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    Cooperative, commercialisti presentano focus sulla relazione unitaria del Collegio sindacale

    (Teleborsa) – Fornire strumenti a supporto delle professionalità dei commercialisti che rivestono il delicato ruolo di componente del Collegio Sindacale nelle Società Cooperative. È la finalità del documento “La relazione unitaria del Collegio sindacale ai soci delle società cooperative”, pubblicato dal Consiglio nazionale dei commercialisti, predisposto dalla sua Commissione “Società Cooperative”, presieduta da Paola Maria Rho.”La normativa specifica che riguarda le Società Cooperative – afferma il presidente nazionale della categoria, Elbano de Nuccio – conferisce al Collegio Sindacale compiti di controllo determinati, i cui esiti trovano manifestazione all’interno della relazione ai Soci delle Società Cooperative in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio. Con questo documento il Consiglio Nazionale consolida il proprio impegno anche rispetto a tale tipologia di organizzazioni, le cui finalità e caratteristiche richiedono un’attenzione e iniziative peculiari. Il documento vuole mantenere e rafforzare l’impegno del Consiglio nazionale al servizio dei nostri professionisti, fornendo una tipizzazione dei contenuti obbligatori, e di altri consigliati, della relazione del collegio sindacale all’assemblea dei soci di cooperative in merito al bilancio di esercizio”.Il consigliere nazionale delegato all’area Società cooperative (adempimenti, reporting, revisione), Gian Luca Galletti, sottolinea come “il lavoro contiene primariamente l’inquadramento normativo relativo agli obblighi in capo ai componenti del collegio sindacale di società cooperative e a seguire una proposta di integrazione dei contenuti specifici dei modelli di relazione – ‘La relazione unitaria di controllo societario del collegio sindacale incaricato della revisione legale dei conti’ e ‘La relazione del collegio sindacale all’assemblea dei soci di cooperative in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 redatta ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c.’ – emanati dal nostro Consiglio nazionale, adeguandoli alle peculiarità del controllo nelle società cooperative”. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS cede scali ferroviari Farini e San Cristoforo per 490 milioni di euro

    (Teleborsa) – FS Italiane ha comunicato che è stata perfezionata la vendita a REDEUS Fund – Fondo di investimento alternativo immobiliare chiuso gestito da Prelios SGR – degli scali ferroviari dismessi Farini e San Cristoforo da parte di FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del gruppo. L’importo della cessione è di 489,5 milioni di euro.Con il closing di questa operazione, prosegue il programma di rigenerazione urbana dei sette scali ferroviari dismessi nel capoluogo lombardo, avviato nel 2017 con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma “Scali Milano” da parte di Gruppo FS Italiane, Comune di Milano e Regione Lombardia. L’intesa è nata con l’obiettivo di riqualificare gli ex scali ferroviari Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo e San Cristoforo in un’ottica di ricucitura urbana e destinare spazi verdi di aggregazione per la cittadinanza per oltre la metà della loro superficie complessiva. LEGGI TUTTO

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    Sistema elettrico nazionale, Terna: con l’ora legale circa 90 milioni di euro di risparmi

    (Teleborsa) – Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi di ora legale l’Italia risparmierà circa 90 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 370 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.L’ora legale sarà in vigore da domenica 31 marzo, quando alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti, e terminerà il 27 ottobre, con il ritorno all’ora solare.Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2024 è calcolato considerando che il costo del kWh medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’ARERA) è, attualmente, pari a circa 24,3 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 370 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie.Dal 2004 al 2023, secondo l’analisi della società guidata da Giuseppina Di Foggia, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, arriva la deroga per le zone terremotate

    (Teleborsa) – Ancora novità sul fronte Superbonus. Nell’ultima bozza di decreto dedicato alla misura infatti il governo ha previsto che lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito non si applicherà agli immobili danneggiati dai terremoti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016. Fissato però un tetto alla deroga che sarà di “400 milioni di euro per l’anno 2024 di cui 70 milioni per gli eventi sismici verificatesi il 6 aprile 2009”. Il testo ha poi precisato che spetta al Commissario straordinario per la ricostruzione assicurare “il rispetto del limite di spesa, verificandone il raggiungimento ai fini della sospensione della deroga, anche avvalendosi dei dati resi disponibili sul Portale nazionale delle classificazioni sismiche gestito dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri”.”Il governo nella sua azione di tutela e sostegno delle comunità colpite – ha dichiarato il sottosegretario al MEF, Lucia Albano – a seguito della giornata di lavoro al ministero dell’Economia e in raccordo con la Presidenza del consiglio”, assicura che non sarà previsto alcun blocco per i crediti “superbonus sisma”.Sono state quindi accolte le proteste dei territori coinvolti – le 140 amministrazioni del cosiddetto cratere: Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche – che prima della revisione avevano sottolineato che lo stop al Superbonus sarebbe stato un “colpo mortale” alla ricostruzione e di un freno alla ripartenza dei quei territori devastati dai terremoti del 2009 e del 2016. Si era mosso in prima persona anche il commissario per la ricostruzione Guido Castelli. Anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ed il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, avevano chiesto di “mantenere gli incentivi previsti per i bonus edilizi nelle aree colpite dai terremoti 2009 e 2016-17 per non compromettere i processi di rinascita in atto”. LEGGI TUTTO

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    Banca Popolare di Lajatico, utile record a 8,4 milioni di euro nel 2023

    (Teleborsa) – La Banca Popolare di Lajatico ha chiuso il 2023 con un utile netto di 8,4 milioni di euro (ex 5,3 milioni di euro, +57,86%), con l’indicatore di redditività ROE al 9,85%, anche grazie al margine di interesse che si è collocato a 27,2 milioni di euro (in aumento annuo del 29,80%). Alla luce del positivo risultato d’esercizio, il CdA propone all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,75 euro per azione, in incremento rispetto allo scorso anno del 25%, che rappresenta una redditività dell’azione, rispetto al prezzo corrente, del 4,55%.”L’importante risultato netto, in progressiva crescita, esprime la concreta efficacia e valenza della nostra Banca, una Banca autonoma e sana che si conferma un interlocutore di riferimento per il territorio – ha dichiarato il presidente Nicola Luigi Giorgi – A fine esercizio 2023, infatti, l’evoluzione dei principali aggregati patrimoniali ha evidenziato un consolidamento del dato relativo ai volumi operativi, malgrado le tensioni internazionali e il conseguente rallentamento dell’economia; contemporaneamente si è registrato un miglioramento dei profili di rischiosità del portafoglio crediti e dell’indice di produttività del personale con un risultato economico eccellente, il più alto livello di utile netto mai registrato nell’arco della storia ultracentenaria della Banca”.La raccolta indiretta si attesta a fine esercizio a 657,5 milioni di euro (+12,04% annuo), con un rilevante incremento della componente amministrata, passata da 254,2 milioni di euro di fine 2022 a 333,4 milioni di euro a fine 2023 (+31,14%). Il dato è stato influenzato da nuovi acquisti su titoli di Stato ritornati attrattivi nei rendimenti: il comparto ha infatti registrato una raccolta netta da inizio anno di 66 milioni di euro.Il totale degli impieghi netti a fine esercizio ammonta a euro 702,1 milioni di euro, confermando lo stesso livello dell’anno precedente, seppur con una leggera differenza nella distribuzione dei volumi fra le varie forme tecniche. LEGGI TUTTO

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    Italia, inflazione riaccelera a +1,3% su anno a marzo. Frena carrello della spesa

    (Teleborsa) – Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su base mensile (rispetto al +0,1% del mese precedente e stimato dagli analisti) e dell’1,3% su base annua (da +0,8% del mese precedente, contro attese per +1,4%).L’accelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente all’attenuazione su base tendenziale della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -17,2% a -10,3%) e regolamentati (da -18,4% a -13,8%) e, in misura minore, alla crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,4%); per contro, registrano un rallentamento i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%) e dei Tabacchi (da +2,6% a +1,9%).Nel mese di marzo l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,3% a +2,4%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da +2,6% a +2,5%.La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione meno marcata (da -0,9% a -0,1%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,9% a +3,0%), determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,1 punti percentuali, dai +3,8 di febbraio).I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +3,4% a +3,0%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,8% di febbraio a +2,7%).L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti dovuta anche a fattori stagionali (+1,4%), dei Beni alimentari lavorati e dei Beni energetici regolamentati (+0,7% entrambi) e dei Beni non durevoli (+0,4%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,9%) e dei Beni alimentari non lavorati (-0,7%).L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,3% per la componente di fondo.In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta di 1,2% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il NIC non tiene conto, e dell’1,3% su base annua (da +0,8% di febbraio). LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità: Pichetto presiede riunione Comitato Ecolabel-Ecoaudit

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto ha presieduto, ieri, nella sede del MASE la riunione plenaria del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit. Il Comitato, suddiviso nelle sezioni EMAS ed Ecolabel, è stato istituito per sovrintendere e promuovere il marchio di qualità ecologica delle imprese e l’uso di prodotti a basso impatto ambientale, favorendone il riconoscimento e una maggiore consapevolezza dei consumatori.”EMAS ed Ecolabel – ha detto Pichetto – sono due strumenti importantissimi per qualificare l’impegno ambientale delle aziende: attraverso il lavoro del Comitato vogliamo accompagnare la spinta mostrata dai settori produttivi italiani verso una sostenibilità reale, misurabile e lontana dal greenwashing”.Sia EMAS che Ecolabel hanno natura volontaria e sono previsti dal quadro strategico Ue per la produzione e il consumo sostenibili. La registrazione EMAS è il sistema comunitario di Ecogestione e Audit a disposizione di aziende private ed enti pubblici che intendano valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico informazioni in merito. Il marchio Ecolabel è invece un’etichettatura che può essere concessa a beni e servizi per i quali siano stati adottati specifici criteri definiti sulla base dell’analisi del ciclo di vita del prodotto e che consentano di rilevare gli impatti ambientali in ciascuna fase, facilitando così i consumatori a riconoscere prodotti e servizi dal minore impatto ambientale.Nel 2023 sono arrivate 1086 istruttorie EMAS e 192 Ecolabel Ue: insediato l’11 marzo, il Comitato ne ha quasi esaurito il numero. Nel caso di Ecolabel, su 102 pendenti sono state deliberate 86 istruttorie e le restanti 16 verranno finalizzate con la riunione odierna, mentre per EMAS sono già state deliberate 185 istanze, con 36 messe oggi all’ordine del giorno. LEGGI TUTTO

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    Giappone, tasso disoccupazione sale al 2,6% a febbraio

    (Teleborsa) – Risulta in aumento la disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di febbraio 2024 il tasso dei senza lavoro è salito al 2,6%, rispetto al 2,4% delmese precedente e atteso dagli analisti.(Foto: Photo by Alexander Smagin on Unsplash) LEGGI TUTTO