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    Banche, Banca d’Italia: da valutare nuovo diritto per imprese a ottenere un conto di pagamento

    (Teleborsa) – La Vice Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, IdaMercanti, ha dichiarato che l’istituto di via Nazionale condivide la finalità di “inclusione finanziaria” perseguita dalla proposta di legge in materia di obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente. Mercanti ha però notare che emergono “profili di attenzione” e “criticità” che andrebbero approfonditi per evitare di “pregiudicare il raggiungimento dell’obiettivo” e per giungere ad un “adeguato bilanciamento tra le istanze di inclusione della clientela, sana e prudente gestione delle banche, contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo e libertà d’iniziativa economica delle imprese”. La dirigente della Banca d’Italia è stata ascoltata in audizione in commissione Finanze alla Camera sulla proposta di legge. In particolare, ha spiegato Mercanti, nella formulazione attuale, “l’introduzione in via generalizzata dell’obbligo legale a contrarre e del divieto di recesso potrebbero risultare in contrasto con alcuni principi fondamentali dell’ordinamento domestico ed europeo. Si fa riferimento alla libertà di iniziativa economica, al divieto d’imposizione di vincoli obbligatori perpetui e alla libera prestazione di servizi”.Secondo la Banca d’Italia potrebbe essere valutata l’ipotesi di “affiancare al vigente conto di base, un nuovo diritto a ottenere un conto di pagamento” da parte di imprese. In particolare, “tale diritto potrebbe applicarsi a categorie di professionisti o imprese maggiormente esposte al rischio di esclusione finanziaria e potrebbe prevedere l’accesso a una gamma di servizi limitata, escludendo ad esempio quelli che implicano un finanziamento, come carte di credito e fidi”. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Orsini: Ue agisca con coraggio e visione di lungo termine

    (Teleborsa) – “È saltato un paradigma: serve coraggio e serve agire subito con una visione di lungo termine. L’Europa deve mettere al centro la competitività del sistema industriale e quindi la crescita sociale”. all’indomani dell’annuncio dei dazi sull’Ue da parte dell’amministrazione Trump, Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ribadisce la necessità di agire.”La preoccupazione è innegabile. È un cambio di paradigma impensabile e tutti noi imprenditori europei confidavamo che non accadesse – ha spiegato Orsini che oggi ha ospitato al Consiglio Generale, il Presidente di BusinessEurope, Fredrik Persson -. Abbiamo solo una possibilità: cambiare subito con misure straordinarie per un momento straordinario”. “Con BusinessEurope stiamo costruendo un percorso che coinvolgerà le confindustrie europee. Siamo tutti europeisti, ma – ha aggiunto Orsini – quello che è uscito ieri da Bruxelles, sul pacchetto Omnibus e sul Clean Industrial Deal sono misure insufficienti. I tempi sono cambiati e le azioni dell’Europa devono sterzare decisamente per tutelare le imprese e le famiglie. Le democrazie occidentali si basano sul patto tra impresa e lavoro: mettiamoli finalmente al centro con azioni decise”.”Costo dell’energia, sburocratizzazione, transizione ambientale e credito sono aree su cui si deve intervenire – ha concluso il presidente di Confindustria – Chiediamo alle forze politiche e alle parti sociali un patto bipartisan per il Paese e per l’Europa. USA, Cina, India, si sono date una visione e la perseguono. Serve che l’Europa faccia lo stesso, subito” LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -261 BCF

    (Teleborsa) – Scendono meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 21 febbraio 2025 sono risultati in diminuzione di 261 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore al consensus (-276 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 196 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.840 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 23,4% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.401) e dell’11,5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.078 BCF. LEGGI TUTTO

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    Exprivia valuta l’ingresso di partner finanziari con quota di minoranza

    (Teleborsa) – Exprivia, società attiva nello sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT, ha perfezionato il closing per l’acquisizione del Gruppo Present, realtà consolidata nel settore tecnologico specializzata nelle infrastrutture digitali e nelle applicazioni, oltre che nell’erogazione di servizi gestiti. L’operazione era stata annunciata lo scorso dicembre.Con questa operazione, Exprivia rafforza la propria posizione nel mercato ICT italiano, creando un gruppo con 4.000 dipendenti e con un fatturato consolidato superiore ai 330 milioni di euro.L’acquisizione del Gruppo Present rappresenta un tassello chiave nel percorso strategico di Exprivia, che ambisce a crescere per linee esterne e interne. Il piano industriale, varato in seguito all’uscita da Borsa Italiana, prevede due fasi distinte: la prima, già avviata con l’operazione Present, mira a raddoppiare la dimensione di Exprivia, passando dai 200 ai 400 milioni di fatturato entro il 2026. Questo obiettivo potrà essere perseguito anche attraverso ulteriori acquisizioni di aziende target attive in settori chiave come sanità, aerospazio, banking ed energia, finanziate tramite la generazione di cassa e mediante l’utilizzo di linee bancarie. La seconda fase, prevista nell’arco dei successivi 3-5 anni, pone come traguardo a lungo termine 1 miliardo di euro di ricavi, consolidando la presenza del gruppo non solo in Italia, ma anche su scala internazionale.Per supportare il piano di crescita, Exprivia sta valutando l’ipotesi di individuare partner finanziari, in qualità di investitori in capitale di minoranza, che condividano una visione di sviluppo di medio-lungo periodo. Il piano di espansione include anche un significativo rafforzamento del capitale umano, con una crescita attesa della forza lavoro del 15-20% nei prossimi due anni, potenziando le aree innovative con l’inserimento di giovani diplomati e laureati nelle discipline STEM e ponendo particolare attenzione alle politiche di inclusione.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    USA, vendite di case in corso -4,6% a gennaio

    (Teleborsa) – Diminuiscono più delle attese le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di gennaio 2025, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un decremento del 4,6% su base mensile, portandosi a quota 70,6 punti contro la discesa del 4,1% registrato a dicembre. Il dato si confronta con il -0,9% atteso dagli analisti.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, Intesa Sanpaolo: al via da Torino il programma dedicato a 120 piccole aziende

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo incontra e premia 120 piccole aziende che si sono distinte in progetti di sostenibilità ambientale, sociale e di governance e alle quali dedica CresciBusiness Progettiamo Sostenibile, la nuova edizione del programma rivolto alle aziende artigiane, del commercio, del turismo e della ristorazione che si articolerà da oggi ad aprile in un percorso a tappe attraverso tutta l’Italia. Aziende che costituiscono il segmento imprenditoriale più numeroso del Paese, 4 milioni di attività che pesano circa il 95% sul totale, ciascuna con meno di 10 dipendenti ed un fatturato che non supera 2,5 milioni di euro. Circa il 25% di esse – quasi un milione di aziende – sono clienti della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese.I numeri di CresciBusiness Progettiamo Sostenibile: seconda edizione del programma CresciBusiness di Intesa Sanpaolo, dedicata all’obiettivo della sostenibilità; oltre 2mila le aziende che si sono candidate a questa edizione; scelte da Intesa Sanpaolo 120 realtà autocandidate con progetti dedicati alla sostenibilità; dal 28 febbraio al 9 aprile quaranta giorni tra le città e i piccoli borghi d’Italia per incontrare ciascuna di queste aziende presso la loro sede; “Progettiamo Sostenibile” rientra nel piano CresciBusiness lanciato dal Gruppo a fine 2022 che mette a disposizione 5 miliardi di euro per investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e sviluppo commercialelegati alle iniziative del PNRR.Tutte le aziende che partecipano al programma – che si tratti di artigiani, micro-imprese, commercianti o professionisti – sono caratterizzate da una dimensione ridotta, si misurano con la sfida della crescita e riconoscono agli obiettivi ESG un valore non solo etico ma anche di business: grazie ad iniziative attente all’ambiente, all’inclusione ed alla comunità sociale in cui operano, migliorano il proprio profilo finanziario e accrescono il proprio potenziale di crescita e competitività.Il viaggio, che parte oggi da Torino, farà conoscere 120 realtà esemplari come i ristoranti plastic-free attenti alla gestione dei rifiuti e agli sprechi alimentari, o le strutture ricettive realizzate con materiali edili sostenibili e che usano impianti fotovoltaici e pannelli solari per un minor impatto ambientale ed energetico. O ancora, le attività che sostengono l’occupazione femminile, che dimostrano una forte attenzione verso il benessere dei propri dipendenti, che hanno adottato pratiche per una buona governance determinando ilsuccesso e la continuità aziendale.Una delegazione della Banca, insieme al direttore regionale, visiterà queste aziende una ad una nelle grandi città come Milano, Roma, Firenze, Genova, Cagliari, Lecce, Reggio Calabria, Messina, ma anche nei centri minori tra cui Santa Maria Capua Vetere (CE), Monterotondo (RM), Busto Arsizio (VA), Tempio Pausania (SS), Capannori (LU), Eraclea (VE), Comezzano Cizzago (BS) e Giussago (PV). Per ciascuna azienda sono previsti percorsi di crescita nei tre ambiti ESG – ambientale, sociale e di governance – oltre ad attività di formazione e workshop grazie al contributo di partner di prestigio quali il Gruppo Cerved, Intrum, Regalgrid e alla collaborazione con Monitor Deloitte. Pensata per loro anche la nuova linea di soluzioni di investimento S-Loan Progetti Green, per pianificare e realizzare investimenti in sostenibilità anche supportati dal Fondo di Garanzia.L’avvio di “CresciBusiness Progettiamo Sostenibile in Tour” è stato presentato oggi presso il Grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino, in un evento realizzato in collaborazione con Visa. Nel corso dell’incontro sono intervenuti Barrese e Anna Roscio, executivedirector Sales & Marketing Imprese, insieme a Gregorio De Felice, chief economist della Banca.”Oggi confermiamo il nostro impegno nell’accompagnare la crescita sostenibile di tutte le imprese, che siano PMI, startup o piccole realtà a gestione individuale e famigliare. Per ascoltare le esigenze di queste ultime abbiamo azzerato per tutto il 2025 le commissioni da micropagamenti pos fino a 10 euro, al contempo continuiamo a mettere al centro della nostra strategia la sostenibilità, leva di sviluppo anche in piccole aziende virtuose – spiega Barrese –. Un processo che promuoviamo e al quale abbiamo contribuito con quasi 10 miliardi di credito fino a dicembre scorso, erogati a realtà imprenditoriali di ogni dimensione”.La sfida della sostenibilità In Italia le imprese con meno di dieci addetti – rileva il Research Department di Intesa Sanpaolo – sono più di 4 milioni, il 95% del totale delle imprese industriali e dei servizi. Il loro peso è molto elevato anche in termini occupazionali: impiegano 7,5 milioni di addetti, il 42,3% del totale. È la classe dimensionale di maggiore rilevanza in Italia. Si tratta di un fenomeno soprattutto italiano: in Germania il peso delle microimprese in termini di addetti è pari al 20%; in Francia arriva al 27%. La Spagna è l’economia che si avvicina di più con il 34%, otto punti percentuali in meno rispetto all’Italia. È buona la capacità delle microimprese italiane di creare valore, grazie a un buon posizionamento in termini di qualità e flessibilità: nel 2022 hanno registrato un fatturato pari a 901 miliardi di euro (il 21,5% del totale) e un valore aggiunto che ha sfiorato i 272 miliardi (27,2%). Si tratta di un tessuto produttivo ricco e variegato che rappresenta laspina dorsale del sistema economico e sociale italiano. Grazie ai dati del censimento permanente è possibile avere una fotografia del posizionamento strategico delle microimprese italiane. Sono ampi i margini di miglioramento: il 32,6% di queste aziende ha realizzato attività di innovazione nel biennio 2021-2022; si scende al 29,4% quando si considera l’utilizzo di software per la gestione aziendale. Lo stesso vale per gli impegni assunti in termini di sostenibilità: la percentuale di microimprese che hanno realizzato azioni per migliorare la sostenibilità ambientale è pari al 34,5%, con punte del 43,6% nell’industria in senso stretto. Tra le attività introdotte, spicca il trattamento dei rifiuti, compresa la raccolta differenziata (27,3%); seguono a distanza l’uso di materiali riciclati (13,7%), il monitoraggio dei consumi idrici (8,4%) e i piani di miglioramentodell’efficienza energetica (8,2%). L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili si ferma al 4%. Quando, invece, si considerano le azioni per migliorare la sostenibilità sociale, la percentuale è pari al 29,3%; anche in questo caso l’attivazione è maggiore nell’industria in senso stretto dove si raggiunge il 35,9%. La salute e la sicurezza dei lavoratori è la principale attività realizzata dalle microimprese (24,3%). Seguono il monitoraggio sulla sicurezza dei prodotti (14,4%), le pratiche per il benessere lavorativo (9,2%) e la collaborazione con associazioni del territorio che promuovono iniziative di carattere sociale, benefico, culturale e ricreativo (7,1%). Un maggiore impegno sui temi della sostenibilità può tradursi in vantaggi importanti anche in termini di competitività. Tra le microimprese manifatturiere con impianti di autoproduzione di energia la quota di aziende ad alta marginalità è quasi doppia rispetto a chi non ha puntato sulle rinnovabili. Conferme vengono anche dalla prima Ricerca nazionale sulle società benefit, champion nell’ESG: tra il 2021 e il 2023 le microimprese benefit, nel confronto con aziende di pari dimensioni e simile specializzazione settoriale, hanno mostrato una maggiore crescita del fatturato (+37,7% vs +16,4%) e del valore aggiunto (+32,6% vs +17,5%) e una migliore capacità di creare occupazione, con ricadute positive sul territorio in cui sono attive. 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    In Italia ci sono 8,5 badanti ogni 100 persone sole con più di 60 anni

    (Teleborsa) – In Italia 8,8 milioni di persone vivono in solitudine e il 55,2% ha 60 anni e più. Secondo il Rapporto 2025 Family (Net)work “La fatica delle famiglie: una difficile articolazione della domanda di cura”, realizzato dal Censis e promosso da Assindatcolf, le badanti che se ne prendono cura sono 8,5 ogni 100 persone sole over 60.L’indagine – condotta su un campione di più di 2.300 famiglie datrici di lavoro domestico – ha rilevato che il problema più sentito è quello della mancanza di assistenza immediata in caso di emergenza (50,5%), che sale al 52,2% tra gli over 75. Segue la gestione delle attività domestiche e la preparazione dei pasti (38,2%).La solitudine e l’assenza di relazioni di supporto preoccupano però solo il 31,6% delle persone. Questo dato è più alto tra gli under 50 (45,1%) rispetto agli over 75 (22%).(Foto: © Katarzyna Bialasiewicz/123RF) LEGGI TUTTO

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    Salute, ENEA: supercalcolo per chiarire meccanismi alla base di malattie come il Parkinson

    (Teleborsa) – Un gruppo di ricercatori ENEA ha realizzato uno studio che mette in evidenza un possibile meccanismo molecolare alla base della malattia di Parkinson, una patologia ancora senza cure specifiche che colpisce i neuroni nel cervello. La ricerca si è avvalsa del supercalcolatore ENEA CRESCO per condurre simulazioni avanzate con le quali poter predire e comprendere l’impatto delle mutazioni genetiche sulla malattia e individuare i possibili bersagli terapeutici. Lo studio, pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Science, è stato coordinato dalla ricercatrice ENEA Caterina Arcangeli del Laboratorio Biotecnologie RED, affiancata da Barbara Benassi,Massimo Santoro e Claudia Consales (ENEA), Davide Pietrafesa (Università di Roma Tor Vergata), Jessica Rosati e Alessia Casamassa (Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza), Massimo Marano (Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico).”I risultati che abbiamo ottenuto rappresentano un passo importante nella comprensione dei complessi meccanismi cellulari che sono alla base di molte gravi patologie, tra cui il Parkinson – spiega Arcangeli –. E tutto questo è stato possibile grazie all’impiego delle biotecnologie computazionali che, insieme all’Intelligenza Artificiale, stanno emergendo come una delle frontiere più promettenti per lo studio e la cura di malattie complesse”.Al centro dello studio vi è una specifica mutazione genetica di un enzima cruciale per il metabolismo dei lipidi (grassi) nelle cellule. “Si tratta di una mutazione che, attraverso meccanismi non ancora del tutto chiariti, contribuisce a danneggiare le cellule e in particolare quelle del cervello deputate al controllo del movimento. Quando questi neuroni sono danneggiati o muoiono, si sviluppano i sintomi della malattia di Parkinson come tremori, rigidità muscolare e difficoltà nei movimenti”, prosegue Arcangeli.Per superare le attuali lacune nella conoscenza di questa mutazione genetica, i ricercatori hanno utilizzato simulazioni di dinamica molecolare come “microscopio virtuale” per replicare su scala nanometrica l’ambiente cellulare che sperimenta l’enzima. Grazie a queste simulazioni è stato scoperto che la mutazione genetica altera la struttura dell’enzima, compromettendone la stabilità e le interazioni con altre biomolecole all’interno della cellula.”Gli approcci computazionali utilizzati sono capaci di riprodurre fedelmente i processi di interazione che avvengono nelle cellule – sottolinea Arcangeli –. Queste tecnologie non solo migliorano la comprensione dei meccanismi alla base delle patologie, ma si candidano a essere strumenti predittivi. Grazie al potere delle simulazioni al computer, come quelle realizzate in questo studio, sarà possibile approfondire il ruolo di specifiche mutazioni genetiche e progettare approcci terapeutici più efficaci”. LEGGI TUTTO