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    Tesoro, giovedì in asta BTP a 3 anni fino a 4 miliardi

    (Teleborsa) – Giovedì 11 gennaio il Tesoro offrirà in asta la prima tranche del BTP a 3 anni, scadenza 15 febbraio 2027, fino a un importo massimo di 4 miliardi di euro. Lo comunica il (Ministero dell’Economia e delle Finanze) MEF in una nota precisando che l’asta dei BTP a 7 anni e dei BTP con scadenza superiore ai 10 anni prevista per lo stesso giorno “non avrà luogo in ragione della emissione sindacata annunciata in data odierna”. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Palazzo Chigi: “Da Arcelormittal no a aumento capitale con Stato a 66%”

    (Teleborsa) – Battuta d’arresto nella trattativa tra il Governo – che ha visto schierati i ministri Giancarlo Giorgetti, Raffaele Fitto, Adolfo Urso insieme al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano – e ArcelorMittal. Nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi con ArcelorMittal sull’ex Ilva di Taranto, la delegazione del Governo – fa sapere Palazzo Chigi in una nota – ha proposto ai vertici dell’azienda la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, pari a 320 milioni di euro, così da concorrere ad aumentare al 66% la partecipazione del socio pubblico Invitalia, unitamente a quanto necessario per garantire la continuità produttiva. Il Governo ha preso atto della indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza, e ha incaricato Invitalia di assumere le decisioni conseguenti, attraverso il proprio team legale. Le organizzazioni sindacali saranno convocate dall’esecutivo per il pomeriggio di giovedì 11 gennaio. LEGGI TUTTO

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    Criptovalute: Coinbar e Binance Pay insieme per potenziare i trasferimenti digitali

    (Teleborsa) – Da oggi oltre 168 milioni di persone, ovvero gli utenti registrati di Binance, grazie alla partnership con Coinbar, exchange italiano specializzato nei pagamenti digitali, potranno utilizzare le criptovalute per effettuare acquisti direttamente nei negozi, per il momento in Europa, presso gli esercenti convenzionati con Coinbar e senza il pagamento di alcuna commissione aggiuntiva. Nel 2023, il valore totale del mercato delle criptovalute ha raggiunto 1,54 trilioni di dollari e si prevede un’ulteriore crescita nel 2024. Questo sviluppo è dovuto a diversi fattori, come: l’aumento di interesse da parte di investitori istituzionali, governi e aziende e la crescente popolarità delle criptovalute come metodo di pagamento. LEGGI TUTTO

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    Uncem, progetto europeo per migliorare uso acqua in agricoltura

    (Teleborsa) – L’Uncem del Piemonte partecipa al progetto europeo “MountResilience” nell’ambito del programma Horizon. Il progetto, che avrà una durata di 54 mesi e un valore di 18 milioni di euro, vede la partecipazione di 46 partner – tra i quali la Regione Piemonte – di 13 Paesi europei, che insieme proporranno politiche e strumenti di adattamento al cambiamento climatico. Saranno sperimentate soluzioni tecnologiche in due diversi territori piemontesi: il primo a vocazione risicola, in collaborazione con la Coutenza Canali Cavour, il secondo frutticolo in collaborazione con il Consorzio del Pesio. Il Piemonte infatti sarà protagonista insieme all’Università di Torino e il Politecnico di Torino di questa iniziativa pilota per elaborare strumenti di monitoraggio delle risorse idriche disponibili per l’agricoltura al fine di ottimizzare questa risorsa per l’irrigazione delle colture. LEGGI TUTTO

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    Erion WEEE: -6% di RAEE domestici gestiti nel 2023

    (Teleborsa) – Nel 2023 Erion WEEE – Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche domestiche – ha gestito su tutto il territorio nazionale circa 232mila tonnellate di RAEE, in diminuzione del 6% rispetto al 2022 (246mila tonnellate), un calo pari a due volte il peso della Torre Eiffel. I risultati si confermano in linea con la raccolta a livello nazionale, che vede l’Italia ancora troppo distante dai target di raccolta indicati dall’Unione europea (circa 6 kg per abitante a fronte di un obiettivo pari a oltre 11 kg). Per quanto concerne il Consorzio – che gestisce oltre il 60% dei RAEE domestici in Italia – la flessione riguarda soprattutto il Raggruppamento R3 (Tv e monitor) che, dopo la crescita esponenziale del 2021 dovuta all’effetto del “bonus rottamazione Tv”, prosegue nella sua parabola discendente segnando un -31% rispetto al 2022. LEGGI TUTTO

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    Batterie, ok UE ad aiuto tedesco da 900 milioni per evitare che Northvolt vada in USA

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato una misura tedesca da 902 milioni di euro per sostenere Northvolt, società svedese, nella costruzione di un impianto per la produzione di batterie per veicoli elettrici per favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni. L’aiuto è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per la crisi e la transizione sugli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili.L’impianto avrà una capacità annua di 60 GWh. Ciò si traduce in da 800.000 a 1 milione di veicoli elettrici all’anno, a seconda delle dimensioni della batteria. L’impianto inizierà a produrre nel 2026 e raggiungerà la piena capacità produttiva nel 2029.Secondo la misura, l’aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta di 700 milioni di euro e di una garanzia di 202 milioni di euro. Senza l’aiuto, la Northvolt installerebbe lo stabilimento negli Stati Uniti, dove il sostegno è stato offerto nell’ambito dell’Inflation Reduction Act, secondo una nota della Commissione UE.”Questa misura tedesca da 902 milioni di euro è il primo aiuto individuale approvato per evitare che un investimento venga distolto dall’Europa, nell’ambito della nuova possibilità offerta dal quadro temporaneo di crisi e transizione dal marzo 2023″, ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione UE e responsabile della politica di concorrenza. “Permette alla Germania di sostenere la costruzione dell’impianto di produzione di Northvolt impianto di batterie per veicoli elettrici – ha aggiunto – Si tratta di un passo importante per l’elettrificazione dei trasporti in Europa, preservando al tempo stesso la parità di condizioni nel mercato unico”. LEGGI TUTTO

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    Disuguaglianza, Banca d’Italia: in Italia il 5% delle famiglie più ricche possiede il 46% della ricchezza

    (Teleborsa) – In base ai primi risultati delle nuove statistiche sperimentali trimestrali dei conti distributivi sulla ricchezza (Distributional Wealth Accounts, Dwa) condotte dalla Banca Centrale Europea ed elaborate per l’Italia dalla Banca d’Italia, nel Paese i principali indici di disuguaglianza sono rimasti sostanzialmente stabili tra il 2017 e il 2022, dopo essere aumentati tra il 2010 e il 2016, mentre la concentrazione della ricchezza risulta inferiore a quella media dell’area dell’euro, come avviene in Francia, mentre in Germania risulta più pronunciata. In Italia il 5% delle famiglie italiane più ricche possiede circa il 46% della ricchezza netta totale. La composizione del portafoglio è molto eterogenea tra famiglie: in Italia quelle meno abbienti detengono principalmente abitazioni e depositi mentre quelle più ricche diversificano maggiormente. In particolare lo studio elaborato dalla Banca d’Italia evidenzia come quest’ultime detengano anche quote significative di azioni, partecipazioni e attività reali destinate alla produzione e di altri strumenti finanziari complessi. Per quel che riguarda il resto d’Europa invece, la BCE ha rilevato che i primi dati mostrano che la ricchezza netta delle famiglie è aumentata del 29% negli ultimi cinque anni (ovvero circa 13.700 miliardi di euro), prevalentemente sulla spinta degli aumenti dei prezzi degli immobili, con la casa che costituisce una componente molto rilevante sulla ricchezza delle famiglie. Nello stesso periodo gli indicatori sulla disuguaglianza sono leggermente calati, ad esempio guardando il divario di ricchezza tra il 5% di famiglie più ricche e il 50% delle famiglie nella fascia più bassa di ricchezza. LEGGI TUTTO

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    Contenzioso Tributario, Cataldi (commercialisti): “Limitare o escludere le sentenze semplificate”

    (Teleborsa) – “Il Decreto Legislativo in materia di contenzioso tributario, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, contiene diverse misure rispetto alle quali, come associazione sindacale, abbiamo già avuto modo di esprimerci favorevolmente. Ma rispetto alle sentenze semplificate occorre evidenziare forti criticità che potrebbero andare a danno dei contribuenti”. Lo afferma Francesco Cataldi, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili. “Si tratta – spiega Cataldi – di sentenze che si pongono in netto discrimine con l’esigenza, per i soggetti coinvolti nei giudizi, di vedere un pronunciamento il più possibile esaustivo nei loro confronti. Un pronunciamento adeguatamente motivato potrebbe evitare l’impugnazione e generare un effetto deflattivo del contenzioso. L’introduzione delle sentenze semplificate pertanto non convince, soprattutto se la pronuncia in tale forma risulta legata alla discrezionalità del giudice che in sede cautelare può definire il giudizio magari senza un adeguato contraddittorio processuale, in quanto il contribuente e il suo difensore non si aspettano la definizione del giudizio ma solo la pronuncia sulla richiesta cautelare”. LEGGI TUTTO