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    Lavoro, “mismatch” domanda-offerta: ecco quanto ci costa

    (Teleborsa) – “Il mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro, il cosiddetto mismatch, vale un punto e mezzo di PIL, ovvero circa 27,8 miliardi di euro, secondo le stime al 2023”. Così il presidente di Assolavoro Francesco Baroni sottolineando che “per ridurre la forbice occorre un’azione imponente di orientamento per i giovani, che spesso poco o nulla sanno sulle professioni e sulle competenze. E su questo bene ha fatto il Ministro Valditara a introdurre misure concrete di potenziamento”.”La formazione professionale è prioritaria: e andrebbe finanziata con soldi pubblici. Nel nostro settore formiamo più di 300mila persone in un anno e oltre il 30% poi accede a un contratto di lavoro dipendente – continua Baroni. “È importante lavorare sull’inclusione sia con piani di lungo periodo che puntino a invertire la curva demografica, sia più immediatamente con azioni sistemiche per favorire l’accesso e la permanenza al lavoro delle donne. A questo si deve ovviamente aggiungere l’impegno per ridurre i neet e per gestire un’immigrazione armonica orientata a coprire con tempestività le opportunità di lavoro che restano scoperte in Italia. Su questo il Piano Mattei del Governo può essere una occasione formidabile. Attraverso le Agenzie si entra prima e meglio nel mondo del lavoro e i contratti a tempo indeterminato con noi sono più stabili rispetto a quelli firmati dalle aziende. E confidiamo in una azione vigorosa contro il lavoro precario o sotto tutelato come quello delle cooperative spurie che pagano il 20% in meno i lavoratori, delle finte partite iva e delle false collaborazioni che mascherano il lavoro subordinato”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Ue, Consiglio conferma accordo su riduzione emissioni CO2 dei mezzi pesanti

    (Teleborsa) – Il Coreper, Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue, ha confermato questo pomeriggio a Bruxelles l’accordo provvisorio informale che era stato raggiunto in gennaio con il Parlamento europeo e con la Commissione sul regolamento per la riduzione delle emissioni dei veicoli pesanti. Lo ha riferito la presidenza belga di turno del Consiglio Ue sul suo account X, ricordando che l’obiettivo del regolamento è quello di “ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti stradali e introdurre nuovi obiettivi per il 2030, 2035 e 2040”. La riduzione delle emissioni dovrà raggiungere il 45% al 2030, il 60% al 2035 e il 90% entro il 2040, per tutti i veicoli pesanti nuovi immessi sul mercato Ue. A quanto si apprende a Bruxelles, l’accordo provvisorio del “trilogo” e’ stato approvato a maggioranza qualificata, con l’astensione di Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, mentre la Germania ha votato a favore. Un primo tentativo di approvare l’accordo in Coreper, il 7 febbraio scorso, era stato rinviato a oggi dalla presidenza di turno belga. C’era infatti il rischio che si astenesse anche la Germania, a causa della differenza di posizioni tra i Liberali, da una parte, e i Verdi dall’altra, all’interno della coalizione di governo a Berlino. In questo caso l’accordo sarebbe stato bocciato (le astensioni valgono come voto negativo quando non consentono di conseguire la maggioranza qualificata favorevole, ovvero il 55% dei paesi che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’Unione). Il rischio di astensione tedesca è stato scongiurato oggi con l’inserimento di una clausola, un “considerando” del regolamento senza valore giuridico vincolante, che apre alla possibilità di continuare a commercializzare veicoli alimentati con e-fuels se si dimostra che sono “neutrali” in termini di emissioni di CO2. Una situazione sostanzialmente identica a quella verificatasi un anno fa riguardo alle nuove norme sulle emissioni di CO2 dalle auto, che dovranno essere azzerate entro il 2035, quando sarà vietato vendere vetture nuove con motori a combustione interna, a benzina e diesel. Anche in quel caso, la Germania ottenne un “considerando” per consentire l’uso dei carburanti sintetici, se “neutrali” in termini di emissioni. L’Italia, invece, che aveva appoggiato la richiesta della Germania facendo mancare in un primo tempo la maggioranza qualificata nel voto finale, non ottenne un’apertura simile che aveva chiesto per i biocarburanti, e si ritrovò isolata. LEGGI TUTTO

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    Protesta trattori, Meloni incontra gli agricoltori: esenzione dell’Irpef per i redditi fino a 10mila euro

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi i rappresentanti del comparto agricolo. “Ho deciso, insieme al ministro Lollobrigida, di organizzare questo incontro per presentarvi brevemente quali sono le azioni prioritarie che il governo intende portare avanti, su vari livelli, a favore del settore agricolo nazionale”, sono state le prime parole della premier. “Non è la prima volta che ci incontriamo, ci siamo visti più volte in passato, ma io ritenevo importante rivedervi oggi per continuare a confrontarci ancora sulle politiche nazionali ed europee che interessano l’agricoltura e l’agroalimentare. Parliamo di un settore strategico per la nostra economia – ha aggiunto Meloni – e che abbiamo messo al centro della nostra azione”.Meloni ha poi rivendicato l’impegno dell’Italia contro le politiche agricole europee. “In Europa il governo ha difeso gli agricoltori e contestato fin dall’inizio le scelte sbagliate imposte dalla Commissione europea. Noi siamo sempre stati favorevoli alla difesa dell’ambiente e alla transizione ecologica, ma sempre nettamente e fermamente contrari a quella che è diventata una transizione ideologica, fatta da diktat e da regole frutto di posizioni ideologiche e per le quali si sacrifica la produzione, mettendo a rischio quel concetto di sovranità alimentare che resta un nostro indirizzo irrinunciabile”, ha dichiarato. Meloni ha annunciato poi che “per rendere efficace la misura prevista nel decreto legislativo contro le pratiche sleali il Governo rafforzerà i controlli dell’Autorità di contrasto (ICQRF) e potenzierà le strutture di ISMEA per l’elaborazione e la pubblicazione con frequenza mensile dei prezzi dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere”. La presidente del Consiglio ha quindi annunciato un nuovo tavolo di coordinamento per il settore. “Ne faranno parte oltre i Ministeri competenti anche i rappresentanti delle organizzazioni agricole e i sindacati dei lavoratori agricoli – per affrontare insieme alcuni problemi: costi del lavoro, reperimento della manodopera, gestione dei flussi, formazione e semplificazione. Questioni cruciali per il settore agricolo e sulle quali noi non intendiamo sottrarci”.”L’esenzione Irpef negli anni passati è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati. La proposta del Governo è quella aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l’esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l’importo di diecimila euro. In altre parole, l’esenzione dell’Irpef deve essere un intervento per i più deboli che risulti un sostegno concreto a chi produce e non un privilegio”, ha dichiarato Meloni.Sul punto è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini. “Per me è un punto di partenza e sono convinto che si possa fare anche di più”, ha dichiarato il ministro da Potenza rispondendo a una domanda sulla proposta fatta dalla premier. LEGGI TUTTO

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    PA, Zangrillo: servono giovani preparati, creeremo condizioni necessarie per attrarli

    (Teleborsa) – Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha dichiarato che sul tema della del reclutamento degli occupati nel 2023 il governo ha “realizzato un importante lavoro per semplificare tutte le procedure che presidiano i concorsi delle del pubblico impiego, li abbiamo completamente digitalizzati”. A margine dell’assemblea nazionale di Anci Giovani a Montecatini Terme (Pistoia), Zangrillo ha sottolineato che “al portale InPA devono accedere tutte le pubbliche amministrazioni per per reclutare le persone. Dal primo di gennaio di quest’anno abbiamo pure un app che consente a tutti i cittadini di verificare dello smartphone quali sono i bandi di concorso della pubblica amministrazione. Abbiamo drasticamente ridotto i tempi delle procedure concorsuali che son passati da più di 2 anni di prima della pandemia agli attuali sei mesi”.”I giovani sono la futura classe dirigente del nostro Paese – aveva dichiarato il ministro durante il suo intervento in assemblea –. In loro risiedono le energie e le motivazioni necessarie ad affrontare le sfide di questo tempo. Per questo ritengo sia necessario, anzi prioritario, confrontarmi soprattutto con voi che amministrate i nostri territori”.Zangrillo ha ricordato i dati di Barometro Pa secondo cui cresce l’attrattività del settore pubblico come datore di lavoro. “A 7 italiani su 10 interessa un impiego nella Pubblica amministrazione non solo per il posto sicuro – ha sottolineato – ma anche per la qualità della proposta professionale. Migliora, inoltre, la percezione degli italiani, che vedono sempre più la Pa come soggetto protagonista nei processi di trasformazione del Paese. E su un 64% di cittadini che si dice soddisfatto, sono proprio i giovani dai 18 ai 34 anni i più positivi”. “Per vincere la sfida della modernizzazione della Pubblica amministrazione – ha aggiunto Zangrillo rivolgendosi alla platea dei giovani amministratori – abbiamo bisogno del contributo di giovani ben preparati e qualificati: non possiamo perdere l’opportunità di avvalerci del loro imprescindibile aiuto. Per questo ho intenzione di creare le condizioni necessarie affinché possano trovare nelle nostre organizzazioni un posto di lavoro giusto, attivando quella cooperazione tra generazioni fondamentale per la crescita professionale e personale di ciascun lavoratore, ma anche di ciascuna grande impresa”. LEGGI TUTTO

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    Energia, Dal Fabbro (Iren): nel 2023 investiti da utility 11 miliardi

    (Teleborsa) – “In Italia in questo momento mancano, rispetto al passato, grandi gruppi industriali capaci di generare investimenti strategici che possano portare crescita e sviluppo per il Paese. Questo ruolo spetta ora alle grandi e medie aziende partecipate a capitale misto pubblico/privato. Le 100 maggiori utility italiane valgono oggi l’8,5% del PIL e nel 2030, secondo le previsioni, arriveranno al 10-11%. Nel solo 2023 le stesse 100 maggiori utility hanno investito 11 miliardi di euro sui territori, con grande attenzione all’innovazione e alla qualità”. Lo ha detto Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo IREN e Vice Presidente di Utilitalia in occasione del convegno organizzato da Utilitalia “Le società pubbliche tra normativa comune e tratti speciali”. “Un dato in crescita del 50% rispetto al 2019. Non dimentichiamo poi che le utility generano occupazione per 150 mila addetti, contribuendo in modo significativo alla crescita economica locale e nazionale”. “La sola Iren nel corso del 2023 ha assunto sui territori in cui opera complessivamente oltre mille persone, con profili professionali vari e con una forte attenzione ai giovani. Infine il rilancio industriale del nostro paese passerà attraverso un dialogo trasparente, costruttivo ed efficiente tra pubblico e privato e le partecipate sono pivotali in questo disegno per un nuovo sistema Paese”, conclude Dal Fabbro. LEGGI TUTTO

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    Prestiti bancari, Bankitalia: a dicembre prosegue contrazione

    (Teleborsa) – È proseguita anche sul finale dello scorso anno la contrazione dell’erogazione di credito bancario in Italia: nel mese di dicembre, complessivamente i prestiti al settore privato sono diminuiti del 2,8 per cento su base annua, mostrando una limatura rispetto alla dinamica di calo del 3,2 per cento di novembre. I prestiti alle famiglie, riporta la Banca d’Italia nella pubblicazione “Banche e moneta: serie nazionali”, si sono ridotti dell’1,3 per cento sui dodici mesi (erano calati dell’1,2 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,7 per cento, in questo caso la moderazione del calo è risultata un po’ più netta rispetto al meno 4,8 per cento di novembre. Nel frattempo i depositi del settore privato sono diminuiti del 3,1 per cento su base annua, dopo un meno 4,1 a novembre. All’opposto la raccolta obbligazionaria ha continuato a salire vigorosamente, con un più 19,3 per cento annuo dopo il 19,7 per cento in novembreRilevati i primi segnali di calmieramento dei tassi di interesse sui prestiti a famiglie e imprese in Italia. A dicembre sui mutui erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni (considerando il tasso comprensivo delle spese accessorie, Taeg o Tasso annuale effettivo globale) i tassi si sono smorzati al 4,82 per cento, dal 4,92 di novembre. Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,16 per cento (10,27 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,46 per cento (5,59 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,72 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,28 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,96 per cento (0,95 nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Rider, Eurocamera e Consiglio Ue trovano intesa su nuove norme

    (Teleborsa) – Fumata bianca (dopo lo stop dello scorso dicembre) delle istituzioni Ue sulla direttiva Ue per i lavoratori delle piattaforme, come fa sapere via X la relatrice del testo per l’Eurocamera, l’eurodeputata Elisabetta Gualmini, in quota Pd. Le nuove misure – messe a punto per migliorare le condizioni di lavoro di lavoratori come rider e autisti che lavorano per giganti dell’economia digitale – dovrebbero interessare una platea di oltre 30 milioni di lavoratori in Europa. Obiettivo della direttiva, garantire che i rider e autisti e altri lavoratori della nuove app digitali vedano il loro status lavorativo riconosciuto, evitando così i casi di lavoro autonomo fittizio.Le nuove regole introducono una presunzione di rapporto di lavoro subordinato (in contrapposizione al lavoro autonomo) che scatta in presenza di elementi che indichino controllo e direzione. L’onere della prova spetterà alla piattaforma, il che significa che quando la piattaforma vuole confutare la presunzione, spetta a lei dimostrare che il rapporto contrattuale non è un rapporto di lavoroIl testo concordato introduce inoltre le prime norme europee sull’uso dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro: garantendo, ad esempio, che una persona non possa essere licenziata sulla base di una decisione presa da un algoritmo o da un sistema decisionale automatizzato. Le piattaforme dovranno infatti garantire il controllo umano su decisioni importanti che influiscono direttamente sui lavoratori. LEGGI TUTTO

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    Corre la protesta dei trattori: da Sanremo a Roma, gli ultimi aggiornamenti

    (Teleborsa) – Riscatto agricolo ha deciso di annullare la manifestazione in programma domani in piazza S.Giovanni a Roma, affidando ad una nota i motivi della decisione. “Si ritiene di non procedere con la manifestazione in programma, ma di portare solo una delegazione di 10 trattori a San Giovanni, a simbolo della protesta”, spiega il movimento, “Tutti i manifestanti con i loro mezzi agricoli resteranno a sensibilizzare l’opinione pubblica, rimanendo ai presidi, il tutto per non incrinare ulteriormente il grande appoggio sino ad oggi avuto da tutti i cittadini italiani, che già da molti giorni stanno sostenendo ed incitando la resistenza degli agricoltori, nonostante i tanti giorni di disagi che le manifestazioni hanno portato nelle strade italiane”.Agricoltori che, almeno per ora, non dovrebbero salire sul palco dell’Ariston come era stato ipotizzato. Nella serata di venerdì 9, domani, Amadeus, conduttore e direttore artistico del 74esimo Festival della Canzone italiana, leggerà un comunicato degli agricoltori che stanno protestando in tutta Italia, e all’estero, contro le politiche di settore dell’Unione europea. Per il movimento però “far salire sul palco una delegazione di agricoltori è “l’unica soluzione accettabile per dare il giusto significato alla grave crisi che l’agricoltura sta vivendo, viste le accorate manifestazioni che da settimane stanno colpendo l’Europa intera e l’Italia da nord a sud. Rinnoviamo, pertanto, la richiesta di contatto urgente con la Direzione della Rai, nonché con il direttore artistico e conduttore Amadeus, di un incontro per spiegare meglio i motivi della nostra azione, delle nostre proposte e delle nostre rivendicazioni”, sottolinea Riscatto agricolo. Intanto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha affermato: “Le delegazioni degli agricoltori io le ho già incontrate e stiamo incontrando associazioni”. Tutte le associazioni in Italia hanno con il governo un “rapporto dialettico”. “Io non ho il problema di incontrare, quando penso che siano brave persone, ho incontrato tante delegazioni, o singoli o gruppi”, ha proseguito. Intanto, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time al Senato, ha detto che “è in corso di valutazione l’intervento in materia di esenzione dell’Irpef per gli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie”. “Tale misura, quindi potrà essere, inserita nel primo veicolo normativo utile – che potrebbe essere anche il decreto legge Milleproroghe attualmente all’esame della Camera”. LEGGI TUTTO