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    Banca Ifis, Fürstenberg Fassio: “Dal 2024, il Premio Bancor anche per i giornalisti”

    (Teleborsa) – “Il Premio Bancor arriva al suo secondo anno con un ulteriore consolidamento. Creato per contribuire a mantenere aperto il nostro Paese al dibattito economico internazionale e per promuovere il dialogo continuo fra opinioni ed esperienze diverse, Bancor si richiama a un esperimento fatto da due uomini di eccellenza: il Governatore Guido Carli e un grande giornalista, Eugenio Scalfari, che crearono – proprio sotto questa sigla – un’eterodossa esperienza di confronto fra poteri e opinioni diverse, sulle colonne del settimanale L’Espresso. Dall’anno prossimo, come ha ricordato l’amico Federico Carli – che ringrazio per il lavoro svolto insieme per dare sempre più contenuti a questo Premio – Bancor si amplia con un altro riconoscimento dedicato a figure di spicco del giornalismo internazionale che si sono distinte per il loro contributo al dibattito pubblico”. È quanto ha annunciato Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, a margine dell’edizione 2023 del Premio Bancor che ha celebrato Larry Summers, già capo economista di Obama e segretario del Tesoro Usa con Clinton, oltre che rettore di Harvard. “Una giuria autorevole e prestigiosa di giornalisti – ha spiegato Fürstenberg Fassio – si affiancherà a quella attuale. A Federico Carli, nipote di Carli, si affiancherà Donata Scalfari, giornalista e figlia di Eugenio Scalfari nella tradizione che abbiamo scelto di una continuità familiare come testimonianza della continuità dei valori. Desidero ringraziare Banca d’Italia e Consob, nelle persone del Governatore Visco e del Presidente Savona, per la vicinanza mostrata a questo Premio, fin dalla prima edizione”. LEGGI TUTTO

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    Assofrantoi: niente più olio extra vergine di oliva a meno di 11 euro

    (Teleborsa) – “La non sufficiente produzione italiana, il crollo di quella spagnola e l’aumento dei costi di produzione, faranno si che l’olio di oliva extravergine 100% made in Italy non si possa trovare a scaffale a meno di 11,50-12 euro per una confezione da 0,75 litri”. A dirlo è Paolo Mariani, presidente di Assofrantoi-Confagricoltura ad Askanews. Questi prezzi, decisamente più alti della media degli anni passati, potrebbero però “indurre il consumatore a consumare di meno quindi potremmo avere una ulteriore contrazione dei consumi. “D’altra parte, già da alcuni anni si sta verificando una riduzione dei consumi di olio extravergine, visto che siamo passati da 15 litri a persona all’anno a 12 litri”, spiega Mariani, aggiungendo che il settore potrebbe andare incontro a maggiori giacenze.”I prezzi della molitura, per la campagna 2023-24, saranno di 1,20-2 euro a quintale e, insieme ai 4,5-5 euro di costi di produzione, a quelli per imbottigliamento, packaging, trasporti e agli utili della Gdo (che pesa per il 30%), contribuiranno ad arrivare a un prezzo a scaffale pari a circa 12 euro per un olio evo 100% italiano”. “Il settore olivicolo in Italia ha bisogno di un piano olivicolo nazionale, di progetti di filiera, di promozione e di contratti di rete”, dice Mariani, sottolineando che “gli agricoltori piccoli e medi in qualche modo devono essere messi insieme”. Secondo Assofrantoi servono “filiere organizzate che distribuiscano la redditività all’interno della filiera tra agricoltori, trasformatori e imbottigliatori. Serve poi molta promozione e anche la capacità di comunicare la storia dell’olio exravergine italiano”. Il tanto desiderato, citato e mai realizzato piano olivicolo è sempre il convitato di pietra “in Spagna hanno iniziato nel 1970 con i piani olivicoli e noi parliamo ancora oggi della necessità di realizzare un primo piano olivicolo”, conclude Mariani. La produzione di olio di oliva italiano è stimata per il 2023-24 a 290mila tonnellate, +20% sul 2022 e al di sotto delle medie storiche. Un quantitativo che non copre il fabbisogno italiano tra export e consumi interni, che ammonta a circa 600mila tonnellate annue. LEGGI TUTTO

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    Il Decreto Energia non va in Cdm, Unc: “Mercato tutelato sia prorogato senza se e senza ma”

    (Teleborsa) – “Attendiamo fiduciosi! Non è una settimana in più o in meno quello che ci preoccupa, ma che il mercato tutelato sia prorogato senza se e senza ma, sia per la luce che per il gas, fino al gennaio 2025. Nelle bozze circolate in questi giorni, infatti, c’era un diverso trattamento ma solo per i clienti vulnerabili, non il rinvio della tutela per tutti”. È quanto afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che il decreto Energia non sarà discusso oggi al Cdm e il suo esame sarebbe rinviato alla prossima settimana.Secondo lo studio dell’associazione, da giugno 2021, ossia prima dei rialzi scattati a partire da luglio, a settembre 2023, la luce del mercato libero in Italia è rincarata del 109,6% contro il 21,3% del tutelato, più di 5 volte tanto, mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall’Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 47,4% contro un calo dell’11,4% del tutelato, un divario di 58,8 punti percentuali. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, peggiora la fiducia dei consumatori a ottobre

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a ottobre. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori ancora negativo, si porta a -17,9 punti rispetto ai -17,8 di settembre. Il dato è tuttavia migliore delle attese del mercato che erano per un peggioramento fino a -18,3 punti. LEGGI TUTTO

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    Inchiesta Altroconsumo su 12 siti per la spesa online: “Poca trasparenza”

    (Teleborsa) – La spesa online è un servizio sempre più diffuso e consolidato, ma non sempre consente ai consumatori di avere tutte le informazioni di legge sui prodotti alimentari che si va ad acquistare. Altroconsumo ha indagato le principali piattaforme di vendita online e ha riscontrato numerose violazioni della normativa europea che riguarda gli acquisti online. L’inchiesta di Altroconsumo ha preso in considerazione 12 piattaforme di vendita online (Carrefour, Conad, Coop, Esselunga, Eurospin, Amazon/Amazon Unes, Cortilia, Eataly, Everli, app e sito Deliveroo, app Getir e app e sito Glovo), suddivise tra supermercati, discount, siti di ecommerce e app di consegna a domicilio, e ha monitorato 418 prodotti alimentari appartenenti a sette diverse categorie. Oltre alla presenza delle informazioni di legge, come l’obbligo per il venditore di riportare sui siti le stesse informazioni presenti sulle etichette dei prodotti venduti nei supermercati e nei negozi, sono stati ricercati altri aspetti utili, come la presenza sul sito di foto delle confezioni o le indicazioni sulla durata del prodotto.Dall’indagine è emerso che i siti più rispettosi del regolamento sono quelli dei supermercati e quello del discount Eurospin. Anche la piattaforma Cortilia e l’app di food delivery Getir si sono dimostrate attente nel riportare online le informazioni obbligatorie per legge. Non altrettanto può dirsi, invece, per altri siti e app: nel caso di Amazon Unes, le informazioni sono disomogenee e disordinate, al punto da mettere in difficoltà il consumatore invece di orientarlo. Anche le app di food delivery, ovvero Glovo e Deliveroo, non riportano le informazioni minime richieste dalla normativa. Molte piattaforme riducono la loro comunicazione sugli alimenti alle foto delle confezioni dei prodotti, che però non sempre garantiscono le informazioni necessarie.Altroconsumo fa sapere di aver prontamente segnalato le numerose violazioni emerse al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) affinché vengano presi i necessari provvedimenti. LEGGI TUTTO

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    A2A: presentato il quinto Bilancio di Sostenibilità territoriale del Piemonte

    (Teleborsa) – È stata presentata oggi da Stefano Granella, Chief Strategy and Growth di A2A, alla presenza di Maurizio Rasero, Sindaco di Asti e Presidente della Provincia di Asti, la quinta edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Piemonte, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2022 e i suoi piani di attività previsti per i prossimi anni. “La presentazione del Bilancio di Sostenibilità costituisce non solo una fondamentale occasione di confronto e dialogo con i nostri stakeholders, ma anche di restituzione al territorio dei risultati dell’impegno di A2A in Piemonte, seconda Regione per presenza del Gruppo.Nel 2022 gli investimenti destinati alle infrastrutture e agli impianti sul territorio sono saliti a 50 milioni di euro: una crescita significativa con valori quadruplicati negli ultimi tre anni e in aumento del 17% rispetto al 2021″ afferma Granella.”Grazie alle nostre attività, – ha proseguito Granella – abbiamo distribuito un valore economico di 100 milioni di euro e sono stati raggiunti ulteriori importanti traguardi nel percorso verso la transizione ecologica: le tecnologie adottate hanno infatti permesso di risparmiare complessivamente 98mila tonnellate di CO2 e i poli di Cavaglià e Chivasso rappresentano un esempio tangibile della nostra attenzione all’innovazione per uno sviluppo sostenibile”.In continuità con l’impegno portato avanti nell’ultimo triennio per l’ascolto e il dialogo con le comunità in cui il Gruppo opera, nel 2023 il percorso dei Forum Multistakeholder di A2A prevede il coinvolgimento di 11 territori in tutta Italia, attraverso momenti di confronto percontribuire sinergicamente allo sviluppo sostenibile del Paese. Nell’ambito di questo programma sono state realizzate con gli stakeholder locali progettualità concrete e su misura per accelerare la transizione ecologica sui territori, anche alla luce degli obiettivi del Piano Industriale del Gruppo. Tra le diverse iniziative portate avanti insieme agli stakeholder aderenti all’edizione 2022, l’azienda ha realizzato il progetto “Il potere delle buone abitudini”. A partire da un’indagine SWG sulle abitudini degli abitanti del Piemonte, sono state offerte attività di interpretazione dei risultati, con l’obiettivo di ottenere un quadro di riferimento tra cittadini e sostenibilità nel territorio, al fine di diffondere in modo capillare consigli e buone pratiche. Le iniziative di ascolto hanno già coinvolto Cremona, Bergamo, Calabria, Sicilia, Valtellina e Valchiavenna, Brescia, Milano, cui si aggiungeranno nel corso dell’anno Seregno, Friuli-Venezia Giulia e Puglia.PIANETA – Il Piemonte rappresenta un territorio strategico per A2A, in particolar modo grazie ai poli di Chivasso e Cavaglià, di fondamentale importanza per le attività legate alla transizione energetica e all’economia circolare. A Chivasso, il Gruppo produce energia attraverso la centrale termoelettrica a ciclo combinato e l’annesso impianto fotovoltaico, oggetto di continui miglioramenti: nel 2022, nella centrale sono state sostituite le parti calde delle turbine a gas, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza e le prestazioni ambientali, mentre la capacità installata da fotovoltaico è passata da 900 a 1.289 kW. Rispettivamente, sono stati prodotti circa 3.000 GWh di energia elettrica. Presso l’impianto di Asti, A2A recupera il vetro derivante dalla raccolta differenziata per trasformarlo in prodotto “pronto al forno” – più di 105mila tonnellate nel 2022 – utilizzabile in vetreria per generare nuove bottiglie. In aggiunta, lo scorso anno sono stati effettuati degli interventi per aumentare la capacità di produzione, che continueranno fino al 2024. I pannelli fotovoltaici presenti nella struttura hanno prodotto 466 MWh di energia, pari al 14% del fabbisogno energetico dell’impianto. In totale, sono state evitate 191 tonnellate di CO2. All’interno del polo di economia circolare di Cavaglià, invece, nel 2022 sono state trattate 43mila tonnellate di plastica, suddivise per colore e sostanza per l’invio agli impianti di riciclo al fine di recuperare materia ed energia, evitando l’emissione di oltre 340 tonnellate di CO2. L’impianto per la produzione di combustibile solido secondario (CSS) presente nel polo, inoltre, utilizza proprio gli scarti del trattamento di selezione della plastica – oltre ad altri rifiuti non riciclabili – per produrre energia in sostituzione delle tradizionali fonti fossili, risparmiando ulteriori 118 tonnellate di CO2. Grazie ai pannelli fotovoltaici di cui sono dotati i due impianti è stato prodotto anche 1,2 GWh di energia rinnovabile. Inoltre, a settembre è stato inaugurato il nuovo impianto che tratta la frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata, con capacità di trattamento autorizzata pari a 60mila tonnellate l’anno, per la produzione di biometano (5 milioni m3/anno) e compost certificato per agricoltura (12.000 ton/anno). La potenza del fotovoltaico che è stato installato è pari a 750 kWp.Infine, A2A gestisce nella Regione due Stazioni di Trasferimento Intelligente (ITS) a Cavaglià e Villafalletto, sempre a servizio dell’economia circolare: in entrambe i centri viene utilizzato il processo Biocubi – brevettato da A2A Ambiente – che consiste nella bioessiccazione della parte residua dei rifiuti urbani per trasformarla in combustibile solido, al fine di produrre energia e calore. In particolare, a Cavaglià sono state trattate 86mila tonnellate di rifiuti e a Villafalletto oltre 58mila. Grazie alle tecnologie del Gruppo, in Piemonte nel 2022 sono state risparmiate complessivamente 98mila tonnellate di CO2.PERSONE – A2A, in qualità di Life Company, è impegnata a creare un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e sostenibile, per accompagnare la sua popolazione aziendale in tutti i territori in cui opera: per questo, sono state erogate più di 4mila ore di formazione complessiva ai dipendenti, di cui oltre il 60% su salute e sicurezza. Durante l’anno sono poi proseguite le iniziative di sensibilizzazione per tutti i dipendenti sul territorio, con l’obiettivo di creare consapevolezza sul tema delle questioni di genere e per valorizzare le diversità, ufficializzando il proprio impegno attraverso la sottoscrizione della Dichiarazione di Impegno sui temi di Diversity, Equity & Inclusion.A2A ha inoltre ricevuto la certificazione per la parità di genere, un riconoscimento che attesta l’impegno del Gruppo nell’adottare misure concrete per ridurre il divario di genere e promuovere un ambiente lavorativo sempre più inclusivo.PROSPERITÀ – Nel 2022, A2A ha dato impulso allo sviluppo del territorio piemontese generando valore pari a 108 milioni di euro sotto forma di dividenti, imposte locali, ordini a fornitori, canoni e concessioni e remunerazione dei dipendenti. Inoltre, nel giro di tre anni sono più che quadruplicati gli investimenti infrastrutturali e le attività di manutenzione degli impianti, passati da 12 a oltre 50 milioni di euro (+17% rispetto al 2021). 194 i fornitori locali attivati, di cui il 56% micro o piccole imprese, per un importo degli ordini pari a86,9 milioni di euro. Anche in Piemonte, A2A è impegnata in attività che incentivano lo sviluppo sostenibile e la digitalizzazione, promuovendo progetti pensati per quartieri intelligenti, con l’obiettivo di consumare meno energia e risorse, risparmiare e ridurre l’impatto ambientale. In 7 Comuni della Regione ha erogato i suoi servizi per le Smart Cities attraverso applicazioni di Internet of Things. Infine, anche nel 2022 A2A ha coinvolto studenti e professori in numerose attività di educazione alla sostenibilità. Insieme a DeA Scuola è stato proposto ai docenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado a livello nazionale il percorso formativo “Verso il 2050 con le scuole per un futuro sostenibile e circolare”: 10 webinar con esperti, ricercatori e divulgatori autorevoli, alla presenza di circa 549 docenti dalle scuole della Regione, più che raddoppiati rispetto ai 200 del 2021. Inoltre, attraverso il percorso PCTO A2A sono state erogate 40 ore certificate a quasi 1.000 studenti piemontesi per apprendere le nuove competenze necessarie per le professioni nel settore energetico. Le ultime due iniziative riguardano “Storie Sostenibili”, il progetto realizzato in collaborazione con Giffoni Innovation Hub che ha visto vincitrici due classi del Piemonte, e le “Olimpiadi della Sostenibilità” organizzate insieme a ELIS, che hanno coinvolto circa 120 alunni.A2A, LEGGI TUTTO

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    Energia: i consigli dell’ENEA per risparmiare sul riscaldamento

    (Teleborsa) – Alla vigilia dell’accensione dei riscaldamenti, dall’ENEA arrivano alcuni suggerimenti per ridurre i consumi e risparmiare in bolletta, senza rinunciare al comfort. La prima raccomandazione è quella di monitorare e controllare i propri consumi, ad esempio, installando uno smart meter, ovvero un misuratore dei consumi in tempo reale, in grado anche di dialogare con il cellulare attraverso un’app.”La prima strategia di risparmio è monitorare i consumi per identificare ed evitare gli sprechi, anche inconsapevoli. Lo scorso anno le misure comportamentali attuate dai cittadini hanno rivestito un ruolo significativo per conseguire l’obiettivo di contenimento dei consumi energetici nazionali – sottolinea Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano –. Visti i risultati raggiunti quest’inverno sarà ancora più importante impegnarsi sul fronte del risparmio energetico, per confermare o ridurre ulteriormente i consumi rispetto alla passata stagione”.IL DECALOGO – Installa sistemi di monitoraggio e controllo: monitorare i consumi energetici attraverso contatori intelligenti è fondamentale per acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo e per individuare tempestivamente eventuali perdite o malfunzionamenti. Esegui la manutenzione degli impianti: un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013). Controlla la temperatura degli ambienti: bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile. Attenzione alle ore di accensione: controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi: il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Accendere l’impianto un’ora in meno al giorno e ridurre di un grado di temperatura, può portare a un risparmio energetico di circa il 15%. Scherma le finestre durante la notte: persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Non coprire i radiatori: evita di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore. Fai un check-up dell’abitazione: affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%. Installa valvole termostatiche: obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%. Scegli soluzioni di ultima generazione: sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.Tornando al suggerimento numero uno, ovvero il monitoraggio, un aiuto può arrivare anche dal Portale dei consumi gestito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che offre un servizio gratuito, grazie al quale tutti possono conoscere letture e consumi delle proprie utenze. Un ulteriore motivo per adottare sistemi per monitorare i propri consumi energetici è la presenza di un impianto fotovoltaico installato in casa. “La mancanza di consapevolezza dei propri consumi induce a comportamenti errati o alla convinzione che l’impianto fotovoltaico installato non porti i benefici economici sperati”, sottolineano Francesca Caffari e Giovanni Murano del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.Per chi dispone di un impianto fotovoltaico diventa fondamentale sincronizzare produzione e consumo di energia elettrica, sfruttando la domotica, ovvero quei sistemi che consentono di gestire da remoto gli apparecchi di casa, per avviare automaticamente le pompe di calore nel momento di picco di produzione dei pannelli e riscaldare gli ambienti nelle ore centrali della giornata, anche se non si è in casa.Secondo l’ultimo Rapporto GSE sul solare fotovoltaico, alla fine del 2022 l’82,5% dei circa 1,2 milioni di impianti in funzione in Italia erano installati nel settore residenziale, con una capacità complessiva di circa 5 mila MW, pari al 20% della capacità fotovoltaica totale. Dal monitoraggio ENEA su diverse abitazioni, è risultato evidente che i consumi energetici, anche quelli legati al riscaldamento, sono concentrati nel primo mattino e, soprattutto, la sera.Oltre all’installazione di sistemi di monitoraggio, altre semplici azioni possono contribuire a ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti. Tra queste, il check-up energetico del proprio appartamento per valutare lo stato di isolamento termico di pareti e finestre e dell’efficienza degli impianti di riscaldamento, che consente di abbattere i costi fino al 40%. LEGGI TUTTO

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    USA, CFNAI: attività in recupero a settembre

    (Teleborsa) – Giungono segnali positivi per la crescita dell’attività economica americana.L’indice Fed Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a +0,02 punti a settembre rispetto ai -0,22 punti di agosto (rivisto da un preliminare di -0,16 punti).L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale.(Foto: QuinceCreative / Pixabay) LEGGI TUTTO