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    Sicurezza stradale, Purcaro (Dekra Italia): “Necessario rinnovo parco circolante per ridurre rischio incidenti”

    (Teleborsa) – “Il Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra Italia insieme ad altri partner fondatori, rappresenta un momento significativo di confronto tra imprese, istituzioni e Stakeholders per formulare proposte e fornire un contributo oggettivo al dibattito verso la ‘Vision Zero’ promossa dall’Unione Europea. È prioritario, in tal senso, affrontare la problematica concernente il parco circolante con particolare riguardo alle autovetture e ai veicoli commerciali”. È quanto ha dichiarato Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group e Presidente DekraItalia, in occasione del Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra Italia, a Roma, presso la sede ACI.”La sfida – prosegue Purcaro – è quella di discutere delle prospettive legate all’innovazione tecnologica e individuare le misure di carattere fiscale ed economico, come ad esempio la proposta di ACI del ‘leasing sociale’ senza trascurare gli aspetti fiscali per migliorare la competitività dei servizi di noleggio e lo sharing, il tutto favorendo la transizione e partendo dal presupposto della neutralità tecnologica. In proposito, si pone anche il tema della sostenibilità infrastrutturale sul quale occorre intervenire in special modo sulle strade interurbane”. LEGGI TUTTO

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    Schnabel (BCE): accelerare su produttività, ecco come

    (Teleborsa) – “I progressi fatti in Europa e nell’area euro negli ultimi vent’anni sulla produttività sono stati nel complesso “deludenti”. Mentre ora il crescente divario tecnologico tra l’Europa e le altre economia avanzate, l’avanzare dei “nazionalismi economici” e “le minacce alla sicurezza territoriale rendono sempre più urgente aumentare la competitività”. Lo ha sostenuto Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della BCE nel suo intervento a una conferenza organizzata dal governo tedesco.Secondo Schnabel, le risposte date dall’Europa sulla crisi causata dalle restrizioni imposte a motivo del Covid e sulla guerra in Ucraina dimostrano che “certamente è capace di restare unita nelle situazioni difficili”. E “per passare da inseguitori a capofila è necessario una dinamica positiva tra investimenti pubblici e privati, da una parte, e crescita della produttività dall’altra”.Secondo la componente del Comitato esecutivo Bce, la piena attuazione dei Pnrr e di Next Generation EU deve accompagnarsi dall’adozione di misure prioritarie per rafforzare la concorrenza, come ridurre la burocrazia e promuovere una ulteriore integrazione dei mercati delle merci, del lavoro e finanziari. “Queste misure aiuterebbero a convogliare capitali e occupazione verso gli usi più produttivi e rimuoverebbero gli ostacoli che impediscono alle aziende giovani e più produttive di massimizzare il loro potenziale”, ha rimarcato. LEGGI TUTTO

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    Aeroporti europei, da crescita a sforzi Net-zero: lo studio S&P

    (Teleborsa) – La crescita del traffico degli aeroporti europei sarà modesta, in confronto alla ripresa post-Covid-19, e dipenderà principalmente dagli sviluppi macroeconomici e dalle caratteristiche specifiche degli asset. Saranno, tra l’altro, le normative e le politiche finanziarie a determinare i rating di S&P sugli aeroporti. Lo prevede uno studio a cura di S&P Global Ratings dedicato agli aeroporti europei.Nonostante la normalizzazione del traffico – si legge – i rating di S&P sugli aeroporti europei “rimangono generalmente al di sotto dei livelli pre-pandemia. Ciò è dovuto al fatto che, nel primo trimestre del 2024, il leverage è cresciuto del 20% e le spese in conto capitale (capex) del 25%, rispetto alla media del settore nel 2019”.S&P vede un potenziale rialzo dei rating per gli aeroporti le cui metriche di credito sono in miglioramento grazie a un traffico robusto, a normative tariffarie favorevoli, a piani di investimento percorribili, e, in ultima analisi, all’adeguamento delle loro strutture di debito al contesto post-pandemico.Quanto agli effetti diretti, operativi e finanziari, degli sforzi net-zero degli aeroporti europei “sono al momento modesti. La situazione potrebbe cambiare nel lungo periodo, se i venti contrari normativi e i cambiamenti di comportamento peseranno sul numero di passeggeri”. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi produzione aprile in aumento. Sopra attese

    (Teleborsa) – Crescono i prezzi alla produzione nel mese di aprile. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,5% dopo il -0,1% del mese precedente. Le attese degli analisti erano per una crescita dello 0,3%. Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 2,2%, in linea con il consensus e rispetto al +1,8% del mese precedente.I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano una variazione di +0,5% su mese (-0,1% il mese precedente e +0,2% atteso), mentre su anno registrano un +2,4% dopo il +2,1% precedente (+2,4% atteso). LEGGI TUTTO

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    Sugar Tax ancora in bilico: FI insiste sul Superbonus

    (Teleborsa) – La sugar tax potrebbe slittare ancora. È quanto emerge, dopo un weekend di tensioni all’interno del governo e della maggioranza. Non solo si tratta di evitare l’entrata in vigore della tassa sulle bevande zuccherate già a luglio, ma soprattutto di modificare la norma retroattiva sul Superbonus, proposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze come ulteriore tentativo di mitigare l’impatto “devastante” sul bilancio.Antonio Tajani, dall’Eur, è chiaro: “Niente nuove tasse, sia che si tratti di sugar tax che di tasse patrimoniali”. Tajani insiste sul fatto che i cittadini devono avere fiducia nello Stato e che questo deve mantenere gli impegni presi. Inoltre, sottolineando che “la retroattività, secondo le proposte di modifica di Forza Italia, sarebbe incompatibile con principi dell’ordinamento tributario”.Il no all’applicazione retroattiva delle detrazioni in 10 anni (anziché 4 o 5) e del divieto per banche e intermediari di compensare i crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi con i debiti previdenziali si traduce in una serie di sub-emendamenti presentati dal suo partito in Senato. La commissione Finanze, guidata dal leghista Massimo Garavaglia, sta lavorando per chiudere l’esame entro martedì o mercoledì, al fine di evitare ulteriori ritardi nella votazione finale dell’Aula, probabilmente con il ricorso alla fiducia.Forza Italia, dopo aver incontrato rappresentanti delle categorie interessate, chiede l’eliminazione della retroattività, proponendo che le detrazioni su un arco temporale di 10 anni entrino in vigore solo dopo che il decreto sarà diventato legge, previo adeguamento. Inoltre, intendono applicare restrizioni alle banche solo sui crediti acquisiti dopo la conversione del decreto. Tuttavia, rimane la questione delle coperture finanziarie. Se per la seconda misura Forza Italia non ha indicato fonti di finanziamento, per ritardare l’applicazione delle detrazioni servono 390 milioni l’anno, che il partito propone di prelevare dal fondo per gli interventi strutturali di politica economica, anche se quest’ultimo potrebbe non disporre delle risorse necessarie, secondo alcune fonti.Dallo stesso fondo peraltro Fi recupera anche i 68 milioni che servirebbero per sterilizzare per altri 6 mesi la sugar tax, che ha scatenato le proteste di tutti gli operatori del settore.Attualmente, non sono previsti incontri al vertice all’interno del governo per risolvere la questione, che sembra essere lasciata al Parlamento. Nel pomeriggio di ieri, il sottosegretario al MEF Federico Freni ha incontrato Garavaglia e il relatore del provvedimento, Giorgio Salvitti, per discutere dei circa 350 emendamenti, oltre ai settanta sub-emendamenti presentati non solo da Forza Italia. Tuttavia, sembra che la maggior parte di essi abbia ricevuto pareri negativi e non dovrebbe quindi avere seguito un’altra proposta di Fi per sottrarre all’Arera la regolazione delle tariffe dei rifiuti su cui aveva messo in guardia la stessa authority. I numeri in commissione, anche se la battaglia degli azzurri dovesse convincere le opposizioni (già si sono espressi sia M5s sia il Pd), non preoccupano più di tanto l’esecutivo e il partito della premier, che in questo momento sta seguendo la partita tra Lega e FI da osservatore. LEGGI TUTTO

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    Eurogruppo, Donohoe e Gramegna in pressing: ratificare il MES

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre di quest’anno l’economia dell’area euro ha mostrato livelli di crescita migliori del previsto: “un ritorno a cui diamo il benvenuto dopo un 2023 molto difficile”: lo ha affermato il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo sottolineando che l’inflazione resta su una dinamica discendente e il mercato del lavoro resta considerevolmente solido, nel 2023 l’eurozona creato oltre 2 milioni di posti di lavoro. “Al tempo stesso continuiamo a navigare in acque insidiose, con due guerre non lontane e tensioni geopolitiche più ampie che creano accresciuti rischi a ribasso”. Gentiloni ha ricordato che mercoledì presenterà le previsioni economiche aggiornate della Commissione europea.Se l’Unione Europea non riuscirà, nemmeno a livello di governi dell’area euro a andare avanti sul progetto dell’Unione del mercato dei capitali “sarà possibile” che alcuni Stati cerchino modi per procedere in tal senso tra loro. “Non è un suggerimento, è quello che ci attendiamo”, ha precisato il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni rispondendo a una domanda sulla questione nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo. “Mi aspetto che se non sarà possibile fare grandi progressi alcuni Stati cercheranno modi per andare avanti”, ha spiegato. Gli ha fatto ecco il presidente dell’eurogruppo, Paschal Donohoe: “sono diversi i governi che hanno manifestato la loro volontà di andare avanti in qualche modo. Dalla mia prospettiva – ha chiarito – la nostra forte preferenza è vedere progressi fatti in modo unitario”. Donohoe, e Pierre Gramegna, direttore del Mes (il Fondo “salva Stati” dell’Eurozona), hanno sottolineato entrambi “la necessità di completare la ratifica della riforma del trattato del Mes”. Donohoe ha riferito che questa necessità è stata evidenziata “ancora un a volta” dai ministri dell’Eurozona, mentre Gramegna ha ricordato che “19 paesi su 20 hanno già ratificato” la riforma del Mes, senza menzionare l’Italia, che è l’ultimo paese a non averlo ancora fatto. Gramegna ha anche detto che la ratifica è necessaria per completare l’Unione bancaria, perché fornirà la “rete di sicurezza” finanziaria che è prevista dalla riforma per il Fondo unico di risoluzione in caso di crisi bancarie, e che a sua volta l’Unione bancaria è complementare alla futura Unione dei mercato dei capitali.(Foto: © Michael Novelo / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Inps: procedure di verifica e pagamento dell’assegno di inclusione

    (Teleborsa) – Per ottenere il riconoscimento dell’Assegno di Inclusione (Adi), Inps è tenuta a verificare le condizioni di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura e assistenza indicati nella domanda della prestazione da parte del cittadino. Il processo di verifica prevede il coinvolgimento delle amministrazioni che rilasciano tali certificazioni, tra cui i Comuni e le Asl. Lo comunica l’ente in una nota, dove informa di aver trasmesso ai Comuni interessati, tramite la piattaforma GePI (Gestione dei Patti per l’inclusione sociale, curata direttamente dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali), e alle Asl, tramite il servizio dedicato, i codici fiscali dei richiedenti per le necessarie verifiche.Nel caso di conferma – continua Inps – da parte delle amministrazioni indicate, in subordine all’esito positivo dell’istruttoria per quanto concerne le verifiche sugli altri requisiti di accesso alla misura, le domande saranno progressivamente accolte e poste in pagamento. L’esito del controllo sarà consultabile, con i prossimi rilasci, direttamente dal cittadino nella procedura Adi disponibile sul sito dell’Inps. I pagamenti saranno disposti in concomitanza delle date comunicate (il giorno 15 del mese per i primi pagamenti e il 27 del mese per i rinnovi, con la possibilità di uno o due giorni di anticipazione o scorrimento in concomitanza delle festività). A decorrere dalla mensilità di aprile, inoltre, sono state già poste in pagamento le domande di ADI per le quali non sia stato comunicato all’Istituto, da parte delle Amministrazioni interessate, l’esito delle verifiche summenzionate nell’arco dei sessanta giorni a decorrere dalla comunicazione INPS, come previsto dalla normativa. LEGGI TUTTO

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    Fitch: conti Italia migliori di quanto atteso a inizio pandemia

    (Teleborsa) – Nonostante il pesante effetto negativo dei costi del Superbonus sui conti pubblici dell’Italia, secondo l’agenzia di rating Fitch la situazione di bilancio del Paese risulta oggi “migliore di quanto ci attendessimo all’inizio della pandemia”. Inoltre “è possibile” che più avanti le cifre del rapporto debito-PIL risultino “anche più basse delle nostre stime attuali”: lo ha spiegato Malgorzata Wegner, direttore sui rating dei debiti pubblici di Fitch durante un webinar di illustrazione della recente conferma delle valutazioni sull’Italia. Lo scorso 3 maggio Fitch ha confermato un rating BBB sull’Italia, con outlook stabile.L’esperta ha spiegato che ora un elemento chiave sarà vedere come verrà operata l’attuazione delle nuove regole sui conti pubblici Ue previste dalla revisione del Patto di stabilità e di crescita. Secondo l’agenzia queste implicheranno per l’Italia la necessità di operare “un aggiustamento strutturale da mezzo punto percentuale di Pil all’anno”, ha detto Malgorzata. Pressochè certo che l’Italia finisca sotto procedura Ue per deficit eccessivo, visto che il disavanzo-Pil che ha registrato lo scorso anno è stato “il più alto di tutta l’Ue”, ha ricordato Malgorzata, in ampia misura a causa dei costi del Superbonus, che comunque hanno avuto anche effetti positivi in termini di crescita economicaMa appunto, secondo l’agenzia le prospettive del Paese non sono allarmistiche: “ci sentiamo fiduciosi che l’Italia non perderà l’accesso ai fondi di Next Generation Eu”, i fondi del Pnrr, quindi, e che rispettando le regole Ue sui conti “non perderà l’accesso al meccanismo (antispread-ndr) Tpi” della BCE”. LEGGI TUTTO