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    Pro-Gest, cambia dopo pochi mesi il Chief Restructuring Officer. Fatturato in crescita

    (Teleborsa) – Pro-Gest, il principale gruppo cartario italiano che si trova in uno stato di tensione finanziaria, ha nominato Angelo Rodolfi come Chief Restructuring Officer. Rodolfi, ingegnere e manager esperto in ristrutturazioni aziendali, con expertise nel settore, prende il posto di Sergio Iasi. Quest’ultimo, che era stato nominato a fine febbraio, si è dimesso pochi giorni fa, con la società che non ha fornito alcuna spiegazione alla decisione.Il 21 giugno l’azienda aveva comunicato il mancato pagamento degli interessi in scadenza nel mese di giugno per preservare la liquidità (pari a circa 19,55 milioni di euro di cassa disponibile). La decisione “si inserisce in un contesto di manovra finanziaria in elaborazione, funzionale alle negoziazioni con i creditori e si innesta in un momento che vede la ripresa della capacità produttiva con valori in crescita soprattutto nelle cartiere, sia lato tissue che nella carta da ondulatori”, ribadisce oggi la società trevigiana.”Da inizio anno tutte le business units stanno lavorando con un trend positivo rispetto allo stesso periodo del 2023 e tutti gli stabilimenti del Gruppo Pro-Gest stanno producendo regolarmente con un portafoglio ordini in lenta ripresa”, dichiara l’AD Francesco Zago. Nel mese di giugno 2024 si registra un fatturato totale oltre il 10% superiore rispetto al business plan, con un fatturato progressivo in crescita del 4% rispetto alle previsioni nel primo semestre.Il 25 giugno S&P ha tagliato il rating a “SD”, ovvero selective default, (da CCC), mentre il 28 giugno Moody’s ha declassato il rating a “Caa3” (da Caa2) con outlook negativo. LEGGI TUTTO

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    Mutui: nel Lazio richieste +20% nel primo semestre del 2024

    (Teleborsa) – Arrivano segnali positivi dal mondo dei mutui casa. Secondo l’osservatorio congiunto Facile.it – Mutui.it, nei primi sei mesi del 2024 nel Lazio la richiesta di finanziamenti è aumentata del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023. In aumento anche l’importo medio richiesto (+5%) e il valore medio degli immobili oggetto di mutuo (+4%). “Il 2023 è stato un anno complesso per il mercato dei mutui, colpito dall’aumento dei tassi di interesse e da una minore disponibilità economica da parte delle famiglie, già alle prese con l’aumento dell’inflazione – spiegano gli esperti di Facile.it –. II 2024, però, è partito positivamente, con una richiesta in aumento, trainata soprattutto dal miglioramento delle condizioni offerte dalle banche per i tassi fissi, che ha generato fra i consumatori una maggiore fiducia verso il futuro”.Sebbene, a livello nazionale, il mercato sia ancora lontano dai livelli raggiunti negli anni precedenti all’aumento dei tassi e le erogazioni siano ancora sottotono (-13% nei flussi finanziati nel primo trimestre 2024 secondo Assofin), la ripresa della domanda fa ben sperare per un secondo semestre con valori in crescita anche sul fronte dei finanziamenti concessi alle famiglie per acquistare casa.Il profilo del richiedenteAnalizzando un campione di oltre 53mila richieste di mutuo raccolte online nel Lazio emerge che chi ha presentato domanda di finanziamento nei primi 6 mesi dell’anno ha puntato ad ottenere in media 147.732 euro, importo in aumento (+5%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Cresce anche il valore medio dell’immobile oggetto di mutuo, che arriva a 238.394 euro (+4%). La durata del mutuo scende leggermente da quasi 25 anni a poco più di 24 anni, mentre l’età media dei richiedenti arriva a sfiorare i 42 anni (in aumento di quasi un anno rispetto al 2023).Limitando l’analisi alle sole richieste di mutui per l’acquisto della prima casa, emerge che l’importo medio richiesto nel Lazio nei primi 6 mesi del 2024 è stato pari a 155.661 euro, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Cresce anche il valore medio dell’immobile, che arriva a circa 223.395 euro. Stabili, invece, l’età media dei richiedenti (38 anni e mezzo) e la durata del piano di ammortamento (poco più di 26 anni e mezzo).Crescono le richieste di surroga, trainate dalle condizioni favorevoli offerte dalle banche per i tassi fissi: tra gennaio e giugno 2024 questo tipo di domande hanno rappresentato il 30% del totale laziale, in aumento di 8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.L’andamento provincialeAnalizzando le richieste di mutuo raccolte nel Lazio nel primo semestre del 2024 emergono delle differenze a livello locale.Roma è la provincia laziale dove è stato rilevato l’importo medio più alto (152.521 euro), seguita da Latina (126.495 euro) e Rieti (116.625 euro). Chiudono la classifica Frosinone (113.251 euro) e Viterbo (112.170 euro).L’offerta ed i tassiDal punto di vista dell’offerta, i primi sei mesi dell’anno sono stati caratterizzati da buone condizioni sul fronte dei tassi fissi. L’IRS, l’indice di riferimento per i mutui fissi, nonostante un andamento altalenante dovuto alle performance del mercato obbligazionario, è rimasto su livelli bassi per tutto il semestre e questo ha permesso alle banche di mantenere bassi i tassi proposti alla clientela. Secondo le simulazioni di Facile.it per un mutuo medio da 126mila euro in 25 anni (LTV 70%) le migliori offerte disponibili online partono da un tasso (TAN) del 2,86%, con rata di 588 euro. Tariffe ancora più convenienti per gli immobili di classe A o B, con i mutui green che partono da tassi (TAN) pari a 2,72% e una rata di 579 euro.Per quanto riguarda i tassi variabili, nonostante il calo degli indici dovuto al taglio della BCE, i valori restano ancora elevati; per un mutuo medio, le migliori offerte partono da un tasso (TAN) del 4,34%, con una rata di 682 euro. Stando alle previsioni dei futures sugli euribor, che rappresentano le aspettative degli operatori di mercato, l’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, potrebbe scendere ulteriormente da qui a fine anno, ma il beneficio sarebbe comunque limitato in termini di risparmio sulle rate variabili.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Puglia, Anas: consegna lavori primo lotto itinerario Maglie-Santa Maria di Leuca

    (Teleborsa) – Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs, ha consegnato lo Stralcio 1 del Primo Lotto dell’Itinerario Maglie-Santa Maria di Leuca lungo la strada statale 275 di Santa Maria di Leuca. I lavori, dal km 0 al km 10,5, da Melpignano a Scorrano, sono stati consegnati alla presenza, tra gli altri, del vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del ministro per gli Affari europei, il Sud e le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco del Comune di Maglie Ernesto Toma, del prefetto di Lecce Luca Rotondi, dell’amministratore delegato di Anas Aldo Isi e del commissario straordinario di Governo e Responsabile Struttura Territoriale Puglia di Anas Vincenzo Marzi.”L’intervento fortemente atteso dal territorio – ha dichiarato Marzi – è finalizzato a migliorare la sicurezza e i servizi della statale 275 Maglie-Leuca nei territori da Melpignano a Miggiano. Sono stato nominato Commissario nell’agosto del 2021 e sin da subito, grazie allo sforzo di tutti gli attori coinvolti e alla disponibilità del territorio, siamo riusciti a riavviare l’iter procedurale che viveva un momento di stasi”.L’iter della Maglie-LeucaL’intervento della Maglie-Leuca ha reso necessario la revisione del progetto da parte di Anas per rispondere alle mutate esigenze progettuali sotto il profilo della sostenibilità tecnico-economica e in relazione ai cambiamenti del contesto, anche normativo, di riferimento. E’ stato deciso di procedere alla realizzazione dei lavori per lotti funzionali, con la conseguente necessità di una nuova valutazione e autorizzazione da parte delle autorità competenti.Completata la revisione progettuale del Primo Lotto, a maggio 2022 è stata indetta la Conferenza di Servizi decisoria sul progetto definitivo. Terminato anche l’iter autorizzativo, è stata avviata la progettazione esecutiva che ha portato Anas alla pubblicazione della gara a giugno dello scorso anno. Quello di oggi è un importante traguardo, ma anche un punto di partenza per rendere un territorio come quello pugliese sempre più accogliente ed efficiente.I dettagli tecnici dell’operaL’intervento è diviso in due lotti. Il primo lotto è stato suddiviso, ai fini dell’appalto dei lavori, in tre stralci funzionali:Il 1 stralcio, in consegna oggi, si estende dal km 0 al km 10,5 circa (da Melpignano a Scorrano) per un importo complessivo di quasi 178 milioni. Il 1 stralcio attraversa i territori della provincia di Lecce e interessa 4 comuni (Melpignano, Maglie, Muro Leccese e Scorrano).Il 2 stralcio parte dal km 10,5 circa e arriva al km 18,140 (da Botrugno a Surano), per un importo complessivo dell’appalto di circa 82 milioni di euro.Il 3 stralcio va dal km 18,140 al km 23,3 circa (da Surano alla zona industriale Tricase-Specchia-Miggiano) per un importo complessivo dell’appalto di quasi 57 milioni di euro.Gli investimenti Anas in PugliaLa consegna dei lavori della Maglie-Leuca è stata anche l’occasione per parlare dell’impegno di Anas nella regione. La Puglia nel suo complesso è una regione strategica per Anas tra le destinazioni turistiche più richieste e dunque tra le più interessate dai flussi di traffico locale e non in vista degli imminenti spostamenti estivi. “Anas in Puglia gestisce 1.493 km di strade – ha dichiarato Isi – e siamo impegnati in maniera significativa sia sul fronte della realizzazione di nuove opere sia su quello degli interventi di manutenzione programmata della rete per un totale di 3,98 miliardi di euro di investimenti, di cui 3,66 miliardi per nuove opere (in corso di realizzazione e future), e oltre 315 milioni per interventi di manutenzione programmata delle infrastrutture esistenti”. LEGGI TUTTO

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    Crisi impresa, in Lombardia crescono del 63% in un anno le domande di gestione

    (Teleborsa) – È cresciuto del 63%, in un anno, il numero delle istanze depositate da imprese lombarde per gestire e comporre le crisi patrimoniali, finanziarie ed economiche. In particolare, nel I semestre 2024 sono state depositate in Camera Arbitrale di Milano 116 istanze; erano 71 nel I semestre dell’anno precedente. A livello nazionale si registra, nello stesso periodo di riferimento (I semestre 2024 vs I semestre 2023), un incremento del 53,5% (476 sono le istanze depositate nel I semestre 2024 in confronto alle 310 istanze depositate nel 2023). Per il 79% a pubblicare l’istanza sono imprese S.r.l. (92 su 116 in totale). Se guardiamo al fatturato delle imprese istanti, un terzo (il 28%) rientra nella fascia tra 1 milione a 5 milioni di euro. Posti di lavoro salvaguardati – Nel periodo di riferimento (I semestre 2024) sono state risanate in Lombardia 11 imprese, tutte con sede a Milano (se guardiamo al numero di addetti delle imprese risanate risultano 1056 posti di lavoro salvati) Dato nazionale/lombardo – Analizzando i dati dall’inizio dell’attività del servizio di Composizione negoziata della crisi di impresa (dal 15.11.2021) al 01/07/2024, risulta che le istanze lombarde rappresentano il 23% del totale nazionale, quasi un’istanza su 4 è lombarda. In Italia sono state depositate in totale 1608 istanze; in Lombardia 370. Ripartizione per province – Milano con 221 imprese, concentra il 59,7% delle istanze lombarde. Bergamo con 34 istanze rappresenta il 9% del totale, Brescia con 32 istanze (9%); Varese 24 (7%); Como-Lecco con 21 istanze rappresentano il 6%; Mantova con 10 istanze (3%); Pavia 9 istanze (2%); Cremona con 8 istanze (2%); Monza 5 istanze (1,3%); Sondrio 5 (1%); Lodi 1 istanza (0,2%). “La Composizione Negoziata offre un’importante chance alle imprese in difficoltà: è un supporto per prevenire il default e tentare di garantire il più possibile la continuità aziendale – ha dichiarato Rinaldo Sali, vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano e referente per il Servizio di Composizione Negoziata per le imprese lombarde –. Ad oggi la Camera Arbitrale di Milano riceve e gestisce, come Segreteria della Commissione lombarda di composizione della crisi, istituita per legge, il 23% delle istanze nazionali e conta in Lombardia sul 19% degli esperti incaricati rispetto al totale nazionale. È importante, in primo luogo, lavorare su un cambio di prospettiva e sul fare sistema a più livelli, con le Istituzioni, le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali, per accompagnare le imprese a comprendere le opportunità dell’affrontare la crisi, quando questa è ancora reversibile e sfruttare anzi la crisi per rilanciarsi. In secondo luogo, come Camera Arbitrale, siamo impegnati a garantire la competenza e l’indipendenza dell’esperto chiamato a facilitare il dialogo tra imprenditore e creditori”. Misure protettive – Le imprese nel presentare la domanda possono chiedere le misure protettive e cautelari: si tratta di interventi volti a proteggere il patrimonio, i beni aziendali e i diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa aziendale dalle iniziative giudiziarie dei creditori. Queste misure protettive servono a facilitare il buon esito delle trattative assunte per la regolazione della crisi. In totale, in Italia, 1230 imprese hanno fatto richiesta di misure protettive, di queste 270 sono lombarde. Il 76,5% delle istanze nazionali contiene una richiesta di misure protettive. Il 22% delle istanze nazionali, contenente richieste di misure protettive, proviene dalla Lombardia. Il 64% delle richieste di misure protettive in Lombardia proviene dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi (il 62,6% da Milano; il 1,1 % da Monza Brianza; lo 0,37% da Lodi). Il 14% delle richieste di misure protettive in Italia è proveniente dalla Camera di Milano Monza Brianza Lodi. Figura cardine della Composizione Negoziata della crisi è l’esperto: è un negoziatore che assiste le imprese, dialoga con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda. L’esperto deve possedere determinate caratteristiche e si iscrive ad un apposito elenco. In Italia ci sono 4280 esperti, di cui 815 in Lombardia. Il 19% degli esperti nazionali è lombardo. Il 39,3% degli esperti in Lombardia è della provincia di Milano. Il 7,4% degli esperti in Italia è della provincia di Milano. Di tutti gli esperti lombardi, l’79% è un commercialista; il 18,8% è un avvocato; l’1,7% non è iscritto in nessun albo (c.d. manager); lo 0,3% è consulente del lavoro.Esito positivo – Dall’inizio dell’attività (15.11.2021) al 01/07/2024, 167 imprese italiane sono state risanate (ovvero, la procedura di composizione negoziata si è conclusa con esito positivo), di queste 44 sono le istanze lombarde chiuse con esito positivo (pari al 26,3% del totale nazionale).Tasso di successo – È definito dal rapporto tra istanze chiuse con esito favorevole e il totale delle istanze chiuse. Le istanze chiuse in Lombardia dall’inizio dell’avvio del servizio al 1 luglio 2024 sono in totale 223, di cui 44 positive per un tasso di successo del 19,7%. In Italia su 915 istanze chiuse dall’avvio della composizione negoziata, sono 167 le istanze chiuse con esito favorevole. Il tasso di successo della composizione negoziata in Italia è pari al 18%. La Composizione Negoziata della crisi e una procedura, più volte oggetto di modifiche normative e ora recepita dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza entrato in vigore il 15 luglio del 2022. È nata il 15 novembre del 2021 per aiutare le imprese in difficoltà, ristrutturare le attività imprenditoriali e prevenire il default aziendale; è una procedura volontaria, dunque, è l’imprenditore a presentare l’istanza e a richiedere l’intervento di un esperto negoziatore/facilitatore che lo assista, dialogando con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda. Ruolo Camera Arbitrale di Milano (CAM) – Dal 2021 CAM si occupa su incarico della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi delle procedure di Composizione Negoziata della Crisi di impresa (CNC). Il procedimento di composizione si svolge interamente per via telematica attraverso la piattaforma nazionale di Composizione Negoziata. L’impresa presenta l’istanza direttamente sulla piattaforma. Presso CAM sono tenuti gli elenchi degli esperti lombardi e sempre presso la stessa Camera Arbitrale opera la Commissione regionale incaricata di nominare gli esperti per i casi di tutta la Lombardia.(Foto: Hunters Race su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Utilitalia, Del Fabbro confermato nel ruolo di vicepresidente vicario

    (Teleborsa) – Luca Dal Fabbro, presidente del gruppo Iren, è stato confermato vice presidente vicario di Utilitalia, la Federazione che riunisce le imprese dei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas in Italia. “La vera partita del nostro futuro sarà legata all’acqua, risorsa preziosa da cui dipende il tessuto produttivo del nostro Paese. Le multiutility possono essere le apripista insieme alle Istituzioni e promotrici di un Piano Marshall sull’acqua basato su accordi e partnership con le piccole e medie imprese del comparto”, afferma Dal Fabbro. “Dobbiamo lavorare per rafforzare la rete idrica nazionale che perde troppa acqua: più del 40% dell’acqua che noi depuriamo va persa per le condizioni inadeguate delle infrastrutture. È importante avviare nuovi investimenti per lo sviluppo di impianti per il recupero delle acque reflue e in questo Iren rappresenta sicuramente una realtà all’avanguardia nel panorama nazionale. In ultimo sarà fondamentale avviare nuove collaborazioni e partnership tra le grandi multiutility e le tante imprese idriche territoriali e riuscire a fare sinergia, facilitarne lo sviluppo tecnologico e l’ottimizzazione dei processi”, aggiunge il manager. LEGGI TUTTO

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    USA, +206 mila occupati a giugno: sopra le attese

    (Teleborsa) – Risultano sopra le attese i non-farm payrolls a giugno 2024, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%, rispetto al 4% del mese precedente e del consensus.Sono stati aggiunti 206 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a maggio erano state create 218 mila buste paga (dato rivisto da 272 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 191 mila di posti di lavoro.Il dato è invece inferiore alle aspettative nel settore privato: sono stati creati 136 mila posti di lavoro, contro i 193 mila rivisti di maggio e i 160 attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono scesi di 8 mila unità, contro un aumento di 6 mila unità stimate dal consensus e si confrontano con gli 8 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 35 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 3,9% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +3,9% a/a) dopo il +0,4% mensile e +4,1% tendenziale registrato a maggio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    UE, Visa e Mastercard estendono di 5 anni gli impegni antitrust sulle commissioni

    (Teleborsa) – I colossi statunitensi dei pagamenti Visa e Mastercardestenderanno di altri cinque anni, fino al 2029, i massimali sulle commissioni per le carte turistiche concordati cinque anni fa con le autorità antitrust dell’UE. Lo ha annunciato la Commissione europea.Il 29 aprile 2019 la Commissione ha reso gli impegni offerti da Mastercard e Visa giuridicamente vincolanti ai sensi delle norme antitrust dell’UE. Le società si sono impegnate a ridurre significativamente (in media di circa il 40%) le commissioni interbancarie multilaterali per i pagamenti nello Spazio economico europeo con carte di consumo emesse altrove (commissioni interbancarie interregionali). Questi impegni dovrebbero essere in vigore fino a novembre 2024.La Commissione prende atto del mantenimento volontario da parte di Visa e Mastercard dei massimali per le commissioni interbancarie interregionali oltre novembre 2024. Le commissioni interregionali per le operazioni con carte di debito e di credito nell’ambito di questi sistemi rimarranno limitate per altri 5 anni fino a novembre 2029. Per le transazioni con carta presente (offline), le commissioni rimarranno limitate allo 0,2% per le carte di debito e allo 0,3% per le carte di credito. Per le transazioni con carta non presente (online), i limiti rimarranno dell’1,15% per le carte di debito e dell’1,5% per le carte di credito.”Le carte di debito e credito Mastercard e Visa sono ancora “indispensabili” per i commercianti del SEE – si legge in una nota – In assenza di limiti, i commercianti si troverebbero ad affrontare il rischio di commissioni interbancarie eccessive trasferite loro attraverso le commissioni di servizio”.In questa fase la Commissione “non ha indicazioni che il mercato sia sostanzialmente cambiato e che i massimali concordati nel 2019 non sarebbero più appropriati”. Tuttavia, gli impegni volontari di Visa e Mastercard non impediscono alla Commissione di condurre indagini o avviare procedimenti nel caso in cui dovesse ottenere prove concrete che dimostrino che gli attuali massimali non sarebbero più adeguati.(Foto: Photo by rupixen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Assocostieri, Ruggeri: “Per la transizione dei porti occorre una regia unitaria”

    (Teleborsa) – “I porti sono sempre stati hub importanti, dal punto di vista economico ed energetico. Con il tempo ci siamo accorti che sono anche realtà particolarmente energivore. Serve quindi una politica energetica che presieda al loro sviluppo e all’energia di cui hanno bisogno i loro tanti e diversi asset. Senza, soprattutto, pensare che esista un singolo silver bullet (le tecnologie e le energie da utilizzare sono molteplici) e senza abbandonarsi ai localismi.” Queste le parole di Elio Ruggeri, presidente di Assocostieri ed Executive Director Lng di Snam, intervenuto oggi al convegno l’Economia del Mare, organizzato a Genova da Il Sole 24 Ore alla presenza di istituzioni regionali e nazionali.Partecipando alla tavola rotonda “Green Transition: la necessità di uniformare la politica energetica a quella del mare”, Ruggeri ha evidenziato la necessità di evitare “azioni slegate, a macchia di leopardo, fughe in avanti di singoli porti e/o singoli operatori”. “Occorre una regia unitaria che aiuti i porti a farsi trovare pronti alle sfide che li attendono, evitando così che essi perdano valore. Per esempio – ha proseguito il presidente di Assocostieri – si potrebbe estendere le comunità energetiche rinnovabili anche ai porti, aprendo ai grandi operatori del settore. Ma si deve, anche e soprattutto, sostenere la transizione della logistica energetica attuale verso le commodities del futuro. E non dimentichiamoci poi la carbon capture and storage (CCS): le flotte esistenti continueranno a lungo a usare combustibili tradizionali, per cui la CCS è la chiave per la loro decarbonizzazione e, fra l’altro, abiliterebbe tutta una nuova filiera logistica che ancora non c’è.” Un focus ulteriore è stato riservato alla transizione verso i nuovi combustibili che però, ha precisato Ruggeri, “dipende anche dal fattore costo. Bisogna puntare sulle dimensioni di scala, che per alcuni vettori, penso all’idrogeno verde e ai suoi derivati, ancora devono essere raggiunte. Da questo punto di vista, disponiamo di infrastrutture per il trasporto del Gnl che invece sono già pronte, in esercizio e capaci di gestire grandi volumi. C’è di più: il Gnl non è, come talvolta di sente dire, una soluzione ‘low carbon’ di transizione, ma fa parte del futuro “no carbon” dei combustibili, attraverso l’utilizzo di bio_lng, syn-lng e ccs”. E l’Italia come è messa? “Nel nostro Paese – ha spiegato ancora Ruggeri – le soluzioni logistiche sono già pronte, frutto – grazie agli associati di Assocostieri – di oltre 300 milioni di investimenti, che potrebbero alimentare da subito un mercato del bunkeraggio importante. Già nel solo 2023, in questo senso, avremmo potuto servire 150 tonnellate di Gnl. Auspichiamo quindi che si creino condizioni favorevoli all’incremento di flotte che impiegano Gnl e, al contempo, che si vada verso una semplificazione delle procedure normative relative al bunkeraggio”. LEGGI TUTTO