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    Ballottaggi, le grandi città al centrosinistra: nei sei capoluoghi vince il Pd

    (Teleborsa) – La tornata elettorale di giugno che ha visto coinvolti oltre 3.700 comuni con 105 Comuni al ballottaggio vede trionfare il polo progressista. Il centrosinistra ai ballottaggi conquista di tutti e 5 i capoluoghi di Regione in palio (6 considerando Cagliari vinto al primo turno): Bari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza. Mentre le buone notizie per la maggioranza di governo vengono da Lecce, dove torna Adriana Poli Bortone (che ha ricevuto la chiamata di complimenti di Matteo Salvini), Rovigo, Verbania e Caltanissetta, comuni che cambiano colore passando al centrodestra. Scarsa, tuttavia, l’affluenza che in questa fine settimana si è fermata al 47,71%; al primo turno è stata del 62,92%.Tante le donne elette. Sono 6 su 14 sono le prime cittadine che guideranno altrettante città nei capoluoghi in cui oggi si è andati al turno di ballottaggio: Sara Funaro a Firenze, Vittoria Fernandi a Perugia, Adriana Poli Bortone a Lecce, Maria Luisa Forte a Campobasso, Laura Nargi ad Avellino e Valeria Cittadin a Rovigo. Al primo turno avevano vinto Elena Carnevali a Bergamo e Ilaria Bugetti a Prato. Per la quasi totalità delle città al voto in questa tornata elettorale è la prima volta che avranno una sindaca donna. Solo Adriana Poli Bortone ha già guidato Lecce per due mandati e ora è al terzo.”Una vittoria storica per il Pd ed il campo progressista. Abbiamo vinto in tutti e 6 capoluoghi di Regione, strappandone tre alla destra e con tre nuove sindache. Da Firenze a Bari, da Campobasso a Perugia, da Potenza a Cagliari. È irrevocabile: le città hanno bocciato la destra che governa e mandato un messaggio chiaro a Giorgia Meloni. Basta tagli alla sanità, basta ai salari bassi e no all’autonomia differenziata”. ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein commentando i risultati dei ballottaggi. “Al di là dei risultati del secondo turno, di chi ha vinto e di chi ha perso, emerge un dato che deve far riflettere: il doppio turno non è salvifico e anzi incrementa l’astensione. Dal 62,83% del primo turno, si è scesi molto sotto il 50% e cioè al 47,71%. In qualche caso, si viene eletti con solo il 20% dei voti degli aventi diritto. A volte, viene addirittura eletto chi ha meno voti assoluti di quanti ne ha avuti l’avversario al primo turno. Inaccettabile – sottolinea il presidente del Senato Ignazio La Russa –. Occorre ripensare a una legge elettorale per le amministrative. Bisognerebbe pensare a una legge elettorale magari seguendo l’esempio del doppio turno siciliano o inserendo idonei correttivi per evitare storture come queste e incrementare la partecipazione”. LEGGI TUTTO

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    Pirateria audiovisiva in Italia: nel 2023 persi 2 miliardi euro di fatturato e più di 11 mila posti di lavoro

    (Teleborsa) – Nel 2023, la pirateria audiovisiva ha causato una perdita di fatturato di circa 2 miliardi di euro per l’economia italiana, con un impatto sul PIL di 821 milioni di euro e una riduzione di 11.200 posti di lavoro. Le industrie dei contenuti audiovisivi hanno subito un danno economico stimato di 767 milioni di euro, un aumento del 14% rispetto al 2021.Secondo un’indagine Ipsos per Fapav, presentata a Roma, in occasione dell’evento “Stati Generali della Lotta alla Pirateria tra Legalità, Sicurezza e Intelligenza Artificiale” organizzato dalla Federazione presso il Salone Angiolillo del Palazzo Wedekind, alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni e dell’Industria, i film sono i contenuti più piratati, mentre la pirateria di serie TV e fiction è diminuita del 14% rispetto al 2022. La pirateria di sport live è aumentata rispetto al 2021, ma è diminuita rispetto al 2022, con oltre 36 milioni di atti stimati. Nel 2023 si sono registrate 11,4 milioni di fruizioni perse, con un danno economico di circa 285 milioni di euro.La pirateria digitale è la modalità principale, rappresentando il 37% del totale, seguita dalla pirateria indiretta e fisica, che restano stabili al 12% e al 9% rispettivamente. IPTV illecite sono utilizzate da circa 11,8 milioni di italiani, mentre lo streaming e il download rappresentano il 18% e il 15% rispettivamente.Il 39% degli adulti italiani ha commesso nel 2023 almeno un atto di pirateria fruendo illecitamente di film, serie/fiction, programmi o sport live: 3 punti percentuali in meno rispetto all’anno precedente. In totale si stimano circa 319 milioni di atti di pirateria contro i 345 milioni del 2022. I pirati sono più concentrati tra gli under 35, prevalentemente occupati, possiedono un livello di istruzione più alto rispetto alla popolazione italiana (22% di laureati), sono geograficamente più concentrati nel sud del paese e nelle isole. Tra gli adolescenti cala l’incidenza della pirateria (45% contro il 47% del 2022 e il 51% del 2021) e diminuiscono anche gli atti complessivi di pirateria (20,7 milioni) segnando un -14% rispetto al 2022. Tra i contenuti resistono i film (34%) scende invece tra i più giovani l’interesse a piratare contenuti legati allo sport live e alle serie tv e fiction. Il 79% dei pirati è consapevole che la pirateria è un reato, ma il 47% non comprende pienamente la gravità del fenomeno e i suoi impatti negativi sul mercato del lavoro e sull’industria creativa e culturale italiana.(Foto: Alex Litvin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Energia, ENEA: al via nuova piattaforma di ricerca sulla chimica verde “Biolube”

    (Teleborsa) – Si chiama “Biolube” ed è l’innovativa piattaforma realizzata da ENEA nel Centro Ricerche Trisaia (Matera) per produrre biolubrificanti e biocarburanti avanzati destinati alla decarbonizzazione di vari settori, tra cui il trasporto aereo. La presentazione dell’infrastruttura è avvenuta oggi, in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni del Centro ENEA Trisaia.”A 60 anni dalla sua fondazione, il Centro Ricerche ENEA Trisaia si conferma una realtà scientifica consolidata e di primaria importanza nel Sud Italia. Con 15 laboratori, altrettanti impianti pilota e 8 hall tecnologiche all’avanguardia, il Centro è in grado di portare avanti numerose attività di ricerca e sviluppo, promuovendo collaborazioni strategiche con istituzioni, enti di ricerca e imprese – ha dichiarato il presidente ENEA Gilberto Dialuce –. Questa eccellenza della ricerca va però al di là dei suoi confini geografici e contribuisce in modo significativo al progresso scientifico sia a livello nazionale che internazionale”.”Oggi celebriamo i 60 anni del Centro Ricerche ENEA Trisaia rafforzando il suo ruolo di polo tecnologico di riferimento per la Basilicata e per tutto il Sud Italia con la presentazione di una nuova facility di ricerca sulla chimica verde, unica nel panorama italiano e tra le più innovative d’Europa”, ha sottolineato il direttore generale ENEA Giorgio Graditi.Cofinanziata dalla Regione Basilicata, la piattaforma “Biolube” converte oli vegetali attraverso processi di oligomerizzazione, evaporazione a film sottile, idrogenazione e distillazione. “L’unità di oligomerizzazione utilizza un reattore da 300 litri riscaldato a olio diatermico per sintetizzare macromolecole”, ha spiegato Pietro Garzone, coordinatore del gruppo ENEA di progettazione ed esercizio sperimentale dell’infrastruttura.”Biolube – ha aggiunto Graditi – rappresenta una struttura importante per la transizione verso un’economia decarbonizzata, che ci consentirà di potenziare le attività di ricerca e di sviluppo della nostra Divisione Bioenergie, bioraffinerie e chimica verde nel settore dei biocarburanti e dei biolubrificanti avanzati, prodotti a partire dal trattamento di oli vegetali, inclusi quelli provenienti dalla raccolta differenziata”. Le attività della piattaforma consentiranno sia di valutare i rischi ingegneristici e di processo che di produrre quantità significative di biolubrificanti. “Nei prossimi mesi, inoltre, saremo in grado di avviare una collaborazione con uno dei più importanti player nazionali nel campo della chimica finalizzata alla dimostrazione di un processo di sintesi di biolubrificanti”, ha concluso Graditi.”La transizione verso un’economia sostenibile richiederà progressi fondamentali nella tecnologia, nell’industria, nell’economia e nella società nel suo complesso– ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin –. La Basilicata è uno dei territori in cui il campo dell’energia, con le sue indubbie complessità, ha rappresentato e rappresenta tuttora una delle principali filiere di sviluppo economico. Il Centro Ricerche ENEA di Trisaia si configura come un importante polo scientifico multidisciplinare: il patrimonio tecnologico sviluppato è riconosciuto tra quelli di rilevante interesse nazionale e può contare su un portafoglio progettuale di grandissimo rilievo”.”La giornata di oggi è un’occasione per tirare una linea di demarcazione e fare una verifica di ciò che si è fatto e, al tempo stesso, guardare al futuro – ha affermato il ministro degli Affari europei, politiche di coesione e PNRR Raffaele Fitto –. Questa linea di demarcazione ci consegna un Centro che ha avuto la capacità di saper cogliere le opportunità, dal punto di vista degli investimenti e dell’utilizzo delle risorse europee, ma anche e soprattutto ha saputo adeguarsi ai nuovi scenari. Il lavoro fatto sin qui – ha aggiunto – è un punto di riferimento importantissimo ma, al tempo stesso, è altrettanto rilevante il lavoro che si potrà fare in riferimento alle nuove sfide e ai nuovi obiettivi che abbiamo davanti. Penso ad esempio al PNRR e al Repower Ue; in questo senso sono convinto che in futuro il centro della Trisaia potrà svolgere un’azione importante e rilevante”.Il Centro Ricerche ENEA Trisaia, inaugurato nel 1964, era nato per lo studio del riprocessamento del combustibile nucleare esausto; dopo il referendum del 1987 è stato trasformato in un centro di ricerca multi-interdisciplinare grazie ai fondi strutturali Ue e al piano integrato da 56 milioni di euro che ha istituito quattro principali aree di ricerca: agrobiotecnologie, tutela ambientale, materiali innovativi, energia da biomasse e solare termodinamico. Nel 2004, il Centro ha ottenuto la duplice certificazione del Sistema di Gestione Integrata per l’Ambiente e per la Sicurezza, mentre nel 2007 ha conseguito la registrazione EMAS, basata sul miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e di sicurezza. Dal 2013 al 2023, il Centro ha focalizzato le sue attività di ricerca, sviluppo, dimostrazione e innovazione su energia, sviluppo economico sostenibile, agroindustria, nuove tecnologie, in particolare nei settori delle biomasse, biocombustibili, solare termico, biotecnologie, trattamento rifiuti e reflui, tecnologia dei materiali e metrologia. Il Centro oggi conta 120 dipendenti a tempo indeterminato oltre ad assegnisti di ricerca, tesisti e borsisti e – sottolinea ENEA in una nota – sarà oggetto di un piano di potenziamento della pianta organica finalizzato a garantire un posizionamento di rilievo in ambito nazionale e internazionale per attività di sviluppo su infrastrutture e impianti all’avanguardia. LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni, Signorini (IVASS): Quadro sereno, ma non abbassare guardia

    (Teleborsa) – “Per il settore assicurativo il quadro è complessivamente sereno. La dotazione patrimoniale delle imprese si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa”. Sono alcune delle considerazioni alla Relazione annuale del presidente dell’Ivass Luigi Federico Signorini sottolineando che non è “il caso di abbassare la guardia”, come dimostra il caso della crisi di Eurovita, che “si è risolta con l’intervento di un pool di assicurazioni e banche. L’esperienza di questi ultimi anni ha richiamato l’attenzione di tutti sulla necessità di adottare con rigore strategie caute e lungimiranti; di riflettere sulla robustezza degli attuali modelli di attività, sulle correzioni da apportare e sulle nuove prospettive che si possono aprire – ha proseguito – di mantenere fermi presidi a tutela della stabilità, anche a fronte di eventi rari e di forte impatto”.Secondo il presidente dell’Ivass oggi “la situazione macroeconomica è meno tesa, e tuttavia a livello internazionale non mancano incertezze e possibili rischi ‘di coda’, legati a tensioni politiche, frammentazione commerciale, conflitti militari”. Al tempo stesso “il cambiamento climatico rappresenta per le assicurazioni una sfida strategica: affinare la capacità di gestire il relativo rischio senza scosse è essenziale perché esse possano giocare in quest’ambito il ruolo che loro compete”. In Italia “il settore assicurativo ha confermato la solidità della propria situazione patrimoniale. Alla fine dell’anno scorso l’indice di solvibilità medio delle compagnie italiane si attestava al 258 per cento, in aumento di 12 punti rispetto all’anno precedente – ha rilevato Signorini – e in linea con la media europea; secondo le nostre rilevazioni mensili, esso è rimasto sostanzialmente stabile nei primi mesi del 2024. Le condizioni finanziarie più distese hanno contribuito a questo risultato. Come ho osservato in precedenti occasioni, peraltro, negli ultimi anni i movimenti dell’indice di solvibilità sono stati in generale relativamente limitati, nonostante le forti oscillazioni dei tassi di interesse”, perché questi hanno “effetti pressoché simmetrici sull’attivo e sul passivo” delle compagnie. Guardando ai dati aggregati dello scorso anno, dopo la considerevole riduzione del 2022, “il risultato di esercizio e il Roe (Return on equity, una misura sulla redditività-ndrt), rispettivamente pari a 8 miliardi di euro e al 10,5 per cento, sono tornati su valori prossimi a quelli pre-pandemici. In particolare il comparto Vita, che l’anno scorso aveva registrato una leggera perdita, quest’anno è tornato a produrre un utile significativo”. In questo quadro, anche per il 2023 il ministero dell’Economia e delle Finanze ha esteso la facoltà concessa alle imprese di assicurazione di sterilizzare temporaneamente nel bilancio di esercizio le minusvalenze latenti presenti nel portafoglio investimenti non durevoli, nonché quella di tener conto, per la distribuzione dei dividendi, della quota delle minusvalenze sospese riferite alle Gestioni separate ritenute contrattualmente ribaltabili sui sottoscrittori delle polizze. “L’esercizio di tale facoltà ha consentito di sterilizzare minusvalenze per circa 7 miliardi, per la gran parte nel ramo Vita. L’inadeguatezza dell’attuale normativa contabile italiana, e in particolare la difficoltà di riconciliare il bilancio civilistico con quello prudenziale nonché con i principi contabili internazionali, è palese – ha avvertito Signorini -. Abbiamo tuttavia chiaramente manifestato in passato il nostro disagio rispetto al ricorso ripetuto a deroghe temporanee dalle regole attuali, deroghe che, seppure adottate in risposta a specifiche situazioni, col loro reiterarsi mettono in ultima analisi in discussione la capacità di quelle regole di rappresentare correttamente la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato di esercizio delle compagnie; abbiamo ribadito la preferenza per interventi più sistematici e ponderati”. Signorini ha infine ricordato che l’autorità ha spiegato al governo come una modifica alla normativa nazionale di riferimento “se adottata, consentirebbe di definire un impianto prudente, trasparente e ragionevolmente stabile, in attesa dei progetti più ampi di revisione previsti nel lungo periodo, in armonia con i principi contabili internazionali”.Lo scorso anno nei rami Vita del settore assicurativo in Italia “il rialzo dei tassi ha continuato a incentivare il ricorso al riscatto delle polizze da parte degli assicurati più sensibili ai rendimenti, attratti dalla possibilità di beneficiare di alternative di investimento più redditizie. Mentre i riscatti sono cresciuti del 63 per cento, la raccolta premi è diminuita del 3 per cento circa. Ciononostante, la redditività del comparto (Roe) è migliorata, passando da un valore leggermente negativo al 12,6 per cento, anche grazie al recupero delle quotazioni di mercato degli attivi”.Prosegue all’IVASS “la lotta alla piaga dei falsi siti assicurativi è proseguita, con armi ora un po’ più affilate”. Dal novembre dell’anno scorso l’autorità “è in grado di ordinare direttamente l’oscuramento dei siti abusivi. Ne abbiamo chiusi finora 119; altri 96 si sono messi spontaneamente off-line, a seguito delle nostre richieste di chiarimenti, senza attendere la fine dell’istruttoria”.Invece, “a sei anni dalla sua istituzione per legge, devo nuovamente rilevare con rammarico che l’Arbitro assicurativo non ha ancora visto la luce”,ha detto Signorini sottolineando che “l’articolato iter previsto dalla legge per l’emanazione della normativa di attuazione non si è concluso. Dopo il parere interlocutorio reso da ultimo dal Consiglio di Stato, abbiamo fornito ai ministeri competenti tutto il nostro supporto per riscontrare debitamente le osservazioni avanzate. Vi è ora un nuovo testo; confidiamo – ha detto – che le rimanenti difficoltà siano superate e che si possa finalmente completare in tempi stretti il quadro normativo, cui seguiranno gli adempimenti organizzativi indispensabili”. LEGGI TUTTO

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    Dl Infrastrutture approvato in Cdm. Primo ok a dlgs Cripto-attività

    (Teleborsa) – Via libera del Consiglio dei Ministri, dopo una riunione durata circa 40 minuti, allo Schema di decreto-legge recante “Disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti”, il cosiddetto Dl Infrastrutture, che si occupa, tra le altre cose, di concessioni stradali, commissari straordinari e trasporto pubblico locale. Primo via libera del Cdm anche allo schema di decreto legislativo che, recependo il Regolamento europeo, introduce un sistema normativo nazionale sulle cripto-attività. Il decreto è stato approvato in esame preliminare e ora passa le competenti commissioni parlamentari che devono emettere il parere, per poi tornare al Cdm per l’approvazione definitiva. Approvato, inoltre, il decreto legge per la prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei e per interventi di protezione civile. Decreto legge InfrastruttureIl decreto legge Infrastrutture approvato oggi in Cdm autorizza il Mit ad approvare il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina “anche per fasi costruttive”, invece che “entro il 31 luglio 2024”, come era previsto inizialmente nel decreto sul Ponte del marzo 2023. Per determinare l’aggiornamento del valore contrattuale dell’opera, il decreto Infrastrutture conferma quanto previsto dal decreto Stretto, cioè che si deve calcolare il rapporto fra le tariffe del 2023 e quelle del 2021, ma aggiunge la previsione “laddove applicabili”. Nel dl Infrastrutture anche l’adozione, con decreto del presidente del consiglio, di un “piano di razionalizzazione dei compiti e delle funzioni attribuite ai commissari straordinari nominati per la realizzazione degli interventi infrastrutturali prioritari”. Secondo il ministero delle Infrastrutture, obiettivo di questa disposizione è individuare, in analogia con quanto è stato fatto con il decreto-legge “sblocca cantieri”, uno o più commissari straordinari per la celere realizzazione delle infrastrutture Ten-T, la rete di trasporti transeuropea e multimodale, che integra trasporto terrestre, marittimo e aereo. Il piano di razionalizzazione, che deve essere proposto dal ministero delle Infrastrutture, sentito il ministero dell’Economia, deve ridurre il numero dei commissari, assegnare loro ulteriori lotti di intervento o revocarli, “tenuto conto dei risultati e degli obiettivi raggiunti”, nominandone di nuovi. Presso il Mit è istituito l’Osservatorio sui commissariamenti infrastrutturali, con una dotazione di 500mila euro annui. Il dl Infrastrutture stanzia fondi per completare 3 opere commissariate: 393 milioni di euro per il collegamento autostradale Cisterna-Valmontone, in Lazio, 150 milioni per la messa in sicurezza e l’ammodernamento dell’acquedotto del Peschiera, che serve Roma, e 20 milioni per le nuove sedi del Gis (le teste di cuoio dei carabinieri, del 1o Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” e del Centro cinofili di Pisa. Per il bacino del Po, il decreto legge “differisce al 31 dicembre 2024 i termini per l’aggiudicazione degli interventi relativi alla messa in sicurezza dei ponti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza”.Sistema normativo nazionale sulle cripto-attivitàLa Banca d’Italia e la Consob sono indicate quali autorità di vigilanza in materia di emissione, offerta e prestazione di servizi in cripto-attività. Ad esse vengono attribuiti i poteri necessari per lo svolgimento delle rispettive funzioni. Il provvedimento definisce inoltre la ripartizione delle specifiche competenze tra le Autorità e forme di coordinamento tra di esse. Un aspetto rilevante è quello sanzionatorio. Il dlgs introduce un regime prevedendo anche sanzioni penali per alcune fattispecie, per le altre il regime sanzionatorio è di natura amministrativa. Incorre in sanzioni penali chiunque emetta, offra al pubblico o chieda l’ammissione alla negoziazione di criptoattività disciplinate dal regolamento europeo non avendo i requisiti e le autorizzazioni previste e chiunque svolga servizi disciplinati dallo stesso regolamento in assenza delle autorizzazioni. Sono attribuiti sempre alla Banca d`Italia e alla Consob, secondo le rispettive competenze, i poteri di irrogare le sanzioni e di imporre le altre misure amministrative, anche interdittive, previste dal Regolamento europeo. L’importo delle sanzioni pecuniarie, fermi i massimi edittali, prevede un minimo comunque non inferiori a 5mila euro per le persone fisiche e di 30mila euro per le persone giuridiche. LEGGI TUTTO

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    Valentini (Mimit): con tour Vespucci portiamo Italia nel mondo

    (Teleborsa) – “Con la Vespucci portiamo nel mondo il Made in Italy e presentiamo le opportunità per chi vuole investire nel nostro Paese”. Lo ha detto Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Tour Mondiale Amerigo Vespucci 2023–2025″, un’iniziativa organizzata dal Ministero della Difesa, in collaborazione con il MASAF, il MASE, il MAECI e altre amministrazioni tra cui il MIMIT, che partecipa con varie attività.”Nel mondo moderno fatta di comunicazione sempre più rapida e social media – ha sottolineato – la concorrenza prevalente tra i Paesi è fatta di narrazione, che non è una cosa infantile o negativa: serve a raccontare a noi stessi e a riflettere su chi siamo, da dove veniamo e serve a raccontare al resto del mondo, chi siamo, cos’è l’Italia. La narrazione contiene storie che permettono di evocare emozioni, valori, miti e la Vespucci è uno dei miti più importanti della narrazione nel nostro Paese”.Durante le tappe del viaggio, ha spiegato, “il Mimit allestirà un road show dell’italianità perché portiamo fisicamente il Made in Italy a casa delle persone. Avremo una mostra del Made in Italy, in cui diremo che ‘innovation is tradition’, proprio come la Vespucci, perché la bellezza, l’arte, la nostra storia si rinnovano continuamente nei nostri manufatti, nel nostro saper fare. Faremo degli incontri per l’attrazione degli investimenti, dove racconteremo come l’Italia vorrebbe aprirsi ai nuovi investimenti. Per questo, tra le altre cose, abbiamo istituito uno sportello unico, una task force, creato canali privilegiati per chi vuole investire. Avremo l’emissione di un francobollo, perché anche la filatelia è una forma di narrazione. Infine faremo due panel sulla blu economy e la space economy, su cui abbiamo una tradizione invidiabile”.”Anche il Made in Italy – ha concluso – è una narrazione: non vuol dire dove è fatto ma come è fatto, non deve essere un’elegia del passato ma uno stimolo a fare di più, ad andare avanti”. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di alcuni prodotti di Software da parte di IBM

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo della statunitense SAG Integration US LLC, una società veicolo comprendente i prodotti software webMethods e StreamSets della tedesca Software, da parte della statunitense IBM. La transazione riguarda principalmente la fornitura di middleware aziendale.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano entrambe le società, poiché esiste un numero sufficiente di operatori alternativi. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed di Dallas: ancora negativa l’attività delle fabbriche a giugno

    (Teleborsa) – Continua a mostrare debolezza l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di giugno 2024, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey.L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -15,1 punti rispetto ai -19,4 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è migliorato da -2,8 punti a +0,7, mentre i nuovi ordini restano negativi e si portano a -1,3.L’indice della capacità di utilizzo è peggiorato a -4,8 e l’indice delle consegne è migliorato a 2,8 punti.(Foto: R K su Unsplash) LEGGI TUTTO