More stories

  • in

    IEG, TTG DAY 2024 traccia la rotta verso “i nuovi equilibri”

    (Teleborsa) – Con la firma e l’esperienza di IEG – Italian Exhibition Group, organizzatore del TTG Travel Experience e InOut The Contract Community di Rimini, debutterà domani, 14 febbraio, a Milano la prima edizione del TTG Day. Si tratta di una giornata di approfondimento e confronto riservata ai professionisti del Turismo e Ospitalità, collocata idealmente a metà tra l’appuntamento fieristico di Rimini del 2023 e l’edizione 2024 che dal 9 all’11 ottobre nel quartiere espositivo riminese riunirà nuovamente tutta l’industry del turismo e dell’ospitalità italiana e internazionale.“Oltre che due manifestazioni fieristiche – dice il presidente di IEG, Maurizio Ermeti – ogni anno, con TTG e InOut, mandiamo in scena a Rimini, da sempre città strategica e motore di turismo, due straordinari laboratori di idee e produttori di contenuti, fondamentali per intercettare tendenze e innovazioni, trarre ispirazioni, creare format turistici, disegnare gli equilibri futuri della domanda e dell’offerta. E tema portante del TTG Day saranno proprio I Nuovi Equilibri da costruire per affrontare le complesse sfide del mercato. Il nostro obiettivo è come sempre porci quali partner per le aziende”.TTG Day si aggiunge così all’agenda degli incontri organizzati dalla Divisione Turismo e Ospitalità di IEG: “È l’evento che mancava – spiega Gloria Armiri, group exhibition manager Tourism & Hospitality Division di IEG. “TTG Day fa parte integrante dell’ecosistema TTG che spazia dai notissimi appuntamenti riminesi, le manifestazioni e l’evento per buyer e seller del lusso, fino alla piattaforma editoriale, sempre più nuova e ricca. Tutto con un solo obiettivo: fare rete tra le imprese delle nostre industry”.A fare da guida nelle sessioni ispirazionali il filosofo Umberto Galimberti, il linguista Alessandro Lucchini e Oscar Di Montigny, wise manager, Fondatore e Presidente di I-DEAGATE e Grateful Foundation. Durante il TTG Day anche affondi sui trend della domanda e dell’offerta, con l’approfondimento inedito della Travel&Hospitality Vision +24 by TTG dedicato al nuovo immaginario collettivo legato al Limite e alle valenze che questo concetto assumerà nei modelli di consumo del viaggio.Benedetto Puglisi, director Deloitte Financial Advisory-Real Estate & Hospitality, farà poi il punto sui modelli gestionali e tipologie di investimenti alberghieri adottati dall’hôtellerie italiana per adeguarsi ai nuovi equilibri del comparto europeo. Curiosità dal mercato dei viaggi internazionale e nazionale arriveranno dal TTG Monitor, una survey che sintetizza le opinioni della Community TTG – Buyer, Tour Operator e Agenti di viaggi – chiamata ad esprimersi su Overtourism, Fedeltà del Viaggiatore, Sostenibilità Ambientale e Sociale, Cultura delle Origini, Fattore Umano.Flavio Ghiringhelli, presidente IBAR, e Giovanna Sainaghi, presidente ADUTEI, parleranno delle azioni messe in campo da vettori aerei e territori. Nella sessione successiva saranno Pier Ezhaya, presidente ASTOI, e Franco Gattinoni, presidente FTO a illustrare come i tour operator si stiano adattando ai nuovi trend della domanda.In chiusura, l’intervento del ministro del Turismo Daniela Garnero Santanchè, con uno speciale messaggio agli operatori presenti all’evento, il bilancio sulla stagione che sta per chiudersi e le previsioni per l’estate 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, prezzi produzione gennaio +0% mese +0,2% anno

    (Teleborsa) – Risultano quasi in linea con le attese i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di gennaio 2024. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento dello 0,2% su base annua, contro il +0,2% del mese precedente, e si confronta con il +0,1% atteso. Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0% dopo il +0,3% del mese precedente e rispetto al +0,1% del consensus. I prezzi import hanno segnato un calo dell’1,1% su base mensile e una diminuzione del 9,4% su base tendenziale. I prezzi export sono stati invariati su base mensile mentre sono saliti dell’1,1% su base annuale. LEGGI TUTTO

  • in

    Meloni riceve a Palazzo Chigi il presidente argentino Milei: dialogo su nuovi partenariati

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il presidente argentino Javier Milei. L’udienza è durata un’ora e ha seguito l’appuntamento di Milei al Quirinale dove ha incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Quest’ultimo incontro è durato circa mezz’ora e, tra le altre cose, è stato sollecitato il rapporto Ue-Mercosur (il mercato comune dell’America meridionale).L’incontro fra la premier e l’inquilino della Casa Rosada è durato circa un’ora ed è servito ai due leader per “ratificare la loro alleanza”, per “condividere la loro visione ideologica sull’economia e la situazione globale”. “Siamo d’accordo su molte cose”, ha dichiarato Milei prima di essere ricevuto da Meloni, definendola “una personalità affascinante”. La presidente del Consiglio italiana era stata la prima leader europea a congratularsi con lui dopo la vittoria nel voto di novembre.Nel corso dell’incontro, come era stato anticipato in una nota del governo argentino, si è parlato di come “approfondire i rapporti bilaterali” tra i due Paesi, uniti da rapporti molti forti, propiziati da milioni di argentini di origine italiana, e di “sviluppare un’agenda di lavoro congiunta”. “Oggi ho accolto a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica Argentina Javier Milei. Un incontro positivo nel quale abbiamo dialogato sullo sviluppo di nuovi partenariati in settori chiave per le nostre economie come l’energia, le infrastrutture e l’agroalimentare. Italia e Argentina vantano un profondo legame storico e culturale che auspichiamo possa proseguire per una rinnovata cooperazione in diversi ambiti”, ha scritto Meloni sui suoi canali social dopo l’incontro.In mattinata il presidente argentino è stato ricevuto in udienza in Vaticano dal Papa. Il colloquio privato tra i due nella Sala della Biblioteca del Palazzo apostolico è durato un’ora. Al termine dell’udienza, dopo la presentazione della delegazione argentina, c’è stato l’abituale scambio dei doni. Il Pontefice ha offerto a Milei un medaglione in bronzo ispirato al Baldacchino di San Pietro. Quindi i volumi dei documenti papali e il Messaggio per la Giornata mondiale per la Pace di quest’anno. Fra i regali portati al Papa dal presidente argentino i famosi “alfajores” (tipici dolcetti argentini farciti con “dulce de leche”) e biscotti al limone. LEGGI TUTTO

  • in

    Nucleare, Pichetto: bisognerà fare uno scalino alla volta

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che sul ritorno al nucleare bisognerà fare “uno scalino alla volta”, con un confronto che costruisca anche una nuova cornice normativa. Concludendo il convegno di Utilitalia intitolato “Le prospettive dei mercati energetici, tra insicurezza, sostenibilità e competitività”, Pichetto ha rivendicato il fatto che l’Italia ha “una conoscenza, esperienza, capacità formidabili” e ha ricordato la piattaforma nazionale sul nucleare sostenibile avviata il 21 settembre, con un confronto su sette tavoli.”Abbiamo nel nostro paese eccellenze quale Ansaldo nucleare. Abbiamo commesse per 2 miliardi, cervelli universitari, siamo riusciti a mantenere per 40 anni una forte capacità”, ha sottolineato il ministro. “Dalla piattaforma – ha aggiunto – mi attendo che proponga un percorso. Il confronto poi deve avvenire con tutti, senza esclusione di concetti, ma poi con il Parlamento, con un quadro giuridico da costruire”. “Dobbiamo fare uno scalino alla volta, non dobbiamo più andare a sbattere”, ha proseguito.Il ministro ha poi affermato che si aprirà una nuova consultazione “più generale” relativa al Piano integrato energia e clima (Pniec). L’ha affermato oggi il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin al convegno di Utilitalia Nella prima – ha continuato – “era stata fatta una serie di quesiti, qualcuno ha sostenuto che i quesiti non erano onnicomprensivi, la domanda rischiava d’indirizzare la risposta”, ma – ha aggiunto il ministro – “lungi da noi il voler turbare il libero pensiero, quindi apriamo anche al libero pensiero”. “L’unica cosa che mi auguro è che non arrivino tutti tomi da 500 pagine, detta in modo molto pratico, perché il Pniec noi lo dobbiamo approvare definitivamente, concordato con l’Unione europea, entro il 30 giugno”, ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    Inflazione, Cipollone (BCE): non serve ulteriore politica di rallentamento

    (Teleborsa) – Il membro del board della Banca Centrale Europea, Piero Cipollone, ha dichiarato che “con una domanda ancora debole e aspettative di inflazione ancorate, non è necessario che la politica monetaria generi ulteriore rallentamento per tenere sotto controllo l’inflazione”. “L’attenuazione degli shock dell’offerta crea un margine di ripresa della domanda senza alimentare l’inflazione”, ha aggiunto intervenendo a un evento al Parlamento europeo su “L’euro a 25: quale futuro per l’Unione economica e monetaria?”.”Se vogliamo rafforzare la nostra Unione tramite concorrenza, cooperazione e solidarietà” le iniziative che sono state portate avanti con il piano Next Generation Eu non possono restare un caso unico e isolato, ha poi affermato il membro del Comitato esecutivo della BCE nel suo intervento. “Mentre le sfide esterne diventano più impegnative e frequenti, specialmente quelle geopolitiche, rilanciare la resilienza dell’Europa a queste sfide, e agli shock economici correlati diventa più cruciale. Per dirla in parole semplici – ha proseguito Cipollone, citando Delors – i costi della non-Europa stanno salendo”. “Per questo è vitale che rafforziamo ulteriormente” gli elementi centrali del progetto europeo e “iniziative come Ngeu – ha concluso – hanno mostrato i benefici potenziali di agire a livello europeo”. LEGGI TUTTO

  • in

    BCE, Lane: dopo riforma fiscalità in ambito Ocse servirà ragionare su qualche meccanismo europeo

    (Teleborsa) – Il capo economista della Banca Centrale Europea, Philip Lane, ha dichiarato che “servono delle statistiche a livello europeo e, a un certo punto, dopo la riforma della fiscalità internazionale concordata in ambito Ocse dovremmo muoverci verso qualche meccanismo di allocamento delle risorse su scala europea”. Durante una tavola rotonda sulle nuove sfide per l’analisi statistica organizzata a Madrid assieme a Irving Fisher Committee on Central Bank Statistics, Banca dei regolamenti internazionali e Banca di Spagna, Lane ha aggiunto che “il modo spontaneo con cui questo può crescere è se abbiamo imprese di dimensioni europee. E superata una certa dimensione avere un singolo sistema di rendicontazione sulle imprese penso che possa aiutare”. Ad ogni modo, secondo il capo economista della BCE passi in questa direzione non spettano a banchieri centrali o agli esperti di statistica, semmai “iniziative come quella affidata a Enrico Letta, sul mercato unico Ue, e a Mario Draghi, sulla competitività, sono esempi dell’unico modo per finanziare le transizioni verde e digitale: é fondamentalmente avere maggiore integrazione a livello europeo. E per farlo bisogna essere pronti a andare avanti con iniziative come queste”.Quanto ai dati statistici e sulla struttura dell’economia alla BCE, Lane ha dichiarato che per quanto riguarda i dati sulle imprese e dalle imprese “dobbiamo stare attenti al fatto che questo non coincide con le strategie delle grandi imprese multinazionali, che magari non vogliono condividere molti dati”. Lane ha sottolineato che uno dei dati osservati è, ad esempio, quella della nascita di nuove imprese. Più in generale “penso dobbiamo capire bene l’economia mondiale, come funzionano le catene di approvvigionamenti. E guardando avanti – ha aggiunto – mi chiedo se sia possibile sviluppare una visione europea, che spetta ovviamente ai legislatori, su quali sia l’ordine delle nostre priorità” su queste tematiche. LEGGI TUTTO

  • in

    Transizione ecologica: dalle utilities 1,8 miliardi annui di investimenti

    (Teleborsa) – Rinnovabili, molecole verdi, reti di distribuzione, efficienza energetica ed economia circolare. Queste le cinque linee strategiche di sviluppo che consentono alle utilities di offrire un contributo significativo agli obiettivi della transizione. Si tratta, al contempo, del principale punto di forza delle imprese di pubblica utilità, costituito dalla matrice territoriale dello sviluppo energetico. I temi emergono dallo studio “Il ruolo delle utilities tra sicurezza energetica, sostenibilita’ e competitività”, presentato a Roma da Utilitalia nel corso di un convegno. Gli investimenti del comparto delle utilities relative alle cinque linee strategiche di sviluppo ammontano a 1,8 miliardi annui e riguardano la decarbonizzazione (830 milioni), l’economia circolare (oltre 500 milioni) e la digitalizzazione (420 milioni). Al contempo, analizzando tutti i settori di competenza il valore aggiunto distribuito ai diversi stakeholder (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, finanziatori, comunita’ locali, oltre a quanto viene reinvestito in azienda) è pari a 12,7 miliardi, ai quali si sommano ulteriori 33,7 miliardi di spesa verso i fornitori, il 65% dei quali verso realta’ locali. Nel 2021 le 100 maggiori utilities hanno investito 11 miliardi di euro sui territori, con grande attenzione all’innovazione e alla qualità del servizio. Per quanto riguarda la prima linea strategica di sviluppo, le utilities possono contribuire in modo significativo al conseguimento degli obiettivi nazionali sulle rinnovabili, in particolare nel settore otovoltaico ed eolico, ma anche in quello idroelettrico e del teleriscaldamento: ciò a patto di attivare misure abilitanti che supportino gli investimenti per il rifacimento o potenziamento degli impianti esistenti e per le progettualità che valorizzano le sinergie intersettoriali. Il contributo allo sviluppo delle molecole verdi capitalizza invece la circolarita’ degli investimenti intersettoriali di cui queste imprese sono capaci: basti pensare alla produzione di biogas e biometano dai rifiuti organici o dai fanghi di depurazione. Risulterà essenziale sfruttare gli asset esistenti e massimizzare le sinergie tra i diversi settori in ottica circolare per la produzione di gas rinnovabili. Le infrastrutture energetiche di distribuzione rappresentano l’asse portante e abilitante per l’attuazione della transizione e il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione, sicurezza energetica e sostenibilità; in quest’ottica, dalle utilities puo’ arrivare un importante contributo per quanto riguarda la flessibilità e la sicurezza delle reti elettriche, la riconversione tecnologica delle reti gas volta alla gestione dei nuovi green gas e l’integrazione tra i settori gas e power. Anche l’efficienza energetica gioca un ruolo rilevante nel percorso di transizione così come nelle strategie delle utilities, impegnate nel duplice ruolo di soggetti obbligati del meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica e di promotori di offerte commerciali presso i clienti finali; da questo punto di vista sono auspicabili celeri misure di efficientamento del meccanismo dei TEE e l’allargamento del mercato dell’efficienza energetica a progetti di economia circolare. Dal potenziale di circolarità alle nuove possibilità di business, le utilities valorizzano infine l’economia circolare: si va dalla riconversione delle infrastrutture esistenti come hub per la carbon capture and storage al recupero delle materie prime critiche, in particolare attraverso la raccolta e il trattamento dei Raee, dalla mobilità elettrica fino alla produzione di biocarburanti e biocombustibili. “Per le utilities – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – la transizione energetica è una sfida di sistema che non si limita a valutare singole tecnologie o vettori, ma che amplia la propria visione alla convergenza fra tecnologie, produzione e utilizzo delle fonti, potenzialità di economia circolare ed infrastrutture. Il contributo più rilevante che le imprese dei servizi pubblici possono fornire alla transizione energetica passa dalla valorizzazione della loro peculiarità di attori e promotori dello sviluppo energetico territoriale: ciò vuol dire rendere incisivo un approccio integrato, l’unico in grado di coniugare investimenti industriali e innovazione con il valore circolare e sociale del servizio reso. Un approccio che accresce l’efficienza e la sostenibilita’ della transizione energetica e amplia i benefici energetici, ambientali e sociali resi disponibili sui territori”.(Foto: stockwerkfotodesign | 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Trattori, non solo Roma: da Rimini a Cagliari, la mobilitazione si allarga

    (Teleborsa) – Non si ferma la protesta degli agricoltori che anzi si allarga. “Siamo stati convocati poco fa dal ministero dell’Agricoltura”, fa sapere Andrea Papa, uno dei portavoce del movimento Riscatto agricolo, spiegando che una loro delegazione sta andando al ministero per un nuovo incontro.Intanto continua il presidio di trattori di Riscatto agricolo su via Nomentana a Roma. “Restiamo qui in attesa che il ministro ufficializzi gli impegni presi durante l’incontro dei giorni scorsi con la nostra delegazione. In particolare, per quanto riguarda l’apertura di un tavolo tecnico” spiega Elia Fornai, uno dei coordinatori di Riscatto agricolo. Al momento, riferiscono dal movimento degli agricoltori, sono circa trecento i mezzi presenti al punto di raccolta a ridosso del Grande raccordo anulare. Protesta che si allarga a macchia d’olio. Il presidio degli agricoltori e dei pastori sardi davanti al porto di Cagliari resterà in piedi almeno sino al 26 febbraio. Non solo Roma: dopo la sfilata davanti al Colosseo, pronti anche a marciare dalla Sardegna verso un’altra destinazione: Bruxelles. Per ora si prosegue comunque a oltranza. “Basta imporre vincoli per favorire le importazioni”, ma anche “Basta elemosina più valore all’agricoltura”: con cartelli come questi issati sui trattori, la mobilitazione è arrivata anche a Rimini, questa mattina. Tricolore al vento e cartelloni di protesta sono stati esposti su una sessantina di trattori che si sono radunati da via Coriano, via Marecchiese, Statale Adriatica e uscita A14 per poi fermarsi in un campo a lato mare lungo il torrente Ausa all’altezza di via Grassi. Il traffico non è stato bloccato, solo rallentato nei momenti del raduno dei mezzi agricoli.In parallelo alla protesta, prosegue anche il dibattito politico. “La Lega non starà mai con chi vuole affossare il mondo agricolo. Mentre infatti c’era chi in Europa sceglieva di appoggiare una Commissione Ue disastrosa, responsabile delle folli politiche finto-green che mettono in ginocchio settori fondamentali, imprese, lavoratori e famiglie, la Lega non ha mai avuto dubbi e fin dall’inizio ha difeso gli interessi di agricoltori, pescatori e produttori italiani”. Così una nota della Lega, che chiede di alzare la soglia esenzione Irpef a 30mila euro e annuncia che nelle prossime settimane respingerà “direttive e regolamenti su industria e packaging che creerebbero ulteriori danni e chiedendo una revisione anticipata di una Pac che così non funziona”. LEGGI TUTTO