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    IEG, Pescare Show a Napoli: “Passione, sport e sostenibilità alla Mostra d’Oltremare”

    (Teleborsa) – Con la sua antica tradizione marittima, i suoi 480 chilometri di coste e oltre mille chilometri di rete fluviale, la Campania è legata da sempre alla passione per la pesca. Da venerdì 1 a domenica 3 marzo, Napoli sarà per la prima volta il palcoscenico di Pescare Show, la manifestazione di Italian Exhibition Group (IEG) dedicata alla pesca sportiva, al debutto alla Mostra d’Oltremare. In fiera novità di mercato, prodotti e attrezzature, ma anche aree speciali, convegni e dimostrazioni con i campioni sportivi e gli influencer di un settore che genera un giro d’affari di circa 2 miliardi di euro l’anno (dati FIPSAS- Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee 2021).I BIG DEL SETTORE A PESCARE SHOWTra i brand presenti, nomi di spicco delle attrezzature di pesca sportiva e dell’elettronica, come Colmic, Sunrise, Herakles, Avet Reel, Trabucco, Rapture, Lineaeffe, Scorziello SASA, Sud Pesca, Yuki, Seaspin, Seaquake, Gamakatsu, Spro, Black Hole, BKK, Mataki, Falcon, Jatsui, Tica Italia, Normic, Garmin, Raymarine, Fusion, Humminbird, Minn Kota, Cannon. Alla Mostra d’Oltremare anche associazioni e federazioni di diverse discipline sportive, stampa di settore e lo stand della Regione Campania.AREE SPECIALI E DIMOSTRAZIONI PER UN’ESPERIENZA COMPLETAOltre alla parte espositiva, Pescare Show offrirà al pubblico diverse aree speciali. Nel Social Media Corner sarà possibile incontrare gli influencer della pesca sportiva, come Luca Quintavalla, Stefano Adami, LoveFish, InPesca, Nicola Petrucci – Il Dottore IDP, Pesc’amore, A Pesca col Matto, Bob Lancia, Bucco’s Fishing Channel, Tycoon Lures. Da non perdere la Fly Tying Experience, un’area interamente dedicata al mondo della pesca a mosca, con dimostrazioni e workshop tenuti da costruttori amati dal pubblico, come Antonio Sabetta, Nunzio Troisi, Paolo Penna, Nicola Forlenza e Pasquale Monda. Il pomeriggio di sabato 2 marzo, l’Arena Oltremare sarà teatro di dimostrazioni e talk con i campioni e gli atleti FIPSAS delle nazionali di long casting e surf casting.UN FOCUS SULLA VALORIZZAZIONE E LA SOSTENIBILITÀ DEL PESCATONell’Arena Convegni si terrà anche un programma di incontri e dibattiti su temi di grande attualità per il settore, in particolare quello indicato dall’obiettivo 14 dell’Agenda 2030 dell’ONU: lo sviluppo sostenibile per la conservazione e l’utilizzo in modo durevole di oceani, mari e risorse marine. La pesca sportiva può infatti giocare un ruolo chiave nella tutela del mare e delle sue risorse: i pescatori sportivi sono i primi custodi dell’ambiente marino e sono impegnati nella promozione di pratiche di pesca sostenibili. Sabato 2 e domenica 3 marzo, esperti e istituzioni affronteranno temi quali la valorizzazione e la sostenibilità dei prodotti ittici, le azioni dalla Regione Campania per la realizzazione del piano ittico delle acque interne, il ruolo della pesca professionale nella tutela delle risorse marine e l’accessibilità portuale per i pescatori sportivi.La manifestazione si avvale della collaborazione di FIPSAS, la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, H2O, magazine di riferimento per il turismo alieutico e i viaggi di pesca, e Italian Fishing TV, la prima televisione italiana dedicata alla pesca sportiva. LEGGI TUTTO

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    “Economia della Cultura”, commercialisti: il 28 febbraio convegno a Napoli

    (Teleborsa) – Le analisi e le proposte della Commissione “Economia della Cultura” dei commercialisti italiani saranno al centro del convegno “L’economia della cultura come fattore di sviluppo”, che si svolgerà a Napoli mercoledì 28 febbraio (ore 9.30-13.30) presso Palazzo Fuga Real Albergo dei Poveri in piazza Carlo III e in diretta Facebook. L’evento, organizzato dalla Fondazione Nazionale Ricerca dei commercialisti in collaborazione con il Consiglio Nazionale della categoria, è patrocinato da ministero dell’Economia e delle Finanze, ministero della Cultura, Federculture e comune di Napoli. Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali di Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti; Antonio Tuccillo, presidente della FNC Ricerca; Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli; Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Napoli; Gianni Lepre, presidente della commissione “Economia della Cultura” del Consiglio nazionale dei commercialisti.Dopo una introduzione di Eliana Quintili, consigliera del Consiglio nazionale commercialisti, seguiranno gli interventi del ministro Gennaro Sangiuliano (Cultura), del viceministro Maurizio Leo (MEF), di Carolina Botti, direttrice ALES Referente Art Bonus per il ministero della Cultura; Franco Broccardi, presidente della commissione “Economia della Cultura” FNC Ricerca; Umberto Croppi, direttore Federculture; Marco D’lsanto, membro della commissione “Economia della Cultura” FNC Ricerca; Luigi La Rocca, direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e Soprintendente Speciale per il PNRR presso il Ministero della Cultura; Maria Lucetta Russotto, vicepresidente Fondazione nazionale ADR Commercialisti e responsabile operativa Competence Center Universitario Artes4.0; Irene Sanesi, membro della commissione “Economia della Cultura” FNC Ricerca.Verranno illustrate le evoluzioni fiscali che coinvolgono le attività artistiche e culturali alla luce della delega fiscale approvata dal Governo, come la riduzione dell’IVA sulla filiera dell’arte e l’introduzione di una disciplina specifica per la tassazione delle cessioni di opere d’arte tra privati. Inoltre, focus su una serie di proposte di riforme fiscali, in parte già presentate al ministero della Cultura, che vanno nella direzione di una revisione strutturata del sistema del fisco dei settori artistici e culturali, al fine di semplificare e razionalizzare la normativa vigente e di dare nuova linfa al settore.L’impegno dell’impresa in attività artistiche e culturali, con un ruolo attivo in termini di produzione e/o di sostegno a vario titolo, porta infatti indubbi vantaggi sia per la comunità esterna che per l’impresa stessa. In particolare, le imprese culturali rappresentano un nuovo paradigma d’impresa orientato alla creazione di valore diffuso con impatti positivi per la società nel suo complesso. Si parlerà del ddl Made in ltaly e degli strumenti che le imprese hanno a disposizione per investire in cultura: art lending, sponsorizzazioni, erogazioni liberali Art bonuse altro.Spazio verrà dato anche al rapporto pubblico-privato come elemento chiave per favorire lo sviluppo del settore culturale italiano, nell’ottica di superamento del binomio interesse pubblico vs interesse privato in nome di un interesse generale o collettivo e della concezione dei beni culturali come beni comuni. Per questo motivo, verranno trattati i temi del Partenariato Pubblico Privato speciale in ambito culturale e delle Zone Franche per la cultura. LEGGI TUTTO

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    Meloni a Washington il 1° marzo per incontrare Biden

    (Teleborsa) – La Casa Bianca ha annunciato che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà a Washington giovedì 1 marzo per incontrare il presidente americano, Joe Biden, “per riaffermare la forte relazione tra gli Stati Uniti e l’Italia”. In un comunicato della portavoce Karine Jean-Pierre si anticipa che i due leader “discuteranno gli approcci condivisi per affrontare le sfide globali, tra i quali l’impegno a continuare il sostegno all’Ucraina e contrastare l’aggerssione russa, il prevenire un’escalation regionale in Medio Oriente, la consegna di aiuti umanitari al popolo di Gaza, gli sviluppi in Nord Africa e lo stretto coordinamento transatlantico riguardo la Cina”.Inoltre, ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca, Biden e Meloni “discuteranno la presidenza italiana del G7 e coordineranno in anticipo il summit della Nato di Washington”. LEGGI TUTTO

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    Comunità energetiche rinnovabili, il Mase approva le Regole Operative

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato, con decreto direttoriale, le Regole Operative relative al decreto CER entrato in vigore il 24 gennaio scorso. Il documento, pubblicato anche sul sito del GSE, disciplina le procedure per l’accesso alle tariffe incentivanti e ai contributi in conto capitale previsti dal PNRR. “La pubblicazione delle Regole Operative è un ulteriore passo verso lo sviluppo delle Comunità energetiche, che rappresentano oggi la nuova frontiera delle rinnovabili – ha dichiarato l’Amministratore delegato del GSE Vinicio Mosè Vigilante – L’8 aprile renderemo operative le piattaforme attraverso le quali sarà possibile presentare le domande di ammissione alle tariffe incentivanti, ai contributi previsti dal PNRR e quella per verificare in via preliminare l’ammissibilità dei progetti”.Il GSE, per affiancare gli operatori nel percorso di costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili, oltre ad accompagnare il MASE nell’iniziativa InsiemEnergia, vero e proprio giro d’Italia per le CER, partirà con una serie di attività di comunicazione, promozione e assistenza per facilitare gli operatori nella comprensione del meccanismo e informare cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni e enti del terzo settore di tutte le opportunità legate alla nuova misura.Oltre all’attivazione di webinar tematici, saranno potenziati i canali di supporto e assistenza, con l’attivazione di uno sportello virtuale per un’interlocuzione diretta tra gli utenti e i tecnici del GSE e con la creazione di un canale telefonico dedicato alle tematiche legate alle CER.“Le Comunità energetiche rinnovabili e in generale l’autoconsumo diffuso, sono uno strumento fondamentale per garantire al Paese una transizione energetica orientata alla decarbonizzazione dei consumi, all’indipendenza energetica e alla democratizzazione dell’energia – Così il Presidente del GSE Paolo Arrigoni, che ha aggiunto – Il GSE, braccio operativo del Governo, è a fianco del MASE già dalla prima tappa a Bologna del Tour dedicato alle CER con nostri esperti che si confronteranno con le imprese, le associazioni e gli enti locali”.Il GSE pubblicherà inoltre a breve un nuovo strumento attraverso il quale sarà possibile simulare la costituzione di una comunità energetica rinnovabile o un gruppo di autoconsumo e calcolare, oltre a costi e benefici economici, anche l’investimento iniziale e i tempi di ritorno. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Biden annuncia nuove sanzioni Usa contro la Russia e invita Congresso ad approvare aiuti a Kiev

    (Teleborsa) – Alla vigilia del secondo anniversario dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato più di 500 nuove sanzioni contro la Russia per la guerra e per la morte di Alexei Navalny, ha riferito la Casa Bianca. Ieri il presidente americano ha incontrato in Californai la moglie e la figlia del dissidente russo morto in carcere. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti giovedì ha fatto sapere che più di cinquecento obiettivi in Russia saranno oggetto delle sanzioni e che “è importante ricordare che non è solo l’America a intraprendere queste azioni”.Le nuove sanzioni di Washigton si aggiungono infatti al 13esimo pacchetto di misure contro la Russia approvato dal Consiglio europeo. “Il pacchetto mira a limitare ulteriormente l’accesso della Russia a tecnologie militari, ad esempio per i droni, e a inserire nell’elenco altre imprese e persone fisiche che intervengono nello sforzo bellico russo. Con questo nuovo pacchetto il numero di singole voci negli elenchi supera 2000: un brutto colpo per tutti i sodali e complici della Russia nella sua guerra illegale contro l’Ucraina – ha spiegato in una nota la Commissione europea che ha accolto con favore la decisione del Consiglio –. Eppure non c’è spazio per l’autocompiacimento. È fondamentale che le sanzioni trovino piena attuazione, così da precludere a Mosca le entrate, i beni e le tecnologie di cui ha bisogno per alimentare la guerra. La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri per garantire l’effettiva applicazione delle misure e a collaborare strettamente con i paesi terzi per contrastare i tentativi di elusione”.L’Ucraina ha bisogno urgente di sistemi di difesa antiaerei e di caccia militari, ha intanto dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky. “Gli ucraini stanno finendo le munizioni. L’Ucraina ha bisogno di più rifornimenti dagli Stati Uniti per mantenere le loro posizioni di fronte agli implacabili attacchi della Russia, che sono resi possibili da munizioni e armi provenienti da Iran e Corea del Nord”, ha dichiarato il Presidente americano Joe Biden, sollecitando la Camera dei Rappresentanti “ad approvare il provvedimento bipartisan di spesa supplementare per la sicurezza nazionale prima che sia troppo tardi”. “La storia ci guarda. Non riuscire a sostenere l’Ucraina in questo momento critico non sarà dimenticato. Ora è il momento di essere forti al fianco dell’Ucraina e essere uniti ai nostri alleati e partner. Ora è il momento di dimostrare che gli Stati Uniti sono al fianco della liberà e non si inchinano di fronte a nessuno”, ha aggiunto.(Foto: Matt H. Wade) LEGGI TUTTO

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    Bei, ministri Ecofin appoggiano la nuova strategia

    (Teleborsa) – I ministri delle Finanze dell’Unione europea hanno appoggiato la strategia della Banca europea degli investimenti (BEI) presentata dalla neopresidente, la spagnola Nadia Calvino, in carica dal 1 gennaio 2024, durante le riunioni informali di Eurogruppo e Ecofin oggi a Gand, in Belgio. La strategia che fa leva sui punti di forza del Gruppo BEI si concentra su otto priorità strategiche fondamentali e – spiega la BEI in una nota – “sfrutta appieno il potenziale dell’istituzione per stimolare la crescita, la coesione sociale e territoriale e sostenere la leadership dell’Europa nella doppia transizione verde e digitale, e aumentare la competitività dell’Europa, l’autonomia strategica aperta e la sicurezza economica”. L’incontro, avvenuto dopo intense settimane di dialogo tra la presidente e i singoli azionisti della Banca, durante le quali Calvino ha visitato diverse capitali e ha incontrato ministri e capi di governo, ha rappresentato il primo scambio di vedute strategico tra i governatori della BEI e la nuova presidente. “La strategia presentata oggi a Gand dalla presidente del Gruppo BEI – si legge nella nota – mira essenzialmente a colmare il divario di investimenti nell’innovazione, nelle nuove tecnologie, infrastrutture fisiche e sociali, all’interno e al di fuori dell’Unione europea, a favore delle regioni, delle imprese e dei cittadini europei. Le nuove iniziative proposte sono dirette a concentrare gli investimenti nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici nonché nella transizione energetica, nella digitalizzazione e nelle nuove tecnologie. Le iniziative comprendono piani per intensificare gli investimenti nella sicurezza e nella difesa, potenziare il sostegno e l’espansione delle piccole e medie imprese (PMI), rafforzare la coesione territoriale e le infrastrutture sociali in ambiti quali l’istruzione, la sanità e gli alloggi a prezzi accessibili e investire nell’agricoltura e nella biotecnologia. Al di fuori dell’UE, il focus della strategia è sostenere l’Ucraina e portare a buon fine il processo di allargamento, nonché la strategia “Global Gateway” dell’UE.”Accolgo con grande favore i dibattiti costruttivi di oggi con i ministri delle Finanze dell’Unione europea presieduti dalla Presidenza belga. Il forte appoggio dei ministri alla nostra strategia ci aiuterà a far leva sui punti di forza del Gruppo BEI e a sfruttare appieno questo potente strumento per sostenere le priorità strategiche dell’UE e affrontare con successo le sfide globali odierne”, ha affermato Calvino.”L’Europa si trova di fronte a imponenti sfide che richiedono ingenti finanziamenti. La BEI, principale banca multilaterale mondiale, – ha affermato il ministro delle Finanze del Belgio e presidente del Consiglio dei governatori Vincent Van Peteghem, che ha presieduto la riunione odierna – può aiutare i governi a mobilitare i fondi necessari per finanziare le sfide che dobbiamo raccogliere, come quelle della difesa, del clima e della competitività. La BEI ha le competenze e gli strumenti giusti per coinvolgere il settore privato. Dando un marchio di qualità a determinati progetti di investimento, la BEI rende fortemente credibili progetti più rischiosi, consentendo la partecipazione degli investitori privati”.Calvino ha presentato ai ministri otto priorità fondamentali che contribuiranno a costruire un’economia più resiliente, equa e competitiva: consolidare la banca per il clima; accelerare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione; incrementare gli investimenti nella sicurezza e nella difesa; contribuire a una moderna politica di coesione; sviluppare finanziamenti innovativi all’agricoltura e alla bioeconomia; potenziare gli investimenti nelle infrastrutture sociali; aprire la strada all’Unione dei mercati dei capitali e concentrarsi sulle attività al di fuori dell’UE per quanto riguarda la strategia “Global Gateway”, l’Ucraina e il conseguimento del processo di allargamento.La presidente della BEI ha inoltre delineato i piani per intensificare i finanziamenti del Gruppo BEI per la sicurezza e la difesa dell’Europa: il focus essenziale è sulle nuove tecnologie, le infrastrutture critiche, come il controllo delle frontiere, la cybersicurezza, le tecnologie spaziali e a duplice uso, come i droni. La strategia prevede inoltre un nuovo sostegno a partenariati nuovi e più solidi. “Ci stiamo già confrontando con la Commissione europea e con altre parti interessate fondamentali in merito alla definizione e all’ambito di applicazione delle tecnologie a duplice uso”, ha detto la Presidente.Tra i temi discussi anche quello della creazione di nuovi strumenti di finanziamento per le tecnologie strategiche, come i chip, nonché per i settori chiave dell’economia, in particolare per le piccole e medie imprese.Dopo il dibattito Ecofin, il Gruppo BEI lavorerà con il suo Consiglio di amministrazione per esaminare e perfezionare le proposte riguardanti: un programma per l’efficienza energetica delle PMI, per ampliare un gruppo centrale di tecnologie verdi ed economicamente efficienti; un nuovo programma riguardante le risorse idriche, per aiutare città, regioni e imprese, in particolare gli agricoltori e il settore agricolo, a gestire l’impatto della siccità e delle inondazioni, digitalizzare e aumentare l’efficienza del ciclo idrico; un nuovo programma FASTER per accelerare la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica all’interno dell’Unione europea; l’avvio pionieristico di strumenti finanziari dell’UE che possano fungere da componenti basilari per l’Unione dei mercati dei capitali.Calvino ha inoltre delineato iniziative volte alla maggiore efficienza delle operazioni del Gruppo BEI, mediante, ad esempio, la razionalizzazione e la digitalizzazione dei processi, che ridurrebbero quindi i tempi di approvazione e di realizzazione in loco dei progetti. 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    Urso, parlerò con Vestager del prestito ponte per ex Ilva

    (Teleborsa) – “Domani sarò a Copenaghen dove incontrerò anche il vicepresidente della Commissione Ue, Vestager, perché dobbiamo essere autorizzati al prestito ponte da 320 milioni, che deve essere restituito, per non essere sottoposti al vincolo degli aiuti di Stato. Dobbiamo quindi documentare la possibilità che sia restituito e, per fare questo, l’impianto deve essere rilanciato”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Forum in masseria 2024 sull’ex Ilva. La situazione di liquidità degli impianti risulta infatti tesa. Tanto da non riuscire a ricevere le materie prime e da richiedere ai clienti lo sforzo di pagare in anticipo le fatture.Per l’ex Ilva bisogna “creare le condizioni da subito perchè ci siano investitori privati e che con procedure di pubblica evidenza possano acquisire degli asset e segnare un’altra fase di sviluppo. Questo accadrà sicuramente entro quest’anno”, aggiunge il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, parlando al Forum in masseria a Saturnia. “Le gare sono internazionali, l’importante è che ci sia un partner, italiano, straniero, cordata, un partener che abbia davvero interesse a sviluppare uno stabilimento siderurgico ma vi sono state giàin questi giorni, giàcon l’amministrazione straordianaria, piu’ proposte importanti da significative multinazionali straniere”, ha aggiunto Urso. Tra le novità che riguardano l’ex Ilva “la prima è l’accoglienza straordinaria che ha ricevuto il commissario della amministrazione straordinaria. Una reazione corale importante e significativa del sistema Italia, dai sindacati alle imprese che lo hanno accolto in maniera positiva. Io stesso mi recherò martedì a Taranto per incontrare lavoratori, regione e sindaco e dare atto di quello che il governo intende fare in questa amministrazione straordinaria. Le materie prime sono in rada e senza materie prime si ferma un impianto siderirgico. Nel frattempo ci siamo mossi, ho fatto appello alle aziende clienti dello stabilimento chiedendo di pagare in anticipo le fatture per dare cassa al commissario. Il gruppo Marcegaglia mi ha giàrisposto positivamente. Anche con le multinazionali che forniscono materie prime e abbiamo avuto risposta positiva per essere pagate successivamente”, ha aggiunto Urso. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, Consiglio di Stato boccia cartelloni con prezzo medio

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Stato boccia i cartelloni con il prezzo medio dei carburanti che i benzinai sono obbligati dall’agosto scorso ad esporre. Nella sentenza 1806 pubblicata oggi il Consiglio di Stato accoglie il ricorso in appello proposto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma per l’effetto, in parziale riforma della sentenza appellata e per diversa motivazione, annulla l’articolo 7 del decreto del Mimit del 31 marzo 2023, che stabilisce caratteristiche e modalità di esposizione dei cartelloni contenenti i prezzi medi. È stato disposto l’annullamento del solo articolo 7 del decreto nella parte in cui esso prevede la cadenza giornaliera dell’obbligo di esposizione del cartello con i prezzi medi dei carburanti, in quanto tale cadenza “non è prevista dalla legge”. Fonti Mimit fanno sapere che gli uffici stanno già provvedendo alla riformulazione dell’articolo 7 in modo da prevedere una diversa cadenza. La prescrizione di aggiornare i prezzi medi quotidianamente “si presenta come manifestamente irragionevole e sproporzionata”, scrivono i giudici amministrativi. “Per un verso si impone di rendere conoscibile nei singoli punti vendita un’informazione che il consumatore può avere, in forma ben più completa visto che è possibile sapere anche quale distributore applica i prezzi più bassi nella zona di riferimento, collegandosi al sito del Ministero, ovvero – si legge nella sentenza – scaricando delle app; Per altro verso si addossano i relativi costi informativi unicamente in capo ai distributori imponendo loro degli oneri irragionevoli e sproporzionati rispetto alla limitata utilità che l’informazione relativa al prezzo medio, in sé considerata, può avere. Per questa ragione l’articolo 7 del decreto ministeriale del 31 marzo 2023 è illegittimo e deve essere annullato”, spiega il Consiglio di Stato. Il ministero “in sede di riedizione del potere, – concludono i giudici – dovrà valutare le misure più idonee ad attuare quanto previsto dal decreto legge senza gravare i distributori di oneri eccessivi e impropri rispetto alla effettiva utilità di rendere conoscibile presso il singolo distributore il prezzo medio regionale”.”Nessun danno per i consumatori. L’introduzione del prezzo medio non ha influito in alcun modo sull’andamento dei prezzi, che ha seguito le solite vecchie dinamiche, a cominciare dalla doppia velocità: rialzi immediati non appena si registrano aumenti delle quotazioni internazionali e ribassi a passo di lumaca in caso contrario” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la decisione del Consiglio di Stato di bocciare i cartelloni con il prezzo medio dei carburanti. “L’informazione al consumatore è utile quando è perfetta, non quando è distorta e sbagliata, come è quella di accontentarsi di andare a fare il pieno da chiunque ha un prezzo più basso della media regionale invece che da chi fa i prezzi più bassi ed è meno caro di tutti gli altri – prosegue Dona –. Ci domandiamo, invece, dove sia sparita l’app carburanti prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, che educherebbe gli automobilisti a fare il pieno nel distributore meno caro della zona. Dopo oltre un anno dalla sua previsione è sparita dai radar. Quella si che sarebbe utile”.Anche secondo il Codacons lo stop del Consiglio di Stato al decreto sui cartelli con i prezzi medi dei carburanti “non avrà effetti sui consumatori” perché – spiega l’associazione – “la misura, nonostante garantisse maggiore trasparenza ai cittadini, non ha prodotto gli effetti sperati sul fronte del contenimento dei listini alla pompa”. “Avevamo da subito evidenziato come i cartelli con i prezzi medi della benzina non avrebbero avuto alcuna conseguenza sul fronte della riduzione dei listini alla pompa. Questo ovviamente non significa che il governo non faccia bene ad intervenire sul fronte dei carburanti, ma deve farlo sia con misure più incisive in grado di difendere i consumatori dalle speculazioni, sia riducendo la tassazione che vige su benzina e gasolio – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi –. In particolare l’esecutivo, soprattutto in vista delle festività e degli esodi legati alle vacanze, deve assolutamente studiare un provvedimento che blocchi i rincari speculativi dei carburanti che puntualmente si verificano in occasione delle partenze degli italiani. Serve poi uno strumento davvero efficace per ridurre automaticamente il peso di Iva e accise quando sale il prezzo industriale di benzina e gasolio, per evitare un’altra forma di speculazione, quello dello Stato che aumenta le proprie entrate grazie ai rincari dei carburanti”.Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che annulla l’obbligo di esposizione dei prezzi medi per i benzinai, “occorre rimettere al centro dell’attenzione le reali tematiche collegate ai rincari dei carburanti” afferma il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso. “È necessario – spiega Melluso – intervenire per rendere mobili le accise collegate al prezzo dei carburanti, allo scopo di impedire il superamento di una soglia massima di prezzo, e incentivare la scelta consapevole del consumatore tramite una app ufficiale che indichi in tempo reale i gestori che praticano i prezzi di benzina e gasolio più convenienti sul territorio. Infine chiediamo la sperimentazione, tramite la società controllata dallo Stato, di un ‘carburante tricolore’ che potrebbe fare da traino al ribasso generalizzato dei prezzi alla pompa”. “È una vittoria della ragione che non si è lasciata piegare a interessi di parte e non si è prestata a essere scambiata con acquiescenza o rapporti (più o meno) preferenziali – esultano le due federazioni dei gestori degli impianti di carburanti Fegica e Figisc –. È una vittoria di ogni singolo Gestore, soprattutto quelli che hanno subito l’onta della vessazione o le multe per 15 minuti di ritardo, che, attraverso le Organizzazioni di rappresentanza hanno creduto che ottenere ragione fosse possibile (e non improponibile). Ora il governo e, soprattutto, il ministro Urso (e il suo ufficio legislativo) devono prendere atto della nuova realtà disegnata dal provvedimento del Consiglio di Stato e procedere di conseguenza. Magari affrontando dialetticamente e senza forzature, con le rappresentanze di Categoria i temi che più volte sono stati posti alla loro attenzione»”.(Foto: David ROUMANET / Pixabay) LEGGI TUTTO