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    Reti TLC, ANIE SIT Confindustria: “Oneri per investimenti imprese costruttrici + 300%”

    (Teleborsa) – Gli oneri finanziari degli investimenti sono oggi tutti a carico delle imprese e gravano per il 300 per cento in più che nel 2022. Nello scorso anno gli investimenti Capex hanno superato il margine operativo delle imprese che costruiscono le reti: uno squilibrio che pesa sulla cassa per -3,8 miliardi di euro. Il quadro della situazione emerge dall’incontro che si è tenuto stamane a Roma tra le imprese raggruppate in ANIE SIT e le Telco. All’incontro ha partecipato anche Luciano Ciocchetti, vicepresidente della XII commissione Affari sociali della Camera dei deputati. Per contrastare il combinato disposto di inflazione e tassi BCE, che agisce sulla già critica mancanza di manodopera qualificata per il settore, il presidente di ANIE SIT Luigi Piergiovanni ha presentato tre proposte. Anzitutto, una maggiore verticalizzazione sul Decreto Flussi, con l’assegnazione di numeriche dedicate al solo settore delle TLC, accompagnate a finanziamenti a fondo perduto per l’accoglienza e la formazione del personale. In secondo luogo, un contributo di inserimento professionale forfettario “on boarding” di 10 mila euro. Modalità già in uso presso le Regioni, in forma di una tantum per i primi tre mesi di inserimento. Infine, l’utilizzo dell’incentivo assunzione “Neet 2023” per la durata di tre anni, pari al 60% della Ral mensile, utile ai fini del TFR (Art. 27 Dlgs. maggio 2023 N.48, convertito in Legge 3/7/2023 N. 85). “L’indice dei prezzi al consumo sale – spiega Piergiovanni –, mentre non si intravvede una discesa del tasso Euribor. Questo ha un impatto sui nostri conti in media del +5,2 per cento. Nonostante siano state scaricate sul mercato gare del PNRR per 5,5 miliardi di euro, vediamo una progressione in discesa negli ultimi tre anni del saldo di cassa tra investimenti Capex e Ebitda degli operatori. Se nel 2019 si registrava un saldo positivo di 3,1 miliardi, nel 2021 eravamo scesi a 1,1 miliardi, per arrivare infine a -3,8 nel 2022”.Personale da formare, automezzi e dotazioni tecnologiche, costo dei ripristini stradali sono voci su cui occorre intervenire in maniera urgente e puntuale: ANIE SIT chiede, oltre al credito di imposta per investimenti in beni strumentali, deroghe di legge a favore delle aziende (senza limiti di dimensioni) che svolgono attività nell’ambito del PNRR, e la leva della legge 178/2020 per i beni materiali e immateriali 4.0. “Per reagire – conclude Piergiovanni – occorre intervenire subito con una maggiore verticalizzazione sul Decreto Flussi, perché nel nostro settore la formazione è più complessa rispetto ad altri comparti. Complessivamente una risorsa può arrivare a costare nel primo anno sino a 80 mila euro, il che spinge il break even delle aziende al termine di un arco di tempo di dieci anni. Non solo. La domanda fondamentale che dobbiamo porci ora è che cosa accadrà con l’outplacement di queste risorse dopo il 2026. Ringrazio l’onorevole Luciano Chiocchetti, intervenuto stamane ai nostri lavori e che si è detto pronto a far presente al ministro dell’Interno delle nostre esigenze. Ogni giorno in cui non mettiamo in campo azioni per raggiungere gli obiettivi del PNRR è un giorno perso». LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +97 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 17 ottobre 2023 sono risultati in crescita di 97 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela leggermente superiore al consensus (+80 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 84 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.626 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 9% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.326) e in crescita del 5,1% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.451 BCF. LEGGI TUTTO

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    Commissione UE multa aziende farmaceutiche con 13,4 milioni per cartello

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha inflitto una multa di 13,4 milioni di euro ad Alkaloids of Australia, Alkaloids Corporation, Boehringer, Linnea e Transo-Pharm per aver partecipato ad un cartello riguardante un importante ingrediente farmaceutico. C2 PHARMA non è stata multata poiché ha rivelato il cartello alla Commissione UE. Tutte e sei le società hanno ammesso il loro coinvolgimento nel cartello e hanno accettato di risolvere il caso, si legge in una nota.Il prodotto interessato dal cartello è la N-butilbromuro scopolamina/ioscina (SNBB), un importante materiale di input per la produzione del farmaco antispasmodico addominale Buscopan e delle sue versioni generiche.Dall’indagine della Commissione è emerso che le sei società si sono coordinate e hanno concordato di fissare il prezzo minimo di vendita del SNBB ai clienti (distributori e produttori di farmaci generici) e di ripartire le quote. Inoltre, le aziende si sono scambiate informazioni commercialmente sensibili.È la prima volta che la Commissione sanziona un cartello nel settore farmaceutico e in relazione ad un principio attivo farmaceutico.Nell’ambito di questa indagine, la Commissione ha avviato un procedimento contro una settima società, Alchem, che ha deciso di non risolvere il caso. Alchem non è quindi coperta da questa decisione el’indagine proseguirà secondo la procedura standard di cartello. LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator settembre peggiora a -0,7%

    (Teleborsa) – Scende più delle attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane a settembre 2023. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 104,6 punti in calo dello 0,7% rispetto al mese precedente (quando il calo era stato dello 0,5%), superiore alle attese degli analisti (-0,4%).La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,3% a 110,9 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,2% a 118,5 punti.”Il LEI per gli Stati Uniti è sceso nuovamente a settembre, segnando un anno e mezzo di cali mensili consecutivi da aprile 2022 – ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso il Conference Board.”Finora, l’economia statunitense ha mostrato una notevole resilienza nonostante le pressioni derivanti dall’aumento dei tassi di interesse e dall’elevata inflazione – ha aggiunto – Tuttavia, il Conference Board prevede che questa tendenza non sarà sostenuta ancora a lungo e che una lieve recessione è probabile nella prima metà del 2024″.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Pasta fra presente e futuro: da 25 anni domina la tavola degli italiani

    (Teleborsa) – La produzione mondiale di pasta sfiora i 17 milioni di tonnellate, con un aumento dell’1,8% rispetto al 2021 e un raddoppio rispetto ai 9 milioni di tonnellate del 1998. L’Italia rimane in cima alla classifica come principale produttrice di pasta a livello mondiale, con una produzione di 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 e un aumento del 24,3% nel fatturato rispetto all’anno precedente.E’ quanto emerge dalla ricerca “Gli Italiani e il futuro della pasta”, condotta dall’Istituto demoscopico AstraRicerche su un campione di 1004 italiani tra i 18 e i 50 anni, in vista dei 25 anni del World Pasta Day che si celebra il 25 ottobre. La pasta occupa una posizione di primo piano nei consumi alimentari degli italiani: il 99% della popolazione la consuma almeno una volta alla settimana, mentre oltre il 50% la porta in tavola quotidianamente, e il 19,2% la gusta 4-5 volte a settimana. Le aspettative per il futuro della pasta riflettono un crescente interesse per la sostenibilità, l’innovazione e il benessere. Da un lato emerge un’apertura al cambiamento – il 59% prevede l’introduzione di nuove tipologie di pasta con farine o ingredienti alternativi, il 52,6% auspica confezioni più ecologiche e biodegradabili, il 35,4% si aspetta l’arrivo di nuovi formati di pasta – dall’altra una parte significativa degli intervistati (41,2%) desidera mantenere legami con la tradizione. Inoltre, la pasta dovrà rimanere accessibile ed economica per il 34,7% degli intervistati. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case esistenti ancora in calo a settembre

    (Teleborsa) – Continuano i segnali di debolezza del mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a settembre 2023 un ulteriore calo del 2%. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -0,7% riportato ad agosto.Sono state vendute 3,96 milioni di abitazioni rispetto ai 4,04 milioni di agosto ed ai 3,89 milioni di unità previsti dagli analisti.Su base annua, le vendite sono scese del 15,4%. LEGGI TUTTO

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    USA, indice Philly Fed migliora a ottobre ma resta negativo

    (Teleborsa) – Migliora leggermente l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia (Stati Uniti). A ottobre 2023, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) si è mantenuto in terreno negativo a -9 punti dai -13,5 di settembre. Il dato è più basso delle attese degli analisti, che indicavano un livello di -6,4 punti.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste, viceversa un indice sotto lo zero indica il prevalere del numero di imprese pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini si è attestato a 4,4 punti da -10,2 punti, quello sulle condizioni di business è peggiorato a +9,2 punti da +11,1 e quello sulla spesa per investimenti (capex) è sceso a -4,8 da 7,5, mentre l’indice sull’occupazione si attesta a 4 da -5,7 punti e quello sui prezzi a 23,1 da 25,7 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione scendono a 198 mila unità

    (Teleborsa) – Scendono, contro aspettative di un andamento pressoché stabile, le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 14 ottobre 2023, i “claims” sono risultati pari a 198.000 unità, in calo rispetto alle 211.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 209 mila). Il dato è sotto il consensus che stimava un aumento a 212 mila unità.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 205.750 unità, in calo di 1.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 206.750 (dato rivisto da un preliminare di 206.250). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 6 ottobre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.734.000, in aumento di 29.000 mila unità rispetto alle 1.705.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.702.000). Le stime degli analisti erano per un aumento fino a 1.710.000 unità. LEGGI TUTTO