More stories

  • in

    UK, Antitrust avvia indagine su acquisizione di Bakkavor da parte di Greencore

    (Teleborsa) – La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, ovvero l’antitrust britannico, ha avviato un’indagine sulla prevista acquisizione di Bakkavor Group da parte di Greencore Group, entrambe attive nel settore dei cibi pronti.La fine del periodo iniziale e il termine ultimo per la CMA per annunciare la propria decisione in merito al rinvio della fusione per un’indagine di fase 2 è il 27 ottobre 2025. LEGGI TUTTO

  • in

    Stellantis, Urso: dal prossimo anno produzione potrà tornare a crescere

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, AdolfoUrso, ha dichiarato che dal prossimo anno la produzione di Stellantis in Italia tornerà a crescere. “In tutta Europa le case automobilstiche decidono la chiusura di interi stabilimenti. In Italia con l’accordo del Piano Stellantis l’azienda ha preso l’impegno di tenere in produzione tutti gli stabilimenti e a non fare licenziamenti”, ha affermato a RaiNews24. “Penso che con investimenti programmati per 2025 (2 miliardi di euro) e i nuovi modelli, dal prossimo anno si potrà tornare a crescere per i livelli produttivi”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Canada, PIL 2° trimestre frena dell’1,6%, peggior dato da pandemia

    (Teleborsa) – Frena l’economia canadese nel 2° trimestre dell’anno. Secondo i dati pubblicati dall’ufficio statistico canadese, il tasso annualizzato fa segnare un -1,6%, la peggiore contrazione dalla pandemia, attestandosi ben al di sotto delle attese (-0,6%), dopo la crescita del 2% registrata in precedenza.Il PIL ha registrato una contrazione mensile dello 0,1% a giugno, risultando al di sotto del consensus (+0,1%), mentre la variazione trimestrale si attesta all’1,2% dal 2,3% precedente. (Foto: sebastiaan stam su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Stati Uniti, fiducia Università Michigan agosto rivista al ribasso

    (Teleborsa) – Rivisto leggermente al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di agosto 2025, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 58,2 punti dai 58,6 della lettura preliminare e rispetto ai 61,7 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 55,9 punti dai 57,2 della stima preliminare e rispetto ai 57,7 di luglio, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata al rialzo a 61,7 punti dal preliminare di 60,9 punti e si confronta con i 68 del mese precedente.(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Lavoro, come il sistema formativo crea dei mismatch: lo studio dei consulenti del lavoro

    (Teleborsa) – Il mondo del lavoro cambia rapidamente, ma il sistema formativo italiano fatica ancora a tenere il passo. Pur in presenza di investimenti in orientamento e nel potenziamento dell’offerta didattica, permane un divario rispetto ai reali fabbisogni espressi dal mercato, con effetti sulla capacità del Paese di valorizzare le competenze disponibili. Le immatricolazioniuniversitarie per l’anno accademico 2024/2025 confermano una tendenza consolidata: crescono le iscrizioni nei corsi con minori sbocchi occupazionali come psicologia (+94% negli ultimi dieci anni), lettere e filosofia (+46%), scienze della formazione (+46%) e arte e design (+40%); mentre restano insufficienti quelle in settori chiave come ingegneria, informatica ed economia. Ogni anno mancano oltre 22mila laureati in ingegneria, 14mila in ambito economico e 7mila in quello medico-sanitario. Un divario che rischia di ampliarsi, mettendo in difficoltà le imprese nella ricerca di competenze adeguate. Lo rileva uno studio dei consulenti del lavoro, che analizza i dati occupazionali e scolastici tra il 2019 e il 2024 e ne proietta le criticità fino al 2029. A un anno dalla laurea il tasso di occupazione varia sensibilmente a seconda del percorso scelto: si passa dal 93,4% per ingegneria industriale e 92,6% per informatica, al 79,8% per giurisprudenza, 71,6% per lingue, 68,7% per arte e design, 61,5% per l’area umanistica e 60% per psicologia. Un dato che sorprende, soprattutto considerando che nello stesso periodo l’occupazione giovanile è aumentata. Tra il 2019 e il 2024 il tasso per i 18-29enni è salito dal 39,1% al 42,7%, con un incremento ancora più marcato tra i laureati (dal 48,7% al 55,3%).Permane poi uno squilibrio di genere: nei corsi di educazione e formazione le donne sono il 93,8% degli immatricolati, mentre restano poco presenti nei percorsi tecnico-scientifici, quelli con le maggiori opportunità di impiego. Lo stesso disallineamento si osserva nella scuola secondaria: nell’anno scolastico 2024/2025 oltre il 51% degli studenti ha scelto un liceo, mentre gli istituti professionali, più aderenti ai fabbisogni occupazionali, si fermano al 15,4%, in calo del 19,3% rispetto al 2018/2019. Nel quinquennio 2025-2029 le imprese avranno bisogno ogni anno di oltre 135mila diplomati da percorsi professionali, ma il sistema ne fornirà solo 70mila. Si prevede così una carenza strutturale di circa 65mila unità l’anno, soprattutto nei settori dell’edilizia, meccanica, elettrico, agroalimentare e amministrazione.Gli interventi su orientamento e offerta formativa, seppur significativi, non si sono ancora tradotti in un impatto concreto sull’allineamento tra formazione e occupazione. “Va costruito un ponte solido tra scuola e lavoro, affinché ogni giovane possa accedere a percorsi di studi realmente in linea con le esigenze del mercato del lavoro – ha dichiarato Rosario De Luca, presidente del consiglio dell’ordine dei consulenti del lavoro –. In molte aree del Paese l’offerta formativa resta carente, soprattutto nei settori tecnico scientifici, e non tutte le famiglie hanno la possibilità di sostenere costi importanti legati agli studi universitari fuori sede. È importante investire in un sistema formativo di prossimità e coerente con i fabbisogni occupazionali, in grado di valorizzare i talenti e accompagnarli verso opportunità concrete”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, PMI Chicago peggiora a 41,5 punti in agosto

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di agosto, l’indice PMI Chicago si è attestato a 41,5 punti contro i 47,1 punti del mese precedente. Il dato risulta anche inferiore alle aspettative degli analisti che erano per una discesa più contenuta a 46,6 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Lavoro, Agea: decisione lungimirante autorizzare Inps e Inail ad assumere nuovi ispettori di vigilanza

    (Teleborsa) – Il direttore generale di Agea, FabioVitale, ha accolto con favore la pubblicazione del decreto del ministro del Lavoro (di concerto con il ministro dell’Economia) che autorizza Inps e Inail ad assumere nuovi ispettori di vigilanza. “Una decisione lungimirante del ministro Calderone e del Governo Meloni che segna finalmente il superamento dell’esaurimento dei ruoli, una problematica che ha avuto ripercussioni negative su tutto il Sistema-Paese – ha sottolineato Vitale –. Agea, in sinergia con l’Inps nella lotta contro il caporalato, il lavoro nero e lo sfruttamento, vede in queste assunzioni un’opportunità per rendere le nostre azioni comuni più incisive e capillari”.Vitale ha aggiunto che “anche in qualità di membro del Cda Inps, con tutta la nuova governance, fin da da subito mi sono impegnato per invertire la tendenza al depauperamento di una cultura ispettiva consolidata, fondamentale per il presidio della legalità. Adesso dobbiamo guardare al futuro, facendo evolvere il ruolo dell’ispettore di vigilanza Inps, perché ogni territorio ha le sue peculiarità e solo chi le conosce profondamente, come gli ispettori Inps, può fornire feedback utili da mettere a sistema. Solo creando sinergie positive tra centro e territorio, possiamo migliorare l’efficacia della vigilanza ispettiva”. LEGGI TUTTO

  • in

    India, PIL 1° trimestre in forte crescita prima della guerra dei dazi USA

    (Teleborsa) – L’economia indiana è cresciuta del 7,8% nel trimestre aprile-giugno, il primo dell’anno fiscale 2025-2026, in accelerazione rispetto al +7,4% registrato nel trimestre precedente e superiore alla stoma media degli analisti a +6,7% (fra un minimo di 6,3% ed un massimo del 7%). Si tratta del quinto trimestre consecutivo di crescita sostenuta e si confronta con il +6,7% registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato, ovviamente, non sconta ancora le tensioni commerciali con gli Stati uniti, che sono scoppiate subito dopo.A trainare la crescita quasi tutti i segmenti del settore primario, eccetto il minerario, che dà un contributo negativo al PIL per -3,1% contro il +6,6% dell’anno prima. Bene l’agricoltura con un +3,7% da +1,5%. Bene anche il secondario con la manifattura a +7,7% da +7,6%, ed i terziario, dove spicca la crescita dei servizi finanziari (+95% da +6,6%). LEGGI TUTTO