More stories

  • in

    Vicenzaoro January, IEG. “Vivaio per i giovani talenti del gioiello”

    (Teleborsa) – Due curatori d’eccezione come Alessia Crivelli e Alessio Boschi per il nuovo progetto “The8″, lo sguardo degli allievi di IED di Roma e Torino, il concorso voluto da Labigem nel 2023, le occasioni di formazione nel calendario di VIOFF. Vicenzaoro presenta le iniziative per legare formazione e industry, con la missione di scoprire e dare una vetrina internazionale ai nuovi talenti del gioiello.”THE 8”, DUE CURATORI PER QUATTRO DESIGNER EMERGENTI – Quattro giovani designer emergenti a Vicenzaoro esporranno nella Design Room (Hall 7). È il progetto che Vicenzaoro ha chiamato “The 8”. Progetto di mecenatismo e di rigenerazione per il design del gioiello per legare formazione e industry del gioiello, creato da IEG assieme alla direttrice generale della valenzana Crivelli e presidente della fondazione “Mani intelligenti” e al designer di gioielli fondatore e direttore creativo dell’omonimo marchio con sede in Tailandia. Igor Quagliata, 26 anni, diploma allo IED di Roma, compone superfici colorate in titanio che, tra pieni e vuoti, abbracciano pietre preziose e combinazioni di oro a contrasto, per un look contemporaneo di gioielli moderni e genderless. L’iraniana Roshanak Payrovi dopo il master in Design del gioiello ad Arezzo, ha approfondito la tecnica del micromosaico al punto da farne la sua cifra stilistica nel gioiello. Antonia Ascolillo, 24 anni, allieva allo IED di Roma e vincitrice della Digital Jewlery Week (evento nel metaverso riservato ai designer under 35 e promosso, tra gli altri, da Vicenzaoro) sperimenta texture e rivestimenti metallici di superfici organiche ispirate ai tessuti cellulari. Juan Sebastian Plah Galindo, colombiano di 22 anni, con radici ora a Milano e vincitore nel 2022 della Digital Jewelry Week, traduce il movimento della danza in forme, colori e vari elementi della sua amata Cartagena de Indias. “The8” coinvolgerà ogni anno tutte le scuole professionali, università o master di Design del Gioiello, che presenteranno studenti e progetti più interessanti. Risultati comunicati nell’edizione di settembre del salone di IEG per avviare il processo di sponsorizzazione e di valorizzazione dei partecipanti selezionati. Infine, vetrina a gennaio. LE TENDENZE DI DOMANI NEGLI OCCHI DEGLI STUDENTI IED DI ROMA E TORINO – Le tendenze viste con gli occhi di chi si prepara a crearle. Il gioiello del futuro è un osservatorio di ricerca interdisciplinare curato dagli studenti del terzo anno di design del gioiello di IED Roma, coordinato da Barbara Brocchi con la collaborazione di Crivelli. Le curatrici hanno scelto di privilegiare la narrazione del punto di vista degli studenti attraverso arte, architettura, cultura, AI, tecnologia contemporanea, lasciando emergere una loro personale visione del futuro del gioiello. Iniziato lo scorso anno, il progetto proseguirà fino a Vicenzaoro September 2024. Sesta edizione per Inspiration Boards, il progetto formativo con la regia di Laura Inghirami che coinvolge gli studenti del corso in Design del Gioiello di IED Torino alla ricerca di nuovi trend tra i padiglioni di Vicenzaoro, con una pagina dedicata nel sito di VO e un profilo Instagram (@vo.inspiration). MISURARSI CON IL MITO, PREMIAZIONI DEL “GIOIELLO DEL FARAONE” – Labigem, Laboratorio Italiano di Gemmologia, lo scorso anno ha indetto un concorso rivolto agli under 35, rivolto agli studenti di più di 25 istituti. Compito: ispirarsi al tesoro di Tutankhamon in occasione del centenario della scoperta. Dei 125 lavori, ne sono stati selezionati otto. Labigem, assieme ai suoi partner istituzionali, tra cui il Museo del Gioiello di Vicenza e il Museo Egizio di Torino, premierà i vincitori lunedì 22 gennaio nell’Educational Hub (Hall 8) di Vicenzaoro. LA FORMAZIONE SI FA IN CITTÀ CON IL VIOFF: IL FUORI SALONE DI VICENZAORO – Talk e gara di design, la formazione dei giovani passa anche per gli eventi in città del calendario di VIOFF, il “fuori salone” di Vicenzaoro. Due gli appuntamenti rivolti ai giovani: il 19 gennaio i Golden Talk (ore 9 al Teatro San Marco, Contrà S. Francesco, 76), dedicati alle scuole secondarie di primo e secondo grado di Vicenza e provincia, a cura dei più importanti rappresentanti delle aziende orafe nazionali. Dal 16 al 21 gennaio, si svolge il Progold 3D Design Contest in centro storico a Vicenza: mostra en plein air con gli sketch di gioielli prodotti da studenti dei più importanti istituti di design nazionali e internazionali. I totem hanno QR CODE per votare il gioiello preferito, premiazione domenica 21 in Fiera. Anche il Museo del Gioiello, in Basilica palladiana, nei giorni di fiera ospiterà alcune iniziative di VIOFF, oltre alla mostra “Gioielli Italiani” e il suo programma di laboratori per famiglie.CONCORSO PREMIO “MAURO BASCHIROTTO” PER LA RICERCA SCIENTIFICA – Saranno un centinaio i ragazzi in visita lunedì 22 a Vicenzaoro, per il concorso di design promosso dalla vicentina Associazione Malattie Rare “Mauro Baschirotto” Onlus, che da più di un decennio premia ricercatori internazionali con un anello ispirato alla doppia elica del DNA. Premiazione, lunedì in Fiera. Per la prima volta, gli studenti troveranno in Fiera un DESK di accoglienza dedicato (Ingresso Ovest 3). Sono 17 gli istituti in arrivo da tutta Italia, oltre che da Francia, Spagna, e Germania: per un totale di oltre 500 iscritti tra studenti e accompagnatori. LEGGI TUTTO

  • in

    Export italiano in USA: le previsioni per il 2024

    (Teleborsa) – Dati incoraggianti e superiori alle stime arrivano dal nuovo rapporto sull’occupazione USA: 216mila posti di lavoro creati rispetto a novembre (gli analisti si aspettavano un aumento pari a 170mila ) e tasso di disoccupazione stabile al 3,7%, un valore importante che ha determinato il successo dell’economia americana per tutto il 2023, con risvolti positivi soprattutto per l’export italiano. Nel 2022 l’America è riuscita ad aumentare i tassi di interesse, ridurre l’inflazione e, contemporaneamente, scongiurare la recessione. Questo lo scenario tracciato dall’osservatorio di ExportUSA. Si prevede un soft landing, un atterraggio morbido. “Si prevede – precisa Lucio Miranda, presidente di ExportUSA – un raffreddamento dell’economia americana e dell’inflazione, ma senza eccessive ripercussioni per l’occupazione. Secondo il nostro osservatorio, inoltre, le proiezioni al 2024 dovrebbero portare a risvolti ancor più positivi”. Mentre tutto il 2023 è stato caratterizzato dalla lotta all’inflazione – che si è conclusa con l’importante decisione da parte della FED di non alzare i tassi di interesse, ma al contrario di cominciare a tagliarli nel corso del 2024 – per il nuovo anno, sia la Federal Reserve sia il mercato stanno mantenendo un atteggiamento positivo, di chi sa di aver vinto la battaglia. Tutti buoni segnali, quindi, che porteranno a nuovi traguardi importanti per l’economia USA e per le esportazioni italiane negli States.”Alla base del soft landing – aggiunge Miranda – vi è la dicotomia tra una politica di matrice espansiva attuata dall’amministrazione Biden con l’IRA, e la politica monetaria restrittiva adottata invece dalla FED che, a partire dal 2022, ha incrementato i tassi di interesse fino al 5.5%. In assenza di una politica di bilancio di stampo Keynesiano come quella intrapresa dalla Casa Bianca, le decisioni di Powell avrebbero inciso negativamente sull’occupazione; fortunatamente le due posizioni hanno mantenuto la situazione in equilibrio”. L’inflazione dell’ultimo triennio è molto diversa se rapportata ai fenomeni del passato: l’aumento dei prezzi è stato provocato in gran parte dallo scardinamento delle linee di approvvigionamento a seguito della pandemia ed è legato più all’offerta che non alla domanda. ” La causa scatenante – precisa ancora Miranda – è stata la crisi delle catene di approvvigionamento che ha determinato un’impennata dei costi. Con la normalizzazione post Covid-19, l’inflazione è scesa e le ripercussioni sono quelle che stiamo vedendo ora”.Le elezioni americane: il punto di ExportUSA. In questo contesto incideranno le presidenziali del prossimo novembre: la vittoria di Biden confermerebbe un disgelo nelle relazioni commerciali Euro-Atlantiche grazie all’eliminazione dei dazi punitivi già inaugurati da Trump a inizio mandato, in particolare su acciaio e alluminio. Dal punto di vista della tassazione, Biden non riuscirebbe ad aumentare le tasse: il leader democratico non disporrebbe, infatti, del consenso necessario all’interno di Congresso e Senato. A livello geopolitico, invece, la politica di riorientamento della supply chain continuerebbe a tenere lontana la Cina (sia attraverso i controlli all’esportazione, sia sugli investimenti diretti), prediligendo così l’Europa come alleato affidabile. Qualora fosse Trump ad aggiudicarsi la Casa Bianca, invece, le relazioni commerciali con l’Europa potrebbero raffreddarsi: l’ex Presidente sta già manifestando l’intenzione di ripristinare i dazi punitivi di acciaio e alluminio. Tuttavia, le esportazioni italiane non subirebbero contraccolpi eccessivi, in quanto si tratta di categorie merceologiche secondarie per il nostro export. Sebbene il Tycoon punti ad un abbassamento delle tasse, anche lui non godrebbe del supporto necessario all’Interno del Congresso e del Senato. Per quanto riguarda le relazioni con la Cina, la situazione resterebbe invariata. “Indipendentemente dallo scenario che si configurerà – conclude Miranda – l’export italiano è salvo: i nostri macchinari e i beni industriali e strumentali continueranno ad essere indispensabili per la ricostruzione dell’economia americana”. LEGGI TUTTO

  • in

    Turi (commercialisti): “A Napoli focus sulla Riforma Vietti”

    (Teleborsa) – “La riforma Vietti del 2003 è senza dubbio tra le trasformazioni giurisprudenziali più importanti del nostro Paese, in grado di tracciare con straordinaria lungimiranza le linee guida del diritto societario abbracciando tutti gli aspetti salienti in modo estremamente innovativo. Avere l’opportunità di discuterne con lo stesso Michele Vietti a Palazzo Calabritto è una opportunità per acquisire elementi preziosi nell’ambito dell’attività professionale”. È quanto ha affermato Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, annunciando il forum “Le società di capitali a vent’anni dalla riforma Vietti” del prossimo giovedì 18 gennaio a partire dalle ore 15 presso la sede dell’Odcec Napoli in piazza dei Martiri, che vedrà la partecipazione di Michele Vietti, professore straordinario dell’Università Lumsa di Roma. All’incontro, moderato da Nicola Rocco di Torrepadula (ordinario dell’Università di Salerno), interverranno Fabio Cecere e Roberto Coscia (consiglieri delegati dell’Odcec Napoli), Francesca Marra Buonocore (presidente della Commissione diritto societario.Le relazioni saranno affidate a Massimo De Andreis (direttore generale di SRM e Presidente dell’Associazione italiana economisti d’impresa), Stanislao De Matteis (sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione), Luigi Abete (consigliere Ia Sezione Civile Corte di Cassazione), Amedeo Bassi (Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Napoli) e Carlo Fiorentino (vice presidente Commissione diritto societario Odcec Napoli). LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Empire State index gennaio scende a -43,7 punti

    (Teleborsa) – Crolla a gennaio 2024 l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a -43,7 punti dai -14,5 punti di dicembre. Il dato è peggiore delle stime degli analisti, che erano per un miglioramento fino a -5 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini è diminuita a -49,4 punti (da -11,3) mentre quella sulle consegne scende di 24,9 punti e si attesta a -31,3 punti. Quella sulle scorte scende di 2,2 punti e si porta a -7,4 punti. LEGGI TUTTO

  • in

    Aspi: oltre 13mila punti luce a LED presso gli svincoli autostradali

    (Teleborsa) – Prosegue il piano di ammodernamento degli impianti di illuminazione della rete in gestione di Autostrade per l’Italia. Dopo aver interessato 450 gallerie, altri 13.500 punti luce a LED sostituiranno le tradizionali lampade a sodio presso gli svincoli autostradali. Grazie a un investimento di oltre 8 milioni di euro, Aspi prevede di completare questa nuova fase entro il 2024. Quest’innovazione consentirà di produrre un risparmio energetico di circa 2 GWh/anno, riducendo le emissioni di Co2 di oltre 520 tonnellate l’anno: l’equivalente del consumo annuale medio di un Comune di oltre 3mila abitanti. A parità di ore di funzionamento, si stima una riduzione dei consumi di energia elettrica per l’illuminazione degli svincoli pari in media al 25%. Inoltre, aumenterà il comfort visivo per i viaggiatori che ogni giorno percorrono la rete in gestione, garantendo una maggiore sicurezza alla guida. Aspi interverrà su tutte le nove Direzioni di Tronco della rete autostradale in gestione. A oggi gli interventi hanno riguardato cinque Direzioni di Tronco e sono già completate quelle di Pescara, Bari e Udine. Attualmente sono in corso gli interventi sulle Direzioni di Tronco di Bologna, Cassino e Fiano Romano. A oggi gli interventi già effettuati nell’ambito del piano sono oltre 150, per oltre 4.000 apparecchi led installati.Il “Piano sostituzione apparecchi di svincolo a Led” coinvolge Movyon e Tecne, società controllate del Gruppo Aspi e rientra all’interno del Programma Mercury, che ha l’obiettivo di valorizzare le infrastrutture esistenti nel segno della sostenibilità, ponendole a un livello tecnologico, digitale e funzionale all’avanguardia, così da offrire un viaggio sicuro e confortevole ai propri utenti.Recentemente Aspi ha sottoscritto la Carta degli impegni che definisce le strategie del Gruppo per l’adozione delle azioni e dei comportamenti sostenibili, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 ONU. LEGGI TUTTO

  • in

    Intesa Sanpaolo sostiene il concerto inaugurale del World Economic Forum di Davos

    (Teleborsa) – “Ringrazio il World Economic Forum, Klaus e Hilde Schwab che ogni anno ci permettono di essere sponsor di questo concerto. È molto importante per noi di Intesa Sanpaolo, perché oltre a essere soltanto un forte creatore di valore del settore bancario siamo un importante operatore del sociale. Abbiamo deciso di impegnare 1,5 miliardi di euro in un programma ad alto impatto sociale per contrastare la povertà e per ridurre le disuguaglianze per essere la prima impact bank al mondo”. È quanto ha affermato ieri sera Carlo Messina, consigliere delegato e CEO Intesa Sanpaolo, introducendo il concerto inaugurale del World Economic Forum di Davos di cui la Banca è sponsor da diversi anni. “Gli investimenti che stiamo facendo in questo ambito – ha detto Messina – sono secondi solo ai nostri investimenti in tecnologia, intelligenza artificiale, banca digitale. Allo stesso tempo, grazie alle attività nel sociale diamo lavoro a persone che possono trovarsi in situazioni difficili a causa degli impatti sul lavoro dell’intelligenza artificiale: su centomila persone che lavorano in Intesa Sanpaolo, mille lavorano nel sociale. Ritengo che lavorare per la Corporate social responsibility e per chi ha bisogno possa essere una via anche per altre società che potrebbero così sviluppare tecnologia senza ridurre i livelli dell’occupazione. Per noi la cultura è importante, è un’area di investimento, abbiamo quattro musei in Italia, e questo spiega la nostra vicinanza al World Economic Forum che sta facendo un lavoro fantastico e siamo davvero orgogliosi di essere nuovamente sponsor di questo concerto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mutui, primo dietrofront tassi: a dicembre tornano a scendere

    (Teleborsa) – Nell’ultimo mese dell’anno il tasso sui nuovi mutui erogati dalle banche in Italia alle famiglie è diminuito al 4,42%, dal 4,50% del mese precedente. Lo riporta l’ ABI nel suo Rapporto mensile segnalando che si tratta del primo calo dopo 24 mesi di rialzi. Il tasso sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è invece ulteriormente aumentato, al 5,69% dicembre dal 5,59% novembre. A dicembre il tasso medio sul totale dei prestiti è stato pari al 4,76%, un livello stabile rispetto al mese precedente..Dal rapporto emerge che continua a calare il volume del credito bancario in Italia, ma la dinamica di questa contrazione si è leggermente attenuata: a dicembre i prestiti e imprese famiglie risultano del 2,2% inferiori rispetto allo stesso mese di un anno prima, una flessione inferiore rispetto al meno 3% registrato a novembre, riporta l’Abi precisando che a novembre i prestiti alle imprese erano risultati in calo del 4,8% su base annua, quelli alle famiglie dell’1,2%.Secondo l’associazione bancaria “il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti”. Il tutto a riflette l’aggressiva stretta monetaria effettuata dalla Bce nei mesi scorsi, con un rialzo complessivo dei tassi di riferimento pari a 4,50 punti percentuali.In lieve aumento le sofferenze nette sui prestiti delle banche in Italia, cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dagli istituti con risorse proprie: a novembre si sono attestate a 17,7 miliardi di euro, da 17,5 miliardi di un mese prima. Il dato, riferito dall’Abi nel suo Rapporto mensile resta comunque un valore molto contenuto e ben lontano dal record di 88,8 miliardi toccati nel novembre novembre 2015. Il rapporto delle sofferenze nette rispetto agli impieghi totali si è attestato all’1,05%, un centesimo di punto in più rispetto a ottobre. Nel novembre del 2015 questa voce aveva toccato il 4,89%, ricorda l’associazione bancaria.Prosegue in Italia la dinamica divergente tra raccolta diretta delle banche, che cala, e raccolta indiretta, tramite obbligazioni e investimenti, invece in rialzo. LEGGI TUTTO

  • in

    Inps, erogati 16,46 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2023 per Assegno unico

    (Teleborsa) – Nei primi undici mesi del 2023 sono stati erogati alle famiglie, con l’Assegno unico e universale per i figli a carico, assegni per 16,46 miliardi di euro. È quanto pubblicato oggi dall’Osservatorio Inps sull’Assegno unico secondo il quale nell’anno hanno ricevuto l’assegno circa 6,4 milioni di famiglie per quasi 9,98 milioni di figli (1,6 figli medi per nucleo).Con riferimento al mese di novembre 2023, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da circa 54 euro per chi non presenta l’Isee o supera la soglia massima (che per il 2023 è pari a 43.240 euro), a 214 euro per la classe di Isee minima (16.215 euro per il 2023). L’Inps ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro. Se si guarda solo alle famiglie che non hanno il Reddito di cittadinanza il numero medio dei nuclei che hanno ricevuto l’assegno nel 2023 è di 5.612.635 unità per 8.919.032 figli. L’importo medio ricevuto per famiglia senza Rdc nel 2023 è stato di 256 euro con 161 euro medi per figlio. LEGGI TUTTO