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    Esodo estivo, Anas: “Sarà il fine settimana più trafficato di tutto il mese di agosto”

    (Teleborsa) – Il terzo fine settimana di grande esodo estivo si prospetta il più trafficato di tutto il periodo. Lungo la rete Anas per il secondo weekend di agosto è atteso traffico in costante aumento a seguito della chiusura della maggior parte delle attività del Paese nella settimana di Ferragosto. Viabilità Italia prevede bollino nero in particolare nella mattinata di domani, sabato 10 agosto, e bollino rosso nel pomeriggio di oggi, venerdì 9 agosto e nella giornata di domenica 11 agosto: spostamenti in netta crescita dai grandi centri urbani in tutta Italia verso le località di villeggiatura, di mare al sud e di montagna a nord e verso i confini di Stato.Per consentire la fluidità del traffico Anas (Gruppo FS Italiane) ha potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e ha limitato la presenza dei cantieri fino al 3 settembre: sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli precedentemente attivi (1278).Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana. Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore oggi dalle ore 16 alle 22, domani sabato 10 agosto dalle 8 alle 22 e domenica 11 agosto dalle 7.00 alle 22.00. L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 “Jonica” e 18 “Tirrena Inferiore” in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 “Carlo Felice” in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 “Adriatica” (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto). Al nord i Raccordi Autostradali RA13 e RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 “del Lago di Como e dello Spluga” in Lombardia, la SS45 “di Val Trebbia” in Liguria, la SS26 “della Valle D’Aosta” e la SS309 “Romea” tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 “di Alemagna” in Veneto. LEGGI TUTTO

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    Veicoli Commerciali, Anfia: +13% immatricolazioni nei 6 mesi in Europa

    (Teleborsa) – Nei primi 6 mesi del 2024, il mercato dei veicoli commerciali leggeri, nell’UE-EFTA-UK, supera il milione di unità e registra un aumento del 13% rispetto al primo semestre 2023. Il mercato degli autocarri con ptt superiore a 3.500 kg conta oltre 215.672 nuove registrazioni, in leggero aumento del 2,4%. Inoltre, analizzando il mercato degli autocarri per segmento, gli autocarri pesanti (ptt =16.000kg) registrano una lievissima flessione dello 0,6%, con 175.567 unità vendute. Gli autobus con ptt superiore a 3.500 kg sono poco più di 25mila, con una crescita del 30,1%. È quanto rileva l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia) nel Rapporto Semestrale gennaio-giugno 2024 sul settore dei VCL, autocarri e autobus.Veicoli commerciali leggeri =3.500 kg Il mercato dei veicoli commerciali leggeri (VCL), che include van, furgoni, pick-up e autocarri piccoli, ha registrato nell’area UE-EFTA-UK oltre 1.052.306 nuove immatricolazioni nei primi 6 mesi del 2024, in crescita del 13,0% circa sui volumi del primo semestre 2023. In tutti i major markets europei si registrano crescite: +19,3% in Germania, +18,5% in Spagna, +16,9% in Italia, +10,5% in Francia e +4,3% nel Regno Unito. Le nazioni con maggior numero di immatricolazioni sono la Francia con 209.866 nuove targhe (circa 20% del mercato europeo), seguita dal Regno Unito con 178.210 immatricolazioni (quota 16,9%) e dalla Germania con 151.097 unità (quota 14,4%). Al quarto posto l’Italia con 111.900 nuove targhe ed il 10,6% di quota di mercato e al quinto posto la Spagna con 85.595 immatricolazioni (quota 8,1%). I primi 5 Top Market detengono insieme il 70,0% del mercato (736.668 immatricolazioni), mentre il restante 30,0% è costituito dagli altri paesi dell’area UE-EFTA-UK.Autocarri >3.500 kgNel mercato UE-EFTA-UK le vendite di autocarri medi-pesanti nel primo semestre 2024 totalizzano 215.667 immatricolazioni, con un lieve aumento del 2,4% rispetto al primo semestre 2023. In buona parte dei principali mercati si registrano aumenti: +8,1% in Germania, +5,5% in Francia, +10,4% in Italia. Arrancano invece Polonia, con un -10,3% di immatricolazioni e il Regno Unito, con -1%. Il maggior numero di immatricolazioni si registra in Germania con 52.417 nuovi libretti (e una quota di mercato del 24,3%). A seguire la Francia con 28.124 (quota 13%), il Regno Unito con 26.472 (quota 12,3%), l’Italia con 16.769 (quota 7,8%) e la Spagna con 16.249 nuove immatricolazioni e una quota di mercato del 7,5%. I primi 5 Top Market costituiscono il 64,9% del mercato (140.031 immatricolazioni) mentre i restanti paesi dell’area UE-EFTA-UK, il 35,1%.Autocarri =16.000 kgNell’area UE-EFTA-UK le vendite di autocarri =16.000 kg nel primo semestre 2024 contano 175.562 unità, con una leggera flessione dello 0,6% rispetto al primo semestre 2023. La Germania, al primo posto come numero di immatricolazioni (36.728), registra una crescita del 3% e detiene il 20,9% della quota di mercato. A seguire la Francia (24.193 immatricolazioni) con una crescita del 3,8% ed una quota di mercato del 13,8%. Il Regno Unito (19.475 immatricolazioni) scende con un -7,7% e cala all’11,1% di quota. Al quarto posto l’Italia scavalca la Polonia, con 13.977 immatricolazioni, raggiungendo quindi una quota di mercato dell’8%. Scende al quinto posto la Polonia (13.743 immatricolazioni) con una sostanziosa diminuzione delle vendite dell’11,8% e una quota di mercato del 7,8%. I primi 5 Top Market detengono il 61,6% del mercato (108.116 immatricolazioni) mentre i restanti paesi dell’area UE-EFTA-UK il 38,4%.Autobus >3.500 kgNel primo semestre 2024 le vendite di autobus nuovi con ppt >3.500 kg registrano un aumento del 30,2%, con 25.086 veicoli immatricolati; nello stesso periodo del 2023 erano 19.272 unità. Il Regno Unito è il primo paese per immatricolazioni di autobus (3.817 immatricolazioni e con una quota di mercato pari al 15,2% del mercato UE+EFTA+UK). Seguono l’Italia, con 3.511 unità e 14% di quota, la Germania con 3.141 immatricolazioni (market share 12,5%), che cresce del 17,8% sul primo semestre del 2023, la Francia con 3.047 (MS 12,1%) e la Spagna con 2.163 unità e una quota dell’8,6%. Tra i cinque major market, il Regno Unito è quello che registra la crescita maggiore (+55,4%), insieme all’Italia (+45,3%). Questi cinque mercati, con 15.679 unità, costituiscono il 62,5% delle immatricolazioni totali nell’area.(Foto: © Dmitry Kalinovsky/123RF) LEGGI TUTTO

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    Italia, saldo commerciale diminuisce a 5,1 miliardi di euro a giugno

    (Teleborsa) – Per il mese di giugno 2024 l’Istat stima una lieve crescita congiunturale per le esportazioni (+0,5%), mentre le importazioni risultano stazionarie. L’aumento su base mensile dell’export è sintesi di un incremento per l’area Ue (+1,5%) e di una moderata flessione per l’area extra Ue (-0,5%).Nel secondo trimestre 2024, rispetto al precedente, l’export è stazionario mentre l’import cresce dell’1,1%.A giugno 2024, l’export diminuisce su base annua del 6,1% in termini monetari e dell’8,6% in volume. La flessione delle esportazioni in valore è più intensa per i mercati Ue (-7,2%) rispetto a quelli extra Ue (-4,9%). L’import registra un calo tendenziale del 9,6% in valore, che coinvolge sia l’area Ue (-9,2%) sia l’area extra Ue (-10,1%); in volume, le importazioni si riducono del 9,4%.Tra i settori che più contribuiscono alla flessione tendenziale dell’export si segnalano: macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (-8,2%), autoveicoli (-21,5%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-15,5%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (-14,0%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-5,4%) e prodotti petroliferi raffinati (-19,3%). Aumentano su base annua le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+10,6%).La flessione dell’export su base annua è geograficamente diffusa e riguarda in particolare Germania (-8,7%), Francia (-8,1%), Stati Uniti (-5,4%) e Svizzera (-7,8%). Crescono le esportazioni verso i paesi OPEC (+15,0%).Nel primo semestre del 2024, l’export si riduce in termini tendenziali (-1,1%): a contribuire sono principalmente le minori vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-8,5%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-9,5%) e autoveicoli (-8,6%). Per contro, apporti positivi importanti provengono dall’aumento delle esportazioni di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+19,5%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,7%).Il saldo commerciale a giugno 2024 è pari a +5.065 milioni di euro (era +3.461 milioni a giugno 2023, +6,4 miliardi a maggio 2024). Il deficit energetico si riduce a -3.581 milioni, da -4.744 milioni dell’anno prima. L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici sale da 8.205 milioni di giugno 2023 a 8.646 milioni di giugno 2024.Nel mese di giugno 2024 i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,1% rispetto al mese precedente, mentre crescono dello 0,4% su base annua (era -0,1% a maggio). LEGGI TUTTO

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    Cassa di Ravenna, utile semestrale record a 25,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Cassa di Ravenna ha chiuso il primo semestre del 2024 con un margine di interesse di 35,9 milioni di euro (-3,04%), commissioni nette di 25,6 milioni di euro (+1,66%), margine di intermediazione di 80,4 milioni di euro (+4,24%), rettifiche e accantonamenti per rischio di credito, sempre prudenti, di 7,2 milioni di euro (-32,75%).Il risultato della gestione finanziaria è di 73,2 milioni di euro (+10,44%), i costi operativi, comprensivi dei costi obbligatori per salvataggi di banche concorrenti, ammontano a 42 milioni di euro (+6,65%). L’utile netto è cresciuto a 25,2 milioni di euro (+15,01%): si tratta di risultato migliore di sempre. La raccolta diretta da Clientela è cresciuta a 4.489 milioni di euro (+0,64%), la raccolta indiretta è di 5.504 milioni di euro (+3,70%), di cui 2.641 milioni di euro risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi). Diminuisce la domanda di prestiti, con impieghi di 3.095 milioni di euro (-3,98%).Il totale dei crediti deteriorati netti della Cassa (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) diminuisce del 9,86% e rappresenta il 2,54% del totale dei crediti netti.Nel primo semestre 2024 si è rafforzata ulteriormente la solidità patrimoniale della Cassa: il CET 1 ratio al 30 giugno 2024 è del 23,02% ed il Total Capital Ratio è del 24,31%.Positivo anche il bilancio semestrale consolidato del Gruppo Cassa (che comprende Banca di Imola, Banco di Lucca e del Tirreno e tre società di prodotti e servizi), con un utile netto di 22,1 milioni di euro (+16,59%), anch’esso risultato migliore di sempre. Il margine d’interesse consolidato è di 59,2 milioni di euro (-0,71%), le commissioni nette 47,9 milioni di euro (+7,33%), il margine di intermediazione 112,9 milioni di euro (+4,18%), le rettifiche e gli accantonamenti per rischio di credito 8,3 milioni di euro (-39,18%), il risultato netto della gestione finanziaria è di 104,6 milioni di euro (+10,57%), i costi operativi ammontano a 72,3 milioni di euro (+6,74%). Nel bilancio consolidato la raccolta diretta da clientela è cresciuta a 6.539 milioni di euro (+2,45%), la raccolta indiretta è di 7.702 milioni di euro (+3,88%), di cui 3.566 milioni di euro di risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi). In calo la domanda di prestiti, con impieghi di 3.940 milioni di euro (-4,88%). Il totale di tutti i crediti deteriorati netti del Gruppo (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è del 2,11% del totale degli impieghi netti (-12,22%).I coefficienti patrimoniali di Vigilanza al 30 giugno 2024 rafforzano ulteriormente l’elevata patrimonializzazione complessiva del Gruppo Cassa: il CET 1 Ratio è cresciuto al 17,71% rispetto al 7,80% richiesto dalle competenti Autorità al Gruppo Cassa nel processo di revisione e valutazione prudenziale SREP, mentre il Total Capital Ratio di Gruppo è cresciuto al 19,20% rispetto al 12,00% richiesto. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione luglio confermata al +2,3% su anno

    (Teleborsa) – Confermata in leggera crescita l’inflazione in Germania a luglio 2024. Lo segnalano i dati pubblicati dall’ufficio statistico federale Destatis, in linea con i dati di fine mese, che indicavano un incremento del 2,3% su base annua, dopo il +2,2% del mese precedente.Su base mensile si registra un +0,3%, in linea con la stima preliminare, dopo il +0,1% indicato nel mese di giugno.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato un incremento dello 0,5% su mese (come la stima iniziale) e un +2,6% su anno (confermato il dato preliminare).”In particolare, i cali dei prezzi dell’energia stanno avendo un effetto frenante sul tasso di inflazione – afferma Ruth Brand, presidente di Destatis – Al contrario, continuiamo a vedere aumenti superiori alla media nei prezzi dei servizi”. LEGGI TUTTO

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    Francia, tasso di disoccupazione scende al 7,3% nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – Segnali positivi giungono dal mercato del lavoro francese. Nel secondo trimestre del 2024, il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,3%, inferiore al 7,5% del trimestre precedente. Il dato, reso noto dall’Ufficio di statistica nazionale (INSEE), risulta inferiore al 7,5% atteso dagli analisti.Il tasso di disoccupazione è quindi 0,1 punti al di sopra del livello di un anno fa. È rimasto leggermente al di sopra del suo livello più basso dal 1982 (7,1% nel quarto trimestre del 2022 e nel primo trimestre del 2023) e chiaramente al di sotto del suo livello massimo raggiunto nel secondo trimestre del 2015 (-3,2 punti). Il numero di disoccupati è diminuito di 40.000 unità nel trimestre e ha raggiunto i 2,3 milioni di persone. (Foto: Anthony Choren su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Cina, inflazione sopra le attese a luglio trainata dai prezzi della carne di maiale

    (Teleborsa) – Risultano superiori alle attese i prezzi al consumo in Cina nel mese di luglio 2024, mentre i prezzi alla produzione sono calati meno delle previsioni. Tutto sommato, i dati allentano un po’ le pressioni deflazionistiche che sono state una minaccia importante per la ripresa della grande economia asiatica.Secondo il National Bureau of Statistics, l’inflazione ha registrato un incremento tendenziale dello 0,5%, dopo il +0,2% del mese precedente e rispetto al +0,3% atteso dagli analisti.I prezzi dei prodotti alimentari, del tabacco e dell’alcol sono aumentati dello 0,2% su base annua; all’interno di questa categoria, i prezzi della carne sono saliti del 4,9%, mentre i prezzi della carne di maiale sono balzati del 20,4%.Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano un decremento dello 0,5%, a fronte del +0,3% del consensus, dopo il -0,2% precedente.Frenano ancora i prezzi alla produzione, che a luglio hanno mostrato un decremento tendenziale dello 0,8%, meno delle attese (-0,9%), a fronte del -0,8% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Politica industriale, Urso vede Orsini: incontro molto costruttivo

    (Teleborsa) – Uno degli appuntamenti di oggi è senz’altro l’incontro al MIMIT sui temi di politica industriale tra il ministro Adolfo Urso, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.”E’ stato un incontro positivo, molto costruttivo, che ci ha permesso di delineare quale potrebbe essere la strada da percorrere insieme nei prossimi mesi per incentivare la politica industriale”, ha fatto sapere il Minsitro Urso al termine dell’incontro con il presidente Orsini. “Abbiamo iniziato la settimana con l’incontro con i sindacati e l’abbiamo chiusa con Confindustria e in questi giorni abbiamo portato a soluzioni alcune crisi di impresa” ha aggiunto. “E’ stata una settimana molto importante, significativa e fruttuosa per l’industria, per i lavoratori e per le imprese del nostro Paese” ha concluso il Ministro.”Un incontro positivo, abbiamo parlato delle politiche industriali italiane ed europee, di diversi capitoli. C’era grande aspettativa su industria 5.0, bisogna fare presto, il 2026 arriva veloce, per mettere i fondi a terra il prima possibile”. Questo il commento del numero uno degli Industriali Orsini. “Abbiamo parlato del progetto Case – ha aggiunto – a noi serve attrarre lavoratori che arrivano da altre città italiane e dall’estero, perchè è inconfutabile che manca personale alla nostra impresa. Abbiamo parlato di materie prime, competitività, energia nucleare, capitoli importanti che servono alla crescita del Paese”.Le cose che abbiamo trattato andranno anche verso un ragionamento di manovra che riprenderemo a settembre per costruire delle misure che siano di aiuto e sostegno alle imprese”, ha aggiunto Orsini. LEGGI TUTTO