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    USA, produzione industriale in leggero calo a gennaio

    (Teleborsa) – In calo la produzione industriale negli Stati Uniti che, nel mese di gennaio 2024, registra una discesa dello 0,1% su base mensile, dopo il +0,1% del mese precedente e rispetto alla variazione del +0,2% attesa dagli analisti. Su base annua si registra un incremento dell’1%.La produzione manifatturiera registra un calo dello 0,5% (+0,0% le aspettative di consensus) che si confronta con il +0,1% di dicembre. LEGGI TUTTO

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    USA, Philly Fed febbraio migliora a 5,2 punti

    (Teleborsa) – Migliora più delle attese l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia (Stati Uniti). A febbraio 2024, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly Fed) si è portato a 5,2 punti dai -10,6 di gennaio. Il dato è migliore delle attese degli analisti, che indicavano un livello di -8 punti.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste, viceversa un indice sotto lo zero indica il prevalere del numero di imprese pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini si è attestato a -5,2 punti da -17,9 punti, quello sulle condizioni di business è migliorato a 7,2 punti da -4 e quello sulla spesa per investimenti (capex) è pari a 12,7 da 7,5, mentre l’indice sull’occupazione si attesta a -10,3 da -1,8 punti e quello sui prezzi a 16,6 da 11,3 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import ed export gennaio a +0,8% su mese

    (Teleborsa) – Risultano in aumento i prezzi import-export statunitensi a gennaio 2024. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione positiva su mese dello 0,8%, superiore al consensus (+0%), dopo il -0,7% di dicembre (rivisto da un +0%).Su base annua, i prezzi import registrano una variazione pari al -1,3%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione pari a +0,7% su mese.I prezzi export hanno riportato un incremento dello 0,8% dopo il -0,7% del mese precedente (rivisto da un -0,9%) e contro il -0,1% del consensus.Su anno il dato evidenzia un aumento del 2%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un +0,9% su mese. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio scendono più delle attese a gennaio

    (Teleborsa) – Diminuiscono oltre le attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di gennaio 2024, si è registrata una variazione negativa dello 0,8% su base mensile a 700,3 miliardi di dollari, dopo il +0,4% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,6%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti, che avevano stimato un decremento dello 0,2%.Su base annua si è registrato un aumento dello 0,6% dopo il +5,3% di dicembre 2023.Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un -0,5% su base mensile, dopo il +0,6% del mese precedente.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, la fibra ottica digitalizza Torrevecchia Teatina

    (Teleborsa) – Dopo le grandi città anche gli abitanti dei piccoli borghi della provincia di Chieti potranno accedere a un servizio che permetterà loro di navigare in banda ultra larga. Open Fiber ha realizzato infatti, nelle cosiddette “aree bianche”, oggetto dei tre bandi Infratel, con il contributo della Regione Abruzzo, un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale. A Torrevecchia Teatina l’azienda ha realizzato una nuova rete di oltre 10 chilometri che vede al momento 617 unità immobiliari dove il servizio già disponibile per i cittadini e l’infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica, gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Nell’ambito del progetto sono state rilegato vari punti di interesse per la cittadinanza.”Grazie al supporto dell’amministrazione comunale e della Regione Abruzzo siamo felici di aver concluso i lavori a Torrevecchia” – commenta Marco Pasini, regional manager di Open Fiber Abruzzo, Molise e Lazio –. “Finalmente i cittadini hanno ha una rete in banda ultralarga all’altezza delle sfide del futuro”. LEGGI TUTTO

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    Fisco, Albano (Mef): da rottamazione quater 6,8 miliardi

    (Teleborsa) – La sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, ha dichiarato che gli incassi della rottamazione quater nel 2023 ammontano a 6,8 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi riferiti al pagamento delle rate in scadenza nello stesso anno (prima o unica rata e seconda) e 0,3 miliardi riferiti a scadenze successive e già versati dai contribuenti. Nel corso del question time in commissione Finanze della Camera, Albano ha sottolineato che rispetto agli importi da corrispondere per le rate in scadenza nel 2023, pari a 11,9 miliardi di euro, il tasso di decadenza complessivamente registrato si è attestato al 45,4% pari a 5,4 miliardi. Una percentuale, ha spiegato, “nettamente inferiore rispetto a quella registrata con riferimento alle precedenti procedure di agevolazione agevolata”. I tassi di decadenza sono stati infatti del 53% nella prima rottamazione, del 67% nelle seconda e del 70% nella terza.Con un emendamento al decreto Milleproroghe approvato oggi viene data una nuova chance proprio a chi è decaduto ma ha intenzione di rientrare nella procedura. I termini della rottamazione quater vengono infatti riaperti con la possibilità di pagare entro il 15 marzo 2024 le prime due rate scadute.Le prime tre edizioni della rottamazione delle cartelle e il cosiddetto saldo e stralcio hanno inciso sul magazzino fiscale per oltre 30 miliardi di euro, mentre le misure di annullamento (i cosiddetti stralci) per oltre 82 miliardi. In tutto 112 miliardi. Il magazzino fiscale ammonta, secondo gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate, a circa 1.200 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Confindustria: candidature all’esame dei saggi, slittano consultazioni

    (Teleborsa) – Le candidature alla presidenza di Confindustria sono ancora all’esame dei tre saggi dell’associazione, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi. La Commissione di designazione avrebbe bisogno di più tempo per verificare la correttezza della documentazione presentata dai candidati, in particolare le firme a sostegno. Per la successione a Carlo Bonomi si sono fatti avanti in quattro: Edoardo Garrone, Emanuele Orsini, Alberto Marenghi e Antonio Gozzi. Slittano così le consultazioni dei saggi con la base imprenditoriale di Confindustria. Salta l’incontro a Milano, nella sede di Federchimica, in programma per domani e quello di venerdì 16 a Bologna. Probabilmente un nuovo calendario verrà fissato a breve e il ‘tour’ potrà cominciare la prossima settimana. LEGGI TUTTO

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    Ivass, Analisi dell’Inflazione: il ruolo dei prezzi Rc Auto nel contesto economico del 2024

    (Teleborsa) – “Il ritardo con cui rispondono i prezzi Rc auto all’andamento generale dei prezzi suggerirebbe, con una semplice estrapolazione, un sostanziale esaurimento delle spinte inflattive nell’arco del 2024. Tuttavia, se si vanno ad analizzare le componenti dell’indice generale più prossime al mercato dell’auto, vale a dire i prezzi di ricambio e le riparazioni, si vede come entrambe queste componenti hanno una dinamica molto più lenta del paniere complessivo”. È quanto si legge nella relazione illustrata dal consigliere dell’Ivass, Riccardo Cesari, su inflazione e Rc auto al Garante per la sorveglianza dei prezzi, in occasione della prima riunione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, tenutasi questa mattina presso il Ministero dell’Industria e del Made in Italy. “In particolare, negli ultimi mesi del 2023 la loro decelerazione fatica a scendere sotto il 4% in ragione d’anno e questo fa supporre che anche il raffreddamento dei prezzi Rc auto potrebbe risultare altrettanto lento, andando a coinvolgere anche il 2025”. Per l’Ivass, inoltre, la riforma del sistema bonus/malus è un’altra esigenza resa ormai improrogabile dall’effetto (del tutto previsto) di concentrazione dei veicoli nella classe universale più bassa (classe CU 1). Come noto, il meccanismo in vigore, che vede (in prima approssimazione) il veicolo salire di 2 classi in caso di sinistro e scendere di una classe in sua assenza, implica, agli attuali livelli di frequenza dei sinistri, un inevitabile addensamento dei veicoli nella classe più bassa CU 1 per via del solo passare del tempo. Non a caso, infatti, circa il 90% dei veicoli si trova oggi in classe 1 con conseguente perdita di significatività delle classi universali di rischio e dell’intero sistema bonus/malus. Naturalmente il mercato ha ovviato a questo problema con la creazione, presso ogni compagnia, di un sistema di classi di merito interne, che tuttavia sono tra loro disomogenee, anticoncorrenziali, non portabili e non trasparenti per l’utente finale. Un’eventuale riforma non puo’ non partire dal problema di fondo di ogni sistema di bonus/malus, vale a dire la misurazione del rischio. red-Cam LEGGI TUTTO