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    Ponte Stretto, Nuovo codice della Strada, Nucleare: cosa ha detto Salvini

    (Teleborsa) – “Entro il 2032, come per il tunnel del Brennero, anche tra Reggio Calabria e Palermo passerà il primo treno sul Ponte sullo Stretto di Messina” Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, oggi a Padova, definendola, come ha fatto in più occasioni, “un’opera che porterà alcuni miliardi di euro di valore aggiunto a tutto il Paese, anche in Lombardia e Veneto che saranno tra le regioni che ne guadagneranno di più”.Salvini ha anche detto che un paese moderno e industrializzato “non può dire di no all’energia nucleare. Dobbiamo riportare l’Italia nel dossier del nucleare, pulito e sicuro. L’Italia non può chiamarsi fuori dal futuro”. “Se stanno investendo sul nucleare Stati Uniti, Cina, Giappone, Russia, Francia e tre quarti del mondo sviluppato, o sbagliano gli altri o sbagliamo noi – ha proseguito -. Dal mio punto di vista dobbiamo riportare l’Italia nel dossier del nucleare moderno, pulito, sicuro, di ultima generazione. Anche perché stando ai dati è la fonte energetica più green e meno rischiosa al mondo”. Il ministro ha poi specificato che “ovviamente non è il nucleare di Chernobyl o di Fukushima. Quei piccoli reattori nucleari è la forma più green e più sicura al mondo, l’Italia non può chiamarsi fuori dal futuro”.Sul Nuovo codice della strada: “qualunque positività, a qualunque tipo di droga, ti comporta il ritiro della patente, perché non ci sono droghe che ti lasciano lucido o che non fanno male”, ha detto Salvini. “Oggi non è così perché, per assurdo, se risulti positivo al droga test sono le forze dell’ordine che devono dimostrare che tu sei in stato di alterazione, se ti dimostri lucido, teoricamente lucido, nonostante la positività al droga test saluti, ringrazi, riaccendi la macchina e te ne vai”. Il Ministro ha anche detto che si stanno investendo a livello nazionale “due miliardi e mezzo di euro per 124 opere di messa in sicurezza o di contrasto alla dispersione idrica. In Veneto sono 25 gli interventi programmati per più di 200 milioni di euro”. LEGGI TUTTO

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    Istruzione, progressioni verticali: “Chiuso il confronto tra amministrazione e sindacati”

    (Teleborsa) – “Salvaguardata l’esperienza professionale maturata, ma ancora lontani da risoluzione precariato”. È quanto ha affermato il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, al termine del confronto con il MIM in merito alla procedura valutativa per la progressione all’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione ai sensi del nuovo CCNL. Per l’Anief hanno partecipato la segretaria generale Chiara Cozzetto e i membri della Consulta ATA Cristina Dal Pino e Alberico Sorrentino.L’amministrazione ha presentato la bozza del Decreto Ministeriale che avvia la procedura riservata e delle tabelle di valutazione dei titoli e delle competenze professionali. Le commissioni di valutazione avranno a disposizione 100 punti. Viene salvaguardata l’esperienza professionale maturata che assegna un punteggio fino a 50 punti, e in specie 6 punti per ogni anno prestato nelle mansioni di DSGA, rilievo mosso dal nostro sindacato nel precedente incontro. Per quanto riguarda i titoli di studio – spiega l’Anief in una nota – è previsto un punteggio massimo di 25 punti, tra cui 10 per la laurea specialistica o magistrale e 7 per il dottorato di ricerca. Infine altri 25 punti saranno attribuiti per l’esperienza maturata nell’area di appartenenza e a seconda del possesso o meno della prima o seconda posizione economica.”Ciascun aspirante potrà decidere in quale regione partecipare, ma potrà comunque partecipare in una sola regione. Così come richiesto espressamente dal nostro sindacato – sottolinea l’Anief – è stato specificato che l’anno in corso è oggetto di valutazione ai fini del compimento del prerequisito dei 36 mesi da DSGA FF. L’obiettivo dell’Amministrazione è di concludere la progressione del personale facente funzione in breve tempo in maniera tale che al primo settembre più di 1400 scuole (questo all’incirca il numero di posti che saranno messi a bando) avranno un Direttore SGA. Su sollecitazione dell’Anief è stato nuovamente ribadito che il concorso ordinario sarà bandito entro l’anno con l’impegno dell’Amministrazione di assumere nuovo personale entro il primo settembre 2025″. “”Si chiude una prima fase – ha dichiarato Pacifico – che dà attuazione a quanto previsto dal CCNL, come sindacato abbiamo sottolineato che restano tagliati fuori dalla procedura tanti giovani laureati che in questi anni tramite interpello da terza fascia hanno garantito il funzionamento delle nostre scuole, esperienza che proveremo a salvaguardare perché ignorando i precari non si risolvono i problemi della scuola. Ora ci aspettiamo nell’immediato l’apertura di altri tavoli ad iniziare da quello per l’aumento dell’indennità di direzione variabile dei Direttori SGA e per il riconoscimento dell’indennità di disagio agli Assistenti tecnici di primo ciclo”.Chiuso il confronto con i sindacati, il decreto sarà trasmesso al CSPI per il parere, per poi essere firmato dal MIM, dopodiché, previa autorizzazione del MEF, sarà pubblicato il bando. LEGGI TUTTO

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    G7, Urso: “Pienamente soddisfatti, industria torna a centro agende”

    (Teleborsa) – “Possiamo dirci pienamente soddisfatti di questa prima ministeriale della presidenza italiana del G7″. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in conferenza stampa a Verona al termine della prima giornata della ministeriale industria del G7. Abbiamo potuto ripristinare il G7 sull’industria e sulle tecnologie dopo 7 anni di assenza, ritenendo importante, in questa fase geopolitica e geoeconomica sfidante, rimettere al centro dell’agenda delle nostre economie e dei nostri Paesi l’industria e le tecnologie””Verona rappresenta pienamente la storia, la cultura e l’arte che sono in piena sintonia con l’industria e la tecnologia, la produzione e il lavoro”, ha detto Urso.Per monitorare l’andamento del mercato dei chip, ha proseguito Urso, “abbiamo creato un gruppo di lavoro sui semiconduttori che diventerà permanente. L’obiettivo è portarlo avanti non solo durante l’anno della presidenza italiana ma, come ha già detto il ministro canadese Francois-Philippe Champagne, anche durante la loro presidenza” che scatterà nel 2025- “Nella prima sessione del G7 è emersa una piena convergenza dei paesi del G7 sull’idea di favorire sempre più le regole tra in nostri paesi per favorire uno sviluppo omogeneo dell’IA, del quantum e di altre tecnologie emergenti”, ha aggiunto Urso. Secondo i partner al summit, è necessaria “maggiore attenzione al coinvolgimento delle piccole e medie imprese, al trasferimento tecnologico delle PMI affinché siano coinvolte appieno, così come nell’impegno che deve essere profuso per una alfabetizzazione di massa alle nuove tecnologie e alla formazione professionale lavoratori”.Nel corso della giornata numerosi i bilaterali nell’agenda del numero uno del Mimit: il Ministro ha infatti incontrato gli esponenti dei paesi membri del G7, come Giappone, Francia e Regno Unito e ha visto anche la delegazione della Corea del Sud. LEGGI TUTTO

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    ITA- Lufthansa, a che punto siamo? Cosa ha detto Vestager

    (Teleborsa) – La Commissione europea sta osservando “molto da vicino” l’acquisizione di ITA da parte di Lufthansa. Lo ha detto la commissaria europea alla concorrenza Marghethe Vestager in un’intervista a SkyTg24 Economia sottolineando che “siamo su una buona strada”. “Al momento stiamo guardando a questa acquisizione”, ha detto Vestager, segnalando che si tratta di compagnie “molto importanti”. Le due compagnie “funzionerebbero sulle stesse rotte” in alcuni casi e “una dovrebbe interrompere queste rotte”, il che “metterebbe la competitivà a rischio, i prezzi aumenterebbero”. Quindi – ha detto ancora Vestager – “dovremo vedere quali rotte si sovrappongono, quale compagnia rinuncerà”. Gli utenti non dovranno “sopportare aumenti dei prezzi e un abbassamento della qualità del servizio””Credo che sia importante far sì che il processo faccia il suo corso, ci sono molti dati in ballo e dobbiamo lavorare molto da vicino con le compagnie in particolare sulle questioni “legate alla competitività”,ha detto ancora Vestager, segnalando che “ITA è una compagnia relativamente nuova, ma è una compagnia importante per la connettività, sia all’interno del paese che all’esterno, e che ha anche rotte transatlantiche”. LEGGI TUTTO

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    Industria del gioco e dell’intrattenimento, conclusa l’edizione 2024 di Enada Primavera

    (Teleborsa) – Tre dense giornate di aggiornamento normativo e di formazione professionale, tre giornate intense di business e confronto sui mercati di riferimento. Si è chiusa oggi alla Fiera di Rimini, dove ha ospitato il network internazionale degli apparecchi e dei sistemi da gioco, la 36esima edizione di Enada Primavera, manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group (IEG) in collaborazione con SAPAR. In contemporanea si è tenuta anche la sesta edizione di RAS – Rimini Amusement Show, expo dedicato all’intrattenimento senza vincite in denaro a tutto tondo. “Enada Primavera 2024 – sottolinea IEG in una nota – chiude confermando gli ottimi risultati di presenze dell’edizione 2023 e riaffermandosi appuntamento privilegiato nel panorama espositivo per favorire occasioni di networking e di business tra operatori professionali e aziende, italiane ed estere, grazie ad appuntamenti, workshop, talk e approfondimenti ben calibrati sulle novità legislative e gli scenari del settore, col contributo di aziende, esperti, associazioni e istituzioni. Soddisfazione, dunque, tra aziende e visitatori trade che si sono incontrati tra i padiglioni del quartiere fieristico riminese. Tante anche le novità presentate in fiera, a ulteriore conferma della dinamicità del comparto”.L’edizione 2024 ha visto anche debuttare l’Innovation District, una sezione particolarmente apprezzata in un settore come questo, molto attento ai cambiamenti tecnologici. In occasione dell’opening è stato consegnato un premio alle start-up e alle aziende innovative, realizzato con la main partnership di ANGI.Particolarmente intenso il confronto sul riordino del gioco pubblico, con un convegno di apertura al quale ha partecipato l’europarlamentare Rosanna Conte e il gotha del settore, rappresentato dal presidente SAPAR Domenico Distante, il presidente di Euromat Jason Frost, Emmanuele Cangianelli (presidente EGP-FIPE), Massimiliano Pucci (presidente Astro), Geronimo Cardia (presidente ACADI), Gennaro Parlati (presidente ACMI), Vitaliano Casalone (Centro Studi Gioco Pubblico).Nel pomeriggio del primo giorno si è poi tenuto l’incontro sul nuovo bando relativo al gioco online. Sul tema si è tornati approfonditamente anche nella mattinata della seconda giornata all’interno del talk “Gioco online: il “non” riordino. Criticità e rischi dell’ultimo decreto del governo in tema di gioco pubblico”. Nel pomeriggio, spazio al connubio tra gioco e sport nell’ambito del convegno “L’impatto del betting sul futuro dell’industria dello Sport “. Tra i temi toccati dai relatori, l’importanza della presenza degli operatori del gioco legale per arginare quello irregolare. Nella mattinata della terza e ultima giornata di Enada Primavera 2024, la Vision Arena ha ospitato il convegno “La nuova norma sugli apparecchi a vincita di San Marino fra innovazione e tutela del giocatore”.Nel corso delle tre giornate si è anche svolta la terza edizione del torneo JJP Pinball Fest Enada by Luxury Games organizzato in collaborazione con IFPA Italia, occasione per i giocatori di misurarsi sulle versioni più ricercate de i flipper di Jersey Jack Pinball, di vincere premi e guadagnare punti preziosi, validi per il ranking mondiale del WPPR (World pinball player rankings). L’appuntamento con la 37esima edizione di Enada Primavera e la settima di Rimini Amusement Show è fissato dal 18 al 20 marzo 2025, sempre alla fiera di Rimini. LEGGI TUTTO

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    Veicoli commerciali: forte crescita anche a febbraio (+22,1%)

    (Teleborsa) – Anche a febbraio il mercato dei veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 t di peso totale a terra) registra una crescita sostenuta, e con 18.120 veicoli immatricolati evidenzia un +22,1% grazie a circa 3.300 unità in più rispetto alle 14.842 di febbraio 2023. Nei primi due mesi dell’anno le immatricolazioni ammontano a 36.044 unità, pari a +28,4% rispetto alle 28.081 del primo bimestre 2023. È quanto rileva l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE) nel report relativo al mercato dei veicoli commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5 t) di Febbraio 2024.”Il primo semestre del 2024 dovrebbe essere caratterizzato da una buona dinamicità, visto il contesto positivo del comparto dato dalla presenza di gare importanti, dalla disponibilità di prodotto e dalla buona raccolta contratti. La seconda metà dell’anno, invece, considerata la base di confronto 2023 in forte accelerazione, dovrebbe evidenziare un rallentamento, portando il 2024 a chiudere comunque in positivo intorno ai 210.000 veicoli (+6,9%) – prevede il presidente dell’UNRAE Michele Crisci –. Sull’andamento della seconda parte dell’anno potrebbe anche incidere, in parte, il nuovo schema incentivi, di cui si attende ancora la pubblicazione in un DPCM che ci auguriamo arrivi presto, soprattutto per dare una scossa al mercato dei veicoli a zero emissioni che, nell’attesa, è rimasto fermo a quota 2%”.Il nuovo schema 2024 prevede: bonus per i veicoli a zero emissioni sia a fronte di rottamazione che non; inclusione delle altre alimentazioni (con importi inferiori) solo a fronte di rottamazione; estensione alle società di noleggio, ma limitati ai soli veicoli elettrici o a idrogeno e sotto forma di sconto obbligatorio sui canoni di noleggio per l’impresa utilizzatrice del veicolo incentivato; conferma della gradualità del bonus in funzione della massa del veicolo incentivato. “Pur apprezzando la riapertura, da parte del MASE, dei termini per le domande di contributo a favore di imprese e professionisti per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, l’UNRAE ribadisce nuovamente la necessità, per ottenere la massima diffusione di infrastrutture adeguate, di prevedere almeno fino al 2025 anche un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast ( > 70 kW)”, conclude Crisci.La struttura del mercato del primo bimestre 2024, con dati quasi definitivi, confrontata con lo stesso periodo 2023, fra i canali di vendita evidenzia per i privati la perdita di 2,2 punti di quota, al 15,1% del mercato, seppur con volumi in crescita a doppia cifra. Il noleggio a lungo termine continua a trainare il mercato, guadagnando 6,6 punti di quota e salendo al 34,4% del totale, grazie alla spinta delle società Top; il breve termine raggiunge il 5,7% di share (+0,8 p.p.). Le autoimmatricolazioni scendono al 7,3% (-1,1 p.p.), le società mantengono la prima posizione ma perdono oltre 4 punti, scendendo al 37,5% di share, appena 3 punti sopra il noleggio a lungo. Sul fronte delle motorizzazioni, nel bimestre gennaio-febbraio il diesel guadagna 1,9 punti di quota, all’82,0% del mercato. Il motore a benzina perde 7 decimali, scendendo al 4,0% di share, i veicoli ibridi guadagnano quasi 1 punto, all’8,8% del totale. Il gpl perde 0,9 punti al 2,9%, il metano scende allo 0,1% come i plug-in. I veicoli BEV perdono 1 punto di quota, al 2,0% del totale. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nei primi 2 mesi dell’anno cresce del 5,2% a 195,3 g/Km (rispetto ai 185,7 g/Km dello stesso periodo 2023).(Foto: © Dmitry Kalinovsky/123RF) LEGGI TUTTO

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    Professioni, Calì (ODCEC Roma): “Commercialisti fondamentali nello sviluppo del rapporto tra banche e imprese”

    (Teleborsa) – “I commercialisti rivestono un’importanza sempre crescente nel loro ruolo di professionisti in grado di fornire servizi specialistici alle aziende in materia di finanza d’impresa, gestione delle crisi aziendali, curatela fallimentare e nell’assistenza ai fini della produzione della informativa economico-finanziaria da fornire agli enti finanziari, in costante evoluzione, che pone maggiormente l’accento sulla visione prospettica dell’attività dell’impresa. Lo sviluppo del rapporto banca-impresa sotto la spinta delle continue novità regolamentari, non può che trarre beneficio dalla costante attività dei commercialisti che affiancano le imprese nella relazione quotidiana con la banca, fornendo alle stesse le competenze qualificate necessarie per produrre l’informativa finanziaria”. Lo ha affermato Giovanni Battista Calì, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, a margine del convegno “Il rapporto banca impresa tra fattori ESG e linee guida EBA – Il ruolo del commercialista” organizzato dall’Ordine di Roma in collaborazione con la Banca Nazionale del Lavoro.”Le linee guida EBA (European Banking Authority) affermano l’importanza dei fattori ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) e dei relativi rischi associati, che le banche sono chiamate ad incorporare nella loro propensione al rischio di credito e nei relativi processi di gestione del rischio di credito. BNL ha inglobato da tempo i rischi ESG nei propri processi interni di governo e di gestione del rischio di credito, in linea con le linee guida EBA; a tale proposito i commercialisti possono rivestire un ruolo fondamentale nell’ambito della rendicontazione dei fattori ESG da parte delle imprese – ha evidenziato Claudia Cattani, presidente BNL BNP Paribas e consigliera dell’ODCEC di Roma –. BNL sta mettendo a disposizione dell’Ordine le proprie competenze e i propri spazi per eventi sul territorio che supportino la diffusione di buone pratiche ed incentivino la collaborazione tra i commercialisti e gli istituti bancari nell’ assistere la clientela per il corretto utilizzo degli strumenti finanziari, nella valutazione del merito creditizio, nella concessione del credito e nella effettuazione di operazioni di finanza straordinaria”. Al convegno, moderato e introdotto da Toni Ciolfi, consigliere ODCEC Roma, hanno preso parte i commercialisti Pier Paolo Baldi e Barbara Guglielmetti, e Gianluca Lauria, chief risk officer BNL. LEGGI TUTTO

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    DEF, Upb: “Necessari maggiori dettagli sul complesso delle misure del PNRR e del PNC”

    (Teleborsa) – Le ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano di ripresa e resilienza (PNRR) contenute nel DL 19/2024 sono state al centro dell’Audizione dell’Ufficio parlamentare di bilancio(UPB) svoltasi oggi presso la Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati. La presidente Lilia Cavallari ha presentato le analisi dell’UPB in merito agli effetti finanziari del decreto, teso principalmente ad adeguare il tendenziale dei conti pubblici alle modifiche del PNRR approvate dal Consiglio della UE lo scorso 8 dicembre, oltre che a rimodulare alcune spese del Piano nazionale degli investimenti complementare (PNC) e a semplificare e accelerare la realizzazione degli obiettivi del PNRR. Le analisi sono state arricchite anche da elaborazioni su informazioni estratte dalla piattaforma di monitoraggio e rendicontazione delle misure del PNRR (ReGiS). Per quanto riguarda gli aspetti finanziari del DL 19/2024, l’UPB “evidenzia che impieghi e risorse riguardano quasi esclusivamente spese in conto capitale e che determinano un lieve miglioramento del disavanzo pubblico (7,4 milioni nel 2024, 77,3 nel 2025, 12,3 nel 2026)”. Gli impieghi, pari a circa 16 miliardi, sono destinati essenzialmente a finanziare nuovi progetti del PNRR per 9,42 miliardi e progetti non più ricompresi in quest’ultimo per 3,44 miliardi; a ciò si aggiunge il rifinanziamento del PNC per 2,63 miliardi. Le risorse, anch’esse pari a circa 16 miliardi, sono reperite principalmente attraverso: definanziamenti del PNC per 4,5 miliardi; riduzioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020 e 2021-27 per 5 miliardi, che potranno essere reintegrate con DPCM a valere su eventuali economie del PNC; tagli di spese dei Comuni (1,8 miliardi) e delle Amministrazioni centrali/Ministeri (1,8 miliardi); decremento del Fondo per l’avvio di opere indifferibili (0,9 miliardi).Il decreto recepisce il cambiamento della composizione tra progetti in essere e nuovi progetti del PNRR e stabilisce il definanziamento parziale del PNC e la sua rimodulazione con spostamento in avanti degli interventi dal biennio 2024-25 al biennio 2027-28. Nel dettaglio, sono inseriti nel PNRR e incrementati nuovi progetti per quasi 23 miliardi (di cui la metà riguardanti la Missione 7 relativa a RepowerEU), vengono definanziati nuovi progetti già presenti nel Piano per oltre 10 miliardi ed escono progetti in essere per circa 10, che rimangono a valere sulle risorse del bilancio nazionale. Il conseguente effetto netto di 2,9 miliardi corrisponde alle maggiori risorse assegnate dalla UE. Escludendo queste ultime, la differenza tra il complesso dei nuovi progetti entrati o incrementati nel PNRR e quelli nuovi usciti determina le maggiori esigenze finanziarie di 9,4 miliardi, che vengono reperite nell’ambito del decreto e che vanno a incrementare il Fondo di rotazione per l’attuazione di Next Generation Europe (NGEU). L’UPB ha sottolineato l’esigenza che nel quadro tendenziale del prossimo DEF vengano specificati il profilo annuale e la composizione per voce economica del complesso delle misure del PNRR e del PNC. Secondo l’UPB, inoltre, il decreto fornisce informazioni non esaustive sulla destinazione delle nuove risorse e sui definanziamenti operati nell’ambito del PNRR, che plausibilmente diverranno disponibili in un futuro decreto ministeriale.Infine l’analisi dell’UPB, servendosi delle informazioni estratte dalla piattaforma ReGiS, ha ricostruito il dettaglio dei progetti nuovi e in essere che escono dal PNRR, individuando gli interventi e i relativi importi che sono, rispettivamente, cancellati del tutto, rifinanziati dal decreto in esame o che rimangono a carico del bilancio dello Stato. LEGGI TUTTO