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    UE autorizza acquisizione delle attività di Iveco in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo di Iveco Danmark A/S, Iveco Finland OY, Iveco Norge AS e Iveco Sweden AB (ciascuno di proprietà al 100% di Iveco Group), da parte della svedese Hedin Mobility Group.L’operazione riguarda principalmente la vendita all’ingrosso e al dettaglio e l’assistenza di veicoli commerciali, nonché la vendita di pezzi di ricambio per veicoli.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano le società. In particolare, la Commissione ha riscontrato che a seguito dell’operazione vi sarà un numero sufficiente di operatori alternativi nella distribuzione al dettaglio di autocarri medi. LEGGI TUTTO

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    Fondazione per la scuola italiana, nasce l’ente no-profit interamente finanziato da privati

    (Teleborsa) – Recepire le esigenze territoriali e ottimizzare l’allocazione di risorse, attraverso lo sviluppo di progetti e bandi nazionali. Questo l’obiettivo della Fondazione per la scuola italiana. Presentato oggi a Milano, presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, il nuovo ente no-profit, interamente finanziato da privati, opererà in coordinamento con il Ministero dell’Istruzione e del Merito con il quale la Fondazione ha contestualmente firmato un Protocollo di Intesa. La Fondazione, frutto delle sinergie e dei contributi di UniCredit, Banco BPM, Enel Italia, Leonardo e Autostrade per l’Italia, in qualità di sovvenzionatore, ha inaugurato la propria attività alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.A supportare l’operato del presidente della Fondazione Stefano Simontacchi, partner dello studio legale BonelliErede, il Consiglio di Amministrazione formato da Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo, Fabrizio Palenzona, presidente del Gruppo Prelios, e Rosa Lombardi, docente ordinario dell’Università “La Sapienza” di Roma. Inoltre per custodire lo spirito originario della Fondazione è stato istituito un Collegio dei Garanti, formato da Mario Comba in qualità di presidente, dai professori Giampio Bracchi, Francesco Magni, Francesco Manfredi, Anna Maria Poggi, con l’avvocato Umberto Ambrosoli presidente di Fondazione BPM e presidente di Banca Aletti, Maurizio Beretta per UniCredit e Nicolò Mardegan direttore delle Relazioni Esterne di Enel.Nello svolgimento della propria attività, la Fondazione ha fissato come obiettivo la raccolta di 10 milioni di euro nel primo anno, che si stima possano arrivare a 50 milioni entro il 2029, da investire, grazie al coordinamento con il ministero dell’Istruzione e del Merito per definire le priorità degli interventi, a supporto delle scuole del Paese da Nord a Sud, consolidando così il dialogo virtuoso tra pubblico e privato in particolare nei settori produttivi in cui più forte è il fabbisogno non soddisfatto di competenze professionali.”La scuola è il pilastro per lo sviluppo del nostro Paese. Nei paesi Ocse la media degli investimenti privati nella scuola rappresenta il 2% dell’investimento complessivo nel settore, in Italia è solo lo 0,5. All’insegna di una grande alleanza tra pubblico e privato, è importante incoraggiare anche gli investimenti del mondo dell’imprenditoria e della finanza per contribuire a supportare, in sintonia con le politiche pubbliche, il sistema scolastico rendendolo sempre più competitivo. In questa direzione va la costituzione della Fondazione per la scuola Italiana. Ringrazio coloro che hanno creduto sin dall’inizio in questo progetto decidendo di aderirvi con importanti finanziamenti”, ha dichiarato Valditara.”In un mondo che cambia ad una velocità mai sperimentata prima, la Fondazione per la scuola italiana nasce per supportare il Ministero dell’Istruzione e del Merito nel costruire una scuola che dia ad ogni alunno la possibilità di crescere con le conoscenze e le competenze che gli consentano di vivere la propria vita in linea con le proprie inclinazioni ed aspirazioni. La necessità è che anche il privato si attivi per la scuola italiana in linea con le best practice internazionali. La Fondazione ha lo scopo di fornire, di concerto con il Ministero, un sostegno economico concreto alle istituzioni scolastiche italiane. Aspiriamo a instaurare un dialogo virtuoso tra aziende e istituti per contribuire a rafforzare ulteriormente il sistema scolastico per affrontare le sfide di oggi e di domani” ha detto Simontacchi.”Siamo orgogliosi di sostenere la Fondazione per la scuola italiana che – ha commentato Andrea Orcel, CEO UniCredit Group – nasce per rispondere ad esigenze profondamente avvertite nella società italiana e che intende operare in modo strettamente coordinato con il Ministero dell’istruzione e del Merito. UniCredit si impegna a sostenere lo sviluppo delle competenze dei giovani e ciò si aggiunge anche alle iniziative di promozione dell’istruzione che abbiamo realizzato in tutta Europa grazie a UniCredit Foundation e alla strategia sociale del Gruppo. UniCredit conferma così il proprio ruolo attivo nel promuovere un sistema scolastico innovativo e inclusivo puntando a ridurre il divario educativo e a incrementare gli investimenti privati nell’istruzione, essenziali per la crescita e il progresso del Paese”.”Quale terza banca del Paese, ma anche banca vicina ai territori attenta a rispondere ai bisogni della comunità, siamo impegnati a promuovere e a investire in iniziative che creino valore condiviso, anche in collaborazione con le Istituzioni e altri attori. Crediamo nell’importanza della formazione e dell’istruzione delle giovani generazioni e riteniamo la scuola un elemento portante della loro crescita. Per questi motivi abbiamo scelto di sostenere la Fondazione per la scuola italiana, un modello di cooperazione pubblico-privato che in questa forma elevata di coordinamento nazionale permette di offrire un contributo ancora più esteso e strutturato nel valorizzare l’eccellenza e ampliare le opportunità a favore di giovani e aziende, a beneficio dell’intero Paese” ha commentato Massimo Tononi, presidente di Banco BPM.”Crediamo fortemente in questo progetto perché sostiene le nuove generazioni, incentivando investimenti su un settore strategico come quello dell’istruzione – ha dichiarato Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel –. Investire nella formazione dei giovani significa puntare sul futuro e sulla competitività del nostro Paese, creando valore per la collettività e contribuendo a formare nuove competenze, ormai sempre più centrali in un mercato del lavoro che evolve rapidamente anche su impulso delle nuove tecnologie”.”Leonardo ha aderito con entusiasmo alla nascita della Fondazione per la scuola italiana, un progetto pienamente coerente con le attività di outreach del gruppo Leonardo a sostegno della valorizzazione delle discipline Stem. La formazione dei giovani è il miglior investimento possibile per il futuro del Paese” ha commentato Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo. “Il tema dell’istruzione e del capitale umano è cruciale – afferma l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi –. Lo è perché il mondo delle imprese abbia a disposizione i lavoratori con le giuste competenze e anche, e soprattutto, per una questione di equità sociale. Dobbiamo dare la possibilità ai giovani di costruirsi un futuro. I dati ci dicono oggi che sempre più spesso le imprese hanno difficoltà a trovare le competenze di cui hanno bisogno. In un mondo del lavoro che la tecnologia sta cambiando velocemente e in cui la competizione è a livello internazionale, dobbiamo anche noi fare la nostra parte per i nostri ragazzi. Per questo abbiamo scelto di sostenere le progettualità che emergeranno grazie all’impegno della Fondazione per la scuola italiana”. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Bubbles BidCo da parte di TDR Capital

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo dell’italiana Bubbles BidCo (marchio Acqua & Sapone) da parte della britannica TDR Capital. L’operazione riguarda principalmente la vendita al dettaglio in Italia di prodotti di largo consumo per la salute, la bellezza e la casa, quali saponi e detergenti per il corpo e per la cura della casa.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato che le società non operano sugli stessi mercati o su mercati verticalmente correlati. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    Transizione ecologica, ASviS: “Profonda sfiducia degli italiani nella politica”

    (Teleborsa) – Si conferma una forte domanda di interventi politici a favore di una trasformazione del sistema economico e sociale nella direzione della sostenibilità. In Italia, il 62% degli intervistati indica che si debba agire tempestivamente per combattere il cambiamento climatico e proteggere l’ambiente, riducendo le emissioni climalteranti, anche attraverso investimenti adeguati nei settori della produzione di energia elettrica, dei trasporti, dell’agricoltura, dell’industria e delle costruzioni. Il 71% degli italiani sostiene misure fiscali che tassino l’inquinamento per i gas climalteranti, il 61% pensa ci siano troppe diseguaglianze nella società e il 64% è favorevole ad una maggiore progressività della tassazione sui redditi. È quanto emerge dall’indagine realizzata nei Paesi del G20 da IPSOS per Earth4All e Global Commons Alliance su argomenti inerenti la fiducia nelle istituzioni, il funzionamento della democrazia, la capacità del sistema economico di generare benessere, affrontare la crisi climatica e ridurre le disuguaglianze.”Questi dati confermano le analisi condotte dall’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) e il supporto della popolazione italiana per una politica più coraggiosa a favore dello sviluppo sostenibile, come previsto dall’Agenda 2030 dell’Onu – afferma il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini. – È interessante notare che per il 78% della popolazione italiana il sistema democratico è un buon modo di amministrare il Paese, ma un terzo degli intervistati crede nella necessità di avere un/una leader ‘forte’. Solo il 25% confida nella capacità dei governi di prendere decisioni nell’interesse generale e una percentuale ancora inferiore (21%) ritiene che il governo sia in grado di prendere decisioni in un’ottica di lungo termine. Va inoltre evidenziato che solo il 31% degli intervistati è ottimista sul proprio futuro personale, un valore pari alla metà di quello registrato in media nei Paesi del G20, che solo il 25% è ottimista circa il futuro del Paese (a fronte di un valore medio del 44%) e che uno striminzito 20% è ottimista circa il futuro del mondo (38% la media dei Paesi G20). Sono indicazioni importanti e preoccupanti, che confermano le analisi e le proposte formulate dall’ASviS, in particolare quelle rivolte al Governo per accelerare la transizione energetica e definire un Piano integrato energia-clima (Pniec) ambizioso, attuare la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, favorire l’approvazione di una Legge sul Clima, ridurre le disuguaglianze, agevolare la partecipazione dei giovani alla vita politica e tutelare l’interesse delle generazioni future, coerentemente con i principi di recente inseriti nella Costituzione”. LEGGI TUTTO

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    Ballottaggi, secondo giorno di voto: affluenza in netto calo

    (Teleborsa) – Secondo giorno di ballottaggi per i 105 comuni chiamati al voto per scegliere il loro sindaco al secondo turno delle amministrative. Le sfide principali sono quelle di Firenze, Bari e Perugia. Interesse anche per quelle di Campobasso, Potenza, Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi coinvolti. Oggi i seggi resteranno aperti fino alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede. Intanto in base ai dati pubblicati dal Viminale si è già registrato un netto calo dell’affluenza nel primo giorno di voto. Una flessione di sette punti rispetto al primo turno quando il dato “territoriale” aveva retto rispetto a quello per le europee che non ha raggiunto la soglia del 50% facendo segnare il risultato peggiore di sempre.Per il secondo turno delle elezioni amministrative alle 23 ha votato infatti il 37 % degli aventi diritto, in calo rispetto anche al primo turno di circa 16 punti. A Firenze il dato dell’affluenza è nella media nazionale (28,67%). La candidata Sara Funaro, che ha ottenuto al primo turno il 43%, può contare sul campo largo con il sostegno degli M5s e dell’Idv. Il candidato del centrodestra Eike Schmidt, arrivato al 32,86%, ha incassato l’appoggio della ‘ricostituita’ Dc fiorentina e Toscana.Molto bassa invece l’affluenza a Bari (18,53%). Qui il candidato del Pd Vito Leccese, che due settimane fa ha ottenuto il 48%, sfida Fabio Romito che si è fermato al 29%. Anche in questo caso il centrosinistra si è compattato intorno a Leccese dopo l’accordo stretto con Michele Laforgia che al primo turno era sostenuto da M5S e Avs. A Perugia il dato dell’affluenza è il più alto tra i capoluoghi. Qui il confronto tra le due candidate a sindaca – Vittoria Ferdinandi, centrosinistra e civici, e Margherita Scoccia, centrodestra e civici – si gioca su pochissimi voti dopo il testa a testa del primo turno quando Ferdinandi ha superato di pochissimo (49%) la sua rivale (48.3%). LEGGI TUTTO

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    PNRR, lunedì cabina di regia con Meloni su obiettivi sesta rata

    (Teleborsa) – La verifica del conseguimento degli obiettivi e dei traguardi relativi alla VI rata sarà al centro di una nuova riunione della Cabina di Regia per il PNRR convocata dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffele Fitto per lunedì 24 giugno alle ore 11 presso la Sala Verde di Palazzo Chigi alla presenza della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.”Stiamo lavorando per rispettare i tempi del 30 di giugno per la definizione della richiesta di pagamento della sesta rata che prevede una riunione con la definizione del raggiungimento degli obiettivi, cosa che faremo rispettando i tempi quindi entro la settimana prossima – ha detto Fitto –. In secondo luogo stiamo definendo anche gli aspetti finali della quinta rata per la verifica degli obiettivi e per avere anche il pagamento. Questo ci colloca in modo evidente come il paese che è oggettivamente più avanti così come peraltro la commissione europea nel suo rapporto ha indicato sia come numero di obiettivi raggiunti sia come fase di attuazione. Abbiamo avuto in questi giorni un incontro molto importante per quattro giorni della commissione europea, abbiamo avuto un confronto con tutte le amministrazioni centrali con tutti gli stakeholder, le organizzazioni di categoria, le parti sociali, e – ha aggiunto – abbiamo avuto modo di verificare molto positivamente questo lavoro che è stato portato avanti. Quindi mi permetto di dire che la collaborazione con la commissione europea, l’implementazione che noi abbiamo messo in campo con la revisione del piano e anche anche tutti i provvedimenti, a partire dai decreti legge che abbiamo messo in campo sul fronte della semplificazione e dell’attuazione, stanno consegnando un risultato del quale siamo orgogliosi e sul quale però c’è ancora da fare molto”.In merito alla posizione espressa dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sulla possibilità di un allungamento dei termini per la realizzazione delle opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza oltre il giugno 2026 Fitto ha affermato che si tratta di “un dibattito legittimo” ma – ha aggiunto – “noi abbiamo un termine che è quello del giugno 2026 e su quello ci concentriamo”.Visto il termine perentorio del 2026 per completare i Piani nazionali di ripresa e resilienza “bisogna intervenire urgentemente sulle strettoie e velocizzare i piani di attuazione” ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin. Per parte sua la Commissione Ue ha operato allo scopo di avere “più flessibilità sulle modifiche ai piani – ha aggiunto – e per dare chiarimenti sulla loro combinazione con altri tipi di finanziamenti”. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, coefficiente della riserva di capitale anticiclica resta a zero

    (Teleborsa) – La Banca d’Italia considera il coefficiente della riserva di capitale anticiclica in vigore per il trimestre corrente, pari allo zero per cento, appropriato al contesto macrofinanziario attuale.Nel primo trimestre del 2024 lo scostamento del rapporto tra credito totale e PIL dal suo trend di lungo periodo (credit-to-GDP gap) è rimasto sostanzialmente stabile e negativo per circa dodici punti percentuali se calcolato in base alla metodologia sviluppata dalla Banca d’Italia. Indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito bancario e PIL.La dinamica del credito al settore privato resta debole. Peraltro, l’incidenza dei prestiti deteriorati rimane su livelli storicamente bassi e il tasso di disoccupazione è in ulteriore diminuzione. Nel quarto trimestre del 2023 i prezzi delle abitazioni in termini reali sono rimasti invariati rispetto al trimestre precedente. LEGGI TUTTO

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    Sanac: nuovo invito per l’acquisizione dei complessi aziendali

    (Teleborsa) – Nuovo invito, da parte dell’amministrazione straordinaria di Sanac, a manifestare interesse per l’acquisizione di tutti i complessi aziendali gestiti dalla Società presso gli stabilimenti di Assemini (CA), Gattinara (VC), Massa (MS) e Vado Ligure (SV), unitariamente intesi. Il termine è fissato per il prossimo 1 luglio. Lo comunica il Mimit in una nota. Sanac è una società leader nel settore dell’estrazione, produzione e commercializzazione di materiali refrattari, attualmente con una occupazione di oltre 260 addetti complessivi. La sua attività è dedicata in gran parte alle esigenze dei siti di produzione dell’acciaio del gruppo ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia in AS. “La riapertura della procedura di gara – si legge nella nota – arriva dopo la decisione dei commissari di AdI di riavviare le commesse verso Sanac. La ripartenza degli ordini ha posto le basi per il rilancio produttivo dell’azienda: la cassa integrazione è passata dal 40% del 2023 al 10% di maggio 2024, mentre il fatturato previsto per il 2024 sarà di circa 50 milioni di euro contro i 37 milioni del 2023”. LEGGI TUTTO