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    Intesa Sanpaolo Assicura, Buralli: “Multicanalità è fulcro strategia”

    (Teleborsa) – “La multi-canalità è il fulcro della strategia delle Compagnie della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo. Grazie alle innovazioni introdotte dalla tecnologia digitale, ci permette di offrire ai nostri clienti una vasta gamma di opzioni personalizzate e un accesso semplice ai nostri servizi assicurativi, attraverso diversi canali, con un’esperienza personalizzata e accessibile in ogni momento”. È quanto ha affermato Barbara Buralli, responsabile Operations di Intesa Sanpaolo Assicura, in occasione del 31esimo Annual Meeting della Società Scientifica Melchiorre Gioia dal titolo “Professione Zeta. L’evoluzione digitale delle professioni nel risarcimento del danno alla persona”, in corso a Roma. “L’App Intesa Sanpaolo Assicurazioni, in particolare, – ha proseguito Buralli – gioca un ruolo centrale nella nostra multicanalità integrata, consentendo un’interazione immediata tra tutte le parti coinvolte e fornendo un punto di accesso unico a servizi, dati e informazioni. Nel 2023 1 sinistro su 4 è stato segnalato tramite questo strumento. L’uso della tecnologia consente di migliorare la customer experience del cliente e automatizzare i processi, velocizzando le liquidazioni dei sinistri, sia in ambito motor che no motor, nell’ottica di un eccellente servizio ai clienti. Risultato che vogliamo ottenere anche con una proposta di prodotti e servizi vicina alle loro esigenze, come stiamo facendo nell’ambito della salute e dell’assistenza per gli over 65, che rappresentano quasi il 25% della popolazione italiana”. LEGGI TUTTO

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    Tendercapital, Zani riceve il titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana

    (Teleborsa) – Moreno Zani, presidente di Tendercapital, tra i player internazionali indipendenti più attivi nel settore dell’asset management, ha ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, durante la cerimonia di consegna delle Onorificenze presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” a Milano. A consegnare il riconoscimento il prefetto di Milano, Renato Saccone. “Sono onorato di ricevere questo riconoscimento istituzionale di grande pregio – ha dichiarato Zani –. Il risparmio delle famiglie italiane svolge un ruolo fondamentale per la ripartenza del Paese. Occorrono nuovi strumenti di supporto alle imprese per favorire un ritmo di crescita sostenibile e mobilitare il risparmio verso nuove forme di investimento. In tal senso – ha proseguito Zani – è fondamentale porre le giuste condizioni affinché si crei un autentico mercato unico dei capitali a livello europeo e, al contempo, avviare un processo di razionalizzazione degli incentivi fiscali in modo da supportare le imprese più resilienti. Inoltre, è cruciale implementare le tutele per gli operatori privati, garantendo maggiore trasparenza al fine di incoraggiare l’impiego del risparmio nell’economia reale e attrarre nuovi finanziamenti”. LEGGI TUTTO

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    Maltempo: in Italia scatta l’allerta meteo. Ecco le regioni a rischio.

    (Teleborsa) – “La perturbazione, che ha interessato il Nord Italia, si sta spostando e raggiungerà presto anche il resto della penisola”. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa, che anticipa l’arrivo di un graduale peggioramento anche sulle regioni centrali, in progressiva estensione, dalle prime ore di domani, a quelle meridionali, con piogge e temporali diffusi.Le regioni coinvolte e i disagiFriuli Venezia Giulia: allerta meteo gialla con forti raffiche di vento sono state registrate in queste ore, in particolare nel Tarvisiano, a causa dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla regione. La protezione civile ha segnalato caduta di rami e alberi e parziali scoperchiamenti di tetti di edifici. I volontari stanno operando a supporto dei vigili del fuoco e del personale dell’Anas per contenere i danni alle coperture di alcuni magazzini e uffici dello stabilimento Weissenfels di Fusine. Le squadre sono al lavoro anche per mettere in sicurezza i rami e gli alberi caduti lungo la carreggiata tra Fusine e Cave del Predil. Al momento, nessuna persona risulta ferita. I volontari della squadra comunale della Protezione civile di Tarvisio stanno operando anche per rimuovere le piante cadute lungo la ciclovia Alpe Adria che da Coccau porta al confine, sempre a causa del forte vento. Interventi anche lungo la strada dei laghi e in un albergo a Fusine, il cui tetto è stato parzialmente scoperchiato.Toscana: l’allerta meteo è stata prorogata fino alle 18 di domani, sabato 21 ottobre. Si registrano temporali forti, rischio idrogeologico e idraulico, vento forte e mareggiate. Probabili rovesci e temporali sparsi, localmente forti. La perturbazione interesserà inizialmente le province nord occidentali, per poi estendersi in serata e nella giornata di domani al resto della regione. Sono possibili forti temporali. Fino alla mezzanotte di oggi sono previsti venti forti da sud, con raffiche fino 70-90 km/h sulle zone centro-meridionali, mentre sull’Appennino raffiche fino a 90-100 km/h, con intensità anche maggiori sulle zone di crinale. Domani venti di Libeccio con raffiche fino a 60-70 km/h sulla costa e sui crinali appenninici. Mare molto mosso, localmente agitato a nord di Capraia. Liguria: terminata l’allerta arancione su tutta la regione, si conferma l’allerta gialla. L’intensa perturbazione sta lasciando la regione ma non bisogna abbassare la guardia. Domani giornata all’insegna della variabilità, dove permane una bassa probabilità di temporali forti.Campania: 24 ore di allerta meteo gialla, emanata dalla Protezione civile della Campania, che si estende dalle 6 di sabato 21 ottobre, alle 6 di domenica 21 ottobre su tutta la regione. Potranno verificarsi temporali improvvisi con possibili conseguenze al suolo come allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, ruscellamenti con trasporto di materiale, frane e caduta massi. La Protezione civile ricorda ai Comuni di attivare i Coc (Centri operativi comunali) e tutte le misure atte a prevenire, contrastare e mitigare i fenomeni previsti, in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile. Possibili grandinate e forti raffiche di vento, che andranno ad attenuarsi nella serata di domani. Si raccomanda di prestare attenzione agli avvisi diramati dalla Protezione civile regionale.La perturbazione sta scendendo verso il Sud e interesserà anche la Basilicata, la Puglia e la Calabria, con rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, sabato 21 ottobre, allerta arancione su settori della Lombardia e allerta gialla su Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria, Toscana, Provincia Autonoma di Trento e settori di Piemonte e Lombardia. LEGGI TUTTO

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    Sciopero di oggi: cancellati diversi voli, con disagi per pendolari e viaggiatori

    (Teleborsa) – Ancora in corso lo sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati di base nel settore pubblico e privato, Adl, Cub, Sgb, Si Cobas, con l’adesione di Cub Trasporti, Usi Cit, Usi, Usi Educazione, Cub Sanità, Flai Trasporti e Servizi. Dai trasporti alla sanità alla scuola allo smaltimento dei rifiuti, i sindacati autonomi chiedono il rinnovo dei contratti e l’aumento dei salari. Cancellati diversi voli, con disagi per pendolari e viaggiatori che usano treni e mezzi pubblici locali. Ecco i disagi registrati nella giornata di oggi.Si sono registrati diversi disagi nella giornata di oggi, venerdì 20 ottobre, già a partire dalla serata di ieri. Dalle 21.00 di ieri sera, giovedì 19 ottobre, è scattato lo sciopero per i treni e i mezzi pubblici di trasporto. A fermarsi sono i lavoratori di aerei, treni, bus, metro e tram, ma anche il settore scolastico e le autostrade. Come sempre, ci sono delle fasce garantite, che variano da regione a regione, ma che tendenzialmente permettono lo spostamento della prima mattinata (dalle 7.00 alle 9.00) e nel tardo pomeriggio (dalle 17.00 alle 21.00).Per quanto riguarda i treni, come fatto sapere da Fs, nessun disagio per le Frecce e gli Intercity di Trenitalia. Dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00, sono garantiti i treni regionali. Al di fuori di queste fasce orario, possono esserci limitazioni o soppressioni. Lo sciopero interessa anche i treni di Italo Ntv.Sul fronte dei voli, invece la compagnia aerea ITA Airways ha cancellato 20 voli nazionali. Nel trasporto locale, a Roma la protesta interessa le linee di Atac e Roma Tpl. Oggi il servizio è stato assicurato solo dall’inizio delle corse diurne fino alle 8.29 e poi dalle 17.01 alle 19.59. Sono ancora possibili stop dalle 20 a fine servizio diurno.L’adesione complessiva del personale Atac allo sciopero generale di oggi, rilevata in mattinata, è stata del 17,9%. Così in un comunicato Roma Servizi per la Mobilità.A Milano le metropolitane sono interessate dallo sciopero dopo le 18, mentre i mezzi di superficie sono stati garantiti fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18, secondo quanto riferito dall’Azienda dei trasporti milanesi (Atm).Per quanto riguarda il trasporto pubblico a Genova gestito dalla municipalizzata Amt il servizio della metropolitana risulta regolare, mentre l’azienda registra un’adesione allo sciopero del 20,7% tra gli autisti dei bus urbani in servizio e dell’8% nei bus extraurbani. Circa gli impianti di trasporto pubblico verticale a Genova è ferma solo la cremagliera di Granarolo, aperti tutti gli altri impianti. Il servizio della ferrovia Genova-Casella risulta regolare. LEGGI TUTTO

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    Allestimenti temporanei: l’impatto ambientale delle aziende del settore

    (Teleborsa) – “Qual è l’impatto ambientale della tua azienda? Analisi e strategie. Il caso Prostand”. Questo il tema al centro del convegno svoltosi al Tecnopolo del Campus universitario di Rimini, patrocinato dall’Osservatorio Allestimenti di Prostand, società del player fieristico Italian Exhibition Group , il primo dedicato all’architettura temporanea per l’economia sostenibile declinata sugli spazi business, e da Confindustria Romagna. Al convegno è stata introdotta la tematica del Life Cycle Assessment, metodologia internazionale che permette di valutare e quantificare i potenziali impatti ambientali associati ad un prodotto, un sistema, un servizio o un’attività, prendendo in considerazione il suo intero ciclo di vita o parte di esso. È stato anche presentato lo studio avviatosi nel 2022 e condotto proprio su Prostand, da oltre 25 anni nel settore degli allestimenti temporanei, curato dall’Università di Bologna. Ad esporlo Fabrizio Passarini, docente al Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari”, referente del CIRI FRAME al Tecnopolo di Rimini e direttore di “SAFTE – Scuola di Alta Formazione per la Transizione Ecologica” dell’Università di Bologna, che ha seguito lo studio col suo team di ricerca.”Il lavoro – spiega Passarini – è partito dall’analisi di tutti i materiali utilizzati fino alla loro dismissione dopo il tempo di vita utile. I risultati hanno evidenziato che le scelte effettuate ad oggi da Prostand quali, ad esempio, l’utilizzo del legno proveniente da foreste certificate rigenerato e riutilizzato, dell’alluminio 100% riciclabile e riciclato e della moquette anch’essa proveniente da fornitori in grado di riciclarla invece di materiali prodotti interamente da materia prima vergine, hanno prodotto un risparmio in termini dell’impronta di carbonio (CO2eq/m2) del 12% nel caso degli stand preallestiti e del 15% nel caso degli stand personalizzati”.La ricerca ha anche evidenziato che il riutilizzo e la riparazione di materiali, in particolare quelli lignei, ha prodotto un risparmio di CO2eq/m2 nel caso dei preallestiti del 20% e nel caso dei personalizzati del 31% rispetto ad uno scenario nel quale i cicli di riutilizzo dei materiali si fossero ridotti 50% in confronto allo stato attuale.L’utilizzo di energia elettrica autoprodotta da impianto fotovoltaico rispetto a quella acquisita da rete elettrica nazionale ha prodotto, sia nel caso degli stand preallestiti che nel caso degli stand personalizzati, un risparmio del 2% sui kg CO2eq emessi per metro quadro.La bassissima incidenza dei trasporti nella produzione di CO2 è frutto della strategia volta a dislocare i propri siti produttivi e di stoccaggio nei pressi dei principali mercati serviti.”La verifica sugli impatti ambientali del modello di business di Prostand, realizzata attraverso un soggetto terzo ed indipendente, come la prestigiosa Università di Bologna, fa parte della più ampia strategia di Italian Exhibition Group – commenta Roberto Bondioli, AD di Prostand –. Il Gruppo IEG ha da sempre fondato le proprie attività di business sui principi della sostenibilità e si sta impegnando nella definizione di una strategia ESG per gli anni a venire, con lo scopo di attuare sempre più progetti e iniziative dedicati a questi temi in modo sempre più concreto e rilevante per i suoi stakeholder”.Al convegno sono intervenuti anche Daniele Cespi, ricercatore e docente in chimica dell’ambiente presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, e Francesco Arfelli dottorando per il Dipartimento di Chimica in Industriale “Toso Montanari” all’Università di Bologna. LEGGI TUTTO

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    Lavoro: per il tribunale Deliveroo e Uber devono versare contributi ai rider

    (Teleborsa) – “Deliveroo Italy e Uber Eats Italy (quest’ultima ha lasciato il mercato italiano), dovranno versare all’Inps i contributi per migliaia di rider, per un totale, non ancora calcolato esattamente, che potrebbe arrivare ad alcune decine di milioni di euro”. A stabilirlo, nei giorni scorsi, la Sezione lavoro del Tribunale milanese in due cause distinte che le due società del food delivery, avevano intentato contro l’Inps. Per Deliveroo il periodo sarebbe 2016-20 per Uber il 2020-21. Le due società del food delivery, già nel 2021, sono state al centro con altre due, di un’indagine pilota della Procura di Milano sulle condizioni di lavoro e di sicurezza di circa 60mila rider. “Le posizioni di migliaia di ciclofattorini andavano regolarizzate: da lavoratori autonomi a “coordinati continuativi”, con tutte le garanzie dei subordinati”, è quanto si legge sui verbali amministrativi, davanti al giudice Nicola Di Leo, notificati dall’Ispettorato del lavoro e impugnati dalle società. Lo stesso giudice del lavoro ha seguito la posizione presa all’epoca dalla Procura e dall’Ispettorato del lavoro, stabilendo che quei rider hanno lavorato come collaboratori coordinati continuativi, sulla base dell’articolo 2 del Jobs Act. Ai rider che hanno lavorato per Deliveroo, dunque, dal “gennaio 2016 al 31 ottobre del 2020”, va applicata, scrive il giudice, “la disciplina del lavoro subordinato” con conseguente “obbligazione per contributi, interessi e sanzioni nei rapporti con l’Inps e per premi nei rapporti con l’Inail” per “l’orario effettivamente svolto dai collaboratori, da determinarsi dal Login fino al Logout dalla piattaforma per ogni singolo giorno lavorativo e con versamenti da effettuarsi nella Gestione Dipendenti, con le aliquote contributive per il lavoro subordinato, per quanto riguarda il debito nei confronti dell’Inps”. Sulla stessa linea l’altra sentenza sul caso Uber, che riguarda, però, un periodo più limitato che va “dal gennaio 2020 al 31 ottobre 2020″. Ora l’Inps dovrà calcolare l’esatta quota di contributi per entrambe le aziende.”Non condividiamo la decisione e siamo pronti a fare appello nelle sedi competenti. La maggior parte dei fatti presi in considerazione nelle indagini non sono applicabili a Uber Eats e descrivono modelli operativi della concorrenza molto diversi dalle nostre passate operazioni di delivery”, fa sapere Uber in un comunicato. Anche Deliveroo fa sapere che “stiamo analizzando i dettagli della decisione che si basa su un modello vecchio e un sistema di lavoro dismesso e che non esiste più. Non si tratta di una decisione definitiva ma di un giudizio di primo grado, a cui faremo appello”. LEGGI TUTTO

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    Mercato auto Europa, UNRAE: “A settembre +11,1%”

    (Teleborsa) – In Europa prosegue la tendenza positiva del mercato dell’auto. A settembre ci sono state 1.166.728 nuove immatricolazioni (+11,1% vs 1.050.312 di settembre 2022), archiviando la 14esima crescita consecutiva, e nei primi nove mesi il numero sale a 9.684.894 (+17,0% vs 8.277.642 unità dei nove mesi 2022, ma rispetto al 2019 il bilancio è ancora di segno negativo a -11,9%). L’Italia registra la crescita mensile più alta in termini percentuali (+22,7%) fra i 5 Major Markets, seguita da Regno Unito (+21%), Francia (+10,7%) e Spagna (+2,3), mentre la Germania è in leggerissima contrazione (-0,1%) a causa dell’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi per le auto BEV dal 1° settembre. Anche nei primi nove mesi è l’Italia a segnare la più alta crescita (+20,5%), davanti a Regno Unito (+20,2%), Spagna (+18,5%), Francia (+15,9%) e Germania (+14,5%). In termini di volumi l’Italia occupa il quarto posto, sia a settembre che nei nove mesi.L’Italia mantiene anche a settembre il record negativo nella diffusione di auto con la spina, con la quota di ECV di nuovo in calo, dopo il rialzo di agosto, scesa al 7,6% sommando il 3,6% delle BEV e il 4,0% delle PHEV. Il divario con gli altri quattro mercati resta ampio: la Germania ha le BEV al 14,1% (nonostante 5,6 punti in meno per il motivo già detto) e le PHEV al 6,9%; in Francia BEV 19,3% e PHEV 10,0%; Regno Unito BEV 16,6% e PHEV 6,8%; Spagna BEV 5,4% e PHEV 7,2%. A settembre nel totale del mercato europeo le BEV sono a quota 16,1% (+0,3 punti) e le PHEV al 7,9% (-0,3 punti). Anche nei nove mesi l’Italia figura all’ultimo posto per le vetture elettriche, con le BEV a quota 3,9% e le PHEV al 4,5%, superata da Germania (BEV 18,1% e PHEV 5,8%), Francia (BEV 15,9% e PHEV 9,0%), Regno Unito (BEV 16,4% e PHEV 6,8%) e Spagna BEV 4,9% e PHEV 6,3%. Nei nove mesi le quote relative all’intero mercato europeo sono per le BEV il 15,2% (+3,1 punti) e per le PHEV il 7,4% (-0,9 punti). Il prossimo 8 novembre il Parlamento Europeo dovrebbe votare la proposta di Regolamento Euro 7. L’ACEA considera l’orientamento espresso dal Consiglio e dalla Commissione ENVI, un miglioramento rispetto alla proposta della Commissione, sproporzionata nei costi per l’industria e per i clienti, limitata nei benefici per l’ambiente. L’ACEA apprezza il mantenimento degli attuali test Euro 6/VI, ma sottolinea che i nuovi standard comporteranno comunque investimenti addizionali, proprio nel momento in cui il settore sta profondendo tutte le sue risorse nello sforzo per la decarbonizzazione, quando la UE ha già un approccio fra i più restrittivi al mondo in termini di emissioni inquinanti, che oggi risultano a malapena misurabili.”Per noi in Italia resta assolutamente prioritaria la definizione di un Piano chiaro e puntuale del Governo – afferma il direttore generale dell’UNRAE Andrea Cardinali – per delineare il percorso che il Paese intende seguire nella transizione energetica della mobilità stradale. Il Piano dovrebbe innanzitutto rivedere l’attuale sistema di incentivi per renderli realmente fruibili e utili ad un accelerato rinnovo del parco, e quindi recuperare i residui del 2022 e del 2023 destinandoli nel 2024 ai medesimi scopi”. Nel Piano, ribadisce Cardinali, deve trovare posto un cronoprogramma per lo sviluppo delle infrastrutture pubbliche di ricarica elettrica, soprattutto quelle ad alta potenza in ambito extraurbano, e di quelle per il rifornimento di idrogeno. Quanto a quelle private, sia per le aziende che per gli edifici residenziali, Cardinali commenta: ” salutiamo con favore – dopo un’attesa superiore a un anno in un caso e a tre anni nell’altro – che siano state finalmente definite le modalità operative per la fruizione dei fondi”, ma aggiunge “non possiamo non constatare come provvedimenti così tardivi rispetto a fondi stanziati da precedenti governi risultino di fatto retroattivi, snaturando le finalità stesse dei sistemi incentivanti in una sorta di sanatoria”. Sempre in tema di infrastrutture elettriche, intese in senso più ampio, Cardinali sottolinea le recentissime richieste che l’ACEA ed altre sei Associazioni europee hanno rivolto alla Commissione UE, esprimendo la necessità di intervenire su più fronti con: maggiori fondi per lo sviluppo e la modernizzazione della rete, armonizzazione a livello UE delle regole di connessione e dei processi di certificazione della rete, snellimento degli aspetti burocratici e delle relative autorizzazioni per supportare e accelerare gli investimenti. Cardinali, infine, invita a considerare che, con le auto con la spina a quota 1% del parco circolante, la decarbonizzazione dei trasporti stradali in Italia è ancora lontanissima, e afferma: “Alla luce del protocollo d’intesa recentemente firmato dal Ministro Urso, che menziona esplicitamente ‘il supporto al mercato per la diffusione della mobilità elettrica e per il rinnovo del parco circolante’, chiediamo che il Tavolo Automotive venga convocato con la massima urgenza, e che l’UNRAE ne faccia parte a pieno titolo per poter portare il proprio contributo di proposte a 360 gradi”.Francia – +10,7% le immatricolazioni registrate in settembre – Il mercato della auto in Francia archivia il periodo gennaio-settembre registrando una crescita del 15,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1.288.624 unità). Nel solo mese di settembre sono state immatricolate 156.303 unità, con una crescita del 10,7% rispetto al nono mese del 2022. A settembre le emissioni medie di CO 2 subiscono un calo a 91,3 g/Km. Per quanto riguarda le alimentazioni, sia nel mese che nel cumulato si registrano una serie di segnipositivi: a settembre le BEV arrivano al 19,3% di share (+3,4 p.p.) e nel periodo gennaio-settembre conquistano il 15,9% di quota (+ 3,2 p.p.), mentre le PHEV si attestano al 10% (+1,8 p.p. e 9% nel cumulato, +1,1 p.p.). Le HEV nel nono mese dell’anno archiviano il 24,6% di share e conquistano 3,7 p.p. (23,6% di quota nei primi nove mesi dell’anno, acquisendo 2,2 p.p. nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno).Germania – Scende la quota delle BEV a settembre per l’esclusione delle persone giuridiche dall’incentivo – Il mercato auto in Germania nel nono mese dell’anno subisce una marginale contrazione, a causa dell’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi per le auto BEV: a settembre si registrano infatti 224.502 nuovi veicoli immatricolati contro i 224.816 dello scorso anno (- 0,1%). Al contrario nei nove mesi si registra un segno positivo (+14,5%) con 2.138.066 unità archiviate. Tra i canali di vendita, nel nono mese dell’anno le persone giuridiche si attestano al 66,9% di quota (68,1% nel cumulato), mentre i privati raggiungono il 33% di share (31,8% nelperiodo gennaio-settembre). Sul fronte delle alimentazioni, a settembre le BEV e le PHEV si attestano rispettivamente al 14,1% e al 6,9% di share segnando una leggera contrazione (-5,6 e -5,7 p.p.). Nel cumulato, guadagnano leggermente quota le BEV al 18,1% (+3,5 p.p.) mentre le PHEV calano al 5,8%, perdendo 5,8 p.p. A settembre le HEV conquistano il 25,7% di quota (+7,9 p.p.) e nei primi nove mesi dell’anno il 23% (+4,5 p.p.). Guardando alle emissioni medie di CO 2, nel periodo che va da gennaio a settembre calano leggermente (-0,8%) e si arrestano a 116,7 g/Km.Regno Unito – Il mercato inglese registra il suo miglior settembre dal 2020 (+21%) – Con 272.610 immatricolazioni il mercato auto inglese chiude il 14° mese di fila con segno positivo e il miglior settembre dal 2020, registrando una crescita del 21% rispetto alle 225.269 unità del 2022. Nei nove mesi, il Regno Unito conta 1.451.908 registrazioni totali, contro le 1.208.368 dello scorso anno, chiudendo a +20,2%. La crescita è guidata dalle flotte, che segnano nel mese +40,8% (al 52,5% di quota) e nel cumulato +42,3%. Si arrestano a settembre le società del -12% al 2,4% di share, stabili anche nel periodo gennaio-settembre, mentre i privati nei nove mesi registrano una lieve crescita dell’1,8% (44,8% di quota) e nel solo mese di settembre guadagnano +6,5 p.p. Per quanto riguarda le alimentazioni, prosegue la corsa dell’elettrico, con le BEV che a settembre registrano il 41° mese consecutivo di crescita e si attestano al 16,6% di share (-0,3 p.p.) e nel cumulato al 16,4% di share (+1,9 p.p.). Bene anche le PHEV che sia nel mese che nel cumulato guadagnano posizione al 6,8% di share (rispettivamente +1,3 p.p. e +0,7 p.p.). A settembre le HEV si attestano al 34,3% di quota (+2 p.p.) e guadagnano leggermente quota nel cumulato (+1,5 p.p., al 31,8% di share).Spagna – Rallenta la crescita, settembre a +2,3% – Nonostante le vendite di autovetture abbiano totalizzato nel mese di settembre 68.803 unità (+2,3% rispetto a settembre 2022), in Spagna incertezza politica e alti tassi di inflazione influiscono su un tasso di crescita inferiore rispetto ai mesi precedenti. Nel cumulato si contano 711.380 immatricolazioni che, pur rappresentando una crescita del 18,5%, fanno registrare un calo del 15,8% rispetto alle vendite pre-pandemia. Con questi dati, l’ANFAC mantiene le previsioni di chiusura tra le 930.000 e le 940.000 unità immatricolate. A settembre le immatricolazioni del noleggio calano a -43,9% ma aumentano nelcumulato,+44,7%. Sempre nel mese guadagnano terreno sia le società che i privati, rispettivamente al 48,2% e 46,6% di quota (al 42,7% e al 41% nel periodo gennaio-settembre). Guardando alle alimentazioni, si registrano una serie di segni positivi: nel nono mese dell’annole BEV conquistano mezzo punto salendo al 5,4% di quota (4,9% nel cumulato, +1,4 p.p.), mentre le PHEV si attestano al 7,2% di share e guadagnano un punto (6,3% nel cumulato, +0,6 p.p.). A settembre le HEV acquistano il 34,3% di share (+3,3 p.p. e il 31% di quota nei nove mesi, +2,4 p.p.). Nel cumulato calano del 2,2% le emissioni medie di CO 2. LEGGI TUTTO

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    ELTI, prima Assemblea Generale sotto la presidenza di Dario Scannapieco

    (Teleborsa) – I rappresentanti dell’Associazione europea degli investitori di lungo termine (ELTI) si sono riuniti a Praga per l’undicesima Assemblea generale dell’ELTI, ospitata dalla Banca Nazionale di Sviluppo (NRB) della Repubblica Ceca e presieduta per la prima volta dal presidente Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti. L’Assemblea generale dell’Associazione che riunisce le CDP europee ha rappresentato un momento fondamentale per discutere le prime iniziative volte ad attuare la nuova strategia, che mira a rafforzare la presenza di ELTI in Europa e a riaffermare l’importanza delle NPBI (National Promotional Banks and Istitutions) favorendo gli investimenti di lungo termine.L’evento, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei 31 membri dell’ELTI, è stata un’occasione di confronto e discussione sulle migliori pratiche di cooperazione tra le NPBI, individuando soluzioni e strumenti condivisi per affrontare le prossime sfide di rilevanza strategica per l’Unione Europea. Nel corso dell’incontro si è riflettuto anche su come promuovere l’inclusività dell’Associazione favorendone l’estensione a nuovi membri, con l’obiettivo di rendere ELTI sempre più espressione della voce di tutti i Paesi dell’Unione e più efficace strumento al servizio delle Istituzioni europee.Durante la due giorni è stata infine proposta una nuova iniziativa per l’Associazione: la creazione di un gruppo di discussione tra i capi economisti dei membri dell’ELTI con l’obiettivo di individuare le nuove sfide poste dall’attuale contesto macro-economico e geo-politico europeo ed elaborare soluzioni condivise da sottoporre all’attenzione delle istituzioni europee.”L’Associazione ELTI, che comprende 31 banche ed istituti nazionali di promozione e istituzioni europee, – ha dichiarato Scannapieco – si è riunita in occasione della sua 11esima Assemblea generale per riaffermare l’impegno comune per favorire la crescita finanziaria inclusiva dell’Europa. I membri di ELTI sono oggi sempre più attori chiave per la ripresa e la crescita dell’UE e dei Paesi partner, facilitando lo scambio di risorse tra il settore pubblico e quello privato, promuovendo le sinergie tra i membri per dare vita a progetti innovativi e sostenibili e collaborando con le istituzioni dell’UE nell’attuazione di diversi programmi europei”. LEGGI TUTTO