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    Cina, prezzi produzione in calo su anno. Inflazione allo 0%

    (Teleborsa) – L’andamento di inflazione e prezzi alla produzione cinesi a settembre 2023 alimentano le preoccupazioni per una crescita non lineare della grande economia asiatica.Secondo il National Bureau of Statistics, l’inflazione ha registrato un incremento tendenziale dello 0%, dopo il +0,1% del mese precedente e rispetto al +0,2% atteso dagli analisti. I prezzi dei prodotti alimentari sono diminuiti del 3,2%. In particolare, il prezzo della carne di maiale – un alimento base nella dieta cinese – è crollato del 22% rispetto a un anno fa.Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano una crescita dello 0,2%, a fronte del +0,3% del consensus, dopo il +0,3% precedente.”A settembre il mercato dei consumi ha continuato a riprendersi e l’indice dei prezzi al consumo ha continuato a crescere su base mensile, ma, influenzato dalla base di confronto più elevata nello stesso periodo dell’anno scorso, l’aumento su base annua si è stabilizzato”, ha commentato Dong Lijuan, funzionario dell’Ufficio nazionale di statistica.Frenano ancora i prezzi alla produzione, che a settembre hanno mostrato un decremento tendenziale del 2,5%, più grande delle attese (-2,4%), a fronte del -3% del mese precedente.”A settembre, influenzato da fattori quali la graduale ripresa della domanda di prodotti industriali e il continuo aumento dei prezzi internazionali del greggio, l’aumento su base mensile del PPI è aumentato, mentre il calo su base annua si è ridotto”, ha commentato Dong Lijuan. LEGGI TUTTO

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    Cina, import ed export ancora in calo a settembre

    (Teleborsa) – Le esportazioni e importazioni cinesi sono diminuite a settembre 2023, mentre è salito più del previsto il surplus commerciale della grande economia asiatica.É quanto emerge dai dati pubblicati stamattina da Pechino, che evidenziano un incremento del saldo della bilancia commerciale, in surplus per 77,71 miliardi di dollari rispetto all’avanzo di 68,36 miliardi precedente. Superate le attese del mercato che erano per un saldo di 70,00 miliardi.Le esportazioni sono scese del 6,2%, dopo il -8,8% registrato ad agosto e rispetto al -7,6% atteso dagli analisti, mentre le importazioni sono calate del 6,2%, dopo il -7,3% del mese precedente e rispetto al -6% atteso.Entrambi si contraggono quindi a un ritmo più lento rispetto al mese precedente, aggiungendosi alle recenti prove che la seconda economia più grande del mondo si sta stabilizzando. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto Fiumicino, Troncone “Ampiamente superati livelli pre-Covid”

    (Teleborsa) – L’Aeroporto di Roma Fiumicino ha già superato i livelli pre-Covid e si trova davanti un futuro in forte sviluppo, con previsioni di ulteriore crescita al 2024. E’ quanto spiegato da Marco Troncone, Amministratore delegato di Aeroporti di Roma, in una intervista rilasciata alla rivista TTG Italia in occasione della Fiera internazionale del turismo in corso a Rimini.”Nel 2023 la domanda di viaggi aerei è iniziata molto bene ed è continuata secondo i migliori auspici anche nel corso della stagione estiva”, ha spiegato Troncone. “Numeri alla mano – ha continuato Troncone -, i flussi da e per Roma Fiumicino hanno ampiamente superato i volumi di traffico pre-covid: tenendo conto delle rotte oggi inibite dal conflitto, la crescita rispetto al 2019 in questo momento è del 12%. Ma anche considerando i flussi di transito via Roma, che crescono seguendo lo sviluppo del network del nostro hub carrier, siamo comunque a numeri ormai in linea con quelli del 2019, con punte che in estate hanno superato i 140 mila passeggeri al giorno tra arrivi e partenze”.Un mercato che ha visto spiccare, con il maggior recupero, il Nord America, con 34 voli diretti al giorno, di cui ben 11 per New York. Nel corso dell’ultimo mese, si è completata la totale ripresa del traffico lungo raggio di Roma Fiumicino, rispetto ai volumi gestiti a settembre 2019. “Il percorso di recupero è adesso compiuto. Trend sostenuto da una crescita netta su Nord America (+16%) e Middle East (+9%)”, ha spiegato l’AD di Adr. Sempre nel lungo raggio, Fiumicino nei primi 3 mesi invernali del 2024 “vedrà un aumento dei voli verso le destinazioni del Nord America (USA, Canada e Messico) del 50%”. “Rimarranno infatti operative le rotte verso San Francisco e Washington, oltre alle crescite, rispetto al 2019, di Atlanta e New York e alla ripresa del collegamento con Città del Messico. Per la prima volta, inoltre, assisteremo al mantenimento delle operazioni sul Canada perl’intera stagione invernale, solitamente oggetto di interruzione dell’operativo nel cosiddetto periodo di ‘deep winter’, a fine gennaio-febbraio”, ha concluso Troncone. LEGGI TUTTO

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    Fondo Italiano d’Investimento, FITEC realizza seconda exit con Healthware

    (Teleborsa) – Fondo Italiano d’Investimento SGR, controllato da CDP Equity e partecipato da banche e fondazioni, ha comunicato l’avvenuta acquisizione della società Healthware, sino ad ora partecipata tramite il Fondo FITEC – Fondo Italiano Tecnologia e Crescita. L’operazione è stata realizzata dalla società statunitense EVERSANA, tra i più importanti fornitori globali di servizi per l’industria life science.Il Fondo FITEC è entrato in Healthware, gruppo di consulenza integrato, nel 2019. Da allora, Healthware ha raddoppiato il proprio fatturato netto e realizzato 4 operazioni straordinarie, ampliando il proprio business ad oltre 10 paesi, arrivando ad impiegare oltre 150 persone e ad attivare due nuove sedi, a Londra ed Helsinki, in aggiunta al quartier generale di Salerno e agli uffici di Milano e Roma.Si tratta della seconda exit di successo completata da FITEC, dopo quella di Seco, società che è stata quotata con il contributo di FITEC sul segmento Euronext STAR Milan.Fondo Italiano d’Investimento, sempre tramite FITEC, resterà socio dell’imprenditore Roberto Ascione nella gestione delle attività in ambito digital health e digital therapeutics a seguito della loro scissione dal gruppo Healthware.”Siamo estremamente soddisfatti del percorso realizzato da FITEC, al fianco di un imprenditore illuminato come Roberto Ascione – ha commentato Mauro Pretolani, Senior Partner di Fondo Italiano d’Investimento – I risultati realizzati dalla società in questi quattro anni e acquisizione strategica realizzata da un gruppo come EVERSANA confermano la forza della società e delle azioni messe in campo dal team FITEC, impegnato a rafforzare il posizionamento competitivo di aziende italiane ad alto contenuto tecnologico com’è Healthware”.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Rosso Gargano, finanziamento per 6 milioni di euro da Azimut Direct

    (Teleborsa) – Rosso Gargano, storica azienda pugliese di produzione e trasformazione agro-alimentare, ha ottenuto un finanziamento diretto di 6 milioni di euro grazie ad Azimut Direct, fintech del gruppo Azimut specializzata in soluzioni di finanza alternativa per la raccolta di capitali. L’operazione ha beneficiato della Garanzia SupportItalia SACE.Il finanziamento, sottoscritto da un investitore istituzionale ed erogato in 3 tranche da 2 milioni di euro cadauna, si è composto di un format misto tra term loan ed RCF (Revolving Credit Facility), si legge in una nota.L’operazione finanziaria andrà a potenziamento del capitale circolante, in particolare per quanto riguarda la gestione dei fornitori, con un focus sul supporto alla campagna estiva di raccolta e alla fase autunnale di trasformazione del prodotto da parte dell’azienda.”La collaborazione con Azimut ci ha consentito di reperire il supporto finanziario necessario a sostenere la fase produttiva 2023 che, rispetto al 2022, prevede un aumento della quantità di materia prima trasformata di circa il 20%. Questo ci consentirà di soddisfare le sempre crescenti richieste dei nostri clienti”, ha commentato Domenico Demaio, presidente di Rosso Gargano.”L’operazione conferma come Azimut sia focalizzata sull’economia reale, supportando la crescita di realtà dinamiche e innovative e, al contempo, radicate sul territorio, come Rosso Gargano, eccellenza italiana dell’agro-alimentare”, ha dichiarato Mariangelo Tieri, Area Manager Sud Italia Macrozona Area 5 di Azimut. LEGGI TUTTO

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    UE, voli commerciali in estate ancora al di sotto del 2019

    (Teleborsa) – A settembre 2023 nell’Unione europea ci sono stati 605.806 voli commerciali, secondo dati diffusi oggi da Eurostat. Si tratta di un aumento del 7,9% rispetto a settembre 2022, ma il dato è ancora inferiore dell’8,9% rispetto al livello pre-pandemia dello stesso mese del 2019.La stessa tendenza è stata visibile da giugno ad agosto. Tutti i mesi hanno registrato un aumento significativo rispetto al 2022: giugno (+6,9%), luglio (+7,4%) e agosto (+6,6%), ma le cifre sono ancora inferiori a quelle del 2019: giugno (-10,4%), luglio (-9,0% ) e agosto (-8,5%).Osservando i dati nazionali per settembre 2023, solo 6 paesi hanno superato il numero di voli rispetto al 2019. Grecia (+10,9%), Portogallo (+9,0%), Cipro (+5,9%), Croazia (+2,6%), Irlanda ( +1,4%) e Malta (+0,7%) hanno superato i dati del 2019 e hanno visto un aumento del numero di voli. Al contrario, Lettonia (-30,4%), Finlandia (-30,2%), Estonia (-25,4%), Svezia (-24,1%) e Slovenia (-22,9%) sono lontane dai dati del 2019. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, Opec conferma le previsioni di crescita della domanda per il 2024

    (Teleborsa) – L’Opec ha deciso di non modificare le proprie previsioni per una crescita relativamente forte della domanda di petrolio a livello globale nella parte restante del 2023 e nel 2024, giustificando la decisione con la presenza di segnali di un’economia mondiale resiliente e con la prospettiva di ulteriori aumenti della domanda cinese. Secondo l’Organizzazione dei Paesi produttori quindi ha confermato nel suo rapporto mensile che la domanda globale di petrolio aumenterà di 2,25 milioni di barili al giorno (bpd) nel 2024, rispetto alla crescita di 2,44 milioni di barili al giorno nel 2023.L’Opec prevede che nei Paesi Ocse la domanda di petrolio aumenterà di circa 0,3 mb/g nel 2024, spinta dalla domanda dei Paesi del continente americano. A guidare la crescita saranno però i Paesi non-Ocse, con il contributo maggiore che arriverà da Cina, India, Medio Oriente e altri paesi asiatici. LEGGI TUTTO

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    Ansaldo Nucleare, siglato accordo consortile tripartito con Candu e KHNP

    (Teleborsa) – Ansaldo Nucleare, Candu Energy e Korea Hydro & Nuclear Power Co., hanno stretto un accordo consortile tripartito che rappresenta un passo significativo verso la collaborazione nel progetto di retubing e refurbishment dell’unità 1 della centrale nucleare di Cernavoda, in Romania, sviluppato dall’azienda statale rumena per l’energia nucleare Societatea Nationala Nuclearelectrica S.A. (SNN). La centrale nucleare di Cernavoda gestisce due unità CANDU-6 (700 MW) ad alte prestazioni, ciascuna di una durata prevista di 30 anni. L’Unità 1 di Cernavoda è operativa dal 1996. Nell’intento di prolungarne la durata di vita per altri 30 anni, SNN ha avviato nel 2017 un progetto complesso di ristrutturazione dell’Unità 1, stimato in 1,85 miliardi di euro. Il progetto – fa sapere Ansaldo Nucleare in una nota – è attualmente nella fase II, avviata nel febbraio 2022 e proseguirà fino al 2026. Durante questa fase verranno condotte le seguenti attività principali: fornitura delle risorse finanziarie per la realizzazione del progetto di ristrutturazione dell’Unità 1; negoziazione e concessione del contratto di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC); approvvigionamento di attrezzature con un ciclo produttivo lungo; valutazione, preparazione e programmazione delle attività da svolgere; ottenimento del parere della Commissione europea – Articolo 41 del trattato Euratom; ottenimento di tutte le autorizzazioni e approvazioni necessarie per avviare il progetto, ecc. La Fase III, che sarà effettuata nel periodo 2027-2029, inizierà con la chiusura dell’Unità 1 e consisterà nell’effettiva esecuzione dei lavori di ritubazione e ristrutturazione dell’Unità 1 e dei relativi test, per un suo utilizzo commerciale per un altro ciclo di vita di 30 anni, dopo il 2029. Candu Energy, una società di AtkinsRéalis, è il progettista e produttore originale di apparecchiature e amministratore della tecnologia CANDU in tutto il mondo, mentre Ansaldo Nucleare è il progettista originale del Balance of Plant delle unità 1 e 2 di Cernavoda. Nel prossimo progetto, Candu e Ansaldo cureranno gli aspetti di ingegneria e approvvigionamento del lavoro di. rispettivamente, Nuclear Steam Plant e Balance of Plant. KHNP, un importante operatore di centrali nucleari, ha completato con successo un progetto di ritubazione per uno dei propri reattori. Sfruttando le sue capacità, l’azienda guiderà la fase di costruzione, comprese le infrastrutture, come ad esempio il deposito di rifiuti radioattivi. “Ansaldo Nucleare – sottolinea l’azienda – è onorata di riaffermare la sua storica collaborazione con Candu nella centrale nucleare di Cernavoda, che ha raggiunto una nuova pietra miliare nell’assicurare l’estensione del tempo di vita dell’Unità 1, rafforzata ulteriormente dalla presenza del nuovo partner KHNP. Grazie all’unione dei punti di forza, la partnership sinergica creerà un ambiente favorevole alla realizzazione del progetto con la soddisfazione del cliente. Ansaldo Nucleare è lieta di firmare un MOU anche per esplorare ulteriori collaborazioni con KHNP su progetti nucleari a livello internazionale”. A seguito della ristrutturazione dell’Unità 1, circa 5,5 milioni di MWh di energia pulita, economica e resiliente sarà immessa ogni anno nel SEN (Sistema Energetico Nazionale), evitando più di 5 milioni di tonnellate di CO2 su base annua, per altri 30 anni. L’unità 1 della centrale nucleare (CNE) di Cernavoda, con una potenza installata di 700 MW, è stata messa in servizio nel 1996 e ha prodotto, fino ad oggi, 133 milioni di MWh, pari al 9% del consumo nazionale in un periodo di 26 anni. Inoltre, l’Unità 1 ha impedito il rilascio nell’atmosfera di 130 milioni di tonnellate di CO2. LEGGI TUTTO