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    MDD, nel 2023 fatturato record di 25 miliardi per i prodotti a marca del distributore

    (Teleborsa) – Con un fatturato complessivo record di 25,4 miliardi di euro nel 2023, i prodotti a marca del distributore (MDD) rappresentano oggi il 31,5% dell’intero giro d’affari del mercato della Distribuzione Moderna in Italia, compresi i Discount (nel 2019 era al 28,3%), affermandosi come strumento fondamentale delle imprese della distribuzione moderna per sostenere il potere di acquisto delle famiglie, offrendo qualità e convenienza. I dati sono pubblicati nell’analisi “Marca del Distributore e Made in Italy: il ruolo della Distribuzione Moderna” realizzata da The European House – Ambrosetti per ADM – Associazione Distribuzione Moderna, che sarà presentata durante il convegno inaugurale di Marca by BolognaFiere 2024 in programma il prossimo 16 gennaio e che, per la prima volta, prende in considerazione anche il segmento discount. “La Distribuzione Moderna ha contribuito anche quest’anno in maniera significativa e con grande senso di responsabilità a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, contenendo la spinta inflattiva e sostenendo soprattutto le fasce di reddito più basse, che soffrono in maniera particolare l’aumento dei prezzi al consumo – ha commentato Mauro Lusetti, presidente ADM –. L’impegno delle nostre aziende ha limitato l’aumento del prezzo medio di vendita, assorbendo parte dei rincari ricevuti sui prodotti del largo consumo dell’industria di marca. Da gennaio 2019 la Distribuzione Moderna ha registrato aumenti inferiori dei prezzi di vendita di 6 punti percentuali rispetto all’industria di marca. I prodotti a Marca del Distributore, garantendo un’offerta che coniuga qualità e convenienza, si sono dimostrati uno strumento efficace e molto apprezzato dagli italiani nel contrastare l’aumento dei prezzi. Il settore distributivo si conferma come un asset strategico dell’economia del Paese, sia per il valore aggiunto che riesce a generare sia per il contributo all’occupazione e il sostegno alle filiere del Made in Italy”.”Oltre l’80% dei consumi alimentari degli italiani passa dalla Distribuzione Moderna – ha commentato Valerio De Molli, managing partner e CEO, The European House – Ambrosetti – che genera occupazione per oltre 438 mila persone. Si è appena chiuso un 2023 complesso, che ha visto una riduzione dei volumi di vendita in tutti i canali distributivi, dal discount ai supermercati fino al piccolo servizio, dovuta alla pressione dell’inflazione sulle famiglie con effetti asimmetrici: la spesa incomprimibile pesa 21 punti percentuale in più sul bilancio familiare del quintile più povero. In un contesto in cui i consumi alimentari sono già immobili da oltre un decennio, è necessario un cambio di rotta per salvaguardare i consumi, alimentari e non, che generano il 60% del PIL italiano”.L’INTERO SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE SOSTENUTO DALLA CRESCITA DEI VOLUMI DELLA MDD – A fronte di una flessione dei volumi superiore a 1 miliardo di euro (a valori costanti) nei canali della Distribuzione Moderna e del Discount nel 2023, la Marca del Distributore si afferma come unico canale in crescita sostenendo l’intero settore del retail alimentare: +332 milioni di euro anche nell’ultimo anno. Secondo i calcoli realizzati da The European House – Ambrosetti per ADM in occasione di “Marca by Bolognafiere 2024”, la Distribuzione Moderna è l’attivatore di una filiera lunga e articolata e, con 15 settori e 37 sotto-settori coinvolti, abilita la creazione di circa il 12% dell’intero PIL italiano, oltre 200 miliardi di euro: dai 30 miliardi generati direttamente dalla Distribuzione Moderna, se ne sviluppano ulteriori 178 dalle filiere attivate a monte tra componenti industriali attive, settore agroalimentare e intermediazione. LA MDD PROTAGONISTA A “MARCA BY BOLOGNAFIERE 2024” IL 16 E 17 GENNAIO – Il ruolo della Marca del Distributore e della Distribuzione Moderna nel sistema Paese e nel sostegno al Made in Italy verrà discusso il prossimo 16 gennaio al convegno di apertura di Marca by BolognaFiere 2024, manifestazione realizzata in collaborazione con ADM – Associazione Distribuzione Moderna. LEGGI TUTTO

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    BCC, First Cisl: via libera a piattaforma per rinnovo contratto

    (Teleborsa) – Il Consiglio generale di First Cisl ha approvato la piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto nazionale dei 36 mila lavoratori del credito cooperativo. I sindacati chiedono un aumento a regime di 435 euro per la figura media, il pagamento degli arretrati dal 1° gennaio 2023, due scatti di anzianità in più, il riconoscimento del Premio fedeltà anche per i lavoratori delle aree professionali e i per i quadri direttivi (Qd1 e Qd2), l’incremento della contribuzione previdenziale e sanitaria.Tra le richieste anche quella di aprire spazi contrattuali finalizzati ad una reale partecipazione dei lavoratori. Previste poi la costituzione e l’avvio operativo dell’Ente bilaterale e del Fondo per l’occupazione di settore (Focc) con il recupero della contribuzione mai versata. I sindacati chiedono inoltre maggiore attenzione alla mobilità professionale all’interno dei gruppi, con l’introduzione di un sistema di gestione della circolarità delle professionalità, e la riduzione dell’orario di lavoro da 37,5 a 35 ore a parità di retribuzione.”Nel 2023, grazie alla salita dei tassi, l’utile netto aggregato del sistema Bcc ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro, il triplo del dato registrato l’anno precedente. Il patrimonio è salito a 24 miliardi ed il Cet1 al 21,3%, uno dei valori più alti a livello europeo. Questi risultati – affermano Pierpaolo Merlini, segretario nazionale, e Gianluca Pernisco, responsabile del settore credito cooperativo First Cisl – sono stati resi possibili dall’impegno costante e dalla professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori”. “La richiesta economica che presentiamo tiene conto della necessità non solo di garantire il potere d’acquisto delle retribuzioni, ma anche di redistribuire la produttività – aggiungono – La trattativa con Federcasse va quindi impostata subito e conclusa in tempi brevissimi. La piattaforma contiene un’indicazione chiara verso una maggiore partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Non è ammissibile che nelle Bcc si alzino barricate contro l’aspirazione dei lavoratori a divenire soci delle loro banche. Serve un impegno concreto da parte di Federcasse a fornire spazi per la declinazione nel secondo livello di contrattazione di forme di partecipazione”. LEGGI TUTTO

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    USA, cala deficit bilancia commerciale beni a novembre

    (Teleborsa) – Negli Stati Uniti è sceso il disavanzo della bilancia commerciale dei beni attestatosi, a novembre, a 63,2 miliardi di dollari rispetto ai 64,5 miliardi di ottobre (dato rivisto da 64,3 mld). Le stime degli analisti erano per un aumento a 65 miliardi.Lo comunica il Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, che ha pubblicato oggi il dato preliminare relativo alla sola partita dei beni. Le esportazioni sono scese a 253,7 miliardi. Le importazioni sono calate a 316,9 miliardi. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza creazione di joint venture tra Volvo e Renault

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture tra Volvo e Renault. L’operazione riguarda principalmente lo sviluppo, la produzione e la vendita di veicoli commerciali leggeri elettrici, nonché la fornitura di servizi logistici.La Commissione ha concluso che la concentrazione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, data la posizione di mercato limitata derivante dall’operazione proposta. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di controllo delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Germania, Intesa: ripresa ancora lontana per l’industria

    (Teleborsa) – La produzione industriale tedesca ha registrato il sesto calo consecutivo a novembre 2023 e “non vi sono segnali di ripresa nel breve termine del manifatturiero, mentre il settore delle costruzioni versa in uno stato di profonda crisi”; inoltre, il dato sugli ordini “conferma la persistente debolezza della domanda nell’industria”. È il commento della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo al dato diffuso questa mattina da Destatis.In particolare, a novembre la produzione industriale scende di -0,7% m/m, registrando così il sesto calo consecutivo a dispetto di attese di un aumento (consenso: +0,2% m/m). Rispetto a un anno fa, l’output risulta in calo di -4,8%, mentre è ancora inferiore di -9,4% rispetto ai livelli di febbraio 2020.Gli economisti di Intesa ricordano che ieri gli ordini all’industria di ottobre sono saliti di +0,3% m/m, dopo il crollo del mese precedente(-3,8% m/m), le indagini di fiducia IFO e PMI confermano lo stato di debolezza del manifatturiero, e alle difficoltà del manifatturiero si aggiunge la profonda crisi dell’edilizia (innescata dall’aumento dei costi dei materiali e dell’energia, e dei tassi di interesse).A causa dei questo contesto, gli economisti di Intesa ritengono che la stima di una contrazione del PIL di -0,2% t/t nel 4° trimestre sia soggetta a rischi verso il basso. Di recente, hanno rivisto al ribasso la previsione di crescita per il 2024, attesa ora a 0,2% (il 2023 è atteso chiudere a -0,2%). La crescita nel 2025 è, invece, stimata all’1,5% in quanto beneficerebbe dell’eredità statistica derivante dall’accelerazione della ripresa attesa nella seconda metà del 2024. LEGGI TUTTO

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    Pichetto: al G7 focus sui minerali critici

    (Teleborsa) – “Sono qui per confermare la forte attenzione con la quale l’Italia guarda al settore dei minerali critici, su cui annuncio che ci sarà un focus anche nel programma della nostra Presidenza G7 appena iniziata. In questo settore strategico il futuro è già oggi, per questo sosteniamo con convinzione iniziative come questa che servono a costruire una cornice internazionale di riferimento sui minerali critici che sia integrata e sostenibile”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo alla sessione ministeriale di apertura del Forum sui minerali del futuro (Fmf), in corso a Riad in Arabia Saudita. Dove aggiunge che “anche grazie all’azione del Governo italiano, il nostro Paese è pronto ad essere l’Hub del Mediterraneo ponendosi come ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente per favorire una transizione energetica sicura e sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, spese famiglie in calo a novembre

    (Teleborsa) – Nel mese di novembre 2023 i consumi familiari in Giappone si sono attestati a 286.922 yen, in diminuzione dell’1% su base mensile, dopo il -0,1% di ottobre, al di sotto delle attese degli analisti, che indicavano un aumento dello 0,2%. Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico, secondo cui il dato tendenziale si attesta al -2,9% (+0,3% nominale).Sempre a novembre la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 494.181 yen, con un calo tendenziale nominale dell’1,6% e un calo in termini reali del 4,7%.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, in 2024 restano in vigore misure per prestiti Pmi e famiglie

    (Teleborsa) – La Banca d’Italia continuerà, per tutto il 2024, a prestare denaro alle banche accettando come garanzia anche i finanziamenti concessi alle famiglie sotto forma di crediti al consumo e mutui o quelli alle piccole e medie imprese. È quanto fa sapere l’istituto centrale in una nota. Sebbene lo scorso 30 novembre 2023 il Consiglio direttivo della Banca centrale europea abbia deciso di revocare alcune misure in vigore negli schemi relativi ai prestiti bancari aggiuntivi (Additional Credit Claims, Acc) adottate nel tempo da diverse Banche centrali nazionali dell’Eurosistema, la Banca d’Italia riferisce che questa decisione non modifica lo schema Acc della stessa Bankitalia, che “rimarrà in vigore almeno fino alla fine del 2024”. Eventuali successive modifiche saranno comunque comunicate con congruo anticipo. LEGGI TUTTO