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    Stellantis, Uliano “L’incontro a Torino sarà l’occasione per ribadire le nostre priorità”

    (Teleborsa) – “L’incontro programmato per mercoledì 10 aprile a Torino è un’opportunità positiva di confronto con l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, un incontro da noi sollecitato da tempo. Sarà l’occasione per ribadire le nostre priorità e richieste per rafforzare la presenza di Stellantis nel nostro Paese ma anche, il ruolo di sostegno che il Gruppo deve avere rispetto al settore automotive a partire da Torino e a seguire per tutti i plant ed enti di Stellantis in Italia. La situazione ci preoccupa molto, dai dati da noi rilevati nel primo trimestre, c’è stata una flessione nella produzione di auto del -23%, servono subito nuovi modelli per rilanciare le produzioni italiane e garanzie ed impegni precisi per raggiungere l’obiettivo, annunciato e condiviso, di 1 milione di veicoli”. Lo afferma il segretario generale Fim Cisl, Ferdinando Uliano.”Nei vari incontri avuti con azienda ed istituzioni, sia nazionali che locali, abbiamo chiesto che oltre alle richieste specifiche sulle allocazioni di nuove produzioni negli stabilimenti e i volumi delle future produzioni, sia necessario avere garanzie sulle funzioni di ricerca e sviluppo assegnate al nostro Paese e sulle forniture relative all’indotto e alla componentistica degli stabilimenti Italiani – conclude -. La discussione che abbiamo fatto negli ultimi giorni, analizzando la situazione e le prospettive di ciascun sito produttivo ed ente, deve trovare risposte positive e concrete che oggi non abbiamo ancora avuto”. LEGGI TUTTO

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    Privacy: Brunetta, Cnel disponibile per ddl su impatti IA

    (Teleborsa) – “La transizione digitale sta cambiando la vita delle persone e delle imprese, la vita delle nostre società. E mentre proviamo a regolare le prime ondate di cambiamento ne arrivano di nuove, come ora sta avvenendo con il tema dell’intelligenza artificiale. Il Cnel, la casa dei corpi intermedi, sta avviando un lavoro di analisi sugli inevitabili impatti che la trasformazione digitale può avere sul mercato del lavoro e sulla privacy. Siamo anche disponibili ad accogliere le istanze di chi si occupa di regolazione, per definire proposte di legge in questa materia. Va però sgomberato il campo da due illusioni. La prima è l’idea che tutta la fruizione della rete sia a titolo gratuito. Non è così. Non ci sono pasti gratis. La seconda illusione è che la rete possa essere un luogo senza responsabilità, un luogo di totale libertà e licenza. Se non siamo consapevoli di questi inganni, la regolazione diventa un’impresa impossibile”. Così il presidente del Cnel Renato Brunetta al convegno “Il Gdpr a cinque anni dalla sua applicazione. L’impatto delle nuove tecnologie tra privacy e cybersicurezza, intelligenza artificiale e Quantum computing”, organizzato oggi a Villa Lubin dalla confederazione Unionquadri e dal Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE). LEGGI TUTTO

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    BCC, Augusto Dell’Erba confermato presidente del Fondo di garanzia

    (Teleborsa) – Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse, è stato riconfermato alla presidenza del Fondo di garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo (Fgd) per il prossimo triennio. La nomina è arrivata in occasione della prima riunione del rinnovato consiglio di amministrazione che si è tenuta oggi a Roma. Riconfermato anche il vice presidente Franco Senesi. Del CdA – eletto dalla assemblea del 26 marzo – fanno parte, oltre a dell’Erba, anche Gabriele Beggiato, Angelo Boni, Claudio Carbini, Camillo Catarozzo, Valentino Cattani, Piero Collauto, Concetto Costa, Andrea Lusenti, Maurizio Manfrin, Franco Senesi, Enzo Maria Stamati.Al Fondo di garanzia aderiscono 221 banche di credito Cooperativo, casse rurali e casse raiffeisen italiane, come anche le capogruppo dei gruppi bancari cooperativi Bcc Iccrea, Cassa Centrale Banca e Cassa Centrale Raiffeisen. Il Fondo garantisce complessivamente circa 120 miliardi di depositi. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale accelera a febbraio

    (Teleborsa) – Recupera la produzione industriale tedesca a febbraio. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un incremento mensile del 2,1%, dopo il +1,3% di gennaio (dato rivisto da un preliminare di +1%). Le stime degli analisti erano per un aumento più contenuto dello 0,6%. Su base annua si evidenzia un calo del 4,8%, inferiore al -5% del mese precedente. Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra un incremento dell’1,9% su base mensile. La produzione di energia è calata del 6,5%. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Gros-Pietro: “Lo sviluppo del Mezzogiorno traina l’intero Paese”

    (Teleborsa) – “Il Sud Italia, con la sua posizione geografica privilegiata e la sua ricca storia culturale, può e deve giocare, ora più che mai, un ruolo fondamentale nel favorire la cooperazione e lo sviluppo tra l’Europa e le sponde del Mediterraneo”. Lo ha detto Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, nell’intervento introduttivo del convegno “Agenda Sud 2030: Dove l’Europa incontra il Mediterraneo”, in corso oggi e domani presso le Gallerie d’Italia a Napoli.Gros-Pietro ha sottolineato che nel corso della due giorni “verrà esplorato un Mezzogiorno che non è sufficientemente conosciuto, ricco di dinamismo e di voglia d’impresa, un Mezzogiorno che il nostro Gruppo bancario sta sostenendo attivamente, e devo dire con soddisfazione, nella consapevolezza che la crescita del Sud fa crescere l’intero Paese”. “Il Mezzogiorno – ha proseguito – non è affatto il deserto industriale che talvolta viene falsamente dipinto: se fosse uno Stato sarebbe al settimo posto tra i Paesi manifatturieri d’Europa per numero di imprese, con una marcata concentrazione in settori chiave come l’aerospazio, l’automotive, l’agroalimentare, l’abbigliamento- moda e il farmaceutico. Il suo tessuto produttivo si sta irrobustendo: a fine 2023, le società di capitale attive nel Mezzogiorno erano oltre 408mila, il 30 per cento del totale italiano. La grande impresa è presente con circa 60 realtà, soprattutto in Campania e Puglia, con una potenzialità di traino nella transizione economica. In totale, il Mezzogiorno ha a disposizione oltre 210 miliardi di euro per la sua crescita”. Il presidente di Intesa Sanpaolo ha posto l’accento, inoltre, sulla “significativa” presenza di imprese innovative che “noi di Intesa Sanpaolo sosteniamo attraverso il nostro Innovation Hub, il Laboratorio ESG, Agritech e Terra Next, ma il rilancio del Mezzogiorno nel contesto Euro Mediterraneo conta anche sull’economia marittima, sull’energia e sul turismo”. LEGGI TUTTO

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    Elettricità: le istruzioni per rientrare in Maggior Tutela entro il 30 giugno

    (Teleborsa) – Un motore di ricerca sul sito ARERA per trovare in modo facile e veloce, inserendo il nome del Comune, il fornitore a cui richiedere il rientro in Maggior Tutela per l’elettricità. L’esigenza – spiega l’ARERA – nasce dal fatto che dal 1 luglio i clienti domestici che saranno ancora serviti in Maggior tutela passeranno automaticamente nel Servizio a Tutele Graduali e i clienti domestici vulnerabili continueranno ad essere serviti in Maggior tutela anche dopo tale scadenza. I clienti che si trovano nel mercato libero potrebbero quindi voler ritornare nel servizio di Maggior Tutela.I clienti domestici elettrici che si trovano nel mercato libero, infatti, hanno il diritto di rientrare nel servizio di Maggior Tutela fino al 30 giugno 2024, rivolgendosi all’esercente il servizio nel Comune in cui si trova la fornitura. Per aiutare i clienti che non conoscono il nome dell’esercente il servizio di Maggior Tutela nella zona in cui desiderano cambiare il fornitore, l’ARERA ha realizzato un motore di ricerca che in pochi click consente di trovare il fornitore e il link alle pagine che contengono le istruzioni per il rientro dal mercato libero al tutelato.”Bene, ottima notizia. Considerato che, secondo le stime di Arera, nel 2024 il mercato libero costerà il 15,15% in più rispetto al Servizio di maggior tutela, pari a una stangata di 135 euro, è bene che la procedura per rientrare nella tutela sia semplificata e facilitata – commenta Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori –. Purtroppo molti consumatori commettono l’errore di rivolgersi al proprio venditore del mercato libero e spesso le risposte che ricevono sono non solo sbagliate, ma scorrette, ossia che il mercato tutelato è finito e non vi si può più rientrare, cosa palesemente falsa. Invece per la luce devono rivolgersi all’esercente che nel loro comune svolge il Servizio di maggior tutela. Ora questa ricerca viene facilitata. Ricordiamo, poi, che il rientro in tutela entro il 30 giugno 2024 è l’unica via per potersi assicurare l’attivazione del Servizio a Tutele Graduali che consente uno sconto fisso annuo vantaggiosissimo, pari, al momento della aste, a 131,40 euro all’anno rispetto al mercato tutelato”.Insufficiente per Assoutenti il motore di ricerca sul sito di Arera per trovare in modo facile il fornitore a cui richiedere il rientro in Maggior Tutela per l’elettricità. “Va bene fornire informazioni e strumenti agli utenti, ma riteniamo assurdo che i clienti del mercato libero dell’energia non possano passare in modo diretto al Servizio a Tutele graduali, ma debbano necessariamente rientrare nel mercato tutelato – spiega il presidente onorario ed esperto di energia di Assoutenti, Furio Truzzi –. In tema di bollette dell’energia abbiamo già chiesto ad Arera tre cose fondamentali: una corretta informazione sulla natura dei contratti perché, nonostante il portale delle offerte messo a disposizione da Arera, su oltre 2 milioni di scelte effettuate nel 2023 solo il 15% dei consumatori sceglie un contratto più vantaggioso, mentre l’85% è andato incontro a tariffe uguali se non peggiori, complici anche le telefonate selvagge dei call center. In secondo luogo una tutela vera dei clienti vulnerabili che rimarranno nel mercato di maggior tutela anche dopo il 1 luglio pagando una tariffa più cara rispetto agli altri utenti che a quella data passeranno obbligatoriamente al Servizio a tutele graduali. Terza richiesta è la condivisione di una proposta legislativa da presentare alle competenti commissioni parlamentari e al Governo per rimediare alle distorsioni create tra mercato libero e Servizio a tutte le graduali a seguito delle aste”. Il Codacons – commentando il motore di ricerca e le istruzioni pubblicate da Arera per facilitare il rientro dei consumatori al regime di maggior tutela – si è detto pronto ad assistere gli utenti che si vedranno negare o ostacolare il diritto a rientrare al mercato tutelato dell’energia entro il prossimo 30 giugno, e fa sapere che denuncerà i comportamenti scorretti degli operatori alle autorità competenti. “In vista dell’avvento del Servizio a Tutele Graduali invitiamo gli utenti a prestare la massima attenzione, e a rivolgersi al Codacons per segnalare anomalie o problemi nel rientro dal mercato libero a quello tutelato – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Vigileremo sul corretto operato delle società dell’energia, e i fornitori che adotteranno comportamenti lesivi dei diritti dei consumatori o ostacoleranno l’esercizio dei diritti degli utenti, saranno denunciati all’Antitrust e alle Procure della Repubblica. Invitiamo fin da ora i consumatori a segnalare al Codacons disservizi e problemi legati al rientro alla maggior tutela”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo accelera verso la riduzione delle emissioni proprie

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo imprime un’ulteriore accelerazione verso la riduzione delle emissioni proprie. In coerenza con il percorso di sviluppo della propria strategia ESG, il Gruppo bancario ha infatti siglato un accordo di fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili con A2A, tramite A2A Energia, società commerciale del Gruppo.L’accordo – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – prevede l’approvvigionamento di energia per circa il 10% del fabbisogno annuale del Gruppo in Italia (pari a circa 30Gwh) per 10 anni, grazie a 2 impianti fotovoltaici di nuova realizzazione ubicati in Sicilia. Gli impianti, che hanno un profilo produttivo che garantisce la copertura del fabbisogno indicato, entreranno in funzione nel corso del 2024.”Intesa Sanpaolo conferma la propria strategia volta a ridurre fortemente le emissioni proprie – ha dichiarato Alfonso Guido, Chief Cost Management Officer di Intesa Sanpaolo –. Il Gruppo, grazie a questo accordo, fornisce un contributo fattivo al processo di transizione del sistema produttivo nazionale verso la decarbonizzazione, registrando ulteriori vantaggi grazie alla diversificazione delle fonti diapprovvigionamento dell’energia e dalla stabilizzazione del prezzo di acquisto per una parte del proprio fabbisogno”.”Per A2A – si legge nella nota – l’accordo rappresenta un’occasione per mettere a disposizione di un partner importante come Intesa Sanpaolo soluzioni di medio-lungo periodo per supportare concretamente le Imprese nel percorso verso la decarbonizzazione e, grazie alla produzione di energia rinnovabile, dare un contributo concreto alla transizione energetica del Paese”. LEGGI TUTTO