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    USA, richieste di sussidi alla disoccupazione invariate a 208 mila

    (Teleborsa) – Risultano stabili le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 27 aprile, i “claims” sono risultati pari a 208 mila unità, uguali rispetto ai 208 mila della settimana precedente (rivisto da un preliminare di 207.000 unità) e leggermente inferiori ai 212 mila delle stime degli analisti.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 210.000 unità, in calo di 3.500 unità rispetto al dato della settimana precedente (rivisto al rialzo di 250 unità a 213.500 unità). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 20 aprile, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.774.000, invariate rispetto al dato della settimana precedente (dato rivisto al ribasso di 7.000 unità). Gli analisti si aspettavano un valore pari a 1.800.000. LEGGI TUTTO

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    USA, licenziamenti in calo ad aprile. Balzo del settore auto con Tesla

    (Teleborsa) – Diminuiscono i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di aprile 2024. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di 64.789 posti di lavoro. Il dato rivela una diminuzione del 28% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 90.309 licenziamenti, e del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2023 (66.995 unità).Finora quest’anno, le aziende hanno annunciato 322.043 tagli di posti di lavoro, in calo del 4,6% rispetto ai 337.411 annunciati fino ad aprile dello scorso anno.”Il mercato del lavoro resta teso. Ma poiché il costo del lavoro continua ad aumentare, le aziende saranno più lente ad assumere e prevediamo che saranno necessari ulteriori tagli. Questo basso valore di aprile potrebbe rappresentare la calma prima della tempesta”, ha affermato Andrew Challenger, vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.Il settore automobilistico ha tagliato il maggior numero di posti di lavoro ad aprile, con 14.373, principalmente in seguito all’annuncio di Tesla che la casa automobilistica avrebbe tagliato 14.000 posti di lavoro, ovvero il 10% della sua forza lavoro globale. Quest’anno il settore ha tagliato un totale di 20.189 tagli, in aumento del 108% rispetto ai 9.709 tagli annunciati nello stesso periodo dell’anno scorso.La “riduzione dei costi” è la principale causa di tagli di posti di lavoro finora quest’anno con 73.767, seguita dalla “ristrutturazione” che ha rappresentato 55.947 piani di taglio di posti di lavoro. L’intelligenza artificiale è stata citata per 800 tagli di posti di lavoro in aprile, il totale più alto da quando Challenger ha monitorato per la prima volta i tagli di posti di lavoro per questo motivo nel maggio del 2023, quando sono stati tagliati 3.900 tagli per questo motivo. Da allora, le aziende hanno tagliato 5.430 posti di lavoro a causa dell’intelligenza artificiale, sia perché le aziende si sono concentrate sul suo sviluppo sia perché ha sostituito compiti e ruoli.(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Ryanair, traffico passeggeri aprile in crescita dell’8%

    (Teleborsa) – La compagnia low-cost irlandese Ryanair ha chiuso il mese di aprile con una crescita del traffico dell’8% a 17,3 17,3 milioni di passeggeri dai 16 milioni di aprile 2023. Il loard factor invece è calato di due punti percentuali al 92% dal 94% precedente. Nel corso del mese la compagnia ha operato 98.400 voli, cancellando 400 voli a causa del conflisso Israele-Gaza e 340 voli per effetto dello sciopero del 25 aprile in Francia. Da inizio anno, il volume ei passeggeri si attesta a 185 milioni, con un aume to del 9% sullo stesso periodo del 2023, mentre il load factor è sceso si un punto al 93%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, cala in aprile la fiducia dei consumatori

    (Teleborsa) – Peggiora il sentiment dei consumatori giapponesi. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia ad aprile si è attestato a 38,3 punti, dai 39,5 di marzo, e al di sotto dei 39,7 punti stimati dal consensus. All’andamento dell’indice hanno contribuito il calo delle attese sulla situazione occupazionale (-0,8 punti), le intenzioni di spesa di beni durevoli (-2,2 punti) e quelle sui redditi (-0,4 punti) quelle sullo stile di vita (-1,4 punti).L’indice resta dunque ancora al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. LEGGI TUTTO

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    Balneari, Consiglio di DStato conferma stop concessioni a fine 2023

    (Teleborsa) – Doccia fredda dal Consiglio di Stato che conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiaggeal 31 dicembre 2023 e di conseguenza dispone uno stop ad eventuali deroghe al 31 dicembre del 2024 disposte dagli enti locali.Nella sentenza della VII sezione, pronunciata il 12 marzo scorso e pubblicata oggi, si fa riferimento “ai principi della Corte di Giustizia Ue” del 20 aprile 2023 ed alla giurisprudenza europea, per dare “immediatamente corso alla procedura di gara” che consenta di assegnare la concessione con metodi concorrenziali. I giudici hanno cosi deciso sul ricorso presentato dal proprietario di uno stabilimento balneare a Rapallo nel 2023, contestando che la risorsa spiaggia sia “scarsa”, come sostenuto al governo nella mappatura fatta e inviata a Bruxelles e portata a motivo della mancata applicazione della direttiva Bolkenstein. “Siamo sgomenti per l’ennesima sentenza del Consiglio di Stato che non rispetta neppure la legge Draghi sui termini del 2024 in attesa di una riforma del settore balneare ormai attesa”, afferma Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Italia, dicendosi “contrario ai tribunali che fanno le norme sostituendosi al Parlamento e intervenendo anche sui principi eurounitari” e preoccupato per la “situazione di caos che il nostro Paese non può certo permettersi a stagione avviata”. LEGGI TUTTO

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    Fondazione CRT, il 21 maggio sarà nominato il nuovo presidente

    (Teleborsa) – Il Consiglio d’Amministrazione di Fondazione CRT ha approvato il calendario dei prossimi appuntamenti per procedere alla nomina del nuovo Presidente dell’Ente dopo le dimissioni di Fabrizio Palenzona per la vicenda riguardante il presunto patto occulto fra alcuni membri del consiglio d’indirizzo e del CdA.Il calendario stabilito prevede una riunione del Consiglio di Indirizzo (CdI) il 7 maggio per l’insediamento ufficiale dei nuovi membri del CdI. Una seconda riunione del Consiglio di Indirizzo si svolgerà il 14 maggio per la cooptazione del Consigliere mancante, portando così a 22 il numero dei membri del CdI come previsto dallo statuto dell’Ente.Infine, il 21 maggio si terrà la riunione del Consiglio di Indirizzo nella quale sarà nominato il nuovo presidente di Fondazione CRT. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, rischi per stabilità finanziaria in attenuazione

    (Teleborsa) – “Pur in presenza di forti tensioni geopolitiche a livello internazionale, i rischi per la stabilità finanziaria in Italia sono in lieve riduzione, anche per effetto del favorevole andamento dei mercati. Rispetto allo scorso novembre il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a dieci anni e quelli tedeschi (Spread) è diminuito; le condizioni di liquidità sono migliorate ulteriormente, con scambi che a febbraio scorso hanno raggiunto un nuovo massimo storico”. E’ quanto rileva la Banca d’Italianel rapporto sulla stabilità finanziaria.”Sebbene ancora fragile – si sottolinea – il quadro macroeconomico si è stabilizzato, in un contesto caratterizzato da solidità del mercato del lavoro, consolidamento del processo di disinflazione e miglioramento del saldo delle partite correnti. Le più recenti previsioni prefigurano inoltre un rafforzamento della crescita nella seconda parte dell’anno”, anche se “il permanere del rapporto tra debito pubblico e PIL su valori elevati rimane un fattore di rischio, in particolare in caso di sviluppi dell’economia meno favorevoli di quanto atteso”.Tutto questo in un contesto in cui “l’economia globale ha rallentato” ed “l calo dell’inflazione si è fermato negli Stati Uniti”, mentre “permangono rischi connessi con i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente.”Le condizioni dei mercati finanziari internazionali – rileva Bankitalia – sono più distese rispetto allo scorso novembre, beneficiando delle attese di politiche monetarie meno restrittive. Dall’inizio dell’anno, tuttavia, i tassi di interesse sui titoli di Stato sono tornati ad aumentare negli Stati Uniti e l’incremento si è trasmesso anche a quelli delle altre principali economie”.I prezzi delle abitazioni hanno continuato a salire moderatamente in termini nominali e sono tornati a crescere anche in termini reali, grazie alla diminuzione dell’inflazione. Nel comparto degli immobili commerciali le compravendite sono aumentate e si è attenuato il calo dei prezzi. Nel complesso gli sviluppi del mercato immobiliare comportano un basso rischio per la stabilità finanziaria in Italia. Al contrario di quanto avviene in altri Paesi, dove le difficoltà riscontrate nel settore immobiliare commerciale rappresentano una fonte di vulnerabilità per gli intermediari. I fattori di vulnerabilità per il settore delle famiglie rimangono contenuti, anche se resta elevata l’incertezza sulle prospettive economiche. La ricchezza finanziaria è aumentata, soprattutto per le rivalutazioni delle attività finanziarie, ed è proseguita la ricomposizione del risparmio a favore dei depositi a termine e dei titoli pubblici. Nel 2023 la redditività delle imprese è risultata ancora in crescita e le attese per l’anno in corso sono in miglioramento. La leva finanziaria è diminuita in seguito al rafforzamento del patrimonio e al minore ricorso all’indebitamento. In presenza di costi di finanziamento elevati la liquidità a disposizione delle imprese ha infatti consentito di rimborsare anticipatamente una parte dei prestiti ottenuti durante la pandemia.Le condizioni del sistema bancario si mantengono buone. La redditività è significativamente aumentata e resterebbe alta anche nell’anno in corso. Le principali fonti di vulnerabilità sono riconducibili sia al potenziale peggioramento della qualità dei prestiti, sia alle possibili difficoltà di raccolta. Il 26 aprile la Banca d’Italia ha deciso di attivare, con gradualità, una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer, SyRB), così da accrescere la capacità delle banche di fronteggiare possibili eventi avversi di portata generale. Se queste circostanze si verificassero la Banca d’Italia rilascerebbe la riserva, consentendo alle banche di utilizzare queste risorse per assorbire eventuali perdite e continuare a finanziare l’economia.Nel comparto assicurativo la patrimonializzazione, pur rimanendo elevata, si è ridotta nella seconda parte dello scorso anno a causa dell’incremento del costo dei sinistri nel comparto danni. La redditività è migliorata, beneficiando dei maggiori proventi da investimenti e della riduzione delle minusvalenze nette. La posizione di liquidità si è mantenuta complessivamente buona, anche se sono continuati i riscatti nel comparto vita. La raccolta netta dei fondi comuni italiani è stata negativa nel quarto trimestre del 2023 e nel primo del 2024, a seguito della riallocazione del risparmio verso l’investimento diretto in titoli di debito. I LEGGI TUTTO

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    UE avvia azione contro 20 compagnie aeree per sospetto greenwashing

    (Teleborsa) – A seguito di un allarme dell’Organizzazione europea dei consumatori (BEUC), la Commissione europea e le autorità nazionali dell’UE per la tutela dei consumatori (rete CPC) hanno inviato lettere a 20 compagnie aeree identificando diversi tipi di dichiarazioni green potenzialmente fuorvianti e invitandole a portare le loro pratiche in linea con la normativa UE sui consumatori entro 30 giorni.La rete CPC, guidata dalla Direzione generale belga per l’ispezione economica, dall’Autorità olandese per i consumatori e i mercati, dall’Autorità norvegese per i consumatori e dalla Direzione generale spagnola per gli affari dei consumatori, si è concentrata sulle affermazioni delle compagnie aeree secondo cui le emissioni di CO2 causate da un volo potrebbero essere compensato da progetti climatici o attraverso l’uso di combustibili sostenibili, ai quali i consumatori potrebbero contribuire pagando tariffe aggiuntive. Le autorità temono che le pratiche individuate possano essere considerate azioni/omissioni ingannevoli, vietate ai sensi degli articoli 5, 6 e 7 della direttiva sulle pratiche commerciali sleali. Da parte loro, le compagnie aeree devono ancora chiarire se tali affermazioni possano essere fondate su solide prove scientifiche.”Se vogliamo consumatori responsabili, dobbiamo fornire loro informazioni accurate – ha commentato Vera Jourova, vicepresidente per i valori e la trasparenza – Sempre più viaggiatori si preoccupano della propria impronta ambientale e scelgono prodotti e servizi con migliori prestazioni ambientali. Meritano risposte accurate e scientifiche, non affermazioni vaghe o false. La Commissione è pienamente impegnata a dare maggiore potere ai consumatori nella transizione verde e a combattere il greenwashing. Ci aspettiamo che le compagnie aeree, così come qualsiasi altro operatore del settore, facciano un uso responsabile delle dichiarazioni ambientali”. LEGGI TUTTO