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    NaDEF, Istat: indicatori suggeriscono debolezza economia in prossimi mesi

    (Teleborsa) – “Gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono per i prossimi mesi il permanere della fase di debolezza dell’economia italiana. Al netto dell’andamento dei fattori “esogeni” internazionali, elementi di freno alla crescita sono legati anche a condizioni di accesso al credito più rigide per famiglie e imprese e al lento recupero del potere d’acquisto delle famiglie”. Così il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, nella sua audizione alla Camera sulla NaDEF (Nota di aggiornamento al DEF) ha spiegato che “lo stimolo agli investimenti fornito dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) dovrebbe manifestarsi più compiutamente a partire dal 2024; la realizzazione di investimenti pubblici e riforme previste dal Pnrr sarà oltremodo rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di crescita previsti dal Governo”.Sebbene in calo generalizzato dalla fine dello scorso anno, il clima di incertezza rimane su livelli elevati”. L’incertezza, rileva Istat, “manifesta, nel mese di settembre, segnali di rialzo per le imprese manifatturiere e del commercio” mentre “segnali più favorevoli provengono dal settore delle costruzioni”. Per quanto riguarda le famiglie, prosegue Istat “l’indicatore di incertezza sull’andamento futuro della situazione economica familiare si è stabilizzato su livelli significativamente più bassi rispetto all’anno precedente”.Nel complesso, la Nadef proietta le finanze pubbliche lungo un percorso di convergenza e ritorno ai vincoli europei”, ha sottolineato ancora il Presidente. “Nel 2026 – ha aggiunto – l’indebitamento netto ritorna al di sotto del 3% del PIL, grazie soprattutto ai margini di manovra forniti da saldi primari in miglioramento e nonostante il peso crescente che la spesa per interessi mantiene nell’orizzonte di programmazione. Miglioramenti più rilevanti degli indicatori di finanza pubblica sono proiettati negli anni al di fuori dell’attuale periodo di programmazione coperto dalla Nadef”. LEGGI TUTTO

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    Veicoli industriali, Unrae: “Forte battuta d’arresto. Settembre a -13,2%

    (Teleborsa) – Dopo gli straordinari risultati dei mesi estivi, in larga parte frutto della situazione contingente determinata dall’introduzione del tachigrafo smart di seconda generazione, il mercato dei veicoli industriali accusa una pesante battuta d’arresto a settembre, registrando 1.611 unità immatricolate contro le 1.857 del 2022 (-13,2%). Chiudono il mese in negativo tutte le fasce di […] LEGGI TUTTO

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    Sovraindebitamento, Ordine commercialisti Roma presenta Quaderno con piano consumatore

    (Teleborsa) – “Sul sovraindebitamento e su una delle sue procedure, il Piano del consumatore, è stato fatto un lavoro importante che vuole essere un contributo fattivo per tutti gli Ordini nazionali. Per questo intendiamo condividere il ‘Quaderno I’ realizzato dalla commissione Crisi da Sovraindebitamento dell’Ordine dei commercialisti di Roma”. A dirlo è Giovanni Battista Calì, presidente dell’Odcec di Roma, presentando il Quaderno I “La ristrutturazione dei debiti del consumatore nel Codice della Crisi d’impresa”.”Un lavoro – dice Calì – condiviso con tutti i colleghi di tre gruppi che si sono dedicati allo studio delle norme sul sovraindebitamento, raccogliendo una serie di documenti e pronunce sulle varie procedure che sono state modificate con il nuovo Codice della crisi in vigore dallo scorso anno. Un plauso va alla commissione, in particolare al presidente Andrea Giorgi e al vicepresidente Gabriele Felici, che hanno coordinato i tre gruppi di studio formati da una ventina di colleghi, realizzando un lavoro che sarà utile a tutti gli Ordini nazionali”.”Un lavoro importante, che riteniamo sia molto utile per i colleghi, e che ha visto la partecipazione dei vari referenti dell’area giudiziale. Forse è il primo lavoro di questo genere, così completo, che cercheremo di diffondere”, afferma Andrea Giorgi, presidente commissione Crisi da Sovraindebitamento dell’Odcec di Roma.Il Quaderno I contiene anche un focus particolare sul piano del consumatore e sulla ristrutturazione dei debiti del consumatore. “Si tratta di un approfondimento tecnico su questa procedura e sulle novità della normativa – aggiunge Giorgi – e che stanno creando già non poche problematiche, soprattutto sulle contrastanti pronunce arrivate in questo primo anno. Ci sono ancora questioni e spesso interpretazioni non univoche, per questo con il nostro lavoro cercheremo di dare un punto di riferimento ai colleghi attraverso una prima analisi. Su questa tematica – conclude Giorgi – sono coinvolti anche gli avvocati, ma si tratta di una materia per la quale l’Odcec si sta dimostrando più sensibile”. LEGGI TUTTO

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    Rinnovabili, ok del Consiglio UE a nuova direttiva: obiettivo minimo a 42,5% entro il 2030

    (Teleborsa) – Il Consiglio UE ha adottato la nuova direttiva sulle energie rinnovabili per aumentare la quota di energia rinnovabile nel consumo complessivo di energia dell’UE al 42,5% entro il 2030 con un ulteriore supplemento indicativo del 2,5% per consentire di raggiungere l’obiettivo del 45%. Ogni Stato membro contribuirà a questo obiettivo comune. “Tutti gli Stati membri contribuiranno a raggiungere obiettivi settoriale più ambiziosi nei trasporti, nell’industria, negli edifici e nel teleriscaldamento e nel raffreddamento. Lo scopo dei sotto-obiettivi è quello di accelerare l’integrazione delle energie rinnovabili nei settori in cui l’incorporazione è stata più lenta”, si legge in unta nota del Consiglio UE.”Questo è un grande risultato nel quadro del pacchetto “Fit for 55″ che contribuirà a raggiungere l’obiettivo climatico dell’UE di ridurre le emissioni dell’UE di almeno il 55% entro il 2030. Si tratta di un passo avanti che contribuirà a raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE in modo equo, economico e competitivo”, ha dichiarato Teresa Ribera, ministro spagnolo ad interim per la transizione ecologica. La direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri avranno 18 mesi dopo l’entrata in vigore per recepirla nella legislazione nazionale.In tema di trasporti gli Stati membri avranno la possibilità di scegliere tra un obiettivo vincolante di una riduzione del 14,5% dell’intensità dei gas a effetto serra nei trasporti dall’uso delle energie rinnovabili entro il 2030 e una quota vincolante di almeno il 29% delle energie rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030. Le nuove norme stabiliscono un sotto obiettivo combinato vincolante del 5,5% per i biocarburanti avanzati (generalmente derivati da materie prime non a base alimentare) e i combustibili rinnovabili di origine non biologica (per lo più idrogeno rinnovabile e combustibili sintetici a base di idrogeno) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti. All’interno di questo obiettivo, esiste un requisito minimo dell’1% di combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti nel 2030.La direttiva prevede inoltre che l’industria dovrà aumentare l’uso di energia rinnovabile ogni anno dell’1,6%. Gli Stati membri hanno convenuto che il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria dovrebbe provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) entro il 2030 e il 60% entro il 2035. Le nuove regole fissano un obiettivo indicativo di almeno una quota di energia rinnovabile del 49% negli edifici nel 2030. Gli obiettivi rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento aumenteranno gradualmente, con un aumento vincolante dello 0,8% all’anno a livello nazionale fino al 2026 e dell’1,1% dal 2026 al 2030. L’aliquota media annuale minima applicabile a tutti gli Stati membri è integrata da ulteriori aumenti indicativi calcolati specificamente per ciascuno Stato membro. La direttiva rafforza anche i criteri di sostenibilità per l’uso della biomassa per l’energia, al fine di ridurre il rischio di produzione di bioenergia non sostenibile. Gli Stati membri garantiranno l’applicazione del principio a cascata, con particolare attenzione ai regimi di sostegno e tenendo debitamente conto delle specificità nazionali.La direttiva prevede infine procedure autorizzative accelerato per i progetti di energia rinnovabile. L’intenzione è quella di accelerare la diffusione delle energie rinnovabili nel contesto del piano REPowerEU dell’UE per diventare indipendente dai combustibili fossili russi, dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Gli Stati membri progetteranno aree di accelerazione delle energie rinnovabili in cui i progetti di energia rinnovabile saranno sottoposti a processi semplificati e rapidi di concessione dei permessi. Si presumerà anche che la diffusione dell’energia rinnovabile sia di “prevalente interesse pubblico”, il che limiterà i motivi delle obiezioni legali alle nuove installazioni. LEGGI TUTTO

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    Torino, Iren-CDP sottoscrivono finanziamento Green da 100 milioni

    (Teleborsa) – Una nuova linea di finanziamento di tipo Green di importo pari a 100 milioni di euro, con una durata di 12 anni e volta a supportare il progetto di riqualificazione energetica di 800 immobili pubblici della Città di Torino. Con questo obiettivo Iren SpA e Cassa Depositi e Prestiti hanno sottoscritto un contratto per una nuova linea di finanziamento di tipo Green di importo pari a 100 milioni di euro, con una durata di 12 anni e volta a supportare il progetto di riqualificazione energetica di 800 immobili pubblici della Città di Torino. Il progetto, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile di CDP e con quelli del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030, verrà realizzato da Iren Smart Solutions e prevede numerosi interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici, oltre ad attività di manutenzione ordinaria, straordinaria e di messa a norma degli impianti e alla fornitura dei vettori energetici (energia elettrica, gas naturale, teleriscaldamento).L’obiettivo – si legge in una nota congiunta – è quello di ottenere un risparmio sul consumo energetico, al termine degli interventi previsti, superiore al 30%. La realizzazione del progetto è già iniziata lo scorso luglio, con l’avvio dei lavori sugli edifici pubblici maggiormente energivori e con investimenti per quasi 10 milioni di euro.Per CDP l’operazione è coerente con le priorità di intervento individuate dalle Linee Guida Strategiche relative alla transizione energetica previste dal Piano strategico 2022-2024, con un focus particolare sugli interventi per l’efficienza energetica nel settore dell’ingegneria civile.“La sottoscrizione di questa linea di credito con Cassa Depositi e Prestiti – ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren – evidenzia l’allineamento degli obiettivi di sostenibilità del Gruppo con quelli industriali e finanziari. Questi interventi sono una testimonianza del ruolo che le multiutility possono giocare sui territori nel complesso processo di transizione ecologica in corso: attraverso Iren Smart Solutions infatti affianchiamo i Comuni, le imprese e in generale le istituzioni locali a riqualificare i loro patrimoni migliorandone la sostenibilità e avviando percorsi di efficientamento e di infrastrutturazione dei territori. Quest’operazione rappresenta un’ottima opportunità per la Città di Torino per riqualificare il proprio patrimonio immobiliare”.“Il finanziamento siglato ci rende particolarmente orgogliosi – ha dichiarato Massimo Di Carlo, Vice Direttore Generale e Direttore Business di CDP – in quanto renderà possibile un intervento finalizzato all’efficientamento energetico su un gran numero di edifici pubblici della città di Torino. L’iniziativaconferma il ruolo primario di CDP a sostegno di questo settore e ribadisce il nostro impegno nel sostenere la realizzazione di progetti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sul territorio italiano.Un lavoro costante confermato anche dai risultati evidenziati nel nostro ultimo Bilancio Integrato: nel 2022 oltre il 70% delle risorse impegnate dal Gruppo – 20 miliardi su 30,6 – è stato destinato infatti agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu”. “Una buona notizia – è il commento del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -. Il finanziamento ottenuto da Iren supporta l’accordo sottoscritto con la Città grazie al quale 800 immobili di proprietà comunale entro la fine del 2029 verranno riqualificati energeticamente con l’obiettivo di renderli più efficienti dal punto di vista dei consumi e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Prosegue così l’impegno di Torino, tra le 100 città europee impegnate a diminuire le emissioni entro il 2030, verso una città a impatto climatico zero”. LEGGI TUTTO

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    Manovra e risorse contratti PA: cosa ha detto Zangrillo

    (Teleborsa) – “Il tema retributivo è importante motivo per il quale, insieme al ministro Giorgetti, abbiamo condiviso la necessità di dedicare una parte della legge di Bilancio a risorse per garantire l’avvio del percorso di rinnovo dei contratti della tornata 2022-2024”. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, oggi a Napoli per un convegno sul PNRR. “Ci sarà un Consiglio dei ministri lunedì prossimo – ha aggiunto – quindi questa settimana è importante perché sarà la settimana nella quale la legge di Bilancio prenderà forma e saremo in grado anche di avere un’idea più precisa di quante risorse poter dedicare per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici”.”Se, nel rinnovo dei contratti dovessimo recuperare l’inflazione degli ultimi due anni, non basterebbero due leggi di bilancio. Stiamo parlando di decine di miliardi. Dobbiamo stare con i piedi per terra sapendo che la coperta è corta, le risorse non sono tantissime e non c’è solo il rinnovo dei contratti ma ci sono tante altre emergenze da affrontare e altre risposte da dare”, ha proseguito. “In questo momento – ha aggiunto – la cosa importante è comprendere che dobbiamo avere risorse per avviare il percorso dei rinnovi. Poi teniamo conto che la tornata 2019-2021 ha necessitato di quattro leggi di bilancio per poter appostare tutte le risorse per concludere questi rinnovi, quindi l’importante è cominciare. Poi, strada facendo, sicuramente troveremo tutte le risorse per dare soddisfazione ai nostri 3,2 milioni di dipendenti”, ha concluso Zangrillo.”Un progetto importante come il PNRR passa necessariamente attraverso un investimento importante sul capitale umano. È quello che sto cercando di fare da quando sono arrivato al dicastero della Pubblica amministrazione: stiamo vivendo una fase che definirei di ripresa dopo 10 anni maledetti che sono stati gli anni del turn over, che hanno fortemente impoverito la struttura della Pubblica amministrazione, sia quella delle amministrazioni centrali che quella degli enti territoriali” LEGGI TUTTO

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    Eni e Dompé insieme per attività di ricerca nell’ambito salute

    (Teleborsa) – L’ amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e il presidente esecutivo di Dompé farmaceutici, Sergio Dompé, hanno siglato oggi una Lettera d’Intenti (LOI) per avviare attività congiunte di ricerca e sviluppo riguardanti la salute delle persone e delle comunità nei territori in cui Eni opera e più in generale tematiche di salute globale. A seguito del progetto europeo Exscalate4Cov volto a individuare soluzioni in risposta all’emergenza pandemica da COVID-19, Eni e Dompé farmaceutici decidono di avviarenuovamente attività di ricerca congiunte, mettendo a fattor comune le competenze di modellazione molecolare attraverso l’utilizzo del calcolo ad alte prestazioni.Sulla base della Lettera d’intenti, Eni garantisce ai ricercatori di Dompé l’uso dei propri laboratori, il supporto dello staff specializzato aziendale e l’impiego della potenza di calcolo del supercomputer HPC5, con l’obiettivo di accelerare l’individuazione di nuovi farmaci e vaccini in grado di rispondere sempre più velocemente ed efficacemente alle epidemie. Inoltre, è previsto un focus sullo studio della sicurezza sanitaria in relazione alle nuove filiere energetiche nonché sul monitoraggio periodico delle infezioni ad alta incidenza nei contesti in cui Eni è presente.” La firma di oggi – fa sapere Eni in una nota – rappresenta un ulteriore tassello del percorso di Eni che, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, intende contribuire ad assicurare una gestione della salute e del benessere delle proprie persone basata sui principidi precauzione, prevenzione e promozione del benessere”. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato, 100 milioni dall’UE all’Italia per la produzione di elettrolizzatori

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 100 milioni di euro a sostegno della produzione di elettrolizzatori per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, in linea con il piano industriale del Green Deal. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato che la Commissione ha adottato il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori che sono fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e la riduzione della dipendenza dai combustibili. L’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette, si legge in una nota. L’obiettivo del regime è lo sviluppo delle capacità di produrre attrezzature strategiche necessarie per la diversificazione delle fonti energetiche. La misura sarà aperta a tutti i settori, ad eccezione delle istituzioni finanziarie.La Commissione ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni previste dal quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, l’aiuto incentiverà la produzione di attrezzature necessarie per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette e sarà concesso entro il 31 dicembre 2025. LEGGI TUTTO