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    Inflazione eurozona, Intesa: non preoccupa il rialzo di fine anno

    (Teleborsa) – L’aumento di dicembre dell’inflazione nell’eurozona “non preoccupa” e rappresenta “solo un incidente di percorso verso l’obiettivo del 2%, dovuto ad effetti base sfavorevoli sulla componente energia”. Lo affermano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo dopo i dati pubblicati questa mattina dall’Eurostat.A dicembre, l’inflazione headline dell’area euro è salita al 2,9% (+0,2% m/m) dal 2,4% di novembre, meno delle attese di consenso (3%), per mezzo di effetti base sfavorevoli legati principalmente all’inflazione energetica tedesca. Continua, invece, la discesa degli indici al netto delle componenti più volatili: l’indice core BCE (al netto di energia e alimentari freschi) scende per la nona volta, a 3,9% (+0,3% m/m) da 4,2% precedente, un minimo da aprile 2022; l’indice al netto di alimentari ed energia cala per il quinto mese consecutivo al 3,4% (+0,4% m/m) dal 3,6% di novembre.”In prospettiva, l’inflazione dovrebbe riprendere a calare, sia pure con minore intensità, da gennaio 2024 – si legge in una ricerca firmata da Aniello Dell’Anno – Nel corso del nuovo anno, l’inflazione dovrebbe scendere temporaneamente sotto il 2% nei mesi estivi, prima di risalire al 2,4% a dicembre 2024 e attestarsi circa in linea con il 2% nel 2025. L’indice al netto di alimentari freschi ed energia è atteso rallentare dal 3,9% di fine 2023 al 2,2% del dicembre 2024, prima di raggiungere anch’esso il 2% nel 2025″. LEGGI TUTTO

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    Rapporto Coop: italiani senza aspettative per il futuro ma sereni

    (Teleborsa) – Un’Italia senza aspettative per il futuro ma serena che guarda alla sfera privata e alla famiglia e che si affaccia con ‘sala imperturbabilità’ al 2024. È quanto emerge dalla tradizionale Survey dell’Ufficio studi della Coop, condotta a dicembre, per il nuovo anno, che malgrado l’estrema volatilità del futuro ci consegna l’immagine di un Paese in pausa. Se la speranza tende a scemare (ora la indica solo il 22%) e allo stesso modo viene meno la previsione di un concreto cambiamento (12%), trovano spazio parole come serenità (33%) e accettazione (28%) tra quelle che più tendono a connotare l’anno appena iniziato. LEGGI TUTTO

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    Energia, Unem: nei primi 11 mesi del 2023 consumi petroliferi in leggero calo (-1,3%)

    (Teleborsa) – Stando ai dati provvisori pubblicati da Unem, nei primi undici mesi 2023 i consumi petroliferi sono calati dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Da segnalare soprattutto la performance della benzina (+4,3%) che risulta in aumento anche rispetto ai livelli pre-pandemici e del jet-fuel. Le vendite di carburante (benzina + gasolio + gpl), sono risultate in sostanziale equilibrio (-0,2%) rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie essenzialmente al traino della benzina che ha controbilanciato il calo del gasolio e del gpl.A dicembre 2023 il prezzo della benzina è stato in media pari a 1,780 €/litro, in calo di 5,8 cents rispetto al mese precedente grazie al raffreddamento delle quotazioni internazionali. Rispetto a dicembre 2022, quando però vigeva una aliquota ridotta di accisa, i prezzi alla pompa sono più alti di 10,6 cents. Nello stesso mese il prezzo del gasolio è stato in media pari a 1,750 €/litro, in calo di 7,5 cents rispetto al mese precedente a causa del raffreddamento delle quotazioni internazionali. Rispetto a dicembre 2022, quando però vigeva una aliquota agevolata di accisa, i prezzi alla pompa sono praticamente uguali (+0,9 cents).Lo scorso mese il prezzo del gpl auto è stato pari a 0,722 €/litro, in lievissimo calo rispetto ai prezzi del mese precedente. Rispetto a dicembre 2022, quando vigeva oltretutto una aliquota ridotta di accisa, il prezzo è stato inferiore di 5,5 cents. A dicembre 2023 il prezzo del gasolio riscaldamento in media è stato pari a 1,531 in calo di 6,1 €/litro rispetto al mese precedente. Rispetto invece a dicembre 2022 i prezzi sono nettamente più bassi (-12,4 cents).(Foto: bizoon | 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, +216 mila occupati a dicembre. Tasso disoccupazione al 3,7%

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese e del mese precedente i non-farm payrolls a dicembre 2023, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,7%, rispetto al 3,8% atteso dal consensus.Sono stati aggiunti 216 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a novembre erano state create 173 mila buste paga (dato rivisto da 199 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 170 mila di posti di lavoro.Il dato è sopra le aspettative anche nel settore privato: sono stati creati 164 mila posti di lavoro, contro i 136 mila rivisti di novembre e i 130 attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 6 mila unità, al di sopra del consensus di 5 mila, e si confrontano con i +26 mila rivisti del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 34,27 dollari, registrando un aumento dello 0,4% su mese e del 4,1% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +3,9% a/a) dopo il +0,4% mensile e +4% tendenziale registrato a settembre. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Maersk non farà passare navi dal Mar Rosso “per il prossimo futuro”

    (Teleborsa) – Maersk, colosso danese della logistica integrata dei container, ha affermato che non farà passare le sue navi dalla regione del Mar Rosso per il “prossimo futuro” in risposta ai rischi per la sicurezza “significativamente elevati” posti dai recenti attacchi alle imbarcazioni commerciali da parte degli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran.Dopo aver messo in pausa la circolazione delle navi nell’area a causa della situazione di insicurezza, il 19 dicembre 2023 Maersk aveva annunciato che le navi sarebbero state dirottate intorno al Capo di Buona Speranza per motivi di sicurezza. Il viaggio intorno all’Africa può aggiungere circa 10 giorni ai tempi di viaggio rispetto alla rotta più breve dall’Asia all’Europa attraverso il Canale di Suez, e richiede più carburante e tempo dell’equipaggio, aumentando i costi di spedizione.”La situazione è in continua evoluzione e rimane altamente volatile, e tutte le informazioni disponibili confermano che il rischio per la sicurezza continua ad essere a un livello significativamente elevato”, ha affermato oggi Maersk in una nota. Di conseguenza, la compagnia dirotterà tutte le navi Maersk attorno al Capo di Buona Speranza “per il prossimo futuro”.”Mentre continuiamo a sperare in una soluzione sostenibile nel prossimo futuro e facciamo tutto il possibile per contribuire ad essa, incoraggiamo i clienti a prepararsi al persistere di complicazioni nell’area e al verificarsi di interruzioni significative nella rete globale”, ha sottolineato il colosso danese. LEGGI TUTTO

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    Prezzi alimentari, Indice FAO cala a dicembre (-10% rispetto al 2022)

    (Teleborsa) – L’Indice FAO dei prezzi alimentari, che misura le variazioni mensili dei prezzi internazionali per una serie di prodotti alimentari commercializzati in tutto il mondo, ha registrato una media di 118,5 punti a dicembre, con un calo dell’1,5% da novembre e del 10,1% rispetto a dicembre 2022. Nell’intero 2023, il valore medio dell’indice è stato inferiore del 13,7% rispetto all’anno precedente, mentre solo l’indice internazionale dei prezzi dello zucchero ha mostrato un valore più elevato in questo periodo. È quanto ha annunciato oggi l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). LEGGI TUTTO

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    Ford, nel 2023 quasi 2 milioni di veicoli venduti negli Usa (+7,1%): ma è terza dietro GM e Toyota

    (Teleborsa) – Negli Stati Uniti Ford Motor ha venduto quasi 2 milioni di veicoli nel 2023 (+7,1% rispetto all’anno precedente) ma la crescita delle vendite è tra le più basse se paragonata all’incremento complessivo del settore, che ha registrato vendite per 15,6 milioni di veicoli. L’azienda è infatti arrivata terza nelle vendite complessive negli Stati Uniti, dietro a Toyota e General Motors. Nota positiva la serie di pick up F di Ford che si è confermato il veicolo più venduto in America per il 47mo anno consecutivo. Il risultato del 2023 è comunque il migliore registrato dalla casa automobilistica dal 2020. Le vendite di veicoli elettrici sono state pari a 72.608 nell’anno, in aumento del 18% rispetto al 2022. “In un anno di sfide, dallo sciopero dei lavoratori alle questioni di fornitura, la nostra straordinaria gamma di veicoli a benzina, elettrici e ibridi e i nostri fantastici concessionari hanno fornito una solida crescita e slancio.”, ha dichiarato in un comunicato il Ceo di Ford, Jim Farley. LEGGI TUTTO

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    Germania, Intesa: rialzo dell’inflazione è temporaneo

    (Teleborsa) – A dicembre, l’inflazione tedesca è tornata a salire, dopo cinque mesi di cali, per via di effetti base sfavorevoli sulla componente energia; di contro, l’indice al netto di alimentari ed energia ha mostrato la quarta flessione consecutiva. I prezzi al consumo, nonostante il dato di questo mese, dovrebbero però tornare a calare, secondo gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.L’inflazione tedesca, secondo quanto diffuso oggi da Destatis, ha registrato un aumento in linea con le attese di consenso in dicembre, passando al 3,7% a/a (+0,1% m/m) dal 3,2% di novembre sul CPI e al 3,8% a/a (+0,2% m/m) dal 2,3% precedente sull’indice armonizzato. Il rialzo arriva dopo cinque cali consecutivi ed è legato ad effetti base sulla componente energia.”L’inflazione dovrebbe tornare a calare, sia pur in maniera lenta e irregolare, da gennaio 2024, dato che l’impatto rialzista dovuto alla decisione di riportare l’IVA nella ristorazione al 19% (dal 7%) dovrebbe essere più che compensato da un calo dell’inflazione energetica, legata al ribasso del prezzo del gas”, si legge nella nota firmata da Aniello Dell’Anno.”Sebbene meno pronunciati rispetto a qualche mese fa, i rischi sono ancora rivolti verso l’alto e riguardano principalmente l’indice al netto delle componenti più volatili”, viene aggiunto. LEGGI TUTTO