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    Bank of Russia, aspettative di inflazione diminuiscono ma rimangono elevate

    (Teleborsa) – A febbraio 2025, la stima media delle aspettative di inflazione della popolazione russa su un orizzonte temporale di un anno è scesa al 13,7%. Le aspettative medie a lungo termine per cinque anni sono rimaste invariate al 12,3%. Lo ha comunicato la Bank of Russia, spiegando che per il secondo mese consecutivo sono aumentati entrambi i sottoindici inclusi: valutazioni della situazione attuale e aspettative.Secondo l’indagine macroeconomica di febbraio della Bank of Russia, le previsioni degli analisti per l’inflazione alla fine del 2025 sono aumentate al 6,8% e alla fine del 2026 al 4,6%. Nel 2027, gli analisti intervistati dalla Bank of Russia prevedono che l’inflazione sarà pari al 4,0%.Per riportare l’inflazione al livello target sarà “necessario un periodo di restrizione monetaria nell’economia più lungo di quanto previsto in precedenza”, viene sottolineato. Secondo le previsioni della Bank of Russia, data l’attuale politica monetaria, l’inflazione annuale scenderà al 7,0-8,0% nel 2025, tornerà al 4,0% nel 2026 e rimarrà in linea con l’obiettivo anche in seguito. LEGGI TUTTO

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    UE, il 70% dei cittadini ha utilizzato servizi pubblici online nel 2024

    (Teleborsa) – Nel 2024, il 70,0% delle persone di età compresa tra 16 e 74 anni nell’Unione europea ha dichiarato di aver utilizzato un sito Web o un’app di un’autorità pubblica nei 12 mesi precedenti, un leggero aumento di 0,7 punti percentuali (pp) rispetto al 2023 (69,3%). Lo ha comunicato l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat).Tra i paesi dell’UE, Danimarca (98,5%), Paesi Bassi (96,0%) e Finlandia (95,4%) hanno avuto le quote più elevate di utilizzo dell’e-government nel 2024. Al contrario, Romania (25,3%), Bulgaria (31,5%) e Italia (55,1%) hanno avuto le quote più basse.Nel 2024, l’utilizzo più comune dei servizi di e-government nell’ultimo anno è stato l’ottenimento di informazioni su servizi, benefici, leggi, orari di apertura o argomenti simili (44,0%). Ciò rappresenta un aumento di 2,4 pp rispetto al 2023.L’accesso alle informazioni personali è stata la seconda attività più comune, con il 40,0% delle persone che ha utilizzato questo servizio, in aumento di 0,8 pp rispetto all’anno precedente. Scaricare o stampare moduli ufficiali è arrivato terzo, con il 38,1% delle persone nell’UE che ha utilizzato questo servizio, sebbene ciò rappresenti un calo di 1,8 pp rispetto al 2023.L’utilizzo meno comune dell’e-government è stato quello di effettuare altre richieste, reclami o lamentele (5,3%, in aumento di 0,5 pp).(Foto: Photo by rupixen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Raviolificio Lo Scoiattolo, finanziamento di 10 milioni di euro da Intesa Sanpaolo

    (Teleborsa) – Raviolificio Lo Scoiattolo, azienda varesina attiva nel settore della pasta fresca, ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo.Grazie al finanziamento ricevuto, la società mira a promuovere sostenibilità e innovazione tramite investimenti per un incremento della capacità produttiva ottenuto con tecnologie innovative e utili a ridurre i consumi kWh/kg con l’inserimento di sistemi di power quality e di autoproduzione energia da fonti rinnovabili. In aggiunta, grazie all’uso di tecnologie ispettive non distruttive di ultima generazione utili a identificare derive qualitative del processo, l’azienda punta ad un abbassamento considerevole degli scarti dovuti a non conformità e di conseguenza alla riduzione di inefficienze e sprechi di materie prime ed energia. Inoltre, a fronte dell’ampiamento del reparto di stoccaggio e dell’integrazione di alcune funzioni logistiche, l’obiettivo è anche quello di diminuire le relative emissioni derivanti dal trasporto su gomma. “È per noi, azienda famigliare giunta alla terza generazione, una grande soddisfazione aver chiuso questo accordo con Intesa Sanpaolo, poiché significa che stiamo iniziando a raccogliere i frutti di questi anni di intenso lavoro, nei quali abbiamo costruito una credibilità a livello internazionale, che oggi ci viene riconosciuta da tutti i nostri stakeholders – ha detto l’AD Aquilino Di Caro – Questo passo rimane comunque un punto di partenza verso uno sviluppo sempre più verticale e completo dell’azienda, che puntiamo a far diventare un riferimento significativo e di valore nel comparto della pasta fresca”.Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione uno specifico finanziamento denominato S-Loan, disegnato per accompagnare gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance.”Nel nostro ruolo di banca di riferimento per la crescita del territorio siamo costantemente impegnati nel fornire soluzioni innovative alle imprese che, come Scoiattolo, sono apprezzate dai consumatori anche per la loro attenzione all’ambiente – ha commentato Daniele Pastore, Direttore Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo – Attraverso gli strumenti finanziari che offriamo e che si concentrano su circular economy e S-Loan, riconosciamo il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità con un sistema di premialità. Dall’avvio di queste due iniziative abbiamo erogato alle imprese lombarde oltre 2 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO

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    UE, piano per abbassare le bollette: risparmi per 260 miliardi di euro entro 2040

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha presentato un piano d’azione con misure a breve termine per ridurre i costi energetici, completare l’Unione energetica, attrarre investimenti ed essere meglio preparati per potenziali crisi energetiche. Si tratta di un piano collegato al Clean Industrial Deal (anch’esso presentato oggi), che intende portare sollievo alle famiglie che affrontano bollette energetiche elevate, ma anche alle industrie che lottano con costi di produzione elevati, con risparmi complessivi stimati di 45 miliardi di euro nel 2025, che aumenteranno progressivamente fino a 130 miliardi di euro di risparmi annuali entro il 2030 e 260 miliardi di euro entro il 2040.Fondamentalmente, propone azioni per affrontare le sfide strutturali che stanno facendo aumentare i costi energetici nell’UE, in particolare la dipendenza dell’Europa dai combustibili fossili importati e la mancanza di una piena integrazione del sistema elettrico.La Commissione europea sottolinea che un’ulteriore riduzione dei tempi di autorizzazione per le energie rinnovabili e le infrastrutture energetiche contribuirà anche ad abbassare i costi di produzione di energia. I consumatori beneficiano già di circa 34 miliardi di euro all’anno grazie al mercato interno dell’energia dell’UE. Un’ulteriore integrazione potrebbe aumentare tali benefici fino a 40-43 miliardi di euro all’anno già entro il 2030.Per rendere l’elettricità più accessibile, la Commissione affronterà tutte e tre le componenti delle bollette energetiche, vale a dire costi di rete e di sistema, tasse e imposte e costi di fornitura. In particolare, farà raccomandazioni agli Stati membri per abbassare le tasse nazionali sull’elettricità e consentire ai consumatori di cambiare fornitore più facilmente verso offerte energetiche più economiche, tra le altre cose. Basandosi sulla legislazione elettrica dell’UE esistente, la Commissione sosterrà inoltre ulteriormente l’adozione di contratti di fornitura a lungo termine che in ultima analisi aiutano a spezzare il legame tra le bollette dell’elettricità al dettaglio e i prezzi elevati e volatili del gas. Per abbassare la parte delle spese di rete della bolletta energetica, proporrà una metodologia per garantire che le spese di rete riflettano i costi del sistema energetico, incentivando l’uso più efficiente della rete.Insieme al supporto per introdurre più e più rapidamente energie rinnovabili, la Commissione porterà anche notevoli benefici ai consumatori sostenendo una più ampia adozione di soluzioni di efficienza energetica, che possono portare a risparmi fino a 162 miliardi di euro all’anno nel 2030. Un regime di garanzia dell’UE da sviluppare in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti aiuterà a ridurre i rischi degli investimenti nei servizi di efficienza energetica e faciliterà l’accesso ad elettrodomestici e prodotti più efficienti con una durata maggiore.La Commissione europea sottolinea che i prezzi del gas nell’UE sono troppo alti e stanno influenzando la competitività dell’industria europea. Per garantire una concorrenza leale, la Commissione intensificherà il suo controllo dei mercati del gas dell’UE con l’aiuto dell’Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell’energia (ACER), dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e dei regolatori nazionali. Si impegnerà anche con fornitori di GNL affidabili per identificare ulteriori importazioni competitive in termini di costi e sfruttare il potere d’acquisto dell’Unione aggregando la domanda delle aziende dell’UE.Infne, si impegnerà a completare l’Unione energetica, con più interconnettori, una rete più forte e scambi transfrontalieri, e lancerà una serie di iniziative per promuovere l’elettrificazione e la decarbonizzazione dei settori del riscaldamento e del raffreddamento, per mobilitare capitali privati ??e digitalizzare ulteriormente il sistema energetico, tra le altre cose.”Le sfide odierne richiedono azioni audaci e ambiziose per ridurre i prezzi dell’energia e salvaguardare la nostra sicurezza – ha detto Dan Jorgensen, Commissario per l’energia e l’edilizia abitativa – La risposta a queste sfide risiede in un’Unione energetica più pulita, più economica, più efficiente e connessa. Ecco perché non faremo un passo indietro sulla transizione verde. Faremo un passo avanti, con determinazione e urgenza”. LEGGI TUTTO

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    USA, la Camera approva la risoluzione di bilancio: passo cruciale per l’agenda di Trump

    (Teleborsa) – La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d’America, a risicata maggioranza repubblicana, ha approvato una risoluzione di bilancio che prevede ingenti tagli fiscali, un passo verso la realizzazione di quello che il presidente Donald Trump ha chiamato un “grande, bellissimo disegno di legge” con 4,5 trilioni di dollari in agevolazioni fiscali e 2 trilioni di dollari in 10 anni di tagli alla spesa, nonostante l’opposizione da parte dei Democratici e un certo disagio anche tra alcuni Repubblicani.I Repubblicani alla Camera hanno una maggioranza risicata e hanno avuto bisogno praticamente di tutti i loro membri per approvare le misure. Il voto è stato di 217 favorevoli e 215 contrari, con un singolo repubblicano e tutti i democratici ad aver votato contro.Mentre i falchi chiedevano tagli drastici alla spesa, altri membri hanno espresso preoccupazione per quei tagli che avrebbero interessato Medicaid, il programma assicurativo governativo che fornisce copertura sanitaria a milioni di americani a basso reddito e disabili.La risoluzione di bilancio approvata della Camera prevede un aumento dei finanziamenti per proteggere il confine meridionale, un aumento della spesa militare e un aumento del limite del debito nazionale di 4 trilioni di dollari. Il piano prevede anche 4,5 trilioni di dollari in tagli fiscali nel prossimo decennio. Tali tagli includono il rinnovo dei tagli fiscali di Trump del 2017, che scadranno alla fine dell’anno.Entrambe le camere devono approvare la stessa risoluzione di bilancio per sbloccare uno strumento parlamentare di cui i repubblicani avranno bisogno più avanti quest’anno per aggirare l’opposizione democratica e l’ostruzionismo del Senato e promulgare una legge contenente l’agenda di Trump.”Abbiamo molto duro lavoro davanti a noi, ma realizzeremo l’agenda American First”, ha detto il ??presidente della Camera Mike Johnson dopo il voto. I democratici durante un dibattito pomeridiano hanno criticato il pacchetto come un “tradimento” per gli americani, un “progetto per il declino americano” e semplicemente una “truffa repubblicana”. LEGGI TUTTO

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    Cooperazione commerciale Italia-Arabia Saudita: MS DESK e la prima Camera di Commercio Italiana a Riyad

    (Teleborsa) – La cooperazione commerciale tra Italia e Arabia Saudita è destinata a entrare in una nuova fase grazie all’iniziativa di MS DESK, che sta non solo supportando le imprese italiane nel mercato saudita, ma ha anche intrapreso un percorso ambizioso per diventare la prima Camera di Commercio Italiana ufficiale a Riyad. Questo passo rappresenta un segnale importante della crescente intensificazione dei legami economici tra i due Paesi, nonché un’opportunità strategica per le aziende italiane che desiderano consolidare la loro presenza in Arabia Saudita.L’idea di creare una Camera di Commercio italiana a Riyad nasce dalla crescente domanda di supporto e di rappresentanza per le imprese italiane che operano o vogliono operare in Arabia Saudita. La Camera di Commercio, oltre a fungere da punto di riferimento per le aziende italiane, avrà il compito di promuovere le opportunità di business e di facilitare le relazioni commerciali tra il Regno e l’Italia, rafforzando ulteriormente la collaborazione tra i due Paesi.Con la creazione di una Camera di Commercio a Riyad, le aziende italiane potranno contare su un’istituzione ufficiale che li sosterrà nei processi di internazionalizzazione, fornendo consulenza, supporto legale, informazioni aggiornate e assistenza nell’accesso alle opportunità di mercato. La Camera di Commercio diventerà così un hub fondamentale per facilitare gli scambi commerciali, con un focus particolare sul settore delle infrastrutture, delle tecnologie innovative e delle energie rinnovabili, settori in forte crescita in Arabia Saudita nell’ambito del piano Vision 2030.Inoltre, la Camera di Commercio avrà anche un ruolo nella promozione di eventi, fiere ed esposizioni, come la Big 5 Saudi, dove le aziende italiane avranno l’opportunità di incontrare direttamente i partner sauditi e avviare nuove collaborazioni. Questa rappresentanza ufficiale permetterà, inoltre, di aumentare la visibilità delle imprese italiane nel Regno e di consolidare il marchio “Made in Italy” come sinonimo di qualità e innovazione.L’iter per la creazione della prima Camera di Commercio italiana a Riyad è un progetto ambizioso, ma che si inserisce perfettamente nell’evoluzione delle relazioni bilaterali tra Italia e Arabia Saudita. Grazie al suo impegno nella promozione del business italiano nel Regno, MS DESK ha messo in moto un processo che coinvolge le istituzioni italiane, le aziende e le autorità saudite, per garantire che la nuova Camera diventi una realtà operativa, capace di soddisfare le necessità delle imprese e di fungere da catalizzatore per lo sviluppo di nuovi progetti commerciali e industriali.La creazione della Camera di Commercio Italiana a Riyad rappresenta un passo decisivo nel rafforzamento della cooperazione commerciale tra Italia e Arabia Saudita. Con il supporto di MS DESK, che continua a facilitare il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane, questo progetto avrà un impatto significativo sull’economia dei due Paesi, creando nuove opportunità di business e consolidando il partenariato strategico tra Italia e Arabia Saudita. L’iniziativa è destinata a diventare un punto di riferimento per tutte le realtà imprenditoriali italiane interessate a entrare nel mercato saudita, promuovendo un dialogo costante e produttivo tra le due economie.”Il rafforzamento della cooperazione commerciale tra Italia e Arabia Saudita rappresenta un’opportunità straordinaria per le nostre imprese, e siamo entusiasti di poter contribuire a questo processo con la creazione della prima Camera di Commercio Italiana a Riyad. Questo progetto non è solo un passo fondamentale per facilitare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ma segna anche un punto di svolta nella nostra presenza nel Regno, un mercato strategico per il futuro. La nostra missione è supportare le aziende italiane nell’accesso alle numerose opportunità di business che l’Arabia Saudita offre, in particolare nei settori innovativi e nelle energie rinnovabili, coerentemente con la Vision 2030. Con la Camera di Commercio, potremo fornire servizi di consulenza, promuovere la partecipazione a eventi di settore e favorire la creazione di nuove collaborazioni. Questo è solo l’inizio di una nuova era di crescita e sviluppo reciproco per i nostri due Paesi”, ha dichiarato Giuseppe Lepore, Presidente di MS DESK. LEGGI TUTTO

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    AVM SGR con un pool di investitori entra nel capitale del Gruppo Branca-Pineta

    (Teleborsa) – Il fondo di Private Capital Italian Fine Food, promosso da AVM SGR con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze regionali del food Made in Italy, ha acquisito – insieme a un pool di investitori privati, tra cui Alexa Invest, Gruppo Alfano Holding, Aretusa, Alberto Bombassei, Vitaliano Borromeo, Banca Ifis, Massimo Moratti Sapa e il Gruppo Som di Udine – una quota di maggioranza relativa del Gruppo Bracca-Pineta, realtà attiva nel settore delle acque minerali e oligominerali.Il Gruppo comprende al suo interno due aziende: Bracca Acque Minerali, con sede in Val Brembana, e Fonti Pineta, in Alta Val Seriana, che insieme vantano un fatturato di circa 55 milioni di euro. Negli ultimi 10 anni la produzione è passata da 280 a 470 milioni di bottiglie. L’ingresso nel Gruppo dei nuovi azionisti in affiancamento alle famiglie Bordogna e Ghisalberti nasce allo scopo di dotare Bracca e Pineta delle risorse necessarie per sostenerne lo sviluppo attraverso il consolidamento della performance industriale e l’espansione delle relazioni commerciali verso nuovi clienti, si legge in una nota. In base agli accordi con AVM SGR, Luca Bordogna, che ha negli anni gestito con successo il gruppo, manterrà l’incarico di Amministratore Delegato di entrambe le aziende. AVM SGR spiega che quest’operazione è prodromica alla realizzazione di un più vasto polo del settore dell’imbottigliamento di acqua di elevata qualità. “Con questo investimento realizziamo un progetto importante nel settore del Food&Beverage, incentrato sull’impegno di favorire la competitività delle PMI e sulla valorizzazione della loro attività, aprendo nuovi canali di interazione con investitori e mercati finanziari capaci di far convergere risorse e competenze su un piano di espansione che guarda oltre i confini nazionali”, ha commentato Giovanna Dossena, Principal di AVM SGR. LEGGI TUTTO

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    USA, la fiducia dei consumatori cala più delle attese a febbraio

    (Teleborsa) – Diminuisce più delle attese la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un decremento dell’indice a 98,3 punti nel mese di febbraio 2025, rispetto ai 105,3 punti del mese di gennaio e contro una discesa più contenuta a 102,7 punti attesa dal consensus. Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente cala di 3,4 punti e si porta a 136,5 punti, mentre l’indice sulle attese scende di 9,3 punti a 72,9 punti.”A febbraio, la fiducia dei consumatori ha registrato il più grande calo mensile da agosto 2021 – ha affermato Stephanie Guichard, Senior Economist, Global Indicators presso The Conference Board – Questo è il terzo calo consecutivo mese su mese, che porta l’indice al fondo dell’intervallo prevalente dal 2022. Delle cinque componenti dell’indice, solo la valutazione dei consumatori sulle attuali condizioni aziendali è migliorata, anche se leggermente. Le opinioni sulle attuali condizioni del mercato del lavoro si sono indebolite. I consumatori sono diventati pessimisti sulle future condizioni aziendali e meno ottimisti sul reddito futuro. Il pessimismo sulle future prospettive di occupazione è peggiorato e ha raggiunto il massimo degli ultimi dieci mesi”.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO