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    Intesa Sanpaolo: “Invecchiamento popolazione modifichera` struttura dei consumi in Italia”

    (Teleborsa) – Nei prossimi decenni, l’invecchiamento della popolazione italiana portera` all’aumento delle spese delle famiglie in salute e assistenza, frenando gli altri consumi. L’invecchiamento dovrebbe influire negativamente sul livello dei consumi, a parita` di altri fattori, ma la propensione al risparmio potrebbe successivamente calare a causa delle politiche orientate a ridurre il notevole impatto dell’invecchiamento sul bilancio pubblico. È quanto emerge da una ricerca della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo a cura dell’economista Luca Mezzomo. Nel dettaglio le proiezioni demografiche per l’Italia indicano che nei prossimi due decenni la popolazione in eta` lavorativa calera` di quasi 4 milioni di unita`. L’occupazione, pero`, si ridurra` di meno di un milione di unita` grazie all’allungamento dell’eta` lavorativa, all’aumento del tasso di partecipazione dei lavoratori piu` anziani e al calo del tasso strutturale di disoccupazione. Di contro, aumentera` di 3,5 milioni la popolazione anziana e molto anziana, con maggiore diffusione di disabilita` medie e gravi. Le proiezioni demografiche correnti ipotizzano un tasso netto di immigrazione di 0,5-0,6%. L’invecchiamento dovrebbe ridurre la crescita potenziale sia per la minore dinamica dell’input di lavoro, sia per le possibili ripercussioni sulla crescita della produttivita`. Questo impatto – sottolinea il rapporto – sembra “sottovalutato nelle proiezioni ufficiali”. L’invecchiamento della popolazione avra` ripercussioni ad ampio spettro sull’economia italiana. Considerando l’aumento di spesa previdenziale, spesa sanitaria e spesa per l’assistenza a lungo termine, il costo per il bilancio pubblico stimato dalla Commissione Europea nel 2021 va da un minimo di 1,9% a un massimo di 5,2% del PIL, anche tenendo conto del calo della spesa per istruzione. L’impatto sulla propensione al risparmio appare positivo, per ora. Tuttavia, l’esperienza giapponese suggerisce che in futuro l’effetto netto diventera` negativo, sia per la minore generosita` dei trattamenti previdenziali pubblici sia per maggiori necessita` di spesa di natura assistenziale e sanitaria. L’aumento della domanda di servizi sanitari e assistenziali e la maggiore incidenza dei costi dell’abitazione peseranno sulla composizione dei consumi delle famiglie, riducendo le quote di abbigliamento, calzature, trasporti, istruzione, intrattenimento, ristorazione e alberghi.Intesa Sanpaolo prevede una riduzione della quota degli acquisti di beni e un aumento della quota spesa in servizi, ma concentrata in poche categorie. Nell’area dell’euro, i dati del 2010 mostrano che la salute rappresentava il 4% dei consumi degli over-60, contro il 2% per gli under-60; le spese per l’abitazione il 34%, contro il 27% per gli under-60; invece, i giovani spendevano di piu` in abbigliamento (6% contro il 4%) e in trasporti (15% contro 10%)8. In Giappone, dove l’invecchiamento della popolazione e` piu` avanzato che in Italia, nel 2021 le spese in salute rappresentano il 6,3% del totale per gli anziani soli over-60, contro il 3% dei giovani soli e il 4,1% per gli individui di 35-59 anni; la quota dedicata a cultura/ricreazione, trasporti/comunicazione e abbigliamento era piu` bassa di ben 5,4 punti percentuali rispetto alla fascia di eta` 35-59 anni. La crescita delle spese per l’abitazione riflette la maggiore frequenza di persone sole o di coppie senza figli conviventi tra le famiglie con persona di riferimento anziana, spesso domiciliate in immobili sovradimensionati, perche´ acquisiti quando il nucleo familiare era piu` numeroso. Per l’Italia, il prevedibile movimento delle quote di spesa tra il 2022 e il 2040, e` molto limitato: la spesa in salute passa dal 4,3% al 4,5% tra 2022 e 2040, la quota dei trasporti scende da 10,1% a 9,8% e le spese per abitazione salgono dal 38,5 al 39% del totale. La quota di beni e servizi per la persona (che include categorie eterogenee, correlate in modo opposto con l’eta`) sale solo marginalmente. Ipotizzando una crescita media reale dei consumi di 0,7% all’anno, l’impatto dell’invecchiamento non sarebbe sufficiente a ridurre il valore a prezzi costanti in nessuno dei capitoli di spesa, ma per alcuni di essi la deviazione dal percorso medio risulterebbe comunque molto importante.”È prevedibile – conclude il rapporto – che nei prossimi due decenni politiche economiche e sociali orientate a contenere l’impatto sui conti pubblici dell’invecchiamento si sommeranno agli effetti del mutamento della struttura demografica, determinando un ulteriore spostamento dei consumi dai beni ai servizi sanitari e ai servizi abitativi. Anche alcuni servizi saranno penalizzati dalla transizione demografica, come trasporti, ristorazione e alberghi. Negli scenari piu` aggressivi di aumento della spesa privata in salute, collegati a politiche piu` restrittive di offerta di servizi, si potrebbe osservare anche una riduzione della propensione al risparmio, in aggiunta a una maggiore compressione dei consumi diversi da quelli legati al bisogno di salute e assistenza”. LEGGI TUTTO

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    Daniela Santanchè interviene al Forum in masseria a Saturnia

    (Teleborsa) – “La tassa di soggiorno va rivista e deve diventare una tassa di scopo”. E’ la proposta della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenuta al Forum in masseria a Saturnia. “Non sono d’accordo per usare la tassa indistintamente. Si potrà rivedere la tassa di soggiorno che deve essere una tassa di scopo, la paghi perché i tuoi soldi andranno reinvestiti nel turismo, mentre oggi serve per appianare i bilanci dei comuni. Sono i sindaci che decidono”, ha detto Santanchè.Per Santanchè la parola “overturism vuol dire che è il turimo non stato gestito. Parliamo di un settore che ha sofferto più di tutti durante la pandemia e dobbiamo sostenerlo economicamente. Siamo pronti ad aiutare e migliorare le strutture ricettive. Qualcuno si è arrabbiato quando ho detto che mancano alberghi ma mancano perchè per fortuna il numero di turisti è aumentato”. “Abbiamo un altro vantaggio pazzesco siamo l’Italia e quando un turista arriva in Europa vuole venire in Italia anche per il turismo enogastronomico. Oggi si deve parlare di turismi, parlare di turismo è sbagliato. Io continuo a dire che mancano e mancano le grandi catene internazionali ma nel nostro paese se uno parla del turimo di lusso e degli alberghi e 5 stelle sembra che bestemmia. Ma avete mai visto il basso che aiuta l’alto? Basta guardare a Roma e Milano. Roma è partita in ritardo e ora piano piano ci sta arrivando. Noi siamo la nazione del lusso. Il tema degli affitti brevi è esploso perchè mancava offerta di stanze”, ha dichiarato Santanchè. LEGGI TUTTO

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    Clima e ambiente, Commissione Ue: con programma LIFE investiti più di 233 milioni di euro

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha fatto sapere che oggi investe oltre 233 milioni di euro in dodici nuovi progetti strategici in tutta Europa nell’ambito del programma LIFE per sostenere l’attuazione delle ambizioni ambientali e climatiche dell’UE nell’ambito del Green Deal europeo. Si prevede che tali progetti strategici mobiliteranno ingenti fondi aggiuntivi provenienti da altre fonti dell’UE, compresi i fondi agricoli, strutturali, regionali e per la ricerca, nonché dagli investimenti dei governi nazionali e del settore privato.I finanziamenti concessi a questi dodici progetti strategici sosterranno la Bulgaria, la Cechia, l’ Irlanda, la Spagna, la Francia, l’ Italia, la Lituania, l’ Austria, la Polonia e la Finlandia nel conseguire i loro obiettivi nazionali in materia di ambiente e clima, aumentando i loro contributi alla transizione verde dell’UE, ha sottolineato la Commissione in una nota.Per quanto riguarda l’ ambiente, i progetti strategici di tutela della natura (SNAP) selezionati nell’ambito del programma LIFE e i progetti strategici integrati andranno a beneficio degli ecosistemi marini con piani per designare almeno il 30 % dei territori marini dell’ Irlandacome zone marine protette entro il 2030 (MPA-LIFE-IRELAND). Miglioreranno inoltre la qualità dell’aria nella regione polacca Precarpazia, riducendo nel contempo la povertà energetica e aumentando l’efficienza energetica (LIFE Precarpazia); migliorare la qualità e la gestione dell’acqua in Lituania (LIFE SIP Vanduo). Sono stati selezionati anche altri sei progetti per promuovere la natura e la biodiversità. In Finlandia, Priodiversity LIFE mira ad attuare piani d’azione regionali per la biodiversità e a sviluppare le capacità. Nell’ Italia settentrionale LIFE NatConnect2030 intraprenderà azioni in oltre 500 siti per migliorare la biodiversità e rafforzare i corridoi ecologici. LIFE SNAP Ireland si occuperà degli ostacoli all’attuazione del fondo d’azione prioritario Natura 2000 dell’ Irlanda. Lastrategia nazionale francese sulla biodiversità coinvolgerà le autorità locali e mobiliterà i cittadini per promuovere un cambiamento nel modo in cui viviamo e produciamo attraverso LIFE BIODIVFr. In Repubblica Ceca PROSPECTIVE LIFE attuerà “strumenti attivi di conservazione delle specie” per contribuire a invertire il declino di almeno 25 specie. Infine, in Austria LIFE Amoore mira a ripristinare oltre 1.400 ettari di torbiere, compresi 13 habitat diversi e 37 specie ad alto valore di conservazione.Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, il progetto ACE LIFE aiuterà la Finlandia a diventare neutra in termini di emissioni di carbonio entro il 2035 riducendo le emissioni prodotte dall’agricoltura, dai trasporti pesanti e dai macchinari ed eliminando gradualmente i combustibili fossili utilizzati dalle piccole e medie imprese nei processi industriali. LIFE PYRENEES4CLIMA è un progetto transfrontaliero tra Spagna, Francia e Andorra volto ad accelerare l’ adattamento ai cambiamenti climatici nei Pirenei migliorando le conoscenze e la capacità di far fronte all’impatto dei cambiamenti climatici sulla natura, sulle persone e sull’economia. Infine, in Bulgaria, LIFE-SIP CLIMA-SUMP attuerà piani di mobilità urbana sostenibile (PUMS) in sei comuni per contribuire a conseguire una mobilità a zero emissioni lungo la strada verso la neutralità climatica. LEGGI TUTTO

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    PAC, agricoltori bocciano la proposta Ue: “Misure inadeguate e tempi incerti”

    (Teleborsa) – Il primo pacchetto di misure proposte dalla Commissione europea per semplificare la burocrazia e gli impegni ambientali della nuova politica agricole comune (PAC) riducendo gli oneri per gli agricoltori della Ue, non soddisfa le associazioni di categoria. Il documento, che sarà discusso con gli Stati membri in occasione del Consiglio “Agricoltura e pesca” (Agrifish) in programma lunedì 26 febbraio a Bruxelles, elenca una serie di azioni a breve e medio termine che possono essere intraprese per ottenere una semplificazione. “Con questa serie di azioni, stiamo mantenendo l’impegno preso con i nostri agricoltori, ha sottolineato la presidente della Commissione ursula von der Leyen. Ma da Confagricoltura a Coldiretti la bocciatura è netta. “Gli agricoltori hanno chiesto una drastica semplificazione degli adempimenti burocratici imposti dalla PAC. La risposta della Commissione europea è assolutamente inadeguata. Alcune iniziative vengono addirittura rinviate al prossimo autunno. Abbiamo invece bisogno di decisioni immediate ed efficaci – afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti –. Gli orientamenti della Commissione non consentono di risolvere i problemi posti dagli agricoltori, con particolare riferimento alla cosiddetta ‘condizionalità rafforzata’. Prendiamo atto della disponibilità a rivedere gli obblighi fissati dalla PAC in materia di rotazione obbligatoria delle colture e destinazione a finalità non produttiva dei terreni. Intanto, però, in assenza di una deroga totale per il 2024, vanno quantomeno sospese le sanzioni. A riguardo, dovrebbe essere ampliata al massimo la possibilità di riconoscere, a livello nazionale, la condizione di forza maggiore. Vanno poi semplificate e velocizzate le procedure per la modifica dei Piani strategici nazionali”. Giansanti ha, inoltre, definito “inaccettabile” la proposta, avanzata dalla Ue, di esentare dai controlli sul rispetto della condizionalità le aziende con una superficie fino a 10 ettari. “Se una regola è sbagliata e introduce adempimenti troppo onerosi, – sottolinea il presidente di Confagricoltura – va eliminata per tutti. Senza discriminazioni in funzione della superfice aziendale. Sulle proposte per migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore, – ha concluso – ci pronunceremo quando saranno effettivamente licenziate”.”Nelle proposte avanzate dalla Commissione – spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini commentando il pacchetto semplificazione per l’agricoltura che la Commissione UE ha inviato alla presidenza belga dell’UE – abbiamo letto alcune semplificazioni da noi proposte, ma manca completezza e certezza dei dettagli. Si sono, finalmente, accorti di alcuni aspetti su cui intervenire, come ad esempio la condizionalità ambientale e la razionalizzazione dei controlli. Sono positive anche le ipotesi di intervento per i piccoli agricoltori. Però – precisa Prandini – al momento sono solo dichiarazioni: i tempi delle aziende non combaciano con i tempi della burocrazia europea. Noi vogliamo risposte concrete e interventi immediati. Non è più tempo di annunci, serve cambiare le regole che penalizzano l’agricoltura. La posizione di Coldiretti non cambia: lunedì saremo di nuovo a Bruxelles a manifestare in piazza insieme a migliaia di agricoltori per avere tempi e strumenti certi per cambiare le politiche europee che minacciano la sopravvivenza del settore”.Per il presidente Cia -Agricoltori Italiani sono stati fatti i “primi passi in avanti in direzione della revisione della Pac con le deroghe sui controlli e le sanzioni, ma c’è ancora molto da fare per ridurre gli oneri amministrativi degli agricoltori e lavorare per un’equa remunerazione nella catena alimentare”. Cia fa sapere di aver presentato una piattaforma con le priorità al commissario Wojciechowski, in vista dell’Agrifish del 26 febbraio. Sul fronte della revisione della Pac – secondo Cia – “è essenziale avviare una riflessione sugli eco-schemi che, a un anno dalla loro attuazione, hanno ridotto anche fino al 50% i valori degli importi unitari attesi; come anche ripensare al valore dei premi accoppiati e una maggiore flessibilità sulle regole della condizionalità ambientale. Per la messa a riposo dei terreni occorre uno stralcio definitivo dell’obbligo di lasciare incolto il 4% destinato a seminativi, come anche allargare gli incentivi per gli under 40 oltre i primi 5 anni di attività per favorire il ricambio generazionale e rafforzare gli strumenti di gestione del rischio per ampliare la base delle aziende agricole assicurate”. La PAC, per Cia, “deve smaltre il carico burocratico che la contraddistingue, favorendo la digitalizzazion”e. In merito all’equa remunerazione all’interno della catena agroalimentare, per il Fini, “è urgente creare un osservatorio europeo su prezzi e marginalità che condivida dati di mercato e a rendere più efficace la direttiva sulle pratiche commerciali sleali”. Sul tema delle relazioni con i Paesi extra-Ue, Cia chiede, infine, “garanzia di reciprocità negli standard di produzione”, ritenendo l’accordo che si sta prefigurando con il Mercosur “dannoso per tutto il sistema rurale europeo”. Le misure proposte dalla Commissione europea – Nel non paper inviato ai governi nazionali, Bruxelles propone di ridurre fino al 50%, la burocrazia e i controlli a carico degli agricoltori, prevedendo anche diverse deroghe agli obblighi di condizionalità per ottenere i fondi della Pac. “L’insieme degli standard di base (in gergo tecnico Bcaa, buone condizioni agricole e ambientali) che tutti gli agricoltori devono rispettare” per ricevere i finanziamenti “si è rivelato difficile da implementare”, sottolinea l’esecutivo Ue. Per questo, oltre al nuovo stop già approvato per tutto il 2024 all’obbligo di mettere a maggese il 4% dei terreni, l’esecutivo Ue propone di modificare entro metà marzo la norma Bcaa1, che impone l’obbligo di mantenere le superfici di prati permanenti nell’Ue stabile dall’anno di riferimento 2018. La misura, – spiega l’esecutivo Ue – dovrebbe “garantire che gli agricoltori non siano penalizzati nel loro lavoro, contribuendo a ridurre gli oneri poiché meno aree dovrebbero essere riconvertite in prati permanenti”». Bruxelles propone inoltre di chiarire l’uso del concetto di “forza maggiore” e “circostanze eccezionali” per consentire agli agricoltori che non possono soddisfare tutti i requisiti della Pac a causa di eventi eccezionali e imprevedibili al di fuori del loro controllo – come in caso di grave siccità o inondazioni – di non vedersi imporre sanzioni. La Commissione lancerà poi a marzo una consultazione online rivolta direttamente agli agricoltori per “identificare le principali fonti di preoccupazione e a comprendere le fonti degli oneri amministrativi e della complessità derivanti dalle norme della Pac” e da altri regolamenti relativi “all’alimentazione e l’agricoltura e la loro applicazione a livello nazionale”. Il sondaggio, evidenzia Bruxelles, “fornirà già entro l’estate un quadro più chiaro dei principali ostacoli” e i “risultati saranno inclusi in un’analisi più dettagliata che sarà pubblicata nell’autunno 2024”. LEGGI TUTTO

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    Edenred Italia: operatività non compromessa da indagine della Procura di Roma

    (Teleborsa) – Edenred Italia vuole chiarire “in maniera inequivocabile che non è intaccata e non sarà compromessa la regolare operatività dei servizi messi a disposizione di aziende clienti e dei beneficiari delle soluzioni Edenred”. Lo si legge in una nota della controllata italiana della multinazionale francese, dopo la notizia dell’indagine della Procura di Roma che ha coinvolto Edenred Italia e alcuni suoi manager e amministratori per gara CONSIP BPE 9 del 2019.”Gli esercizi parte della rete di accettazione continueranno a ricevere regolare rimborso – viene sottolineato – L’azienda assicura che, in virtù della solidità finanziaria del gruppo, la continuità delle attività sarà sempre garantita. I nostri canali di assistenza sono a disposizione tutti i giorni compresi sabato e domenica per tutti i nostri utilizzatori, le aziende clienti e i partner della rete commerciale”. LEGGI TUTTO

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    Consulenti del lavoro, Duraccio: “Aumenta il tasso di occupazione in Campania”

    (Teleborsa) – “Crescono l’economia e l’occupazione in Campania. La nostra ricerca evidenzia risultati incoraggianti e prospettive di crescita. L’andamento del lavoro in Campania è caratterizzato da una buona dinamicità. Sono abbondantemente superati i livelli pre Covid. Il trend di crescita è superiore rispetto alla media italiana anche se leggermente inferiore a quello delle regioni del sud”. È quanto ha affermato Francesco Duraccio, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli, presentando il Premio Edmondo Duraccio, “Una vita per la Categoria”, che si terrà martedì 27 febbraio alle ore 09 al centro congressi Ramada (via Galileo Ferraris, 40). “Tra gli aspetti positivi si evidenzia l’aumento del tasso di occupazione tra i giovani mentre preoccupa il dato sull’occupazione femminile, sempre troppo basso. Analizzando la qualità dell’occupazione – ha aggiunto Duraccio –, emerge però ancora una eccessiva precarietà e stagionalità. C’è sicuramente tanto ancora da fare ma il quadro generale lascia ben sperare, innanzitutto perché anche i dati economici sono incoraggianti con un PIL regionale in buona crescita ma anche perché la Regione Campania è destinataria di ingenti fondi europei, che tramite il PNRR, potranno supportare lo sviluppo di azioni di politica attiva del lavoro finalizzate ad aumentare l’occupabilità e quindi le competenze necessarie per accompagnare disoccupati e tanti giovani verso il mondo del lavoro. Su questi temi ci confronteremo con i rappresentanti di istituzioni e parti sociali del territorio”.All’incontro interverranno, tra gli altri, Chiara Marciani (assessore alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli), Antonio Marchiello (assessore alle attività produttive e lavoro della Regione Campania), Luigi Salvatori (Unione Industriali di Napoli), Nicola Ricci (Cgil), Doriana Buonavita (Cisl), Giovanni Sgambati (Uil), Michele Raccuglia (Anpal Servizi), Carlo Zinno (coordinatore della Consulta Cpo), Luigi Carbonelli (presidente dell’Ancl Napoli), Stefania Damiani (presidente dell’Ancl Campania), Riccardo Trimarco (presidente Agcdl), Alessandro Visparelli (presidente dell’Enpacl), Vincenzo Silvestri (presidente Fondazione Lavoro), Dario Montanaro (presidente Ancl), Elisa Paolieri (presidente dell’Angcdl), Fabio Furlan (coordinatore dell’Organismo di Mediazione Civile e Commerciale Consulenti del Lavoro.Modereranno le sessioni Laura Ferrari (consulente del lavoro) e Ester Dini (responsabile ufficio studi e Ricerche Fondazione Studi). Nel corso dell’evento ci saranno le premiazioni dei primi tre classificati al Premio Edmondo Duraccio, “Una vita per la Categoria”. Le conclusioni saranno affidate a Rosario De Luca, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. LEGGI TUTTO

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    Bitcoin, BCE entra a gamba tesa: (nonostante ETF)

    (Teleborsa) – La BCE entra a gamba tesa sul Bitcoin, il più noto dei criptoasset. Un approfondimento sul blog dell’istituzione rileva che non ci sono dati sui fondamentali di mercato dello stesso, che non c’è un valore di riferimento in base al quale si possano fare previsioni. Che rischia di essere in una nuova bolla speculativa e che la recente risalita dei prezzi mostra più che altro “l’efficacia della lobby” che gli sta dietro. Inoltre si presta a usi illeciti e a danni all’ambiente. Secondo le argomentazioni usate da due funzionari della divisione Infrastrutture di mercato e di pagamento della BCE, Ulrich Bindseil e Juergen Schaaf, in un articolo intitolato “L’approvazione dell’Etf sul Bitcoin-i nuovi vestiti nascosti dell’imperatore”, la “capitalizzazione di mercato” del Bitcoin in realtà “quantifica il danno sociale che si verificherà quando il castello di carte crollerà”. E in definitiva vale “zero”. “Il Bitcoin non è riuscito a mantenere la promessa di essere una valuta decentralizzata digitale e ancora oggi difficilmente si può utilizzare per trasferimenti legali. L’ultima approvazione di un Etf – affermano gli autori – non cambia il fatto che il Bitcoin non è auspicabile come mezzo di pagamento o come investimento”.”È importante che le autorità proteggano la società da riciclaggio, dai Cyber crimini e altri reati, dalle perdite finanziarie per le persone meno preparate e da estesi danni ambientali”, aggiungono i due economisti della BCE. Per i sostenitori del noto criptoasset, invece, l’approvazione lo scorso 10 gennaio da parte della Securities and Exchange Commission (l’equivalente Usa della Consob) di un Etf sul Bitcoin “conferma che è un investimento sicuro”. A gennaio,infatti, la Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari degli Stati Uniti, ha autorizzato la quotazione di un nuovo prodotto di investimento in bitcoin, un Etf (Exchange-traded fund), un fondo indicizzato che consente agli investitori di trarre profitto dagli sviluppi del bitcoin senza investire direttamente il proprio denaro nella valuta. L’annuncio segnala una netta inversione di rotta da parte della Sec che, per anni, ha opposto resistenza agli asset cripto ritenendoli troppo rischiosi e soggetti a frode e manipolazione del mercato. . LEGGI TUTTO

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    Bankitalia sottoscrive memorandum per cooperazione su banche extra-UE

    (Teleborsa) – La Banca d’Italia ha sottoscritto il Multilateral Memorandum of Cooperation (MMC) tra la Banca centrale europea (BCE) e le Autorità nazionali competenti degli Stati membri partecipanti al Meccanismo di Vigilanza Unico, volto in particolare a rendere operativi i nuovi requisiti di cooperazione, previsti dalla Direttiva sui requisiti patrimoniali, tra le Autorità competenti responsabili della vigilanza sulle succursali di enti creditizi aventi la loro sede centrale in un paese terzo e le Autorità competenti per gli enti appartenenti allo stesso gruppo di paese terzo.Il Memorandum, anche se giuridicamente non vincolante, definisce il quadro di riferimento per una più efficace cooperazione e per lo scambio di informazioni tra le Autorità a fini di vigilanza, spiega una nota. Per i gruppi di banche di paesi terzi con una presenza maggiormente significativa negli Stati membri che partecipano alla vigilanza bancaria europea, il Memorandum istituisce i “forum di supervisione” come forma di cooperazione più stretta tra le Autorità che vigilano su diverse entità dello stesso gruppo di banche di Paesi terzi. Si prevede inoltre che le Autorità aderenti tengano riunioni periodiche sulle attività di tali gruppi nelle rispettive giurisdizioni. LEGGI TUTTO