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    USA, indice case FHFA febbraio +1,2% m/m +7 a/a

    (Teleborsa) – Prezzi ben sopra le attese per l’immobiliare statunitense nel mese di febbraio 2024. L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato una crescita mensile dell’1,2%, dopo il -0,1% del mese precedente. Le stime degli analisti erano per un incremento dello 0,1%.Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 7% rispetto al +6,5% del mese precedente.”I prezzi delle case negli Stati Uniti sono rimbalzati con un aumento a febbraio, dopo essere leggermente diminuiti a gennaio – ha affermato Anju Vajja, vicedirettore della divisione di ricerca e statistica della FHFA – Tutte e nove le divisioni del censimento hanno registrato un apprezzamento dei prezzi negli ultimi 12 mesi, con le divisioni del New England e del Middle Atlantic che hanno registrato una crescita a due cifre”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    “Inflazione si sta stabilizzando”, i possibili scenari: l’analisi di Generali Asset Management

    (Teleborsa) – Gli ultimi dati sull’IPC (Indice prezzi al consumo) in euro “confermano che l’inflazione si sta stabilizzando; anche l’inflazione core continua a muoversi verso il basso, come previsto, anche se un po’ meno del previsto (2,7 contro il 2,6 atteso; 2,9 il mese scorso)”. E’ il commento di Mauro Valle, Head of Fixed Income, di Generali Asset Management il quale sottolinea che “questi dati, insieme a quelli positivi di oggi sul PIL del primo trimestre, sia in Germania (+0,2) che nell’Eurozona (+0,3), aumentano le probabilità che la BCE non si impegni in anticipo a effettuare ulteriori tagli oltre giugno. Anche una posizione più prudente della FED sulle prossime decisioni di politica monetaria sarà un fattore da considerare per i membri della BCE. “Continuiamo a prevedere tre tagli della BCE entro dicembre, ma il percorso futuro dei tassi ufficiali è ora più legato allo scenario economico del prossimo mese”, conclude l’esperto.”Al momento, non sono ancora del tutto convinto che l’inflazione ritornerà effettivamente al livello target in modo tempestivo e duraturo. L’inflazione di fondo rimane elevata, soprattutto quella nel settore dei servizi. Spinta dalla continua e forte crescita salariale, è più persistente dell’inflazione dei beni”, ha affermato Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in un discorso a Berlino non più di qualche giorno fa. “Entro giugno ne sapremo molto di più, ad esempio sulla crescita dei salari nel primo trimestre – ha spiegato – E questi dati confluiranno in nuove proiezioni. Se contribuissero ad aumentare la nostra fiducia in un ritorno tempestivo e duraturo al 2%, sarei favorevole ad un taglio dei tassi a giugno”. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Governo presenta piano rilancio

    (Teleborsa) – “Lunedì abbiamo diverse riunioni convocate a Palazzo Chigi”, a partire da “quella in merito allo sviluppo del risanamento e rilancio degli stabilimenti dell’ex Ilva, e in quella sede presenteremo il piano industriale e finanziario per il rilancio dello stabilimento”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso in un punto stampa a margine della conferenza programmatica di FdI in corso a Pescara. Parlando della politica industriale del governo, sempre a proposito dell’ex Ilva, Urso ha sottolineato anche che “stiamo recuperando quello che sembra del tutto compromesso, cioè lo stabilimento siderurgico più importante d’Europa. Io sono convinto che noi saremo in condizioni già quest’anno di delineare un piano di rilancio della siderurgia italiana che è a base dell’industria manufatturiera del nostro Paese, a base dell’industria automobilistica, dell’industria elettrodomestica, della cantieristica, della nautica. Ripartiamo dalla siderurgia per costruire nel frattempo attraverso la microelettronica e la tecnologia green l’industria del futuro”.Sul rilancio dell’ex Ilva di Taranto, su cui lunedì il ministero di Imprese e Made in Italy presenterà il piano industriale e finanziario ai sindacati, il governo intende chiedere alla Commissione europea il via libera a un “prestito ponte”, con l’obiettivo di tornare a produrre 6 milioni di tonnellate di acciaio nel 2025. “Ci siamo riappropriati di quella che era la più grande industria siderurgica in Europa, che è la Ex Ilva di Taranto. Lunedì presenteremo ai sindacati il piano industriale e finanziario per dimostrare anche alla Commissione europea, a cui credo chiederemo un prestito ponte, che nel 2025 la cosiddetta ex Ilva può tornare a produrre 6 milioni di tonnellate di acciaio”. “Acciaio – ha rilevato Urso -: per questo abbiamo accolto a Piombino due investitori che realizzeranno investimenti significativi in tecnologie green, che ci consentiranno di fare di Piombino il polo siderurgico green più importante del Mediterraneo. Per questo stiamo concludendo l’accordo di programma per far rinascere la siderurgia di Terni e stiamo sostenendo le acciaierie del Nord, orgogliosi del fatto che siamo il primo paese per produzione siderurgica d’Europa”.”Abbiamo esposto ai commissari e al governo che le persone devono tornare a lavorare”. Così il leader della Fiom, Michele De Palma, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sull’ex Ilva. “Non siamo più disponibili a discutere di piani di lungo periodo – ha detto – abbiamo un piano del 2018 da applicare e per realizzarlo servono risorse. Il governo ha detto che ci sarebbero 150 milioni più i 320 milioni che devono essere autorizzati dalla commissione europea. Le nozze con i fichi secchi non si fanno”. LEGGI TUTTO

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    Pichetto, G7: primo accordo tecnico su stop al carbone

    (Teleborsa) – “Stiamo andando avanti nella parte di negoziazione politica. C’è stato un percorso tecnico portato avanti dai vari negoziatori dei nostri paesi quindi c’è un percorso tecnico definito ed è necessario il timbro dell’accordo politico tra i paesi”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha aperto a Venaria Reale la prima delle due giornate del vertice del G7 dedicato a Clima, Energia e Ambiente. Lo stop al Carbone nel settore tecnico tra 2030 e 2035 nei Paesi G7 è “un’ipotesi che è stata prevista, c’è accordo tecnico in merito, stiamo lavorando sotto l’aspetto politico. Se per domani ci sarà la chiusura dell’accordo politico potrò affermarlo anch’io”. Così il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto a margine del G7 in corso a Venaria. ”Da presidenza con onestà parlerò quando avrò il documento in mano”.”Ne abbiamo discusso ci stiamo lavorando, naturalmente tutto questo è nella speranza e nell’ottica di arrivare a una proposta nell’ambito di Cop29. Primo passo sarà ridefinire l’ambito delle valutazioni perchè in questo momento è molto volontaristico e l’ambito dei confini non c’è e vanno ridefiniti i sistemi di contribuzione perchè molti paesi contribuiscono intervengono sull’obiettivo ma non vengono classificati rispetto a queste azioni”, prosegue Pichetto Fratin dopo la prima giornata di lavori del G7 Clima, energia e Ambiente a Venaria. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Dallas, peggiora in aprile l’attività delle fabbriche

    (Teleborsa) – Peggiora leggermente l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di aprile, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -14,5 punti rispetto ai -14,4 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è salito da -4,1 punti a +4,8, mentre i nuovi ordini restano negativi e si portano a -5,3. L’indice della capacità di utilizzo si è portato 4,2 e l’indice delle consegne a 5 punti. LEGGI TUTTO

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    Decreto primo maggio, Governo al lavoro: da tredicesime a sgravi per aziende che assumono

    (Teleborsa) – Come già lo scorso anno, quando il Governo aveva varato un decreto ad hoc il 1 maggio, l’esecutivo lavora a nuovi interventi su fisco e lavoro: dal bonus sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito alla detassazione dei premi di produzione passando per gli sgravi per aziende che assumono, specie al Sud, i dossier sul tavolo del Consiglio dei Ministri in programma domani. Nuovi interventi che sono al centro dell’incontro di oggi con i sindacati, convocati a sorpresa a Palazzo Chigi per ascoltare le novità proprio dalla premier Giorgia Meloni: una mossa che ha anche scatenato una certa irritazione delle parti sociali che rimproverano una mancanza di una reale trattativa sui provvedimenti. Norme ancora da definire ma il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, a margine della conferenza programmatica di FdI a Pescara ha anticipato che nel Cdm del 30 aprile riuscirà a portare il decreto legislativo sull’Irpef, attuativo della delega fiscale, atteso e slittato. Tra le novità più interessanti nel dlgs il bonus sulle tredicesime che nell’ultima bozza viene definito “un’indennità” fino a 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico (anche se nato fuori dal matrimonio riconosciuto, adottivo o affidato). Misura limitata l 2024, “a causa della limitatezza delle risorse disponibili” nell’attesa dell’introduzione strutturale di un regime fiscale sostitutivo sulle tredicesime per i lavoratori dipendenti. “Ci si sta lavorando”, ha spiegato Leo. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, Intesa: crescita PIL potrebbe rimanere poco più che stagnante nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – L’indice composito di fiducia economica ESI della Commissione europea è tornato a calare ad aprile, a 95,6 da un precedente 96,2, con il morale tra le aziende che è peggiorato in tutti i principali macro-settori, toccando, nell’industria e nelle costruzioni, dei nuovi minimi dal 2020. Lo scrive Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione del dato questa mattina.Dopo un probabile 0,1% t/t nel 1° trimestre (il dato sarà comunicato domani 30 aprile), l’indice ESI segnala che la crescita del PIL dell’Eurozona è “destinata a rimanere poco più che stagnante anche nei mesi primaverili – si legge nella ricerca – solo nella seconda metà dell’anno è attesa una ripresa più tangibile, su ritmi di circa 0,3% t/t, trainata dal recupero del potere d’acquisto delle famiglie e dalla ripartenza del commercio internazionale. Al momento, i rischi su tale profilo previsivo restano moderatamente al ribasso”. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione invariata al +2,2% su anno ad aprile

    (Teleborsa) – Risulta leggermente al di sotto delle attese l’inflazione tedesca ad aprile 2024. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,5% su mese, rispetto al +0,4% del mese precedente e contro il +0,6% del consensus.Su base annuale, la variazione dei prezzi è indicata a +2,2%, dopo il +2,2% del mese precedente e rispetto al +2,3% del consensus.L’inflazione armonizzata ha registrato su mese una variazione pari a +0,6%, uguale al +0,6% del consensus e del mese precedente. Su anno si registra un incremento del 2,4%, sopra il 2,3% atteso e il 2,3% precedente. LEGGI TUTTO