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    USA, indice NAHB marzo sale a 51 punti

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A marzo 2024 il dato si è attestato a 51 punti, rispetto ai 48 punti del mese precedente e superiore ai 48 punti attesi dal consensus.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali sale di 4 punti a quota 56, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi aumenta di 2 punti a 62 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è cresciuto di 2 punti a quota 34.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. “Con la Federal Reserve che dovrebbe annunciare futuri tagli dei tassi nella seconda metà del 2024, costi di finanziamento inferiori attireranno molti potenziali acquirenti nel mercato – ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB – Tuttavia, con la ripresa dell’attività edilizia, i costruttori probabilmente dovranno affrontare l’aumento dei prezzi dei materiali, in particolare del legname”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Rottamazione cartelle, ultimi giorni: prime tre rate entro il 20 marzo

    (Teleborsa) – Ancora due giorni per pagare le prime tre rate della Rottamazione-quater. La legge di conversione del decreto Milleproroghe (Legge n. 18/2024) ha differito al prossimo 15 marzo i versamenti della Definizione agevolata delle cartelle con scadenza 31 ottobre 2023 (prima o unica rata), 30 novembre 2023 (seconda rata) e 28 febbraio 2024 (terza rata) ma – fa sapere l’Agenzia delle entrate-Riscossione – è prevista una tolleranza di cinque giorni: saranno, pertanto, considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro il 20 marzo 2024. La proroga dei termini riguarda anche le prime due rate della Definizione agevolata, con scadenza 31 gennaio e 28 febbraio 2024, per i soggetti colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023 residenti nei territori indicati nell’allegato 1 al Decreto Legge n. 61/2023,cosiddetto decreto Alluvione (convertito con modificazioni dalla Legge n. 100/2023).Per pagare devono essere utilizzati i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute già inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione e disponibile in copia anche sul sito dell’Agenzia. In caso di pagamento non effettuato, eseguito oltre il termine ultimo oppure di ammontare inferiore rispetto all’importo previsto, verranno meno i benefici della Definizione agevolata e quanto già corrisposto sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo.PAGAMENTI VIA WEB, IN BANCA, POSTE E TABACCAI – È possibile pagare in banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali, dai tabaccai e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale online dell’Agenzia oppure con l’App Equiclick tramite la piattaforma pagoPa. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrateRiscossione prenotando un appuntamento.COME RICHIEDERE LA COPIA DEI MODULI DI PAGAMENTO – I contribuenti che hanno necessità di recuperare la Comunicazione delle somme dovute e i moduli di pagamento, possono sempre scaricarne una copia direttamente nell’area riservata delsito dell’Agenzia oppure riceverla via e-mail inviando una richiesta dall’area pubblica, senza necessità quindi di pin e password, allegando un documento di riconoscimento.IL SERVIZIO CONTI-TU – Nell’area pubblica del sito di Agenzia delle entrate-Riscossione è disponibile anche ContiTu, il servizio che consente di scegliere di pagare in via agevolata soltanto alcuni degli avvisi/cartelle contenuti nella Comunicazione delle somme dovute. Per farlo è necessario accedere alla voce ContiTu tra le pagine del sito dedicate alla Definizione agevolata e compilare la richiesta. Al termine della procedura il contribuente riceve via e-mail il prospetto di sintesi con le cartelle/avvisi che ha scelto di pagare e irelativi moduli di pagamento. Per i restanti debiti riportati nella Comunicazione la Definizione agevolata non produrrà effetti.COSA PREVEDE LA DEFINIZIONE AGEVOLATA – La Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), consente di versare solo l’importo dovuto a titolo dicapitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per quanto riguarda i debitirelativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi contributivi), non sono da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi (comunque denominati, compresepertanto le c.d. maggiorazioni), nonché quelle dovute a titolo di aggio. LEGGI TUTTO

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    Mutui, incendi 2023 in Sicilia: la nota ABI

    (Teleborsa) – L’Abi ha “diffuso una lettera circolare agli Associati in cui segnala che è stata pubblicata, sul sito del dipartimento della protezione civile, l’ordinanza del capo dipartimento della protezione civile con cui è stata adottata una misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui, in conseguenza dei gravi incendi e dell’eccezionale ondata di calore che a partire dal 23 luglio 2023 hanno interessato i territori delle province di Catania, di Messina, di Palermo e di Trapani”.Così l’associazione in una nota spiegando che “tale ordinanza, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, recepisce i contenuti dell’accordo sottoscritto da Abi e dalle Associazioni dei consumatori per assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali”.Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale “sarà possibile per le banche dar seguito alla richiesta dell’Abi di dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui per questi territori”, conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Credit Outlook 2024: “Rischio di default per le imprese non-finanziarie italiane resta alto”

    (Teleborsa) – Resta ancora elevato il rischio di default per le imprese non finanziarie italiane. La probabilità di default a dicembre 2023 è salita al 6,22% contro il 5,68% di un anno prima, un valore ben superiore ai livelli pre-Covid (a fine 2019 era al 4,45%). Un trend che potrebbe però stabilizzarsi nel 2024: in uno scenario più favorevole, la probabilità di default scenderebbe al 6,13%, mantenendosi in ogni caso al di sopra del 6%, livello mai raggiunto prima del dicembre 2023. In uno scenario con alcuni elementi peggiorativi rispetto all’attuale situazione economica, la probabilità di default è prevista in ulteriore salita al 6,39%. È quanto emerge dal Credit Outlook 2024 di Cerved Rating Agency, l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese non finanziarie italiane e delle emissioni di titoli di debito. “Il trend negativo riscontrato a partire dal periodo pandemico non è ancora stato riassorbito e gli stress macroeconomici sequenziali, causati da tensioni geopolitiche, inasprimento delle condizioni di finanziamento e dinamiche inflattive – commenta Fabrizio Negri, Ceo di Cerved Rating Agency – continuano a influenzare il rischio di credito delle imprese italiane. In particolare, in rialzo dei tassi iniziato nell’estate 2022 ha contribuito al peggioramento della PD e prevediamo che la permanenza prolungata su livelli elevati possa ancora pesare sul merito creditizio. Questo elemento, congiuntamente agli altri fattori, continua a influenzare il rischio di credito delle imprese italiane, che vediamo però in lieve flessione nello scenario più positivo atteso a fine 2024”.L’aumento della rischiosità di portafoglio nell’ultimo triennio è evidente dalla variazione della percentuale di soggetti valutati con un rating positivo (Investment Grade) nel campione di oltre 15mila società di capitali cui Cerved Rating Agency ha assegnato un rating creditizio: si è scesi infatti dal 56,7% di dicembre 2019 al 40,8% di dicembre 2023, invertendo sostanzialmente le proporzioni tra le imprese che si rivelano solide dal punto di vista finanziario e quelle invece più fragili.Secondo le stime del Credit Outlook 2024 la probabilità di default al 2024 per le imprese non-finanziarie italiane va dal 6,13% nel caso più favorevole e probabile, al 6,82% in quello peggiore. Per rappresentare meglio la potenziale evoluzione del rischio di credito, infatti, si sono ipotizzati tre diversi scenari. Nello scenario base Cerved assume che le tensioni geopolitiche persistano, ma con ricadute limitate: l’attività economica si consoliderebbe nella seconda metà del 2024 – supportata dalla diminuzione dell’inflazione, dal taglio dei tassi d’interesse e da una maggiore solidità del mercato del lavoro – e questo abbasserebbe il rischio di default dall’attuale 6,22% al 6,13%. Nello scenario intermedio, invece, il tasso salirebbe al 6,39% a causa di un peggioramento delle attuali condizioni economiche, dovuto a un possibile inasprimento dei conflitti in atto, a un rinvio del taglio dei tassi da parte della BCE e a ritardi nell’attuazione del PNRR. Infine, nel caso di uno scenario estremamente grave, caratterizzato da un’estensione dei conflitti, dal rischio concreto di stagflazione sia negli Stati Uniti sia in UE, da tassi di interesse più elevati e dalla sospensione dei piani del PNRR, la probabilità di default potrebbe raggiungere addirittura il 6,82%, con un forte deterioramento della qualità del credito e una sensibile migrazione delle imprese valutate verso le classi di rating peggiorative.Se si analizzano i settori produttivi si assiste però a fenomeni molto differenti per via del diverso andamento del mercato: da un lato, il turismo e la ristorazione, l’industria farmaceutica e l’ICT hanno alte probabilità di vedere ridotto, anche sensibilmente, il rischio di default, mentre settori manifatturieri come il tessile e l’industria della gomma e della plastica, ma anche l’agricoltura, registrerebbero un ulteriore aumento del rischio di credito. Lo stesso dicasi per le dimensioni di impresa: le grandi aziende vedrebbero ridursi il rischio di default del 4% mentre le piccole solo dell’1%, a causa della maggior fragilità dal punto di vista finanziario. LEGGI TUTTO

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    Beni culturali: ENEA, online volume su tecnologie per tutela e valorizzazione

    (Teleborsa) – Mettere a fattore comune il lavoro portato avanti da tutti i dipartimenti ENEA a beneficio sia del processo di comunicazione e collaborazione interna che dell’avvio di azioni sinergiche per affrontare nuove sfide e per la preparazione di nuovi percorsi progettuali competitivi da proporre a livello nazionale ed europeo. Con questo obiettivo ENEA ha reso disponibile gratuitamente sul proprio sito il volume “Ricerca, sviluppo e applicazioni per i Beni Culturali – Dai risultati del progetto VADUS alle future collaborazioni”, che documenta attività e tecnologie per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale che ENEA mette a disposizione di musei, soprintendenze e PMI. Tra le istituzioni culturali con cui ENEA ha collaborato più di recente figurano il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma; il Museo Egizio di Torino; il Parco Archeologico di Ostia Antica (Roma) e la Soprintendenza per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.”Questo volume – spiega ENEA in una nota – raccoglie le memorie del workshop ‘Ricerca, sviluppo e applicazioni per i Beni Culturali. Dai risultati del progetto VADUS alle future collaborazioni’ che si è svolto a Frascati il 9 e il 10 maggio 2023 e rappresenta un ottimo strumento di divulgazione per i progetti e le attività in corso in ENEA sul tema della salvaguardia, tutela e cura del patrimonio culturale. Sono qui, quindi, presentate le soluzioni tecnologiche innovative, i prototipi high-tech e le infrastrutture di eccellenza che l’Agenzia mette a disposizione di musei, soprintendenze, istituzioni culturali e piccole e medie imprese per la diagnostica, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano”.”L’entusiastica partecipazione e il contributo di tutti i colleghi – si legge nell’abstract – hanno permesso di arrivare al successo dell’evento e alla realizzazione di questo volume e, pertanto, a loro vanno i più sentiti ringraziamenti. Ai quali si aggiungono quelli rivolti ai numerosi ospiti e alle prestigiose istituzioni che sono intervenute alla discussione, avviando nuovi interessanti canali di comunicazione e collaborazione”. LEGGI TUTTO

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    ICE, Zoppas: “2024 all’insegna della cautela da parte dei mercati internazionali”

    (Teleborsa) – “Il 2024 inizia all’insegna della cautela da parte dei mercati internazionali. Tengono le esportazioni italiane nel mese di gennaio 2024 con un valore pari a 47,5 miliardi di euro, variate del -0,2% rispetto allo stesso mese del 2023, quando si era registrata una crescita del 15,5% rispetto a gennaio 2022. Si tratta di un segnale incoraggiante soprattutto se confrontato con la brusca frenata registrata a dicembre (-7,8% rispetto l’anno precedente) dovuta a un generale rallentamento della domanda, alla situazione congiunturale economica e, tra le altre cose, anche alle difficoltà logistiche causate dalle limitazioni di movimento nel Canale di Suez”. È quanto afferma il presidente di ICE, Matteo Zoppas, commentando i dati diffusi da ISTAT in merito all’export di gennaio 2024.”Incerto – prosegue Zoppas – l’andamento nei mercati europei dove le flessioni registrate a gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente nelle vendite in Germania (-2,9%) e Francia (-3,5%) sono state compensate da una crescita in Spagna (+9,2%), Polonia (+14%) e Paesi Bassi (+6,4%); mentre nei mercati extra Ue buoni segnali arrivano dai Paesi ASEAN e OPEC, entrambi a +26%, dal Giappone (+19,9%) e dagli Stati Uniti (+14,4%). Eccezione fa la Cina con una riduzione degli acquisti dall’Italia del 46,1% rispetto al gennaio 2023, mese in cui si era registrato un incremento eccezionale nelle esportazioni di prodotti farmaceutici”.”A trainare le esportazioni – spiega il presidente di ICE – sono stati soprattutto l’abbigliamento e i prodotti agroalimentari cresciuti rispettivamente del 17% e 14% con andamenti, per questi ultimi, particolarmente buoni in USA e Cina. In Giappone le vendite di prodotti alimentari italiani sono più che raddoppiate (+117%) a testimonianza del successo e apprezzamento per il cibo italiano nei mercati asiatici.Lo stesso giorno della Cabina di regia del Piano Mattei, segnali positivi arrivano dal continente africano dove le esportazioni italiane nel mese di gennaio sono cresciute rispetto allo stesso periodo del 2023 del 5,5% in Nord Africa e del 16,3% nell’area dell’Africa Subsahariana. L’Africa si conferma quindi un continente in crescita e con buone prospettive per le aziende italiane soprattutto nei settori legati ai servizi per la salute, l’ambiente e il trattamento delle acque, l’agricoltura, l’energia e le infrastrutture, come messo in luce oggi in occasione della riunione della Cabina di Regia del Piano Mattei, che si è svolta sotto la guida del Premier Meloni. In un contesto ancora caratterizzato dal perdurare di tensioni geopolitiche l’Africa rappresenta un’opportunità imperdibile per le aziende italiane di espandersi verso nuovi mercati potenziali, al di là delle tradizionali aree di commercializzazione associate al marchio Made in Italy”. LEGGI TUTTO

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    Anasf: al via l’undicesima edizione di ConsulenTia24

    (Teleborsa) – In arrivo l’undicesima edizione di ConsulenTia 24. Organizzato dall’Associazione Nazionale dei Consulenti Finanziari (Anasf), il più grande evento dedicato ai consulenti finanziari italiani avrà luogo presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma da lunedì 19 a giovedì 21 marzo. Numerose le tavole rotonde previste con la partecipazione di esponenti del mondo politico, istituzionale e dell’industria finanziaria. Come rilevato dal Centro Studi & Ricerche Anasf (CS&R), al 31 dicembre 2023 erano iscritti all’Albo unico dei consulenti finanziari oltre 51.800 consulenti abilitati all’offerta fuori sede, di cui 12.385 associati ad Anasf. Le consulenti donne con un mandato attivo risultano 8.003, pari al 22,6% di tutti i consulenti. Numeri significativi che attestano una crescita per il settore. “Negli ultimi anni, il ruolo dei consulenti finanziari – spiega Luigi Conte, presidente (Anasf) – è stato fondamentale a supporto delle scelte di investimento dei cittadini italiani. Nonostante la congiuntura economica complessa caratterizzata dagli eventi geopolitici la fiducia instaurata tra noi e i nostri clienti ha permesso di mantenere un approccio razionale ai mercati, perseguendo risultati di valore nel tempo. Questo successo distintivo, che si riscontra tra coloro che si rivolgono a un professionista del risparmio, è sostenuto dalla nostra continua educazione finanziaria. I dati sono particolarmente incoraggianti e fotografano risultati molto positivi”. Secondo le stime di Assoreti a fine 2023 il patrimonio dei risparmiatori, seguiti dai consulenti finanziari ha raggiunto 785,1 miliardi di euro evidenziando una crescita del 12,3% rispetto ai 698,9 miliardi dell’anno precedente. Il bilancio complessivo del 2023 si è chiuso con la terza migliore raccolta annuale di sempre, pari a 43,9 miliardi di euro. A gennaio 2024 erano 4,98 milioni i clienti primi intestatari delle reti di consulenza, con una crescita rispetto all’anno scorso (gennaio 2023) pari a circa 290 mila unità.”I temi cruciali che verranno affrontati nel corso dell’evento – continua Conte – riguardano l’impatto dell’intelligenza artificiale, la situazione finanziaria delle famiglie e delle imprese, e gli aspetti normativi della professione dei consulenti finanziari. ConsulenTia24 offre un’opportunità preziosa per proseguire il dibattito su come proteggere e valorizzare il risparmio italiano insieme a istituzioni, il Governo, gli stakeholder e le autorità di controllo. Questa edizione si concentrerà sull’educazione finanziaria, fondamentale per la crescita socioeconomica del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Piano Mattei, Palazzo Chigi: “In Cabina di regia il punto su prime missioni e step futuri”

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto oggi a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia sul Piano Mattei. Le funzioni attribuite all’organismo sono: il coordinamento delle attività del Governo nei confronti delle Nazioni africane, la finalizzazione e l’aggiornamento costante del Piano, il monitoraggio della sua attuazione e l’approvazione della relazione annuale al Parlamento. Lo fa sapere Palazzo Chigi in una nota.Alla riunione hanno preso parte, oltre ai ministeri coinvolti e alla Conferenza delle Regioni e delle Province, i rappresentanti delle diverse agenzie e società dello Stato e delle imprese a partecipazione pubblica, dell’università, della ricerca, del terzo settore che si occupano di cooperazione e sviluppo. La composizione della Cabina di regia prevede il coinvolgimento e la partecipazione di ulteriori soggetti, pubblici e privati, sulla base delle materie e degli interventi all’ordine del giorno.Nel corso della riunione sono stati ricordati i sei pilastri del Piano Mattei (istruzione/formazione; sanità; acqua e igiene; agricoltura; energia; infrastrutture) e i progetti pilota avviati, nella prima fase di attuazione del Piano, in nove Nazioni africane: Algeria, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia. Inoltre, si è fatto il punto sulle prime missioni operative svolte dalla Struttura di Missione per il Piano Mattei e sulle prossime in calendario. In questo quadro – fa sapere Palazzo Chigi – rientra anche la visita di Meloni, in Egitto, in programma per il prossimo 17 marzo. LEGGI TUTTO