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    Euro Zona, fiducia consumatori febbraio migliora a -15,5 punti

    (Teleborsa) – Segnali di miglioramento per la fiducia dei consumatori europei a febbraio 2024. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è negativo e si porta a -15,5 punti rispetto ai -16,1 di gennaio.Il dato è migliore delle attese del mercato che erano per un livello a -16 punti. Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -15,8 punti (+0,4 punti percentuali). LEGGI TUTTO

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    Ucraina, via libera al tredicesimo pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia

    (Teleborsa) – Gli ambasciatori dell’Ue hanno dato il via libera politico al 13esimo pacchetto di sanzioni per l’aggressione russa dell’Ucraina. Come spiega la presidenza Ue, si tratta di uno dei pacchetti più ampi approvati dall’Ue. Sarà sottoposto a una procedura scritta e approvato formalmente per il 24 febbraio, secondo anniversario dell’invasione russa”. La morte in galera di Alexey Navalny ha quindi spinto l’Occidente ad aumentare ancora la pressione sulla Russia di Vladimir Putin.”Accolgo con favore l’adozione del nostro 13esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dobbiamo continuare a ridurre la macchina da guerra di Putin. Con 2000 designazioni in totale alla lista delle misure restrittive manteniamo alta la pressione sul Cremlino. Stiamo anche riducendo ulteriormente l’accesso della Russia ai droni”, ha commentato su X la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. “Dobbiamo proteggere la nostra democrazia e i nostri valori. Il nostro appeal è così grande che tanti altri Paesi vogliono unirsi. Dobbiamo difenderci dall’euroscetticismo e dagli amici di Putin, dentro e fuori dall’Ue”, ha affermato von der Leyen durante la conferenza stampa organizzata per la sua candidatura alla presidenza della Commissione per il Ppe. L’intervento prevede l’aggiunta di 193 entità e individui all’elenco di coloro ai quali è vietato viaggiare nell’Ue o svolgervi attività commerciali. Nessuna nuova misura invece per quel che riguarda specifici settori economici. Le nuove misure si concentrano sulle reti di approvvigionamento che supportano le forze armate russe, in particolare la catena di approvvigionamento dei droni. Ventisette aziende sono state aggiunte alla lista dell’Allegato IV, il che significa che le imprese europee non possono vendere loro beni a doppio uso, civile e militare.Per questo le sanzioni includono restrizioni al commercio tra le aziende dell’Ue e tre società cinesi accusate di aver rifornito l’esercito russo. È stato inserito nella “lista nera” anche il ministro della Difesa nordcoreano per l’invio di missili e proiettili a Mosca e alcune aziende indiane, turche e serbe sono state prese di mira per aver contribuito allo sforzo bellico di Mosca.Sono attese invece per venerdì 23 febbraio sarà l’annuncio del pacchetto di interventi Usa. Si tratterà di un “importante pacchetto”, ha spiegato ieri il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, anticipando che “quello che vedremo sarà un regime di sanzioni che non solo è stato progettato per ritenere Putin responsabile per i due anni di guerra in Ucraina, ma anche specificamente integrato con ulteriori sanzioni relative alla morte di Alexey Navalny”. LEGGI TUTTO

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    Acri, Giovanni Azzone è il nuovo presidente

    (Teleborsa) – L’assemblea di ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio) ha eletto presidente Giovanni Azzone (Fondazione Cariplo), che sostituisce Francesco Profumo (Fondazione Compagnia di San Paolo), per il completamento del mandato del triennio 2022-2024. Ha partecipato all’Assemblea – direttamente o per delega – la totalità degli istituti associati.”Ringrazio tutti i rappresentanti delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio per avermi scelto come presidente di questa nostra prestigiosa Associazione – ha dichiarato il neo presidente Azzone – Un pensiero di riconoscenza e di stima lo rivolgo a chi mi ha preceduto, Giuseppe Guzzetti e Francesco Profumo, che hanno guidato Acri negli ultimi vent’anni; da loro ricevo un’eredità preziosa e impegnativa, che mi sprona a proseguire all’insegna dei valori di coesione e pluralismo che da sempre ispirano la nostra comunità”.”Intendo interpretare questo mio mandato all’insegna della massima collegialità – ha aggiunto – Per questo, facendo tesoro di una positiva fase ascolto che ho avuto in questi mesi con le Associazioni territoriali di Fondazioni, coinvolgerò attivamente sin da subito le Consulte territoriali e gli Organi Acri per implementare insieme le iniziative che abbiamo ritenuto prioritarie. Le Fondazioni di origine bancaria hanno una grande responsabilità nei confronti delle comunità dei loro territori e dell’intero Paese, e, per continuare ad adempiere alla loro missione, è necessario che lo facciano in maniera sempre più coordinata e condivisa”.L’Assemblea di Acri ha ringraziato Francesco Profumo per il contributo dato in otto anni all’Associazione, prima come vicepresidente (2016-2019) e poi come presidente (2019-2024), formulandogli i migliori auguri per le sue future sfide professionali.La compagine associativa di Acri, costituita nel 1912, si compone di 108 soci: 84 Fondazioni di origine bancaria, 11 Società bancarie, 8 Associazioni territoriali di Fondazioni, 2 altre società, 3 altre Fondazioni. LEGGI TUTTO

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    La Galleria BPER Banca porta l’arte a scuola

    (Teleborsa) – L’arte arriva tra i corridoi dell’Istituto “Muratori-San Carlo di Modena” grazie al percorso PCTO (Percorsi per le Competenze trasversali e per l’Orientamento), proposto da La Galleria BPER Banca. L’obiettivo del PCTO è quello di diffondere una conoscenza di base della storia dell’impresa italiana e di sviluppare un progetto formativo, dando la possibilità a studenti e studentesse di acquisire una serie di competenze utili per orientarsi nel proprio percorso di studi e nella scelta della professione futura, alternando ore di studio a ore di formazione. L’iniziativa – spiega BPER Banca in una nota – fa parte del progetto “A scuola d’Impresa. L’Italia nei nostri musei e archivi d’impresa”, promossa da Museimpresa, Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa di cui fa parte anche La Galleria BPER dal 2018, insieme al LIUC Heritage Hub e l’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa.Il progetto de La Galleria BPER Banca, dal nome “crowdfund-art”, coinvolge circa cinquanta ragazzi e ragazze delle classi 4A e 4DL – rispettivamente indirizzo Classico e Linguistico dell’Istituto – e ha come obiettivo finale l’acquisto di un’opera d’arte dell’artista contemporaneo Fabrizio Dusi che andrà ad abbellire uno spazio della scuola. L’opera è stata scelta direttamente dagli studenti e dalle studentesse che hanno identificato anche il tema che dovrà trattare. La lotta contro la violenza, in tutte le sue accezioni, l’importanza della memoria e della comunicazione, sono le tematiche individuate, con l’obiettivo di sensibilizzare non solo la comunità studentesca, ma anche il corpo insegnanti stimolando una riflessione e un approfondimento. Studenti e studentesse dovranno realizzare una campagna di raccolta fondi (attiva dal 15 febbraio al 15 aprile 2024) su Produzioni dal Basso – piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation – oltre a ricevere l’appoggio dell’Associazione Amici del Muratori e de La Galleria BPER, che valorizza e promuove il patrimonio culturale dell’Istituto bancario attraverso mostre, iniziative e progetti. “Per La Galleria la cultura è uno strumento di crescita e connessione all’interno delle comunità, la sua valorizzazione e diffusione – spiega Sabrina Bianchi, responsabile Brand & Marketing Communication e del Patrimonio Culturale di BPER Banca – contribuisce allo sviluppo di un futuro più equo, sostenibile e consapevole. La Galleria BPER contribuisce alla missione di sostenibilità sociale, portando alla luce non solo i quadri ma anche i temi che si nascondono dietro ad essi. Per questo le nuove generazioni costituiscono uno dei pubblici principali a cui ci rivolgiamo con progetti didattici ed educativi ad hoc e questo ne è un esempio importante. Vogliamo poter essere un attivatore di cultura, accendere una scintilla in chi entra in contatto con la nostra realtà e le nostre iniziative”. LEGGI TUTTO

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    Dl Superbonus, via libera definitivo del Senato: nessuna proroga

    (Teleborsa) – Il Senato ha dato il via libera in seconda lettura alla conversione in legge del decreto Superbonus con 81 voti favorevoli, 48 voti contrari e 4 astenuti. Il provvedimento, approvato senza modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera il 31 gennaio scorso, diventa quindi legge. Non è stata quindi introdotta alcuna ulteriore forma di proroga. Confermate infatti le misure inserite nel testo approvato dal governo il 28 dicembre scorso. Il contributo per consentire alle famiglie a basso reddito di effettuare nel 2024 i lavori già programmati usufruendo del 110% e la sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme a tutti coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre 2023 e non hanno conseguito il miglioramento di due classi energetiche dell’immobile. Per i lavori che saranno effettuati nel 2024 resta la detrazione del 70% prevista a legislazione vigente. Nel dettaglio, per tutelare le famiglie economicamente più fragili e consentire loro la conclusione dei cantieri ‘Superbonus 110%’ che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, il decreto riconosce uno specifico contributo ai cittadini con reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro in relazione alle spese sostenute dal primo gennaio a 31 ottobre 2024. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, pari a 16,4 miliardi, dall’Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.E’ anche prevista la cosiddetta “sanatoria” in base alla quale non devono essere restituite le somme risultanti negli stati di avanzamento dei lavori effettuati fino al 31 dicembre 2023, anche nel caso in cui, a causa del mancato completamento degli interventi, non sia stato realizzato il miglioramento delle due classi energetiche. Il decreto interviene anche in matera di sismabonus e di bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche restringendone l’applicazione. LEGGI TUTTO

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    Tim, Labriola: operazione con KKR cambierà il volto della società

    (Teleborsa) – L’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, ha dichiarato che il gruppo “sta ottenendo grandi risultati ma resteremo concentrati perché la nostra sfida è costruire la credibilità, renderla sempre più solida realizzando costantemente ciò che promettiamo di raggiungere, esattamente come abbiamo fatto in questi due anni”. Incontrando quasi mille manager dell’azienda per presentare i risultati del 2023, Labriola ha aggiunto: “facciamo parte di un’azienda che vive in un settore complesso ma ci distinguiamo dagli altri per capacità di portare numeri e risultati”. “Non solo stiamo per concludere con KKR un’operazione di rilevanza unica, che cambierà il volto dell’azienda, ma abbiamo anche messo dei tasselli fondamentali nel rilancio del business e grazie al superamento del fardello del debito ci stiamo riservando delle opzionalità strategiche per il futuro”, ha proseguito.”Tutto questo lo abbiamo fatto grazie all’impegno di tutti: la nostra squadra – ha dichiarato Labriola –. Siamo tornati ad essere un’azienda in grado di fare ciò che promette e lo abbiamo dimostrato, lo abbiamo fatto in Brasile, che era in crisi e ora è un gioiello, e lo stiamo facendo anche in Italia centrando le guidance di piano per il secondo anno consecutivo, come non accadeva da circa 12 anni”. “È vero – ha spiegato Labriola – che ci separeremo e diventeremo due aziende ma saranno entrambe aziende leader nel loro settore. ServCo sarà il principale operatore e il più infrastrutturato. Netco sarà il punto di riferimento per il mercato wholesale della fibra”.”Nel frattempo, sui bandi del Pnrr siamo l’unica azienda ad aver partecipato a tutte le gare e in alcuni casi stiamo addirittura superando i target previsti, grazie al grande lavoro dei colleghi di rete. Tutto questo lo abbiamo portato avanti mentre mettevamo a terra con KKR un’operazione da 20 miliardi, il terzo deal più grande di sempre in Italia e il quinto in Europa negli ultimi 5 anni”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Tim. “Abbiamo di fronte ancora delle sfide importanti, quelle comuni a chi sta dentro questo settore. C’è bisogno di interventi anche normativi di riequilibrio che portino tutto il comparto a svilupparsi per poter essere l’ossatura digitale che serve all’Italia e all’Europa”, ha concluso il manager. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, per il rilancio arriva il Commissario straordinario

    (Teleborsa) – Come ormai tutto lasciava presagire, il Governo ufficializza il Commissariamento per l’ex Ilva. “Con decreto del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, Acciaierie di Italia S.p.A. è stata ammessa, con decorrenza immediata, alla procedura di amministrazione straordinaria. E’ nominato commissario straordinario Giancarlo Quaranta, professionista con lunga esperienza nel settore siderurgico”, fa sapere il Mimit in una nota. “Il decreto ministeriale – prosegue la nota del Mimit – segue l’istanza del 18 febbraio scorso, con cui Invitalia, il socio pubblico di AdI titolare del 38% del capitale, ha richiesto al ministero delle Imprese e del Made in Italy l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria della società Acciaierie d’Italia S.p.A. ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge del 18 gennaio 2024, n. 4. (Disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico)”.A stretto giro arriva anche la nota di Arcelor Mittal – “Oggi il governo italiano ha messo in amministrazione straordinaria Acciaierie d’Italia SpA dopo la richiesta di Invitalia, trasferendo il controllo della società dai suoi attuali azionisti, Arcelor Mittal e Invitalia, a commissari nominati dal governo. Si conclude così il coinvolgimento di ArcelorMittal in AdI, iniziato nel 2018”. E’ quanto afferma Arcelor Mittal in una nota nella quale evidenzia che “la situazione finanziaria di AdI è stata ulteriormente influenzata dal fatto che il governo italiano ha erogato meno di un terzo dei 2 miliardi di misure di sostegno offerte al momento della creazione della partnership con Invitalia”.È “importante” che il Governo abbia nominato il commissario per l’ex Ilva, ma adesso “bisogna agire subito” perché “si è perso troppo tempo”, commenta il leader della Cgil, Maurizio Landini, a Metropolis aggiungendo che “c’è bisogno di avere un progetto industriale serio e fare degli investimenti. L’acciaio è un elemento strategico”.”La nomina di Quaranta per noi rappresenta la possibilità che l’amministrazione straordinaria appena decisa dal Governo sia davvero il segnale di voler ripartire da zero, ma con chi conosce bene l’acciaieria e tutto il gruppo ex Ilva”, dice il leader della Fim, Roberto Benaglia. “Temevamo, ed è stata una delle nostre richieste al Governo, che l’amministrazione straordinaria se non fosse stata gestita da chi conosceva la siderurgia, potesse ripercorrere l’esperienza negativa e gli errori del passato sulla gestione dell’amministrazione straordinaria – aggiunge – la scelta fatta dal ministro Urso in parte ci rassicura e ci dà la possibilità di sperare in un vero cambio di passo e nel rilancio del sito. Per noi ora è fondamentale che l’amministrazione straordinaria duri il tempo necessario a preparare il terreno per l’investitore privato e per farlo, è necessario dare al commissario le fondamentali dotazioni, anche in termini finanziari, per fa ripartire l’acciaieria. Questo insieme con la nomina di Quaranta rappresenta e rappresenterà un segnale concreto di speranza per i lavoratori di tornare a lavoro e di rilancio degli impianti”. LEGGI TUTTO

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    Paradisi fiscali: Bahamas e Belize via da lista nera UE

    (Teleborsa) – il Consiglio Ue, che si riunito oggi con i ministri degli Affari europei dei 27, ha rimosso Bahamas, Belize, Seychelles e Isole Turks e Caicos dall’elenco delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali.Con questi aggiornamenti, la lista nera dell’Ue comprende 12 giurisdizioni: Samoa americane, Anguilla Antigua and Barbuda, Figi, Guam, Palau, Panama, Russia, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini americane, Vanuatu.La lista dell’Ue delle giurisdizioni fiscali non cooperative comprende i Paesi che non hanno avviato un dialogo costruttivo con l’Ue sulla governance fiscale o che non hanno mantenuto gli impegni assunti per attuare le riforme necessarie. Tali riforme dovrebbero essere finalizzate al rispetto di una serie di criteri oggettivi di buona governance fiscale, tra cui la trasparenza fiscale, l’equità della tassazione e l’attuazione di standard internazionali volti a prevenire l’erosione della base imponibile e il trasferimento dei profitti. L’elenco viene aggiornato due volte l’anno.Intanto, secondo la recente indagine “Global Tax Evasion Report 2024 nel focus relativo al nostro paese mostra che la sola ricchezza “finanziaria”, vale a dire azioni, bond, quote fondi e depositi bancari, trafugata dagli italiani verso paradisi fiscali in Svizzera, Asia, Europa e America è pari a 196,5 miliardi di euro. Di questi 181 miliardi sono depositati su conti correnti di banche off-shore o in altre attività finanziarie, quali, azioni, obbligazioni e quote fondi.Di questa cifra, il 45,5% pari a 82,6 miliardi è fuggito in Svizzera, nonostante i grandi passi avanti fatti in questi ultimi anni per abbattere il segreto bancario; il 33,8% pari a 61,5 miliardi è fuggito in altri Paesi dell’Unione Europea come l’Irlanda e l’Olanda; il 14,6% pari a 26,6 miliardi è volato in Asia; il 6% pari a 11 miliardi ha oltrepassato l’Oceano ed è finito in America.La ricchezza degli italiani è stata impiegata anche per acquistare, senza dichiararli, beni immobili in particolari località per una cifra complessiva di 15,5 miliardi di euro. Il valore deli immobili acquistati in Costa Azzurra ammonta a 7,3 miliardi, quello delle proprietà Acquistate a Parigi a 3,7 miliardi, a Londra a 2,7 miliardi, a Oslo attorno ai 200 milioni e, fuori dall’Europa, a Dubai a 920 milioni ed a Singapore a 140 milioni. LEGGI TUTTO