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    Scuola, Valditara: il prossimo anno il Liceo del Made in Italy sarà un grande successo

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha dichiarato che “con il tempo che ci sarà per il prossimo anno per le iscrizioni, il Liceo del Made in Italy sarà un grande successo”. Visitando il campus di Scuola Futura a Caserta il ministro ha partecipato all’evento finale dell’iniziativa del ministero per promuovere la formazione sulla didatticainnovativa e coinvolgere le comunità scolastiche sulle sfide del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Ci sono diverse scuole anche qui in Campania – ha aggiunto il ministro – che hanno adottato l’indirizzo del Liceo made in Italy, alcune le ho incontrate poco fa, e devo dire che è un primo passo importante”. “A Caserta abbiamo trovato una enorme partecipazione di ragazzi, grande entusiasmo e soprattutto tanta creatività. Qui ho avuto conferma di quanto grande sia la scuola italiana, con meravigliosi docenti e studenti”, ha sottolineato Valditara. “Non è un caso – ha aggiunto – che abbiamo scelto proprio la Campania e Caserta nella giornata mondiale dell’arte per questa tappa di Scuola Futura. Caserta esprime qualcosa di meraviglioso, pensiamo alla Reggia che ho appena visitato, ma anche a San Leucio, o all’Anfiteatro campano a Santa Maria Capua Vetere”. LEGGI TUTTO

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    Servizi Italia, Antitrust avvia istruttoria su operazione Steris

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato l’avvio dell’istruttoria nei confronti delle società Servizi Italia e Steris. L’intervento dell’Antitrust riguarda l’acquisizione del Ramo Steris da parte di Servizi Italia, società quotata su Euronext STAR Milan e leader nel settore dei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico per le strutture ospedaliere.Secondo quanto comunicato, all’interno del Ramo Steris confluiranno le attività relative alla fornitura dei servizi di sterilizzazione di strumentario chirurgico attualmente svolte in Italia da Steris, le quali includono: il ricondizionamento sterile di dispositivi medici, strumenti e apparecchiature medicali, la manutenzione e la logistica relative ai servizi di sterilizzazione, il noleggio di strumenti chirurgici e i servizi di convalida della qualità.L’Antitrust scrive che l’operazione di concentrazione appare in grado di rafforzare la posizione già significativa detenuta nel mercato rilevante da Servizi Italia, con il mercato rilevante che risulta essere piuttosto concentrato già in fase pre-merger. Pertanto “l’operazione in parola consentirà alla società acquirente, che già pre-merger risulta essere il leader sul mercato, di rafforzare ulteriormente la propria posizione, acquisendo una quota complessiva significativamente superiore a quella degli altri concorrenti, in un mercato il cui grado di concentrazione è molto elevato”, si legge nel documento.”Le preoccupazioni di natura concorrenziale relative all’operazione in parola valgono sia nell’offerta di servizi di sterilizzazione di strumentazione chirurgica nel settore privato, sia nell’offerta di tali servizi presso strutture sanitarie pubbliche – afferma l’AGCM – Infatti, l’operazione comporta l’eliminazione di un concorrente che ha partecipato a circa il 50% delle gare cui ha preso parte Servizi Italia, in un contesto in cui il numero medio di partecipanti ad ogni singola procedura è comunque contenuto. Inoltre, la target risulta uno dei principali operatori nella fornitura alle strutture private”.In definitiva, “l’operazione di concentrazione appare idonea a determinare effetti unilaterali in ragione del posizionamento della nuova entità e della rimozione di un importante concorrente sul mercato” e “pertanto, essa sembra idonea ad ostacolare una concorrenza effettiva nel mercato nazionale dei servizi di sterilizzazione della strumentazione chirurgica, creando o comunque rafforzando la posizione dominante di Servizi Italia”. LEGGI TUTTO

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    Def, venerdì al via le audizioni in Commissione Bilancio: Giorgetti atteso lunedì 22 aprile

    (Teleborsa) – Il ciclo di audizioni sul Documento di Economia e Finanza (DEF) nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato (Sala Mappamondo di Montecitorio) partiranno venerdì 19 aprile. A partire dalle ore 9.00 sono in programma infatti le audizioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, della Rete professioni tecniche. Seguiranno Alleanza delle cooperative italiane, Confapi e Confprofessioni. Alle ore 10.15 saranno auditi invece i sindacati – Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Confsal – mentre alle 11 toccherà a Confcommercio-Imprese per l’Italia, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Casartigiani. L’audizione di Confindustria è calendarizzata sempre per venerdì alle 11.45 e a seguire le associazioni dell’agricoltura. Nella giornata di lunedì 22 aprile, invece, le audizioni iniziano alle 10 con il Cnel. Seguiranno Anci, Upi e Regioni, Banca d’Italia, Corte dei Conti, Istat e Upb. In serata alle 20.30 chiuderà il ciclo di audizioni sul Def il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.Nel documento il PIL del 2024 è stato fissato al +1% (nella Nadef il PIL programmatico per quest’anno era stato posto invece al +1,2%), al +1,2% nel 2025, al +1,1% nel 2026 e al +0,9% nel 2027. Il debito quest’anno dovrebbe arrivare al 137,8% del PIL quest’anno, per poi aumentare al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026, invertendo quindi le previsioni contenute nella Nadef in cui si prevedeva una discesa. Il deficit previsto per il 2024 è al 4,3% del PIL quest’anno, che si ridurrà al 3,7% nel 2025, al 3% nel 2026 e al 2,2% nel 2027 (confermato il dato del 2024 contenuto nella linea programmatica della Nadef, cambia leggermente per gli anni successivi).”Le nostre previsioni per la crescita economica sono viste al ribasso rispetto alla Nadef. Le previsioni di tipo macroeconomico sono complicate da fare in un quadro di carattere internazionale e geopolitico complicato”, aveva spiegato Giorgetti durante òa conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato il documento la scorsa settimana. Il ministro aveva inoltre sottolineato che il DEF approvato “tiene conto delle nuove regole europee di cui mancano ancora le disposizioni attuative”. Il quadro programmatico sarà contenuto nel nuovo Piano fiscale strutturale di medio termine la scadenza è prevista per il 20 settembre ma Giorgetti ha dichiarato che l’obiettivo è presentarlo anche prima. LEGGI TUTTO

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    Urso: strategicità del nucleare sempre più condivisa

    (Teleborsa) – La “strategicità” del nucleare “è sempre più condivisa” e “le nuove tecnologie di generazione in fase di sviluppo, come gli small modular reactors, possono favorirne la diffusione e l’impiego”. Lo ha sottolineato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio inviato a Pavia in occasione del convegno “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico”, promosso da iWeek, joint venture di V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies. I mini reattori con “dimensioni e potenza ridotta – ha aggiunto – ne permettono l’utilizzo anche per la produzione di calore e idrogeno, in prossimità della domanda dei distretti industriali, rendendo maggiormente sostenibili gli obiettivi della decarbonizzazione”. Lo scenario geopolitico – ha ricordato il numero uno del Mimit – “è caratterizzato da grande incertezza: la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e la sostenibilità dei costi rappresentano una leva indispensabile per acquisire indipendenza strategica e mantenere competitivo il nostro sistema produttivo”Urso ha anche voluto sottolineare come l’Italia, “pur avendo rinunciato alla generazione di energia elettrica da fonte nucleare, ha continuato a svolgere un ruolo da protagonista nel campo della formazione e ricerca con imprese, università e istituti di ricerca riconosciuti come eccellenze a livello internazionale” LEGGI TUTTO

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    Assobibe: bevande analcoliche, espressione del Made in Italy da tutelare e non disperdere con tasse dannose

    (Teleborsa) – “Le bevande analcoliche sono espressione del Made in Italy nel mondo: non solo cole, aranciate, chinotti, toniche, the freddi ma anche bevande della tradizione locale che portano un po’ della nostra cultura all’estero, ricette con un fortissimo legame territoriale prodotte da aziende piccole che rappresentano un’eccellenza da tutelare”. Lo ha detto Cristina Camilli, vicepresidente di Assobibe, l’associazione che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, nel corso del convegno dal titolo “Le bevande in Italia: tematiche e tendenze”, organizzato da Agronetwork nella cornice del Vinitaly. “Il 50% di frutta e agrumi utilizzati nelle nostre ricette è di provenienza nazionale, così come la quasi totalità del packaging. Una scelta che per noi è un valore aggiunto, tanto che nel 2021 abbiamo siglato un accordo con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la promozione delle produzioni made in Italy”, ha ricordato. Camilli ha sottolineato il forte legame esistente tra le imprese produttrici, la filiera e il territorio. Una catena di valore che va tutelata e non penalizzata da misure che danneggiano i consumatori e le imprese, frenano gli investimenti, gli acquisti di materia prima del territorio e che mettono a rischio posti di lavoro. Quella dei soft drink èun’industria che affonda le sue radici nella storia e nella tradizione italiane, ma con una spiccata vocazione all’innovazione, anche con l’obiettivo di facilitare un consumo moderato: nuove formule a ridotto contenuto di zuccheri, formati più piccoli e richiudibili, indicazioni nutrizionali semplificate in etichetta con impatto nutrizionale per singola porzione, oltre a una rigida politica di autoregolamentazione a tutela dei consumatori più piccoli. Nonostante gli sforzi e i risultati raggiunti, però, sul comparto grava l’ombra della Sugar tax, la tassa sullo zucchero che si applica solo alle bevande analcoliche, anche quando prive di zucchero. “L’imposta, se dovesse entrare in vigore a luglio, aumenterà di oltre il 28% la fiscalità su un litro di prodotto, con un impatto sul settore e sui consumatori importante – spiega il vicepresidente di Assobibe – Nomisma ha stimato che nei primi due anni dall’introduzione si registrerà un’importante contrazione degli investimenti di investimenti delle imprese produttrici (oltre 46 milioni in meno), ma la cosa più rilevante sarà la riduzione negli acquisti di materie prime (-400 milioni) e gli oltre 5 mila posti di lavoro a rischio”. Inoltre, nei Paesi dove è stata introdotta questa tassa non si sono registrati miglioramenti per la salute dei cittadini, e su alcune patologie come l’obesità i trend sono continuati a crescere visto il residuale peso dei soft drink nella dieta complessiva. “Il nostro settore rappresenta una componente importante del tessuto produttivo e sociale del nostro Paese – ha proseguito Cristina Camilli – Le nostre imprese creano lavoro e contribuiscono alla crescita del territorio”. LEGGI TUTTO

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    Nielsen: a febbraio 2024 investimenti in crescita del 4,9%

    (Teleborsa) – Nielsen, leader globale nella misurazione dell’audience, dei dati e nelle analisi, ha pubblicato i risultati Ad Intel relativi al mercato pubblicitario nel mese di febbraio 2024. Questi vedono gli investimenti pubblicitari in Italia chiudere il mese a +4,9%, portando la raccolta pubblicitaria del periodo cumulato gennaio/febbraio a +3,7%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nei cumulato gennaio/febbraio del 2024 si attesta a +4%. “Il mese di febbraio conferma l’andamento positivo già visto nel mese di gennaio: un risultato che fa sperare in una solida crescita nel 2024”. – sottolinea Luca Bordin, Country Leader Italia. “Il primo bimestre evidenzia, infatti, ben 15 settori con segno positivo, con i top 10 tutti in crescita complessivamente del +13,3%. La loro quota di mercato cresce dal 69% nel primo bimestre del 2023 al 73% nel 2024”. Relativamente ai singoli mezzi, la TV e’ in crescita 7,4% a febbraio e in crescita del 5,7% nel cumulato gennaio/febbraio. I quotidiani e i periodici sono in calo rispettivamente del 14,5% (cumulato gennaio/febbraio -14,4%) e del 9,6% (cumulato gennaio/febbraio – 10,2%). In crescita del 3,4% la radio (cumulato gennaio/febbraio +10,8%). Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising nei cumulato gennaio/febbraio 2023 chiude con un +3,3% (+4,2% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).Segno positivo per l’Out of Home (Transit e Outdoor) che cresce del +11,4% e il Cinema +57,3%. In calo la Go TV che nel periodo cumulato segna un -7,1% e il Direct Mail -3,6%. Sono 17 i settori merceologici in crescita nel mese di febbraio, il contributo maggiore e’ portato da Gestione casa (+49,1%), Alimentari (+14,1%), e Distribuzione (+16,5%). In calo a febbraio gli investimenti di media/editoria (-20,4%), industria/edilizia/attività (+31,1%), ed elettrodomestici (-56%). Relativamente ai comparti con la maggiore quota di mercato, si evidenzia, nel periodo gennaio/febbraio 2024, l’andamento positivo di Automobili (+14%), Gestione Casa (+42,7%), e Alimentari (+14,2%), in calo invece Media/Editoria (-24,8%), e Finanza/Assicurazioni (- 13,1%). “Per quanto riguarda l’andamento dei settori, si evidenzia che il macrosettore Persona, comprendente Abbigliamento, Cura persona, Farmaceutici e Oggetti personali, accresce la sua quota di mercato nel 2024 di un punto percentuale (dal 16% al 17%) – sottolinea Luca Bordin – Ed è l’unico macrosettore che cresce sia a gennaio che a febbraio del 2024 rispettivamente del 16,9% e del 11,2%”. LEGGI TUTTO

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    Da Sanità a tutela salari, Cgil e Uil in piazza

    (Teleborsa) – Cgil e Uil in piazza a Roma il 20 aprile alle 9.30 al per la manifestazione nazionale su salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari sotto lo slogan di “adesso basta!”. Il corteo partirà da viale Aventino alle 10:30 e si concluderà a piazzale Ostiense dove interverranno i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Nel piazzale verranno allestiti 20 gazebo, uno per ogni regione, con le criticità dei diversi sistemi sanitari regionali.”C’è bisogno che noi scendiamo in piazza e ci mobilitiamo per ottenere quei diritti, a partire da quello al lavoro non precario, alla salute, alla giustizia sociale e all’istruzione, che per quello che ci riguarda rimangono gli obiettivi strategici”, ha detto o Landini, alla conferenza stampa di presentazione. “Quest’anno è l’anno di rinnovo dei contratti. 12 milioni di persone hanno questo tema e per noi questa stagione deve portare a un aumento reale delle retribuzioni, nel pubblico e nel privato”, ha aggiunto. “I temi della mobilitazione – ha dichiarato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri – riguardano anche il diritto alla salute, la voglia di avere una sanità come prevista dalla costituzione, universale, gratuita”.Bombardieri indica che in Italia, mancano all’appello 30 mila medici, 80mila infermieri e 70 mila operatori sanitari. In un decennio in Italia sono stati chiusi 125 ospedali, il 12% e, secondo dati Gimbe, 2 milioni di cittadini non si curano più per motivi economici. LEGGI TUTTO

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    Banca Popolare di Cortona, dividendo di 0,60 euro dopo utile record

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci della Banca Popolare di Cortona ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,60 euro per azione; è stato fissato, quale dato stacco cedola e quale data contabile per determinare la legittimazione al pagamento del dividendo, il giorno 16 aprile 2024 e quale data a partire dalla quale viene posto in pagamento il dividendo, il giorno 18 aprile 2024.L’utile netto dell’esercizio, pari a 3,67 milioni di euro, rappresenta il valore più alto realizzato dalla banca nei suoi 143 anni di storia. Lo scorso esercizio era stato di 654 mila euro.Sul fronte reddituale, il margine di interesse fa registrare una variazione positiva molto consistente, pari al 56,77%, principalmente in virtù degli aumenti dei tassi di riferimento; positivo anche il contributo delle commissioni nette, che aumentano del 2,34%; cresce in maniera significativa anche il Margine di intermediazione, +48,28%. Il rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione (Cost/Income ratio) migliora sensibilmente passando dal 66,40% dell’esercizio 2022 al 53,05%.I ratios patrimoniali registrano dei progressi e si mantengono su buoni livelli, ben al di sopra dei coefficienti minimi di vigilanza, con CET1 ratio, TIER1 ratio e TCR al 17,01% (nel 2022 la misura era del 15,62%). LEGGI TUTTO