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    Banche italiane, investimenti IT sopra 2 miliardi. Maggioranza in area Applicazioni

    (Teleborsa) – Nel 2022 il Total Cost of Ownership – TCO (spese correnti più ammortamenti) complessivamente sostenuto per il comparto IT dal settore bancario italiano è stato pari a 5.871 milioni di euro. È quanto emerge dalla “Rilevazione sull’IT nel settore bancario”, curata annualmente da CIPA (Convenzione interbancaria per l’automazione) e ABI, a cui hanno partecipato 21 gruppi bancari, che rappresentano complessivamente il 92,5% dell’insieme dei gruppi bancari italiani in termini di totale attivo, e 33 banche.Analizzando l’andamento del TCO su un campione costante di 16 gruppi, si osserva una interruzione del trend crescente iniziato nel 2014, che vede per l’esercizio 2022 un calo dello 0,2%. Per il 2023 è previsto un incremento del TCO totale del 2,1%.Investimenti ITGli investimenti IT, che in totale ammontano a 2.082 milioni di euro, si concentrano soprattutto nell’area Applicazioni (62%), seguita da Sistemi periferici (16,2%), Data center (7,1%) e Sicurezza IT (6,1%). In tutte le aree tematiche le spese correnti prevalgono decisamente sugli investimenti, ad eccezione dell’area Applicazioni dove questi ultimi rappresentano il 45% del cash out IT. Il 68,4% degli investimenti interessa il Software e il 26,4% l’Hardware. Per il 2023 è previsto un aumento del 9,4% dell’ammontare degli investimenti IT rispetto al totale investimenti del 2022. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, Ferraris: “Calabria strategia. Investiti 13,4 miliardi”

    (Teleborsa) – “La Calabria ha un ruolo strategico per l’Italia e l’Europa, la sua posizione la pone al centro dei collegamenti tra il Mediterraneo e l’Europa”. Lo ha affermato l’Amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Luigi Ferraris, durante la conferenza stampa per la presentazione degli investimenti del Gruppo per la Regione. “E’ una Regione con un potenziale enorme, che può essere valorizzato solo con una maggiore integrazione con il Paese e con l’Europa”, ha aggiunto Ferraris, ricordando “con il piano industriale siamo impegnati a investire 200 miliardi nei prossimi 10 anni. Di questi, il 40% delle risorse è dedicato al Mezzogiorno e 13,4 miliardi sono dedicati alla Calabria”.”Riteniamo che gli investimenti che stiamo portando avanti insieme al governo, alla regione, alle istituzioni, siano davvero una grande opportunità per la Calabria, – ha proseguito Ferraris – ma solo con la collaborazione di tutte le parti coinvolte potremo realizzareappieno e fare in modo che portino a risultati concreti.”Le imprese, anche quelle del territorio, devono farsi trovare pronte a recepire questa mole di investimenti e dovranno collaborare per sviluppare nuovi servizi e opportunità”, ha avvertito l’Ad del gruppo, ricordando che oggi c’è una programmazione che va oltre il singolo lotto funzionale e vede la reale prospettiva della regione”.Ferraris ha spiegato che per avere una Calabria “più connessa, moderna e competitiva”, vi saranno investimenti in tutti i poli del Gruppo – Infrastrutture, Passeggeri, Urbano, Logistica – e si prevedono interventi di elettrificazione e potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali, nuovi treni regionali, collegamenti Intercity con convogli ibridi e riqualificazioni di stazioni e aree urbane. “Le principali azioni – ha aggiunto – toccheranno le infrastrutture” come la linea ferroviaria Jonica, la linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, e, per quanto riguarda le strade gestite da Anas, la SS106 Jonica, l’Autostrada A2 e il completamento della SS 182. Il piano del Gruppo Fs prevede anche la rigenerazione urbana delle aree ferroviarie dismesse e protagonista il Polo Urbano di FS. Prossimo il lancio del bando in partnership con il Comune di Paola per la realizzazione e la gestione del nuovo porto turistico perpromuovere, anche l’interscambio ferro-acqua. Il Polo Logistica di FS si concentrerà invece sul potenziamento dei terminali per la creazione di nuovi hub intermodali. LEGGI TUTTO

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    Germania, Intesa: nessuna ripresa in vista per l’industria

    (Teleborsa) – Una possibile ripresa nell’industria tedesca “è ancora lontana”. Lo affermano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, dopo che stamattina è emerso che la produzione industriale è scesa di -0,4% m/m a ottobre 2023, registrando così il quinto calo consecutivo a dispetto di attese di un aumento (consenso: +0,2% m/m); nel mese precedente la flessione è stata di -1,3% m/m (rivisto al rialzo di un decimo). Rispetto a un anno fa, l’output risulta in calo di -3,5%, mentre rispetto ai livelli pre-Covid risulta ancora inferiore di -8,8%. Inoltre, la produzione nel manifatturiero è diminuita di -0,5% m/m, l’output nelle costruzioni è calato di -2,2% m/m, mentre l’energia è tornata a crescere (+7,1% m/m). LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -117 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 1 dicembre 2023 sono risultati in diminuzione di 117 BCF (billion cubic feet).Il calo si rivela superiore al consensus (-105 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 10 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.719 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 7,3% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.465) e in crescita del 6,7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.485 BCF. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso calano oltre le attese in ottobre

    (Teleborsa) – Sono scese oltre le attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di ottobre 2023, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrata una discesa dello 0,4% a 897,1 miliardi di dollari, rispetto alla variazione del -0,2% attesa dagli analisti e alla variazione nulla del mese precedente. Su base annua si registra una decrescita del 2,3%.Nello stesso periodo le vendite sono scese dell’1,2% su base mensile a 667,9 miliardi di dollari. Su anno si è registrato un decremento dello 0,4%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,34 contro l’1,37 di un anno prima.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    BNP Paribas Italia annuncia serie di nomine. Marco Tarantola nuovo AD di Findomestic

    (Teleborsa) – BNP Paribas ha annunciato una serie di cambi manageriali nelle società italiane nel gruppo. In particolare, è stato avviato l’iter per la nomina, a partire dal 1° febbraio 2024, di Marco Tarantola, Direttore Generale di BNL BNP Paribas dal 2022, ad Amministratore Delegato e Direttore Generale di Findomestic. Tarantola entrerà, inoltre, nel Comex di BNP Paribas Personal Finance.Ruxandra Valcu, attualmente Direttrice Generale di Ifitalia, a Chief Commercial Officer (CCO) di BNL BNP Paribas, entrando allo stesso tempo nel Comex della Banca.Contestualmente Gilles Zeitoun, al termine del suo mandato come Amministratore Delegato e Direttore Generale di Findomestic, sarà nominato Direttore Generale Aggiunto di BNP Paribas Personal Finance, incaricato della supervisione dei Paesi, tra cui quelli dell’area Euro in cui opera il Gruppo, il Regno Unito e i Paesi Nordici. LEGGI TUTTO

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    Patto di Stabilità, Gentiloni: 51% di probabilità di raggiungere accordo entro domani mattina

    (Teleborsa) – Secondo il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, c’è un 51% di probabilità di raggiungere un accordo sulla riforma del Patto di stabilità e di crescita Ue per domani mattina. “Sono stati fatti progressi sulla proposta, che la Commissione pensa sia equilibrata e lavoriamo per avere una conclusione bilanciata anche da parte del Consiglio. E penso che sarà forse la cosa più importante del giorno, forse della notte o forse – ha detto – della mattina”. “Innanzitutto è molto importante raggiungere un accordo, perché un accordo è un segnale importante sul senso di responsabilità per i mercati e l’opinione pubblica. Abbiamo bisogno di regole che promuovano sia la stabilità che la crescita e non abbiamo bisogno di regole di austerity. Abbiamo bisogno di regole che consentano una graduale riduzione del debito e lascino contemporaneamente spazio per gli investimenti, che sono indispensabili per la crescita e lavoreremo questa soluzione che sta alla base della proposta della Commissione europea”, ha dichiarato arrivando all’Eurogruppo. LEGGI TUTTO