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    ITA- Lufthansa, Spohr: via libera Ue “chiaro segnale per traffico aereo forte in Europa”

    (Teleborsa) – “È stato un lungo viaggio ma alla fine questo giorno è arrivato ed è un giorno con molti vincitori”. Così il ceo di Lufthansa Carsten Spohr a margine della conferenza stampa al Mef, dopo il via libera all’ingresso in Ita. “Sentiamo la forte responsabilità – ha aggiunto -, non solo per Ita ma anche per l’economia italiana che adesso dipende anche da questa unione. Tutti lavoreremo sodo per rendere questa nuova partnership di grande successo”.”L’approvazione di Bruxelles è un’ottima notizia per ITA Airways e Lufthansa e soprattutto per tutti i passeggeri che volano da e per l’Italia. Siamo impazienti di dare presto il benvenuto a ITA Airways e ai suoi eccellenti dipendenti come nuovo membro della nostra famiglia di compagnie aeree. La decisione è anche un chiaro segnale per un traffico aereo forte in Europa, che può affermarsi con successo nella competizione globale”, sottolinea ancora in una nota Spohr, Chief Executive Officer del Gruppo Lufthansa. Il Gruppo Lufthansa, il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano (MEF) e ITA Airways hanno espressamente accolto con favore l’approvazione della Commissione Europea. Con il Nulla Osta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – spiega il comunicato di Lufthansa – si apre la strada all’acquisizione di una quota di minoranza del 41% di ITA Airways (Italia Trasporto Aereo ) da parte di Deutsche Lufthansa AG per un apporto di capitale di 325 milioni di euro, già concordato nel maggio 2023. L’investimento sarà completato attraverso un aumento di capitale, mentre la chiusura dell’operazione è prevista per il quarto trimestre del 2024. L’operazione richiede la preventiva attuazione delle misure correttive negoziate con la Commissione UE e l’approvazione di altre autorità garanti della concorrenza al di fuori dell’UE. Le opzioni per l’acquisizione delle restanti azioni di ITA Airways sono state concordate tra il Gruppo Lufthansa e il MEF e potranno essere esercitate non prima del 2025. A seguito del closing, ITA Airways diventerà la quinta compagnia aerea a essere strettamente integrata con il Gruppo Lufthansa. Come parte del sistema multi-hub, multi-airline e multi-brand implementato con successo dal Gruppo Lufthansa, la compagnia aerea italiana potrà beneficiare di numerose sinergie, per esempio nelle vendite a livello mondiale, nel programma di fidelizzazione Miles & More o anche nell’acquisto di aeromobili e carburante, consolidando e sviluppando ulteriormente la situazione economica di ITA Airways. L’Italia diventerà così il quinto “mercato domestico” del Gruppo Lufthansa e il secondo in Europa dopo quello tedesco in termini di fatturato.Il Gruppo Lufthansa e ITA Airways – sottolinea ancora la nota del vettore tedesco – stanno pianificando insieme una rapida integrazione, che dovrebbe essere in gran parte completata entro tre anni: ITA Airways, con i suoi quasi 5.000 dipendenti, renderà ancora più internazionale e variegata la cultura aziendale del Gruppo Lufthansa. Roma Fiumicino diventerà il sesto hub del Gruppo Lufthansa e il più a sud in termini geografici. L’anno scorso, l’aeroporto della capitale è stato uno dei due soli aeroporti dell’UE a ricevere le cinque stelle. Subito dopo la chiusura dell’operazione, Il code-sharing collegherà le rotte del network del Gruppo con quelle di ITA Airways, rendendole utilizzabili e facilmente combinabili per i passeggeri. Questo creerà oltre 1.000 nuovi collegamenti, rendendo ancora più facile raggiungere destinazioni in Sud America, Nord Africa e Medio Oriente in particolare. ITA Airways sarà inoltre in grado di rafforzare la concorrenza in Italia, caratterizzata da una posizione di mercato dominante delle compagnie aeree low-cost. ITA Airways adotta già un approccio di qualità e premium, abbinato a una cultura del servizio spiccatamente italiana.I soci del programma fedeltà “Volare” potranno, dal primo giorno successivo alla chiusura, raccogliere o utilizzare le loro miglia anche con Miles & More, così come le rispettive lounge saranno accessibili reciprocamente. Inoltre, ITA Airways intende aderire a Star Alliance nel prossimo futuro. I processi commerciali, i sistemi informatici e i processi di acquisto saranno armonizzati il più rapidamente possibile per sfruttare al massimo tutte le sinergie possibili. LEGGI TUTTO

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    Francia, Scope: risultato elettorale rallenta riforme per crescita e consolidamento fiscale

    (Teleborsa) – Il previsto consolidamento delle finanze pubbliche della Francia rischia di essere rinviato considerando i risultati più probabili delle elezioni legislative, con importanti conseguenze per l’agenda politica dell’UE e potenzialmente per il sentiment degli investitori dell’area euro. Lo scrive Scope Ratings in una ricerca sul tema.Le alternative emergenti, ovvero un parlamento sospeso (in inglese hung parliament) o una vittoria assoluta del Rassemblement National di estrema destra, diminuirebbero in entrambi i casi la prospettiva di riforme che stimolino la crescita e riducano i costi, aggiungendo pressione al rating sovrano della Francia.Le finanze pubbliche tese della Francia e l’elevata polarizzazione politica limitano già lo spazio di manovra politica, rischi che entrambi i risultati parlamentari probabilmente rafforzeranno, si in un’analisi firmata da Thomas Gillet e Brian Marly.Le piattaforme di politica fiscale espansiva presenti in gran parte dello spettro politico francese restringono quindi le prospettive di riduzioni sostanziali del debito pubblico nei prossimi anni, limitando la capacità del paese di resistere a shock futuri. Di fatto, qualunque sia l’esito del secondo round, la traiettoria fiscale delineata nel programma di stabilità 2024, con un deficit di bilancio che ritorni al di sotto del 3% del PIL entro il 2027, è obsoleta. Qualsiasi nuovo governo avrà uno spazio fiscale limitato a causa del deficit fiscale ancora elevato della Francia (5,5% del PIL nel 2023) e del debito pubblico (110,6% del PIL).L’incertezza politica pesa anche sulle prospettive di crescita della Francia, secondo le ultime previsioni di Scope pari allo 0,8% nel 2024 e all’1,3% nel 2025. “Nel breve termine, è probabile che l’accresciuta incertezza economica peserà sulla fiducia delle imprese – viene sottolineato – Nel medio-lungo termine, qualsiasi governo debole probabilmente non sarebbe in grado di realizzare progressi significativi sulle riforme strutturali necessarie per aumentare il potenziale di crescita”.(Foto: Anthony DELANOIX su Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Vicenzaoro September 2024: dal 6 al 10 settembre le tendenze dell’alta gioielleria

    (Teleborsa) – L’alta gioielleria Made in Italy e internazionale, i designer più ricercati e ancora new entry, sia estere sia italiane. Dal 6 al 10 settembre prossimi Vicenzaoro September 2024, il salone internazionale di Italian Exhibition Group è la vetrina internazionale di riferimento in Europa per le nuove tendenze della gioielleria. In contemporanea, dal 6 all’8 settembre, sempre in fiera, si svolgerà VO’Clock Privé: evento dedicato all’orologeria contemporanea, aperto a tutto il pubblico di appassionati di lancette e cultura dei segnatempo. Nell’edizione settembrina del salone di IEG, la presentazione del nuovo Trendbook, l’Osservatorio indipendente sulla gioielleria contemporanea di IEG curato da Trendvision Jewellery + Forecasting.VICENZAORO SEPTEMBER: SHOW DEI TREND NELL’ALTO DI GAMMAGià sold out da oltre un mese con oltre 1.200 brand, il salone di IEG raccoglie nella sua community “Icon” l’alto di gamma che delinea a Vicenza le tendenze del gioiello contemporaneo. Il Made in Italy sarà rappresentato dai gioielli firmati Damiani, dalle linee eleganti e sofisticate nelle collezioni di Roberto Coin scelte di recente, tra le muse del cinema, da Nicole Kidman; dal tocco quasi artigianale di Crivelli che ha conquistato nel music biz italiano Annalisa, Levante, e la presentatrice Ema Stockholma. E ancora: le catene elastiche di Fope, indossate da J Lo. Annamaria Cammilli con silhouette ispirate alla leggerezza floreale. Palmiero con le sue creazioni artistiche e scultoree. La versatilità dinamica dei gioielli Roberto Demeglio o di Serafino Consoli con i suoi anelli che diventano bracciali. Le leggerissime geometrie di Gismondi 1754. E ancora: le linee classiche di Leo Pizzo e Mirco Visconti o quelle contemporanee e sempre realizzate a mano di Davite & Delucchi. Il classico, senza tempo, di Giorgio Visconti. La sperimentazione di Peruffo Jewelry. I diamanti hand made di World Diamond Group. Marco Dal Maso, Zancan e Barakà per la gioielleria maschile. Il tocco contemporaneo di Adolfo Courrier e quello sofisticato di Verdi. Le textures di Nanis. Le cromie delicate di Giovanni Ferraris. L’impronta artigianale di Staurino Fratelli. La creatività di K di Kuore. La passione per il dettaglio di Mariani 1878 e, infine, quattro brand che ben identificano tradizione ed evoluzione della gioielleria campana: Chantecler, De Simone Fratelli, Coscia e Vittorio Fiorentino.Nella lounge, al primo piano del quartiere fieristico, anche Morellato Group che punterà sulla sua gioielleria preziosa e sostenibile con Bluespirit, D’Amante, CHRIST, Cleor e Live Diamond tra i brand di proprietà. Presente in oltre 60 paesi del mondo, il Gruppo ha scelto di presentare in anteprima a Vicenzaoro il prossimo marchio che si aggiunge ai 15 di proprietà e sei licenze.Tra le case di alta gioielleria europee e internazionali: le tedesche Schreiner Fine Jewellery, Hans Krieger, Giloy, Breuning, Niessing, Jörg Heinz e Heinz Mayer, Yana Nesper, Al Coro e Stenzhorn. Le spagnole Dámaso Martinez, Carrera y Carrera e Facet. Le francesi Akillis, Djula e La brune et la blonde. La svizzera Fullord. La turca Terzhian. L’americana, fondata a Mumbai, Sutra e la hongkonghese Butani. Infine l’australiana Autore e l’iconica Fabergé dal Regno Unito.Tra le new entry della prossima edizione settembrina di Vicenzaoro, l’italiana Daverio 1933, la greca Dionysios e la tedesca Artur Scholl.THE DESIGN ROOM E IL PROGETTO THE 8Nella community “Icon”, Design Room è lo spazio dedicato ai designer di alta gioielleria che reinterpretano il gioiello con creazioni uniche ed esclusive. Raffinate architetture geometriche per Michel Tortel con il brand Qitteri Paris. Vicky Shawe crea gioielli fortemente simbolici ed evocativi. Karen Suen sceglie la lucentezza delle gemme. Citazioni artistiche e materiali contemporanei nelle scelte barocche di Alessio Boschi. E ancora: Guy Bedarida con il brand Marina B., il cileno José María Goñi, le forme eleganti di Busatti Milano e l’ispirazione campana di Miseno Jewelry, l’iconico occhio incastonato nelle creazioni di Netali Nissim e i colori intensi dei gioielli di Cedille Paris. E ancora: le linee contemporanee di Antonini Milano, le geometrie di Mousson Atelier, le strutture ispirate alla natura di Osi Vitoria Jewelry, le lavorazioni rigorosamente artigianali di Misani.Alessio Boschi e Alessia Crivelli, inoltre, sono i mentori del progetto “The 8”, voluto da IEG per valorizzare i nuovi talenti italiani e internazionali della gioielleria. Igor Quagliata, diploma allo IED di Roma, plasma il titanio, l’oro con pietre preziose per un look genderless. L’iraniana Roshanak Payrovi, master in Design del gioiello ad Arezzo, fa del micromosaico la sua cifra stilistica. Antonia Ascolillo, dallo IED di Roma, si ispira ai tessuti cellulari e fibre naturali. Juan Sebastian Plah Galindo, colombiano, milanese d’adozione, traduce in colori e ritmi della sua Cartagena de Indias in gioielli. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale maggio peggiora a 75,1 miliardi

    (Teleborsa) – Cresce il deficit commerciale americano. Nel mese di maggio, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 75,1 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 74,5 miliardi di dollari di aprile (dato rivisto da -74,6 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta tuttavia migliore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo in peggioramento fino a 76,3 miliardi di dollari. Le esportazioni sono calate a 261,7 miliardi (-0,7%), mentre le importazioni sono scese a 336,7 miliardi di dollari (-0,3%). LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione salgono sopra attese

    (Teleborsa) – Aumentano le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 3 luglio, i “claims” sono risultati pari a 238 mila unità, in salita di 4 mila unità rispetto ai 234 mila della settimana precedente (rivisto da un preliminare di 233.000 unità) e stimati dagli analisti. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 238.500 unità, in crescita di 2.250 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 26 giugno, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.858.000, in salita di 26.000 mila unità rispetto alle 1.832.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.839.000 mila). Gli analisti si aspettavano un valore pari a 1.840.000. LEGGI TUTTO

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    ITA- Lufthansa, Giorgetti soddisfatto: percorso complicato coronato da successo

    (Teleborsa) – “Oggi chiudiamo positivamente una annosa vicenda storica, quella del vettore nazionale Alitalia, poi Ita. Una positiva conclusione che è stata un successo per questo Governo ma per tutto il paese. La soluzione positiva ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo per e da l’Italia”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa al Mef dopo l’ok Ue all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways. “È stato un percorso complicato, travagliato e difficile – ha concluso – ma coronato dal successo. Un grande successo italiano tedesco ed europeo”.Oggi, infatti, è arrivato il via libera della Commissione europea alla proposta di acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Deutsche Lufthansa assieme al ministero dell’Economia italiano. L’ok, puntualizza l’Antitrust comunitario con un comunicato, è condizionato alla piena attuazione dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef rispetto ai rilievi che erano stati sollevati sull’operazione.”Il riassorbimento del personale dipende dallo sviluppo di Ita, c’è un piano industriale che verrà ulteriormente rafforzato”, ha detto ancora il Ministro sottolineando che “lo Stato ha fatto la sua parte. Questa è l’unica soluzione per dare una prospettiva di lungo termine” per il riassorbimento dei dipendenti ex Alitalia in Ita Airways.Rispondendo, infine, a una domanda sulle privatizzazioni, Giorgetti ha detto: “Questo governo è nato con grande diffidenza da parte di tutti però le cose che stiamo facendo stanno facendo cambiare idea, Siate fiduciosi che piano piano i numeri che abbiamo annunciato saranno raggiunti”. LEGGI TUTTO

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    Mercato immobiliare alberghiero: in Europa investimenti in crescita a 16 mld di euro. In Italia toccano 1,4 mld

    (Teleborsa) – All’interno di un contesto globale caratterizzato da tensioni di natura geopolitica, aumenti dei tassi di interesse e una conseguente adozione di strategie allocative cautelative con una diffusa compressione dei volumi di investimento immobiliare a livello mondiale, il settore alberghiero ha mostrato una ottima capacità di adattamento. Nel corso del 2023 le circa 1.400 operazioni registrate a livello mondiale sul mercato immobiliare alberghiero, hanno portato gli investimenti sul comparto a superare i 47 miliardi di euro, un buon risultato se paragonato alle altre asset class, nonostante il calo del 35 per cento rispetto ai quasi 72 miliardi del 2022, non solo a causa dal valore medio delle transazioni (inferiore ai 35 milioni di euro e poche compravendite di portafogli) ma per motivi collegati al credito, alla complessa congiuntura finanziaria, politica ed economica globale. In Europa, dove la domanda alberghiera del 2023 ha consolidato i trend di crescita del biennio precedente, il mercato immobiliare è risultato eterogeneo dal punto di vista localizzativo, con investimenti prossimi a 16 miliardi di euro (più 8,5 per cento circa rispetto ai quasi 15 del 2022), e una stima al rialzo anche nel 2024, grazie alla riduzione dei costi di finanziamento e al conseguente miglioramento della sostenibilità economica e finanziaria del debito. In Italia gli investimenti nel comparto alberghiero hanno toccato quota 1,4 miliardi di euro nel 2023 (in calo rispetto agli 1,7 del 2022), mostrando una buona dinamicità, con un discreto numero di transazioni nella prima parte dell’anno e un numero elevato di camere coinvolte negli scambi. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2024 sul mercato immobiliare alberghiero, presentato nel corso di Hospitality Forum 2024, organizzato oggi a Milano da Castello SGR e Scenari Immobiliari.Nel 2023 – afferma Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – la domanda alberghiera in Europa ha confermato e consolidato i trend di crescita che hanno caratterizzato il biennio precedente e che hanno permesso di superare di circa il 5 per cento il numero di presenze raggiunto nel 2019. Il progressivo ritorno degli investitori internazionali, asiatici e mediorientali, ha sostenuto i flussi di investimento insieme a importanti attività che hanno coinvolto portafogli immobiliari e rappresentato più del 30 per cento del volume complessivo. I 16 miliardi di euro di investimenti in Europa sono stati trainati dalla crescita dei principali indicatori di mercato, dalla volontà di rifinanziamento dei portafogli immobiliari e di impiego dei capitali da parte degli operatori del settore e da un ultimo trimestre migliore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una concentrazione delle allocazioni durante la seconda metà dell’anno. In Italia il 2023 ha rafforzato la crescita di interesse degli investitori nei confronti degli asset e delle location in grado di attirare flussi di domanda alla ricerca di un’offerta resort, arrivati a rappresentare più del quaranta per cento del volume complessivo. Le previsioni per il settore alberghiero italiano rimangono ottimistiche, con un incremento dell’offerta contenuto dal punto di vista quantitativo ma importante per quanto riguarda la qualità delle nuove strutture e riaperture, con ricadute positive sul comparto immobiliare”.”In un contesto globale ricco di incognite, il mercato immobiliare alberghiero fa registrare, in termini di investimenti, un risultato migliore delle altre asset class – commenta Giampiero Schiavo, amministratore delegato di Castello Sgr –. Questo dato, insieme alle stime al rialzo per il fatturato europeo nel 2024, conferma l’interesse degli investitori per un comparto che, in Italia, beneficia di ottime prospettive di crescita grazie alla forte domanda da parte dei turisti di tutto il mondo. A livello di strutture, però, occorre una profonda innovazione del patrimonio immobiliare, a partire dagli hotel per la clientela di fascia più alta, particolarmente richiesti in uno dei Paesi che vanta più destinazioni di alta gamma in Europa”.Sulla base degli andamenti turistici del 2022, l’Unwto prevedeva per il 2023 che gli stessi avrebbero potuto raggiungere livelli ricompresi tra l’ottanta e il 95 per cento degli arrivi pre-pandemici, tale previsione è stata confermata. Di fatto i flussi nel 2023 sono stati inferiori di 11 punti percentuali rispetto al 2019 nonostante un incremento, rispetto al 2022, di trentatré punti percentuali, pari a oltre 318 milioni di arrivi, attestandosi così a quota 1,3 miliardi di arrivi internazionali totali. Una crescita sostenuta anche quest’anno da una forte domanda inespressa, dall’aumento delle connessioni aeree, soprattutto con il continente asiatico, e da un mercato internazionale in ripresa, favorito da una riduzione dei costi e da un’inflazione in netto calo. Analizzando nello specifico gli andamenti, il secondo semestre del 2023 ha registrato performance migliori rispetto al precedente, coprendo il 56 per cento del totale degli arrivi internazionali, e recuperando il 92 per cento degli arrivi del 2019 del medesimo periodo, contro l’85 per cento del primo semestre. Il primo trimestre del 2023 per il turismo internazionale è stato contraddistinto da buoni ritmi di ripresa, anche se inferiore ai trimestri successivi se paragonati agli stessi periodi del 2019, e una forte crescita che porta la quota di arrivi internazionali a toccare i circa 234 milioni. Il segmento ha continuato a mostrare ottimi risultati di ripresa anche nel trimestre successivo, con arrivi che hanno ridotto il gap con il 2019 a dodici punti percentuali, e con crescite di oltre il 35 per cento sui i valori registrati nello stesso periodo del 2022, portandosi a un monte totale di 324 milioni di arrivi internazionali, miglior risultato dopo il semestre successivo.In Europa il mercato immobiliare alberghiero è rimasto sostanzialmente stabile, chiudendo il 2023 con un fatturato di 19,5 miliardi di euro (20,5 nel 2022) bloccato dall’aumento dei costi e dalle crescenti preoccupazioni geopolitiche: per l’anno in corso si prevede un valore di 25, con un aumento di quasi il 30 per cento sul 2023.Anche l’Italia ha registrato una contrazione del fatturato immobiliare del comparto alberghiero, passato dai 3,5 miliardi di euro del 2022 ai tre miliardi di euro del 2023, con un calo del 14 per cento circa. Tuttavia, le performance mostrate da investimenti e fatturato immobiliare nel 2023, possono essere considerate positive se analizzate nel contesto geopolitico, economico e sociale all’interno del quale sono maturate, nonostante allontanino il comparto alberghiero italiano dai livelli raggiunti nel 2019 (3,4 miliardi di euro di capitali allocati e 3,5 miliardi di euro di fatturato). Le allocazioni, nel corso degli ultimi diciotto mesi (gennaio 2023- giugno 2024) hanno interessato poco meno di 75 strutture ricettive, di cui quasi il venti per cento cinque stelle, più del quaranta per cento quattro stelle e poco più di un terzo tre stelle. Solo nel corso del 2023 gli investimenti hanno interessato più di 5.800 camere.A livello nazionale il tasso di occupazione delle camere è risultato ancora in crescita e superiore al sessanta per cento, superando finalmente le performance registrate nel 2019, e con molte delle principali città della Penisola sopra il settanta per cento e con alcune di queste (Como, Pesaro, Pescara, Rimini, Roma) ben al di sopra dell’ottanta per cento.Nel 2023 il volume di operazioni svolte da investitori nazionali, come poche volte successo in passato, hanno superato quello riconducibile a investitori internazionali provenienti in prevalenza da Francia e Regno Unito e per circa un quarto da Paesi extra-europei. I profili dei principali investitori del mercato alberghiero italiano sono quelli dei family office, degli operatori alberghieri e dei private equity, i primi due rappresentano la componente maggioritaria degli attori nazionali.Il 2024 si stima possa rappresentare un nuovo anno record con più di 140 milioni di arrivi, poco più di 475 milioni di presenze, e una spesa turistica superiore ai 145 miliardi di euro. Per il 2024 si attende una significativa crescita del fatturato, pari al 13,5 per cento circa, che porterà l’indicatore a riallinearsi con i risultati del 2022 e soprattutto a eguagliare le performance del 2019, anno record per il comparto alberghiero in Italia. Dal lato degli investimenti i primi mesi di quest’anno fanno intravedere concrete possibilità di crescita sia su scala nazionale che europea. Nonostante la maggiore dinamicità mostrata dal comparto extraalberghiero, nel corso del 2023 il comparto ricettivo italiano ha mostrato una inversione del trend di crescita mostrato nel 2022 riducendosi dello 0,7 % e scendendo sotto quota 32.200 strutture. Nel 2023 i posti letto, riferiti a catene del lusso, pensioni marine, appartamenti in città d’arte, rifugi alpini e qualsiasi altra tipologia di offerta ricettiva ufficialmente normata a livello nazionale, si sono stabilizzati poco sopra i 5,2 milioni unità.Gli aparthotel, insieme a hotel, resort, strutture boutique e tutti i complessi ricettivi complementari, stanno apportando all’interno della rete infrastrutturale del settore alberghiero italiano cambiamenti, sviluppi e nascite di tendenze in grado di rispondere a necessità accidentali correlate a tempo, reddito, libertà di movimento e nuove motivazioni. Lo stock europeo di serviced apartments attualmente ha superato le 230 mila unità (più 15 per cento rispetto al 2020) con una distribuzione disomogenea nei diversi mercati del Continente, con Italia e Spagna accomunate da elevate potenzialità di espansione sia per operatori noti che per nuovi attori. In Italia meno del dieci per cento degli aparthotel risulta essere gestito da operatori specializzati e formato da un numero medio di 80 unità abitative, inferiore rispetto al 15 per cento e ai 120 alloggi europei. Le future aperture programmate in Italia entro la fine del 2025 genereranno un incremento dell’offerta superiore all’ottanta per cento.Il settore alberghiero ha vissuto una trasformazione profonda, influenzata da una molteplicità di fattori economici, tecnologici e culturali. Uno degli aspetti più significativi di questa evoluzione è stato l’integrazione e la crescita del settore della ristorazione all’interno delle strutture. La ristorazione è un servizio che, se ben gestito, permette l’incremento del fatturato, la riconoscibilità della struttura e l’allargamento dell’offerta, l’aumento del valore e l’evoluzione in spazio a uso pubblico e destinazione dei viaggiatori.Nelle buone pratiche, a livello nazionale, la ristorazione contribuisce per oltre il 28 per cento alla composizione del fatturato totale degli alberghi, tanto da stimare il contributo specifico del segmento food & beverage in 3,5 miliardi di euro. Inoltre, un ristorante di alto livello contribuire indirettamente a un aumento del valore immobiliare fino al 20 per cento per le strutture che ospitano ristoranti stellati (oltre ai servizi complementari), dimostrando come la qualità dell’offerta di ristorazione rappresenti ormai un potente driver di valore per il settore alberghiero. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin servizi giugno diminuisce a 51,2 punti

    (Teleborsa) – Si indebolisce il settore dei servizi in Cina. Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/S&P Global è infatti sceso a quota 51,2 punti a giugno 2024 dai 54 precedenti. Il valore rimane sopra la soglia chiave dei 50 punti, che segnala una espansione dell’attività e risulta inferiore ai 53,4 punti attesi dagli analisti.Si tratta di un’espansione dell’attività per il diciottesimo mese consecutivo, anche se al ritmo più lento dall’ottobre 2023.”Sia l’offerta che la domanda hanno continuato ad espandersi – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist presso Caixin Insight Group – L’attività commerciale e il totale dei nuovi ordini sono cresciuti per il 18° mese consecutivo, anche se a un ritmo più lento. L’indicatore del primo ha registrato il livello più basso in otto mesi, mentre quello del secondo ha raggiunto il minimo in quattro mesi. La domanda esterna è rimasta forte, trainata dalla robusta spesa turistica, con nuovi ordini di esportazione in crescita per il decimo mese consecutivo”.”L’occupazione nel settore dei servizi è nuovamente peggiorata – ha aggiunto – I fornitori di servizi hanno espresso ancora una forte motivazione a ridurre il personale e a migliorare l’efficienza, non essendo disposti a coprire le posizioni vacanti. L’occupazione si contrae per la quarta volta in cinque mesi. Il calo del personale ha portato ad un aumento del lavoro arretrato, spingendo l’indicatore in territorio espansivo per la prima volta da gennaio”.”I prezzi erano sotto pressione – ha evidenziato – I costi delle materie prime, dei salari e delle merci sono aumentati in varia misura, mantenendo l’indicatore dei costi dei fattori produttivi in ??territorio espansivo. Alcuni dei maggiori costi dei fattori produttivi sono stati trasferiti ai consumatori, riflettendosi negli aumenti dei prezzi praticati dai fornitori di servizi. Tuttavia, entrambi gli indicatori sono diminuiti rispetto a maggio, indicando una pressione inflazionistica limitata”.(Foto: Christian Lue on Unsplash) LEGGI TUTTO