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    Commissione Ue a Meta: “Modello ‘pay or consent’ non è conforme a Digital Markets Act”

    (Teleborsa) – Il modello pubblicitario “pay or consent” (“paga o accetta”) adottato da Meta non è conforme al Digital Markets Act (DMA). È quanto evidenzia la Commissione europea nel parere preliminare inviato oggi alla società statunitense. Secondo la Commissione, “questa scelta binaria costringe gli utenti ad acconsentire alla combinazione dei loro dati personali e non riesce a fornire loro una versione meno personalizzata ma equivalente dei social network di Meta”.”Il modello di abbonamento senza pubblicità è in linea con le direttive della più alta corte europea ed è conforme al DMA”, commenta “a caldo” un portavoce di Meta, aggiungendo “siamo aperti ad un dialogo costruttivo con la Commissione europea per portare a termine questa indagine”.Le considerazioni di Bruxelles “Le piattaforme online spesso raccolgono dati personali attraverso servizi propri e di terzi per fornire servizi pubblicitari online. Grazie alla loro posizione significativa nei mercati digitali, i gatekeeper – rileva la Commissione Ue – sono stati in grado di imporre termini di servizio alla loro vasta base di utenti consentendo loro di raccogliere grandi quantità di dati personali. Ciò ha offerto loro potenziali vantaggi rispetto ai concorrenti che non hanno accesso a una quantità così grande di dati, creando così elevate barriere alla fornitura di servizi pubblicitari online e di servizi di social network. Ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 2, del DMA, i gatekeeper devono chiedere il consenso degli utenti per combinare i loro dati personali tra i servizi principali della piattaforma designati e altri servizi e, se un utente rifiuta tale consenso, dovrebbe avere accesso a un’alternativa meno personalizzata ma equivalente. I gatekeeper non possono subordinare l’utilizzo del servizio o di determinate funzionalità al consenso degli utenti. In risposta ai cambiamenti normativi nell’UE, Meta ha introdotto nel novembre 2023 un’offerta binaria “paga o acconsenti” in base alla quale gli utenti Ue di Facebook e Instagram devono scegliere tra: (i) l’abbonamento a pagamento mensile a una versione senza pubblicità di questi social network o (ii) l’accesso gratuito a una versione di questi social network con annunci personalizzati”. In tale scenario La Commissione ritiene in via preliminare che “il modello pubblicitario ‘a pagamento o con consenso’ di Meta non sia conforme alla DMA in quanto non soddisfa i requisiti necessari di cui all’articolo 5, paragrafo 2”. In particolare, il modello di Meta:non consente agli utenti di optare per un servizio che utilizza meno dati personali ma che è altrimenti equivalente al servizio basato sugli “annunci personalizzati”. Non consente, inoltre, agli utenti di esercitare il diritto di acconsentire liberamente alla combinazione dei propri dati personali. “Per garantire il rispetto della DMA, gli utenti che non acconsentono – rileva la Commissione – dovrebbero comunque avere accesso a un servizio equivalente che utilizzi meno i loro dati personali, in questo caso per la personalizzazione della pubblicità”.Nel corso della sua indagine, la Commissione fa sapere di essersi coordinata con le autorità competenti in materia di protezione dei dati.Prossimi passiInviando i risultati preliminari, la Commissione informa Meta della sua opinione preliminare secondo cui la società viola la DMA. Ciò non pregiudica l’esito dell’indagine. Meta ha ora la possibilità di esercitare i propri diritti di difesa esaminando i documenti contenuti nel fascicolo d’indagine della Commissione e rispondendo per iscritto alle risultanze preliminari della Commissione. La Commissione concluderà la sua indagine entro 12 mesi dall’apertura del procedimento il 25 marzo 2024. Se le opinioni preliminari della Commissione dovessero essere alla fine confermate, la Commissione adotterà una decisione constatando che il modello di Meta non è conforme all’articolo 5, paragrafo 2, della DMA. In caso di non conformità, la Commissione può imporre sanzioni fino al 10% del fatturato mondiale totale del gatekeeper. Tali sanzioni possono arrivare fino al 20% in caso di recidiva. Inoltre, in caso di non conformità sistematica, la Commissione ha anche il potere di adottare rimedi aggiuntivi come obbligare un gatekeeper a vendere un’impresa o parti di essa o vietare al gatekeeper di acquisire servizi aggiuntivi legati alla non conformità sistemica. “La Commissione – si legge in una nota – continua il suo impegno costruttivo con Meta per individuare un percorso soddisfacente verso un’effettiva conformità”.”La nostra indagine – ha affermato la vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, Margrethe Vestager – mira a garantire la contendibilità nei mercati in cui gatekeeper come Meta hanno accumulato dati personali di milioni di cittadini dell’UE per molti anni. La nostra opinione preliminare è che il modello pubblicitario di Meta non sia conforme al Digital Markets Act. E vogliamo consentire ai cittadini di poter assumere il controllo sui propri dati e scegliere un’esperienza pubblicitaria meno personalizzata”.”Oggi compiamo un altro importante passo per garantire il pieno rispetto del DMA di Meta. La nostra opinione preliminare è che il modello di business ‘Pay or Consent’ di Meta viola il DMA. La DMA – ha sottolineato il commissario per il mercato interno, Thierry Breton – è lì per ripristinare agli utenti il ??potere di decidere come utilizzare i propri dati e garantire che le aziende innovative possano competere ad armi pari con i giganti della tecnologia sull’accesso ai dati”.”È una buona notizia che la Commissione stia intraprendendo un’azione di enforcement basata sul Digital Markets Act contro il modello pay-or-consent di Meta ha dichiarato Agustin Reyna, direttore generale dell’Organizzazione europea dei consumatori (BEUC) –. Questa notizia si aggiunge alle denunce contro il modello di Meta per violazione della legge sui consumatori e della legge sulla protezione dei dati che le organizzazioni dei consumatori hanno presentato negli ultimi mesi. Ora chiediamo a Meta di rispettare le leggi a tutela dei consumatori”. (Foto: Mariia Shalabaieva on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, manifattura in frenata a giugno ma resta in zona espansione

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone scivola, ma resta in zona espansione, con la produzione industriale che aumenta per la prima volta in oltre un anno e i nuovi ordini che diminuiscono ulteriormente. I posti di lavoro si espandono mentre la fiducia delle imprese migliora attestandosi sui livelli massimi del semestre.L’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 50 punti, rispetto ai 50,4 punti di maggio. Il dato è anche leggermente inferiore alle stime degli analisti che si attendevano una discesa fino a 50,1 punti.L’indicatore si conferma comunque sulla soglia critica dei 50 punti, denotando espansione dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Elezioni Francia, Le Pen stravince il primo turno ma la partita si giocherà ai ballottaggi

    (Teleborsa) – Estremadestra in vantaggio nel primo turno delle elezioni legislative francesi. Rassemblement National (RN) ha ottenuto il 33,1 dei voti davanti alla coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire (NFP) che si è fermata il 28%. Molto più staccato lo schieramento del presidente Macron che ha ottenuto il 20%, nettamente davanti ai Repubblicani (destra) che non hanno stretto un’alleanza con il RN che si sono attestati al 6,7%. In forte aumento l’affluenza che secondo i primi sondaggi degli istituti dovrebbe aver raggiunto almeno il 65% degli iscritti, secondo gli istituti di sondaggio. Si tratta di una percentuale ben superiore al 47,51% registrato nel 2022, ma inferiore al 67,9% registrato nelle ultime elezioni legislative tenutesi dopo uno scioglimento nel 1997.Nonostante il netto vantaggio al momento Rassemblement National ha conquistato solo 37 seggi, il 6,5% dei posti in Parlamento. Quindi se questo vantaggio si tradurrà in una maggioranza all’Assemblea nazionale dipenderà dal ballottaggio. Il secondo turno sarà però molto più complesso da affrontare dal partito di Jordan Bardella. Infatti sia i partiti del Nouveau Front Populaire che gli esponenti del partito di Macron hanno già fatto sapere che ritireranno i propri candidati ammessi al ballottaggio in terza posizione, per far convergere i voti su un unico oppositore dei candidati di estrema destra.”Di fronte al Rassemblement National, è giunto il momento di una manifestazione ampia, chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno”, ha dichiarato Emmanuel Macron dopo aver riunito i leader dei partiti di centro-destra con cui ha governato dal 2017. “Non un voto deve andare al Rassemblement National”, ha dichiarato il premier francese, Gabriel Attal, chiedendo ai candidati centristi arrivati in terza posizione nelle ‘triangolari’ di domenica prossima di ritirarsi dalla corsa elettorale. Stessa linea assunta poi da Raphael Glucksmann, il leader di Place Publique tra i principali esponenti del “Nuovo Fronte Popolare”.Nessuna linea è stata invece indicata dall’ex premier Edouard Philippe del partito Les Républicains, neo gollisti di destra ma antifascisti. Il “blocco macronista” è “praticamente spazzato via” dopo il primo turno, ha dichiarato Marine Le Pen, annunciando la sua rielezione al primo turno nella circoscrizione del Pas-de-Calais (nord). “Quello di questa sera è un risultato storico – ha aggiunto Le Pen – Non era mai successo che decine di candidati del Rassemblement National venissero eletti già dal primo turno delle elezioni politiche. Credo anche che sia una grande speranza per milioni di francesi”.(Foto: Anthony Choren su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, risale fiducia consumatori a giugno ma clima resta negativo

    (Teleborsa) – Migliora leggermente il sentiment dei consumatori giapponesi. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a giugno 36,4 punti, dai 36,2 di maggio e in linea con le stime di consensus. All’andamento dell’indice hanno contribuito l’aumento delle intenzioni di spesa di beni durevoli (+0,6 punti) e quelle sui redditi (+0,7 punti), mentre scivolano quelle sullo stile di vita (-0,1 punti) e sulla situazione occupazionale (-0,3 punti). L’indice resta ancora al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Landini promette battaglia: ‘Vicini a 850mila firme per referendum”

    (Teleborsa) – “Siamo vicini alle 850mila firme, ne stiamo raccogliendo tante e continueremo a raccoglierne anche durante i mesi di luglio e agosto”, lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio landini, della raccolta di forme della Cgil per referendum sul lavoro a partire dall’abrogazione del Jobs Act referendum.Ospite di Tagadà, su LA7, Landini dice che “questo governo ha scelto di non confrontarsi, di non riconoscere ai sindacati il ruolo di difendere i lavoratori; su temi come le pensioni, la sanità, la riforma fiscale, oggi un confronto vero non c’è”. Da qui il ricorso a “strumenti democratici come il referendum”.E sarà così ribadisce, anche per chiedere, l’abrogazione della riforma per l’autonomia differenziata, “per cancellare una legge balorda che divide il paese e non difende i diritti dei lavoratori. Come sulla sanità, o il diritto di studiare, diritti che dovrebbero essere garantiti a tutti e in tutto Paese” senza differenze regione per regione. “Diritti che questa riforma mette in discussione. Sono diritti che vanno garantiti a tutti”.Per la Cgil, dice, “”vanno cancellate leggi sbagliate” indipendentemente da quale governo le ha varate: “come la legge sugli appalti del Governo Berlusconi, o i diritti ridotti sui licenziamenti” con il jobs act. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori giugno sopra attese

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di giugno, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 68,2 punti dai 65,6 della lettura preliminare e contro i 69,1 di maggio. Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 69,6 punti da 68,8 e contro il 67,6 atteso, mentre quella sulla condizione attuale è stata rivista a 65,9 punti dal preliminare di 62,5 punti e dai 69,6 punti di maggio. LEGGI TUTTO

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    USA, l’inflazione PCE cresce meno del previsto a maggio

    (Teleborsa) – In aumento i redditi delle famiglie americane, così come le spese personali. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono aumentati dello 0,2% a maggio rispetto al +0,1% del mese precedente e contro il +0,3% atteso dagli analisti. I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,5%, più del +0,3% del mese precedente e del +0,4% stimato dal consensus. Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, che la Fed usa come uno dei principali indicatori delle pressioni sui prezzi, evidenzia una variazione positiva dello 0,1% su mese in linea con le stime di mercato e rispetto al +0,3% registrato il mese precedente. Su base annuale cresce del 2,6% su anno, alla velocità minore degli ultimi sei mesi, come atteso ed inferiore al +2,8% di maggio. LEGGI TUTTO

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    Ricerca, ENEA: nel Piano Triennale 665 milioni di investimenti e 300 nuove assunzioni

    (Teleborsa) – Investimenti per circa 665 milioni di euro, oltre 300 nuove assunzioni e ulteriori procedure selettive, potenziamento delle infrastrutture di ricerca e corsi formativi per la valorizzazione del personale e per la parità di genere. Sono alcuni degli elementi chiave del Piano Triennale ENEA 2024-2026 presentato oggi a Roma dal presidente Gilberto Dialuce e dal direttore generale Giorgio Graditi, insieme alla direttrice del dipartimento Amministrazione generale, pianificazione e patrimonio naturale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), Loredana Gulino, alla vicepresidente del CdA ENEA, Caterina Petrillo, e al presidente Antonello Colosimo, magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo ENEA.Il Piano è il principale documento programmatico-strategico dell’ENEA, dove sono indicati gli obiettivi del triennio e quelli della prima annualità, le risorse finanziarie necessarie per il loro conseguimento e il fabbisogno di personale. Delineando le aree strategiche e gli obiettivi specifici, il documento si concentra sulla ricerca applicata per la transizione ecologica, l’innovazione tecnologica, lo sviluppo economico sostenibile, il supporto alla Pubblica Amministrazione, anche attraverso la consulenza tecnologica avanzata e l’attuazione della Direttiva di indirizzo emanata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e delle misure del PNRR.”Il piano di investimenti è rivolto alle infrastrutture di ricerca e di servizio, ma anche allo sviluppo e alla dimostrazione di nuove tecnologie per la decarbonizzazione e la sostenibilità energetica e ambientale ed è destinato a continuare nei prossimi anni in un quadro definito e consolidato che vede ENEA protagonista nel processo di transizione ecologica – dichiara Dialuce –. Le attività in crescita per centrare gli obiettivi dei progetti PNRR, Mission Innovation, IPCEI e Ricerca di Sistema Elettrico rappresentano la garanzia per fronteggiare gli investimenti infrastrutturali previsti nel triennio e favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico dei risultati e prodotti della ricerca”.L’impegno dell’ENEA sarà focalizzato su temi strategici quali: fonti rinnovabili, nuovi vettori energetici, idrogeno, biocarburanti, fusione, nucleare avanzato, efficienza energetica, batterie e sistemi di stoccaggio, mobilità sostenibile, comunità energetiche e smart city, infrastrutture critiche, smart grid, digitalizzazione, cybersecurity, economia circolare, materie prime critiche e strategiche, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, coordinamento tecnico, logistico e operativo del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, trasferimento tecnologico e cooperazione – anche nei confronti dei Paesi in via di sviluppo – inquinamento atmosferico e qualità dell’aria, scienze della vita, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, sicurezza contro il rischio chimico, biologico, radiologico, metrologia delle radiazioni ionizzanti e programmi per lo spazio. In evidenza anche le iniziative internazionali nel campo della fusione nucleare con DTT (Divertor Tokamak Test), un grande progetto da oltre 600 milioni di euro, con ricadute stimate in 2 miliardi di euro e la creazione di 1500 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti, ma anche la partecipazione a consorzi e agenzie europee chiave come EUROfusion, Fusion for Energy (F4E) e il Programma Congiunto Europeo sulla Gestione dei Rifiuti Radioattivi (EURAD). Collaborando con partner nazionali e internazionali, ENEA ha vinto un numero maggiore di progetti a selezione rispetto all’anno precedente, ha fornito consulenza tecnologica di alto livello alla Pubblica amministrazione centrale e periferica e ha superato gli obiettivi di pubblicazioni e brevetti prefissati, nonché svolto un ruolo cruciale nel controllo delle pratiche relative al Superbonus e potenziato azioni e interventi per il trasferimento e la valorizzazione dei risultati della ricerca al tessuto imprenditoriale e sociale.”In ENEA stiamo lavorando per contribuire a trasformare il modo in cui si produce e utilizza l’energia e per un nuovo sistema energetico che dovrà integrare fonti e vettori con reti intelligenti, tecnologie per la digitalizzazione, sistemi per l’accumulo energetico e per la cattura e il sequestro della CO2 e forme di mobilità sostenibile che metteranno al centro gli utenti e i cittadini – sottolinea il direttore generale ENEA Giorgio Graditi –. Continua quindi il nostro impegno per l’innovazione tecnologica e di processo in tutti i settori e negli usi finali, come anche per la digitalizzazione e le tecnologie abilitanti quali l’Intelligenza Artificiale, la blockchain e l’Internet of Things”.Con i suoi 2.211 dipendenti distribuiti tra 9 Centri di ricerca, 8 grandi laboratori su scala nazionale, oltre a 17 uffici territoriali distribuiti in 15 regioni, ENEA offre infrastrutture avanzate alla comunità scientifica e imprenditoriale per promuovere la crescita sostenibile del Paese attraverso il potenziamento delle competenze e delle capacità nel perseguire ricerca e innovazione e il ruolo di raccordo tra pubblico e privato per favorire l’adozione di criteri di sostenibilità energetico-ambientale nei processi di sviluppo. LEGGI TUTTO