alessio Cerini, Relationship Manager di SACE – L’acquisizione di K-Array da parte di Powersoft è un chiaro esempio di come le imprese italiane possano crescere attraverso investimenti strategici in innovazione e sviluppo industriale. Noi di SACE, come partner per la crescita delle imprese, continuiamo a sostenere operazioni che valorizzano le eccellenze del Made in Italy e ne favoriscono l’espansione globale”. LEGGI TUTTO

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    USA, a febbraio le offerte di posti di lavoro scendono più delle attese

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è diminuito a 7,57 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di febbraio 2025, rispetto ai 7,76 milioni del mese precedente e ai 7,69 milioni attesi dagli analisti. È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro. Il tasso di posti vacanti, al 4,5 percento, è cambiato poco nel corso del mese. Il numero di posti vacanti è diminuito in finanza e assicurazioni (-80.000).A febbraio, il numero di dimissioni è cambiato poco a 3,2 milioni, ma è sceso di 273.000 nel corso dell’anno. Nel corso del mese, il tasso di dimissioni è rimasto invariato al 2,0 percento. Le dimissioni sono aumentate nell’istruzione statale e locale (+28.000).Sempre a febbraio, il numero di licenziamenti è cambiato poco a 1,8 milioni. Il tasso di licenziamenti è rimasto invariato all’1,1 percento. I licenziamenti sono aumentati nel commercio al dettaglio (+67.000), immobiliare e noleggio e leasing (+24.000) e governo federale (+18.000). I licenziamenti sono diminuiti nei trasporti, magazzinaggio e servizi di pubblica utilità (-42.000).(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero marzo scende più delle attese a 49 punti

    (Teleborsa) – Si modera l’attività manifatturiera negli Stati Uniti a marzo 2025, passando in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 49 punti, rispetto ai 50,3 punti del mese precedente, risultando inferiore alle attese degli analisti che stimavano una discesa fino a 49,5 punti.L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si porta dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scende a 45,2 punti da 48,6, mentre quella sull’occupazione cala a 44,7 da 47,6 e la componente relativa ai prezzi sale a 69,4 da 62,4 punti (contro attese per 64,6). LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni febbraio crescono più delle attese a +0,7% su mese

    (Teleborsa) – Aumenta più delle attese la spesa per costruzioni in USA a febbraio 2025. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.195,8 miliardi di dollari, registrando una crescita dello 0,7% su base mensile, rispetto al +0,3% delle stime degli analisti e dopo il -0,5% di gennaio.Su base annua si è visto invece un incremento del 2,9%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono salite dello 0,9% a 1.686,4 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono salite dell’1,3% a 928,9 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,2% a 509,3 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifatturiero marzo rivisto al rialzo a 50,2 punti

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a marzo 2025. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global. Nel terzo mese dell’anno, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 50,2 punti, contro i 52,7 di febbraio. Si tratta di una lettura superiore ai 49,8 della stima preliminare e attesi dal consensus.L’indice si mantiene così sopra la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività.”Il forte inizio d’anno per i produttori statunitensi ha vacillato a marzo – ha detto Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence – Una combinazione di un maggiore ottimismo nei confronti della nuova amministrazione e la necessità di anticipare i dazi avevano sostenuto il settore della produzione di beni nei primi due mesi dell’anno, ma ora stanno iniziando ad apparire delle crepe. La produzione è diminuita per la prima volta in tre mesi a marzo e i portafogli degli ordini si stanno esaurendo sempre di più”.”Mentre la fiducia delle aziende sulle prospettive rimane relativamente elevata rispetto agli standard osservati negli ultimi tre anni, ciò si basa sulla speranza delle aziende che l’interruzione a breve termine causata dai dazi e da altre politiche verrà superata man mano che si accumuleranno i benefici a lungo termine delle politiche della nuova amministrazione – ha aggiunto – Tuttavia, a marzo un numero maggiore di produttori ha messo in dubbio questa convinzione. L’ottimismo delle aziende sull’anno a venire si è ulteriormente deteriorato rispetto al massimo di quasi tre anni di gennaio ed è calato drasticamente negli ultimi due mesi, costringendo le aziende a interrompere l’aumento dei conteggi delle buste paga per la prima volta da ottobre”. LEGGI TUTTO

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    Auto, Elkann incontra Trump alla Casa Bianca: “Serve chiarezza”

    (Teleborsa) – Il presidente di Stellantis John Elkann ha incontrato ieri Donald Trump alla Casa Bianca. Come riportato dai media Usa, nel corso dell’incontro – e come conferma un portavoce di Stellantis – Trump ha dichiarato, tra l’altro, di voler ripristinare standard meno rigidi sulle emissioni delle auto. Elkann era presente in qualità di responsabile di uno dei maggiori produttori automobilistici degli Usa, con l’obiettivo di proseguire il dialogo con il presidente e la sua amministrazione in questo momento cruciale per il futuro dell’industria automobilistica statunitense. Tra i temi dell’incontro la competitività del sistema automotive nordamericano, oltre all’accessibilità economica dei prodotti fabbricati negli Stati Uniti e le implicazioni sulla domanda. “Come per altri produttori automobilistici statunitensi, la cosa più importante per il mercato è la chiarezza” ha ribadito il presidente di Stellantis. ). Sui dazi Usa sulle auto “stiamo dialogando con l’amministrazione Trump per rivendicare l’importanza della competitività del settore auto Usa e dell’accessibilità dei prodotti realizzati in Usa. Con i dazi il rischio è creare incertezza nella domanda” aveva detto la scorsa settimana Elkann durante la call con gli analisti sui conti 2024. Gli Usa rivestono particolare importanza per Stellantis: nel Paese Stellantis impiega circa 75mila dipendenti, per un fatturato annuo di circa 63,5 miliardi di euro e consegne pari a circa 1,4 milioni di veicoli. LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice PMI manifattura marzo scende a 48,4 punti

    (Teleborsa) – Scende meno delle attese l’attività della manifattura in Giappone a marzo pur rimanendo in zona contrazione. L’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,4 punti, rispetto ai 49 punti di gennaio. Il dato è migliore delle stime degli analisti che si fermavano a 48,3 punti. L’indicatore resta ancora al di sotto della soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività.(Foto: © Engdao Wichitpunya / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin manifatturiero marzo sale a 51,2 punti

    (Teleborsa) – In crescita l’attività manifatturiera in Cina, che batte le attese degli analisti. Secondo il sondaggio mensile di Caixin/S&P Global, il PMI manifatturiero è sceso a marzo 2025 a quota 51,2 punti dai 50,8 precedenti, sopra quindi la soglia critica dei 50 punti, tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (valori inferiori ai 50 punti). Gli analisti si aspettavano 50,6 punti.”Il Caixin China General Manufacturing PMI è arrivato a 51,2 a marzo, in aumento di 0,4 punti rispetto al mese precedente. Ciò ha segnato il sesto mese consecutivo di crescita nel settore, al ritmo più veloce da novembre – ha sottolineato Wang Zhe, senior economist di Caixin Insight Group -. Sia l’offerta che la domanda hanno continuato ad aumentare. I produttori hanno visto i loro sforzi promozionali dare i loro frutti con il miglioramento del mercato. A marzo, la produzione è cresciuta per il 17° mese consecutivo e al ritmo più veloce in quattro mesi, mentre il sottoindice per i nuovi ordini totali è rimasto in territorio espansivo per il sesto mese consecutivo. Lo slancio di crescita della domanda estera registrato a febbraio è stato esteso, con l’indicatore per i nuovi ordini all’esportazione che è salito al punto più alto da aprile scorso”. LEGGI TUTTO