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    Aiuti di Stato, UE approva regime italiano da 39 milioni per agenzie di viaggio

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, un regime italiano da 39 milioni di euro per risarcire le agenzie di viaggio e i tour operator nel contesto della pandemia di coronavirus.Secondo la misura, l’aiuto assume la forma di sovvenzioni dirette per risarcire le imprese per i danni subiti durante la pandemia di coronavirus, si legge in una nota. Il regime approvato copre il periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021, periodo in cui le agenzie di viaggio e i tour operator sono stati interessati dalle misure restrittive imposte dalle autorità italiane per limitare la diffusione del virus.La Commissione ha riscontrato che il regime di aiuti italiano prevede un risarcimento per i danni direttamente collegati alla pandemia di coronavirus. Ha inoltre ritenuto che la misura sia proporzionata, in quanto il risarcimento non supera quanto necessario per risarcire il danno. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato. LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione ottobre +3,3% su anno

    (Teleborsa) – Riaccelera l’inflazione in Giappone a ottobre 2023. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 3,3% su anno, dopo il +3% di settembre e rispetto al +3,4% atteso dal mercato. Il dato su base mensile (non destagionalizzato) evidenzia un aumento dello 0,9% rispetto al mese precedente dopo il +0,3% registrato a settembre. Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si attesta invece al 2,9% a livello tendenziale, sopra il mese precedente (+2,8%), ma al di sotto del cconsensus (3%).(Foto: Photo by Alexander Smagin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UNC, sconti “farlocchi” finiscono all’Antitrust

    (Teleborsa) – Finiscono all’Antitrust gli sconti “farlocchi”. L’Unione Nazionale Consumatori – spiega una nota – ha segnalato all’Antitrust e al ministero delle Imprese e del Made in Italy alcune grandi catene, soprattutto di prodotti di elettronica, per la non corretta applicazione della recente direttiva Omnibus, ossia del decreto legislativo 7 marzo 2023, n. 26, che ha previsto che ad ogni annuncio di riduzione di prezzo vada indicato anche il prezzo precedente, ossia il prezzo più basso applicato dal professionista negli ultimi trenta giorni.”Molti consumatori ci hanno segnalato che alcune grandi catene indicano come in offerta prodotti che hanno un prezzo identico a quello “precedente”, con sconto quindi pari allo zero per cento. In un caso il prezzo scontato era addirittura superiore a quello vecchio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”In altri casi, invece di indicare il prezzo precedente espongono un fantomatico prezzo consigliato o dal produttore o non si sa da chi. Infine c’è chi abbonda, esponendo addirittura 3 prezzi, di vendita, precedente e consigliato, con le relative percentuali di sconto, generando così solo confusione, dato che il consumatore deve confrontare ben 5 indicazioni invece di 3. L’opposto, insomma, di quello che prevede il Codice del Consumo, secondo il quale si deve agevolare il raffronto dei prezzi” conclude Dona.L’associazione di consumatori ha chiesto all’Antitrust di accertare la correttezza di queste pratiche commerciali, mentre al Mimit di emanare apposita circolare sulla direttiva Omnibus per evidenziare l’interpretazione erronea, contra legem, dell’art. 17 bis del Codice del Consumo, evidenziando che, valendo per gli “annunci di riduzioni di prezzo”, non può ovviamente applicarsi laddove la riduzione non c’è nemmeno, essendo pari a zero. Inoltre il secondo prezzo va sempre accompagnato dalla parola “Precedente” o “Prezzo più basso degli ultimi 30 gg”, mentre il “Prezzo consigliato” non è conforme alla normativa. LEGGI TUTTO

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    Francia, stabile la fiducia delle imprese manifatturiere

    (Teleborsa) – E’ stabile la fiducia delle imprese manifatturiere francesi nel mese di novembre. Il relativo indice, calcolato dall’Ufficio Statistico Nazionale francese (INSEE), si attesta a 99 punti come nel mese precedente e contro gli 88 punti stimati dagli analisti. Fra gli altri settori, il sentiment nei servizi è invariato a 100 punti, mentre il clima nel commercio al dettaglio si porta a 96 punti da 98.Il sentiment complessivo delle imprese è stabile a 99 punti, mentre i giudizi sulla situazione occupazionale lima a 97 da 98 punti. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, migliora la fiducia dei consumatori a ottobre

    (Teleborsa) – Segnali di lieve miglioramento per la fiducia dei consumatori europei a novembre. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori ancora negativo, si porta a -16,9 punti rispetto ai -17,8 di ottobre. Il dato è anche migliore delle attese del mercato che erano per un livello a -17,6 punti.(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori scende a novembre

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di novembre, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 61,3 punti dai 60,4 della lettura preliminare e contro i 63,8 di ottobre. Rivista al ribasso, invece, la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 56,8 punti da 59,3 e contro il 56,9 atteso, mentre quella sulla condizione attuale è stata rivista a 68,3 punti dal preliminare di 65,7 punti e rispetto al 70,6 di ottobre. LEGGI TUTTO

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    USA, gli ordini beni durevoli calano più delle attese in ottobre

    (Teleborsa) – Calano più delle attese gli ordinativi di beni durevoli americani nel mese di ottobre. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un decremento mensile del 5,4% dopo il +4% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +4,7%). Le stime di consensus indicavano un calo del 3,1%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta invariato rispetto al +0,2% del mese precedente e si confronta con il +0,1% stimato dagli analisti. Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono calati del 6,7%, dopo il -5% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste mutuo in crescita del 3%

    (Teleborsa) – Continuano a crescere le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nell’ultima settimana, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una crescita del 3%, dopo il +2,8% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito dell’1,6%, mentre quello relativo alle nuove domande registra un incremento del 3,9%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 7,41% dal 7,61% della settimana precedente.(Foto: Gerd Altmann / Pixabay) LEGGI TUTTO