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    USA, spese costruzioni in diminuzione a gennaio

    (Teleborsa) – Scende, contro attese per una leggera crescita, la spesa per costruzioni in USA a gennaio 2024. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.102,4 miliardi di dollari, registrando un calo dello 0,2% su base mensile, rispetto al +0,2% delle stime degli analisti e al +1,1% di dicembre (rivisto da un preliminare +0,9%).Su base annua si è visto invece un incremento dell’11,7%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono salite dello 0,1% a 1.623,4 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono cresciute dello 0,2% a 900,8 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,9% a 479 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifatturiero febbraio rivisto al rialzo a 52,2 punti

    (Teleborsa) – Secondo l’ultimo sondaggio PMI compilato da S&P Global, i dati di febbraio hanno segnalato un ritmo di miglioramento più rapido nella salute del settore manifatturiero statunitense. Il tasso di crescita complessivo è stato il più rapido da luglio 2022, con la ripresa sostenuta da un rinnovato aumento della produzione e da un aumento più rapido dei nuovi ordini. La domanda dei clienti nazionali ed esteri si è rafforzata, facendo aumentare le vendite totali al ritmo più rapido da maggio 2022. Il maggiore afflusso di nuovi ordini ha innescato un ritmo più rapido nella creazione di posti di lavoro e un aumento degli acquisti di input, poiché l’accumulo di scorte è diventato un obiettivo rinnovato.L’indice S&P Global US Manufacturing Purchasing Managers’ Index (PMI) destagionalizzato si è attestato a 52,2 punti a febbraio, in aumento rispetto ai 50,7 di gennaio e superiore alla stima flash precedentemente pubblicata di 51,5.”Il settore manifatturiero sta mostrando segnali incoraggianti di uscita dal malessere che ha perseguitato il settore della produzione di beni per gran parte degli ultimi due anni – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence – Dopo un lungo periodo di riduzione delle scorte per tagliare i costi, le fabbriche stanno ora ricostruendo sempre più i livelli delle scorte di magazzino, aumentando la domanda di input e spingendo la produzione più in alto a un ritmo che non si vedeva dall’inizio del 2022″. “Ci sono anche segnali di una domanda più forte di beni di consumo, legato in parte ai segnali di allentamento della crisi del costo della vita – ha aggiunto – Le aziende stanno di conseguenza investendo in più personale e più attrezzature, ponendo le basi per ulteriori incrementi della produzione nei prossimi mesi per favorire, si spera, una ripresa più forte e sostenibile dell’economia manifatturiera”. LEGGI TUTTO

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    Abu Dhabi, tecnologia italiana per progetto da 200 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Tecnologia italiana e un investimento da 200 milioni di dollari per il nuovo stabilimento da 100mila metri quadri in fase di costruzione ad Abu-Dhabi per la produzione di profilati di alluminio, essenziali per l’industria fotovoltaica e per quella dei veicoli elettrici. L’Italia conferma quindi il proprio primato nel settore delle macchine industriali e riesce ad avere la meglio su produttori meno costosi, ma di qualità decisamente inferiore.”Il processo industriale richiede precisione e affidabilità e su questo i macchinari made in Italy non temono confronti. L’attenzione al dettaglio e la cura nel fornire soluzioni taylor-made contraddistingue i prodotti italiani e fa sì che siano preferiti rispetto ad altre soluzioni più economiche”, spiega Francesco Cipriano, head of operations di I-FT per gli Emirati. “I fornitori italiani hanno dimostrato pronta reattività e un atteggiamento problem-solving che su altri produttori, anche più grandi, è difficile trovare – aggiunge Cipriano – una conferma che il sistema delle PMI italiano compensa in ingegno e spirito d’adattamento quello che manca a livello di soglia dimensionale”.Una volta arrivato a regime, lo stabilimento produrrà 28mila tonnellate di profilati di alluminio, utilizzando per il 60% alluminio riciclato. “L’investimento in Kings Aluminum è stata una sfida per dimensioni, complessità e tempistiche, ma il nostro team era molto motivato a portarlo a termine per dare il contributo di A&A nella lotta al climate change. Infatti lo stabilimento, che sarà operativo ad inizio 2025, utilizzerà 17.500 tonnellate di alluminio riciclato all’anno, evitando l’immissione in atmosfera di 150.000 tonnellate di CO2 all’anno, equivalenti alle emissioni di CO2 prodotte da 1,5 milioni di autoveicoli per coprire una distanza di 500 km” conclude Robin Philips, CEO di A&A Associates.(Foto: Kevin JD su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Sciopero provinciale e manifestazione: sindacati dell’automotive a Torino chiedono rilancio del settore

    (Teleborsa) – L’assemblea dei delegati di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM, Aqcfr riunitasi a Torino ha deciso di proclamare ad aprile uno sciopero provinciale di 8 ore con manifestazione dei lavoratori del settore automotive (Stellantis e indotto), per chiedere la salvaguardia e il rilancio del comparto. La mobilitazione – si legge in una nota – sarà organizzata con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni locali, il governo e il sistema industriale automotive sulla profonda crisi che sta attraversando il settore auto a Torino. Il tavolo automotive e quelli di crisi al Mimit non hanno ancora dato risposte adeguate. “Le organizzazioni sindacali chiedono un impegno concreto affinché vengano portate nuove produzioni a Torino e affinché l’intero comparto sia sostenuto ad affrontare i contraccolpi occupazionali del processo di transizione”. Nel corso delle prossime settimane, le organizzazioni sindacali svolgeranno le assemblee dei lavoratori in tutte le aziende del comparto automotive. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Tribunale dichiara stato insolvenza

    (Teleborsa) – Nuovo tassello nel complesso dossier ex Ilva: il Tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza per Acciaierie d’Italia Spa. Passaggio che, di fatto, consente di fatto di avviare l’amministrazione straordinaria. La dichiarazione dell’insolvenza, allo stesso tempo, dovrebbe far scattare un’inchiesta con l’ipotesi di bancarotta sulla gestione e i conti dell’ex Ilva.In Acciaierie d’Italia spa c’è una “assoluta assenza di liquidità di cassa” che può compromettere la “sopravvivenza” della società. E’ quanto emerge dal provvedimento del Tribunale fallimentare di Milano, presieduto da Laura De Simone, che ha dichiarato oggi lo “stato di insolvenza” dell’ex Ilva, per cui ora di fatto può partire l’amministrazione straordinaria. Uno stato di “assenza di liquidità” non contestato, tra l’altro, nemmeno dalla stessa società.I giudici (del collegio presieduto da Laura De Simone) hanno fissato l’udienza per l’accertamento dello stato passivo e le domande dei creditori per il 19 giugno.Nell’udienza di due giorni fa, davanti alla Sezione fallimentare, i legali di Invitalia, socio pubblico di AdI spa, e del Commissario straordinario Giancarlo Quaranta, nominato dal governo, avevano ribadito la richiesta di dichiarazione dello stato di insolvenza per far partire di fatto l’amministrazione straordinaria. Mentre gli avvocati di Arcelor Mittal, ancora socio privato di maggioranza, avevano chiesto, invece, come contromossa il cosiddetto concordato “in bianco” per tutto il gruppo, che comprende Acciaierie d’Italia spa, AdI Energia srl, AdI Servizi Marittimi srl e AdI Tubiforma srl. Istanze queste ultime respinte. LEGGI TUTTO

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    Gas, EIA; stoccaggi USA in calo di 96 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 23 febbraio 2024 sono risultati in calo di 96 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (-86 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 60 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.374 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 11,7% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.126) e in crescita del 26,5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 1.876 BCF. LEGGI TUTTO

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    Tav, consegnata la quinta fresa che scaverà il tunnel del Moncenisio

    (Teleborsa) – La quinta delle sette frese per lo scavo del tunnel di base della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è tata consegnata oggi nella fabbrica della Herrenknecht in Germania al raggruppamento franco-italiano ELYOT, composto da Eiffage Ge’nie civil (mandataria), Spie batignolles ge’nie civil, Ghella e Cogeis. Lo comunica Telt in una nota. Insieme alla sua gemella, consegnata lo scorso 21 dicembre, dovrà scavare il tratto più lungo e complesso del tunnel di base del Moncenisio: 18 km attraverso il confine tra Francia e Italia, dall’area di Villarodin-Bourget/Modane al sito di sicurezza sotterraneo di Clarea, nel punto più profondo del tracciato dell’opera. Il tunnel di base del Moncenisio, in costruzione sotto le Alpi tra Francia e Italia, è l’elemento centrale della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione la cui realizzazione è gestita da TELT. Si inserisce nel cuore del Corridoio Mediterraneo della nuova rete europea di trasporti TEN-T. Daniel Bursaux, Presidente di TELT “Queste cinque nuove frese – ha dichiarato il presidente di Telt Daniel Bursaux – consentiranno al progetto del tunnel di base della Torino-Lione di fare un salto di qualità. Diventa cosi’ ancora più concreto il completamento di questo anello centrale del Corridoio Mediterraneo della rete TEN-T. Le equipe di TELT e delle aziende partner sono orgogliose di contribuire alla costruzione di un’Europa più green e meglio collegata”. “Sono sette in totale le TBM che serviranno per completare lo scavo di due gallerie di 57,5 km ciascuna che costituiscono il tunnel di base del Moncenisio, il più lungo tunnel ferroviario al momento in costruzione al mondo – ha aggiunto il dg Maurizio Bufalini -. Oggi abbiamo cinque frese costruite, 3 miliardi di lavori in corso, 36 km di gallerie scavate sugli oltre 160 km totali da realizzare e dieci cantieri attivi nei due Paesi è una sfida tecnica e ingegneristica enorme ed èun impegno che Italia, Francia e Europa, hanno preso con i cittadini per collegare il Continente in modo più efficiente e sostenibile. TELT concretizza questa responsabilità già nella fase costruttiva dell’opera, chiedendo alle imprese al lavoro sui cantieri uno sforzo di innovazione che si declina anche nell’individuazione delle migliori eccellenze mondiali nei diversi ambiti: in questo caso le imprese hanno scelto un’eccellenza europea riconosciuta in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, compromessi di acquisto case in calo a gennaio

    (Teleborsa) – Frenano le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di gennaio 2024, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un decremento del 4,9% su base mensile, portandosi a quota 74,3 punti dai 78,1 di dicembre. Il mese precedente si era registrato un aumento (rivisto) del 5,7%.Il dato si confronta con il +1,4% atteso dagli analisti.(Foto: © Alexander Raths / 123RF) LEGGI TUTTO