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    Ue, Gentiloni: contesto economico è di rallentamento, non di recessione

    (Teleborsa) – Il Commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha dichiarato che il contesto economico “non è di recessione ma di rallentamento, è fondamentale sfruttare al meglio tutte le risorse a disposizione. Il PNRR consente all’Italia di sviluppare una politica di investimento e non di austerità”. In un messaggio alla Conferenza internazionale di Unioncamere a Torino, Gentiloni ha spiegato che “l’attuazione dei progetti dipende da attori pubblici e privati, è necessario rafforzare le amministrazioni locali e il mondo delle imprese”. “Le Camere di Commercio – ha aggiunto Gentiloni – possono svolgere questo tipo di raccordo e offrire sostegno tecnico e operativo di cui le imprese hanno bisogno per accedere alle opportunità del piano”.”In un momento di tensioni commerciali globali dobbiamo stare attenti a evitare la trappola del protezionismo. Ma al tempo stesso non possiamo ignorare che altri attori globali stanno portando avanti politiche industriali più attive del passato, soprattutto nel settore delle tecnologie pulite”, ha poi sottolineato. “La Ue non può permettersi di rimanere indietro in questa corsa globale alle tecnologie pulite, un settore cruciale per il futuro, nè – ha proseguito Gentiloni – possiamo permetterci di sviluppare nuove e rischiose dipendenze su materie prime, prodotti e tecnologie strategiche”. Il commissario ha infine ricordato che le proposte della Ue “sono una prima risposta, ma la competitività dell’industria europea deve essere sostenuta con risorse comuni per finanziare progetti comuni europei”. LEGGI TUTTO

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    GSE, RAEE Fotovoltaici: aggiornate le istruzioni operative

    (Teleborsa) – Da oggi è possibile rateizzare in cinque anni la quota da versare in caso di adesione al Sistema Collettivo. Il GSE ha aggiornato le Istruzioni Operative per la gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia in coerenza con quanto disciplinato dalle novità normative introdotte dalla Legge 21 aprile 2023, n.41. Il termine ultimo per comunicare l’adesione a uno dei Sistemi Collettivi qualificati ai sensi della normativa vigente è fissato al 30 giugno 2024. In caso di mancata adesione il GSE provvede al trattenimento delle quote a garanzia secondo le modalità indicate nelle Istruzioni Operative approvate con Decreto Direttoriale dell’8 agosto 2022.Ai sensi del Conto Energia sono state riavviate le attività propedeutiche per il trattenimento delle quote a garanzia previste dal D.lgs. 49/2014 per coloro che non provvedano all’adesione al Sistema Collettivo; a tal fine è possibile consultare il prospetto degli importi economici relativi agli impianti di interesse nella specifica sezione del portale “Gestione componenti di impianto e quote RAEE”.Il GSE sta avviando una fase di confronto tecnico specialistico sull’implementazione della disciplina dei RAEE derivanti dai pannelli fotovoltaici con i principali attori del Sistema e con le altre istituzioni nazionali preposte a questa attività, anche al fine di favorire uno scambio di dati e informazioni nell’interesse del Sistema Paese e promuovere un aggiornamento del quadro normativo di riferimento.Nell’ottica di garantire un adeguato livello di trasparenza, il GSE sta provvedendo alla definizione di un’apposita sezione sul proprio sito istituzionale in cui verranno pubblicate le principali informazioni sull’ammontare delle quote a garanzia in corso di trattenimento, finalizzate ad assicurare la copertura dei costi di gestione dei RAEE derivanti dagli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia. LEGGI TUTTO

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    Giornata Mondiale del Risparmio: più di 4 su 10 pensano a investire

    (Teleborsa) – Quasi 1 italiano su 5 (19%) afferma di non riuscire a risparmiare nulla, mentre il 32% risparmia meno di 100 euro al mese. Il 9% riesce a mettere da parte invece almeno 500 Euro al mese con picchi del 12% tra gli intervistati di età 45-54. Ma la differenza tra uomini e donne è netta: solo il 7% delle donne fa lo stesso, rispetto al 12% degli uomini. È quanto emerge dallo studio realizzato da Revolut con la società di ricerche Dynata su quanto risparmiano gli italiani, sulle loro attitudini in termini di investimenti e sul tema delle frodi, intervistando un campione rappresentativo della popolazione italiana di oltre 1.000 persone. L’autunno – rileva lo studio pubblicato in occasione del Mese dell’Educazione finanziaria, che culminerà con la Giornata Mondiale del Risparmio il 31 ottobre prossimo – è un buon momento per iniziare a risparmiare o a investire per 1 italiano su 3, tra chi ancora necessita di porre rimedio alle spese pazze delle vacanze (5%) e chi pensa che questo sia il periodo giusto per cominciare a essere più consapevoli della propria situazione finanziaria (28%), a differenza di chi preferisce rimandare simili programmi a gennaio (12%) con l’inizio del nuovo anno. Il 24% degli intervistati afferma, invece, di avere già dei piani strutturati di risparmio, investimento o gestione del proprio denaro a prescindere dalla stagione. Esistono diverse tecniche che le persone utilizzano per mettere denaro da parte, tra le più comuni c’è la regola del 50/30/20, dove il 50% viene destinato alle spese necessarie (affitto, bollette, etc.), il 30% allo svago (cene al ristorante, serate con amici, etc.) e il 20% a risparmi e investimenti.Il 51% degli intervistati afferma di avere uno o più conti deposito in banche digitali, tradizionali o una combinazione tra le due. Il 14% ha aperto conti deposito esclusivamente in banche digitali. La fascia d’età che più ne fa uso è quella dei Millennial, con il 63% che afferma di averne almeno uno. Anche in questo caso la differenza tra uomini e donne è evidente: solo il 45% delle donne afferma di avere almeno un conto deposito, mentre tra gli uomini la percentuale sale al 57%. Il 9% degli italiani che ha un conto deposito, afferma di fare anche investimenti di diversa natura (ad esempio crypto, azioni, ETFs, Money Market funds, etc.). In generale, il 44% degli italiani li ritiene una valida modalità di risparmio: il 15% li usa per avere entrate per progetti o spese personali, un altro 15% pensa di usarli per ottenere liquidità per quando andrà in pensione, un 8% per finanziare un business personale. Quando si parla degli strumenti preferiti di investimento o risparmio, gli italiani sono più propensi a valutare i conti deposito (34%), seguiti da prodotti di deposito vincolato a 3, 6 o 12 mesi (27%). Il 31% degli intervistati si mostra interessato alle obbligazioni, tra chi preferisce quelle statali (21%) e chi i cosiddetti corporate bond (9%). Gli investimenti in azioni vengono indicati dal 16% degli italiani ma notiamo una significativa differenza in termini di genere ed età: gli uomini infatti le indicano al 23% rispetto al 9% delle donne e la Generazione Z le preferisce rispetto alle fasce d’età più anziane. Il settore degli investimenti non è immune alle frodi online di cui spesso gli utenti di internet cadono vittime. Quasi 2 italiani su 5 affermano di sapere poco sulle truffe che si verificano sulle piattaforme di investimenti e di volerne sapere di più, per essere preparati a riconoscerle nel caso in cui dovessero imbattercisi. LEGGI TUTTO

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    Gas, EIA: scorte in aumento poco sotto attese

    (Teleborsa) – Aumentano gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 20 ottobre 2023 sono risultati in crescita di 74 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela leggermente inferiore al consensus (+80 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 97 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.700 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 9,2% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.387) e in crescita del 5,2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.517 BCF. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, compromessi di vendita in recupero a settembre

    (Teleborsa) – Recuperano le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di settembre 2023, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un incremento dell’1,1% su base mensile, portandosi a quota 72,6 punti dai 71,8 di agosto. Il mese precedente si era registrato un calo del 7,1%.Il dato si confronta con il -1,8% atteso dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso settembre invariate e scorte retail a +0,9%

    (Teleborsa) – Sono rimaste invariate le scorte all’ingrosso negli Stati Uniti. Nel mese di settembre 2023, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, non si è registrata alcuna variazione delle scorte, che si confermano a 900,8 miliardi di dollari. Il dato segue il -0,1% di agosto e si confronta con un -0,1% atteso. Le scorte retail hanno registrato invece un incremento pari a +0,9% attestandosi a 793,8 miliardi di dollari. Ad agosto si era registrato un aumento dell’1,1%. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini beni durevoli settembre +4,7%: meglio delle attese

    (Teleborsa) – Eploit degli ordinativi di beni durevoli americani nel mese di settembre. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un incremento mensile del 4,7% dopo il -0,1% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,2%). Le stime di consensus indicavano una crescita del’1,7%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta in aumento dello 0,5% come il mese precedente e si confroènta con il +0,2% stimato dagli analisti. Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono balzati del 5,8%, dopo il -0,7% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione poco sopra attese

    (Teleborsa) – Risultano marginalmente superiori alle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 14 ottobre 2023, i “claims” sono risultati pari a 210.000 unità, rispetto alle 200.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 209 mila). Il dato è poco sopra il consensus che stimava un livello di 208 mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 207.500 unità, in aumento di 1.250 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 7 ottobre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.790.000, in aumento di 63.000 mila unità rispetto alle 1.727.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.734.000). Le stime degli analisti erano per un aumento fino a 1.740.000 unità. LEGGI TUTTO