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    FMI, Georgieva: preoccupa rallentamento crescita globale

    (Teleborsa) – La direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha dichiarato che “ora abbiamo delle previsioni sul prossimo anno un po’ migliori di quelle che avevamo poco tempo fa. Non stiamo vivendo uno shock drammatico. Ma ci sono tre cose che ci preoccupano e la prima è la bassa crescita sul meglio termine, siamo al 3% di crescita globale quest’anno e restiamo attorno a questo 3 percento anno dopo anno: E non va bene perché se guardi a prima della pandemia la crescita globale era al 3,8 per cento: perdere quasi un intero punto di crescita è piuttosto drastico”.Durante un dibattito al Council on Foreign Relations, Georgieva ha aggiunto che ciò che preoccupa di più il FMI però “è la divergenza molto pericolosa che si sta allargando tra Paesi. Quando guardiamo alla ripresa post Covid, solo gli Usa sono tornati a livelli di crescita superiori e mentre queste divergenze si allargano non dobbiamo temere solo per l’economia ma anche per la sicurezza”. Infine, l’indebolimento della globalizzazione è un altro nodo perché “l’unico modo per essere resilienti è lavorare assieme. La frammentazione nell’economia è reale e concreta e quando il commercio non cresce ci sono ricadute”.Una parziale “de-globalizzazione” comporta costi e correzioni che tuttavia possono anche risultare “positive se le facciamo in modo adeguato”, ha sottolineato la direttrice del Fondo Monetario Internazionale. Secondo Gerogieva, rispetto alla globalizzazione senza freni dei passati dei decenni oggi si assiste a rallentamenti o a un parziale arretramento e sta aumentando il numero di restrizioni al commercio, elemento che FMI monitora proprio per verificare la dinamiche della globalizzazione.Nell’economia globale “abbiamo effettivamente gravi problemi di debito pubblico – ha aggiunto –, ma coinvolgono un numero di paesi al momento relativamente piccolo, che stanno lavorando alla ristrutturazione”. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 12 dicembre in asta BOT annuali per 7,5 miliardi

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    Politecnico di Milano: “Utilizzo incentivi pubblici per finanziare tecnologie cattura CO2 aumenta disuguaglianze”

    (Teleborsa) – Le tecnologie a emissioni negative (NETs, dall’inglese Negative Emission Technologies) consentono di catturare la CO2 dall’atmosfera e rappresentano un’opzione fondamentale per raggiungere la neutralità carbonica. In scenari in linea con quanto stabilito dall’accordo di Parigi, l’industria della rimozione del carbonio potrebbe catturare più di un miliardo di tonnellate di CO2 all’anno e raggiungere un valore di mille miliardi di dollari nella seconda metà del secolo. Per finanziare queste tecnologie a una scala così ampia, saranno necessari molti incentivi pubblici, ad esempio attraverso l’integrazione delle emissioni negative in un mercato del carbonio, insieme ad altre strategie di riduzione delle emissioni come le energie rinnovabili. Nell’articolo “Inequality repercussions of financing negative emissions”, pubblicato su Nature Climate Change, i ricercatori del Politecnico di Milano e del CMCC (Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Pietro Andreoni, Johannes Emmerling e Massimo Tavoni dimostrano che incentivi di questo tipo potrebbero causare un aumento della disuguaglianza di reddito nel lungo periodo: il settore pubblico sosterrebbe infatti i costi per finanziare la rimozione delle emissioni di carbonio ma, se le tecnologie sono di proprietà privata – come gli sviluppi attuali lasciano presagire, i profitti andrebbero a beneficio di pochi. LEGGI TUTTO

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    Crisi bancarie, BCE: “Vigilanza più approfondita su rischi liquidità”

    (Teleborsa) – Le autorità di regolamentazione, vigilanza e risoluzione dell’UE hanno compiuto progressi significativi nel rendere le banche più resilienti e nel garantirne la possibilità di risoluzione. Requisiti normativi più severi e una supervisione più rigorosa rendono significativamente meno probabili i fallimenti bancari rafforzando le riserve di capitale e di liquidità nonché la gestione del rischio delle banche. La combinazione della pianificazione della risoluzione – compreso lo sviluppo della capacità interna di assorbimento delle perdite delle banche – con un forte kit di strumenti di risoluzione e reti di sicurezza finanziate dall’industria riduce al minimo le ricadute sulla stabilità finanziaria e sull’economia in generale quando una banca fallisce comunque. Il quadro di gestione delle crisi dell’UE deve essere meglio preparato ai fallimenti delle banche più piccole e alle crisi sistemiche. È quanto sottolinea la BCE nel report “An opportunity to review and improve the EU’s bank crisis management framework” a cura di Joachim Eule, un capitolo di analisi del bollettino macro prudenziale, pubblicato oggi. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale in aumento a ottobre

    (Teleborsa) – Cresce il deficit commerciale americano. Nel mese di ottobre, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 64,3 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 61,2 miliardi di dollari di settembre (dato rivisto da -61,5 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta peggiore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo in aumento fino a 64,2 miliardi di dollari. Le esportazioni sono calate a 258,8 miliardi (-0,8%), mentre le importazioni sono salite appena a 323 miliardi di dollari (+0,1%). LEGGI TUTTO

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    USA, aumenta la produttività del settore non agricolo

    (Teleborsa) – Nel 3° trimestre del 2023 la produttività del settore non agricolo in USA è aumentata del 5,2%, rispetto al +3,5% del trimestre precedente e contro il +4,9% delle stime degli analisti. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro (escluso il settore agricolo) è sceso dell’1,2%, dopo il +2,2% del secondo trimestre e rispetto al -0,9% del consensus. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, conclusi i lavori per la rete a Cammarata

    (Teleborsa) – È già operativa a Cammarata la nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultra larga. Open Fiber ha concluso i lavori di realizzazione dell’infrastruttura di rete che consente a cittadini, imprese e professionisti dei tre Comuni in provincia di Agrigento di accedere ad Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia. L’intervento si è in particolare concentrato sulle zone meno densamente popolate e finora sprovviste di connettività ultraveloce. La rete ultraveloce oggi disponibile a Cammarata raggiunge 2.381 unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione a 1 Gigabit al secondo e anche oltre. LEGGI TUTTO