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    Giappone, forte crescita degli ordinativi di macchinari a luglio

    (Teleborsa) – In forte crescita gli ordini di macchinari in Giappone. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI). Il totale degli ordinativi al settore privato segna, a luglio, un incremento su base mensile del 26,6% dopo il +3,2% riportato a giugno. Diminuiscono dell’1,1% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il +2,7% precedente e contro il -0,9% stimato dagli analisti.Alla crescita del dato complessivo degli ordini – che registra una +9,8% dopo il +0,2% di giugno – ha contribuito l’aumento dell’1,6% di quelli dall’estero e dello 0,7% di quelli governativi. LEGGI TUTTO

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    Superbonus 110%, Giorgetti: nessuna proroga nelle forme finora conosciute

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha confermato che non sono in programma nuove proroghe del Superbonus al 110%. Nel corso di un question time alla Camera Giorgetti ha dichiarato infatti che “non è intenzione del governo procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute”. “In merito all’impatto macroeconomico positivo dell’agevolazione in esame – ha aggiunto Giorgetti rispondendo ad un quesito del M5S – occorre precisare che se anche diverse istituzioni, associazioni e centri di ricerca hanno concordato sul carattere espansivo del Superbonus e delle altre misure di incentivazione edilizia, gli stessi studi hanno sottolineato come le valutazioni di impatto di tali misure siano soggette ad un ampio margine di incertezza. Ciò è confermato dalla significativa variabilità dei risultati prodotti”. “Inoltre – ha proseguito –, non può tralasciarsi che l’eventuale contributo positivo alla crescita deve essere necessariamente analizzato alla luce dei costi per il loro finanziamento. Come ogni politica pubblica essa deve essere sottoposta a una rigorosa analisi costi-benefici”. Giorgetti ha quindi citato la Banca d’Italia, secondo cui l’effetto espansivo, “verosimilmente non è stato tale da rendere lo strumento a impatto nullo per il conto economico delle amministrazioni pubbliche”. “A questo bisogna aggiungere che i maggiori investimenti per abitazioni hanno, nella migliore delle ipotesi, sostituito e, nella peggiore, spiazzato, alcune delle spese che si sarebbero comunque realizzate, anche in assenza del Superbonus, tramite l’aumento dei prezzi nel settore”, ha concluso.”Se da una parte la stima dell’impatto macroeconomico del Superbonus 110 è incerta, dall’altra parte, la quantificazione dei costi per le finanze pubbliche è certa e dovrà darsene conto anche nella prossima nota di aggiornamento al Def. Valga un dato per tutti: misure pagate da tutti gli italiani hanno interessato meno del 3 per cento del patrimonio immobiliare esistente. Prime, seconde, terze case, al mare, ai monti, di ricchi e di poveri e anche 6 castelli”. “Il mercato di acquisto dei crediti è ripartito grazie all’impegno del governo e alle certificazioni della natura di tali crediti e proprio per questo sono allo studio dell’esecutivo strumenti attraverso i quali consentire la verifica della bontà di quelli ancora in possesso dei cittadini e sorti nel periodo antecedente l’introduzione dei vincoli di appropriatezza”, ha infine voluto sottolineare Giorgetti. LEGGI TUTTO

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    Digital Twin on Edge: Newtwen lancia la tecnologia per digitalizzare la transizione elettrica

    (Teleborsa) – Con un mercato che si prevede possa raggiungere un valore a livello globale di circa 155 miliardi di euro al 2030 e sfiorare in Italia 1,6 miliardi di euro, il Digital Twin – ovvero la copia digitale interattiva di un oggetto o di un sistema complesso – è una tecnologia che sta attirando l’attenzione di sempre più aziende in tutti i settori, dall’automotive al manifatturiero. In Italia l’accelerazione verso la transizione energetica sostenibile e digitale è supportata anche dal PNRR, in cui sono presenti – in modo complessivo o parziale – iniziative riferite al Digital Twin che ammontano a circa 3 miliardi di euro. Unito agli altri due driver della rivoluzione digitale – Edge Computing ed Intelligenza Artificiale – il Digital Twin vede quindi amplificate le proprie potenzialità di utilizzo in ambito industriale. Proprio in questo scenario si pone la tecnologia Digital Twin on Edge (DToE) di Newtwen, azienda deep tech italiana fondata nel 2020 come spin-off dell’Università di Padova, che accelera e ottimizza lo sviluppo e la realizzazione dei progetti delle industrie impegnate nella transizione elettrica. I “Gemelli Digitali” di Newtwen sono repliche digitali ad alta fedeltà di sistemi fisici integrati direttamente nel firmware dei powertrain dei veicoli elettrici, dei sistemi di automazione industriale e di elettronica di potenza che consentono di migliorarne prestazioni, longevità e affidabilità e aprono la strada a funzionalità come la manutenzione predittiva, l’analisi dei dati e l’identificazione preventiva dei guasti. “Il nostro obiettivo è sostenere le strategie di elettrificazione delle aziende, portando la digitalizzazione nel mondo storicamente hardware dell’automotive e dell’automazione industriale – afferma Francesco Toso, CEO e cofondatore di Newtwen –. Grazie al contributo della nostra tecnologia di frontiera Digital Twin on Edge, le aziende possono realizzare soluzioni sempre più affidabili e performanti e a ridotto impatto ambientale. La transizione energetica interessa ormai sempre più settori, dall’automotive al manifatturiero, passando per l’edilizia e l’urbanistica, con un’attenzione crescente per l’efficientamento energetico e l’impiego di energie rinnovabili. Con Newtwen mettiamo a disposizione uno strumento tecnologicamente avanzato e di facile implementazione. I gemelli digitali, che lavorano in tempo reale con capacità predittive, consentono di digitalizzare i prodotti hardware, garantendo componenti sempre più evoluti e performanti e fornendo un nuovo impulso al processo di transizione elettrica ed energetica”.Le soluzioni Digital Twin on Edge (DToE) impiegano una profonda conoscenza della fisica alla base del funzionamento dei dispositivi che, accoppiata con la capacità di semplificazione a livello computazionale, consente di integrare i modelli ottenuti con i componenti stessi. Con un focus specifico sul monitoraggio in tempo reale della temperatura, anche in punti altrimenti fisicamente inaccessibili, Newtwen consente di fornire informazioni necessarie per il controllo di componenti come inverter, on-board charger e in generale elementi che consentono la conversione di potenza, oltre a motori elettrici e batterie. In tal modo, è possibile ridurre il costo dei componenti (Bill of Material Reduction), ottimizzare le prestazioni, progettare sistemi affidabili e sicuri e limitare i consumi, concorrendo così anche a centrare gli obiettivi di sostenibilità dei processi produttivi e dando la possibilità di trarre vantaggio da tecniche di progettazione rapida del prototipo (fast prototyping).Fornendo accesso ad analisi e simulazioni predittive (“what if scenario”), Digital Twin on Edge permette inoltre di effettuare una gestione termica accurata e completa dei componenti prodotti e – a parità di performance – consente di limitare i costi di produzione e l’impiego di materiali e subcomponenti della distinta base (BOM), sostituendo ad esempio i sensori ridondanti con la relativa replica digitale, ottenendo sensori virtuali che possono essere integrati nella produzione di serie.La tecnologia Digital Twin on Edge di Newtwen agevola l’accelerazione della transizione green delle aziende grazie all’utilizzo intelligente delle risorse, limitando l’impiego di materie prime, ed anche grazie allo snellimento dei processi produttivi, contribuendo a migliorare le performance aziendali in ottica di maggiore sostenibilità ambientale. In particolare, secondo l’Innotech Report 2023 di The European House – Ambrosetti, le aziende che hanno implementato soluzioni di Digital Twin hanno evidenziato l’aumento dell’efficienza produttiva (80%), seguito da benefici riguardanti le attività di simulazione nell’ambito dei processi di progettazione (75%) e l’allungamento del ciclo di vita di un asset tramite le tecniche di predictive maintenance (70%). Dall’automotive al manifatturiero: migliorare prestazioni dei dispositivi e ridurre i consumi energetici – Il Digital Twin on Edge di Newtwen permette dunque di conoscere e predire il comportamento elettrotermico anche laddove non è possibile installare sensori fisici per la rilevazione della temperatura. È il caso, ad esempio, del rotore del motore, delle giunzioni dei semiconduttori e delle celle delle batterie: ad oggi non sono disponibili dati sull’andamento della temperatura in punti critici per alcuni componenti elettronici e questo può costituire un problema anche per i progettisti, che devono integrare con sub-componenti hardware aggiuntivi, sovradimensionando i componenti stessi. In mancanza di dati importanti, non possono essere assicurati valori certi riguardo a prestazioni e durata. Attraverso l’integrazione firmware delle soluzioni Digital Twin on Edge di Newtwen, invece, è possibile non solo replicare e simulare il ciclo di vita dei componenti nella fase di sviluppo in tempi rapidi, ma soprattutto, grazie all’integrazione su dispositivo (DToE), monitorare in tempo reale gli oggetti durante il funzionamento, ottenendo indicazioni fondamentali per stimare i consumi e l’eventuale deterioramento dei materiali, nonché registrando in generale informazioni fondamentali per incrementare la durata media della vita dei prodotti. La nuova tecnologia di Newtwen si applica inoltre al settore dell’e-mobility per ottimizzare il sistema di gestione delle batterie (BMS). Il Digital Twin on Edge aumenta la sicurezza operativa, l’affidabilità e le prestazioni; crea un modello 3D ad alta fedeltà del pacco batteria e lo comprime in modo tale da collocare un sensore virtuale di temperatura virtuale all’interno delle celle. In ultima analisi, migliora il controllo della gestione termica della batteria, aumentando l’affidabilità della stima dello stato di carica (SOC) e dello stato di salute (SOH) del pacco batteria, così da prolungarne la vita utile. Anche nell’industria manifatturiera l’utilizzo della tecnologia Digital Twin on Edge di Newtwen permette di centrare gli obiettivi relativi all’ottimizzazione dell’efficienza operativa e alla riduzione dei consumi energetici. Il gemello digitale trova impiego nella determinazione di una strategia di controllo ottimale dei macchinari industriali, consentendo l’identificazione preventiva di anomalie e guasti, oltre che l’implementazione di strategie di manutenzione predittiva. L’elaborazione dei dati on-edge, inoltre, incrementa notevolmente il livello di sicurezza delle applicazioni, assicurando anche tempi di risposta più rapidi e la massima reattività nel prendere decisioni data-driven. Un’adozione sistemica dei Digital Twin nel settore manifatturiero potrebbe arrivare a generare un incremento nella produttività del +4,5% rispetto allo scenario attuale, con un contributo al PIL italiano pari a 12 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    ENPAPI, Baldini: “Urgente inserire nei LEA l’attività degli infermieri liberi professionisti”

    (Teleborsa) – “È urgente inserire alcune prestazioni infermieristiche all’interno dei LEA, i Livelli essenziali di assistenza. Spesso, infatti, il personale sanitario non viene messo nelle condizioni di operare al meglio, a discapito dell’attività professionale e degli stessi pazienti. Chiediamo, quindi, al Governo di valutare questa necessità, prevedendo, a partire dalla prossima Legge di Bilancio, delle risorse economiche ad hoc, che, comunque, già in parte, verrebbero recuperate attraverso il contrasto al mercato nero”. Lo afferma Luigi Baldini, presidente di ENPAPI, l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica, al quale sono obbligatoriamente iscritti gli infermieri liberi professionisti.”Le prestazioni infermieristiche – sottolinea Baldini – sono diventate delle tasse occulte sui malati, che sono spesso abbandonati a loro stessi e costretti a pagare di tasca propria le singole prestazioni di cui usufruiscono. A essere penalizzate sono soprattutto le persone più fragili, gli anziani, chi ha difficoltà economiche. La continuità assistenziale sul territorio, che non è garantita da quella integrata a domicilio, non può più essere lasciata priva della necessaria tutela normativa. Ripensare nel circuito dei LEA il lavoro che gli infermieri liberi professionisti svolgono sul territorio – osserva – offrirebbe ai pazienti la possibilità di avvalersi di una rete assistenziale organizzata, dinamica, e di qualità perché svolta da personale competente e abilitato e non da chi, come a volte capita, si improvvisa infermiere. Le prestazioni infermieristiche in convenzione con il SSN si affiancherebbero, così, ai tradizionali canali di assistenza domiciliare integrata, i quali – prosegue Baldini – non sempre supportano le richieste della totalità dei malati, con la conseguenza di incrementare il sommerso delle prestazioni in nero, che il Censis ha quantificato in circa 800 milioni di euro all’anno. Gli italiani, sempre secondo il Censis, sono favorevoli all’istituzione dell’infermiere convenzionato e questo dimostra quanto sia importante il contributo degli infermieri, utile, ad esempio, a contenere la pressione sugli ospedali e a dare efficaci risposte assistenziali sulle patologie croniche e su quelle invalidanti. È urgente, inoltre, una nuova programmazione dei servizi sanitari allo scopo di strutturare meglio l’offerta sull’intero territorio, dove potrebbero nascere veri e propri ambulatori infermieristici”. LEGGI TUTTO

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    Imprese, Inps: “Nell’ultimo trimestre 2022 utilizzate 12 milioni di ore di CIG”

    (Teleborsa) – La ripresa dell’economia ha favorito l’ulteriore aumento del numero delle imprese assicurate, salito a 1,55 milioni nel III trimestre 2022, da 1,47 milioni all’inizio del 2018, per poi ridursi leggermente nella parte finale dell’anno, recuperando, comunque, quanto perso nel 2020. È quanto emerge dal XXII Rapporto Annuale dell’Inps presentato oggi a Montecitorio.”Durante la pandemia, le misure di sostegno alle imprese hanno evitato la chiusura di aziende, il cui numero ha subito solo una moderata flessione rispetto alla complessità della crisi. Nel 2022, l’ampia e rapida crescita dell’inflazione – ha sottolineato nella sua relazione il commissario dell’Inps, Micaela Gelera – non sembra aver avuto un effetto significativo sulla domanda di lavoro delle imprese. Solo nella seconda parte dell’anno si è assistito ad un lieve peggioramento, con una riduzione della creazione di nuovi posti di lavoro ed un aumento della distruzione di quelli esistenti”.Ricorso alla CIG – “Con l’esclusione del picco del 2020, le aziende non sembrano, inoltre, aver fatto ricorso massivo alla CIG per proteggere le posizioni di lavoro. Il 2022 appare, dunque, – spiega Gelera – un anno ordinario, con circa 12 milioni di ore mensili utilizzate nell’ultimo trimestre. Per le sole imprese energivore si nota un lieve aumento per la CIG ordinaria nella seconda parte dell’anno. Di particolare interesse quanto accaduto alla causale di utilizzo della CIG nel caso di mancanza di materie prime e componenti: mentre all’inizio del 2022 veniva utilizzata prevalentemente da imprese non energivore, a partire dalla crisi Ucraina il ricorso da parte delle energivore è cresciuto, contribuendo a spiegare il solo moderato peggioramento delle posizioni lavorative in essere”.Decontribuzione Sud ed Esonero Giovani – Le misure di sostegno all’occupazione che agiscono esclusivamente sulla parte contributiva a carico del datore di lavoro producono – rileva il Rapporto – effetti importanti sull’occupazione ma trascurabili sulla dinamica delle retribuzioni. Misure come Decontribuzione Sud, con minori aliquote di agevolazione, riguardanti la parte contributiva a carico del datore di lavoro, e non rivolte a destinatari specifici, generano effetti di minore entità con un ritardo temporale da considerare. “La dinamica dei livelli occupazionali e retributivi – prosegue Gelera – riflette anche le misure di incentivazione introdotte, che sembrano avere avuto effetti differenti, sui quali appare opportuno ragionare. Sia Decontribuzione Sud che Esonero Giovani hanno avuto un impatto positivo sull’occupazione, mentre solo Esonero Giovani ha anche favorito un aumento, seppure contenuto, delle retribuzioni”. LEGGI TUTTO

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    INPS, esercizio 2022 chiude positivo a 7,1 miliardi

    (Teleborsa) – Sul piano economico-patrimoniale, l’esercizio 2022 dell’Inps chiude con un risultato positivo pari a 7.146 milioni di euro, in miglioramento di 10.857 milioni rispetto al 2021, quando il risultato di esercizio era pari a -3.711 milioni. È quanto emerge dal XXII Rapporto Annuale dell’Inps presentato oggi a Montecitorio. La gestione finanziaria di cassa evidenza un avanzo di circa 41 miliardi. L’Istituto gestisce più di 420 miliardi di euro di entrate, di cui oltre 256 miliardi sono le entrate contributive (con un incremento di 8 p.p. rispetto all’esercizio precedente) e 157 miliardi di trasferimenti pubblici affluiti tramite la Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali, gestione che ha la finalità di assicurare la copertura degli oneri di natura assistenziale o che trovano il loro finanziamento nella fiscalità generale. L’incremento delle entrate contributive di 8 p.p. – spiega l’Istituto – è dovuto all’andamento positivo del quadro macroeconomico che ha visto crescere il numero degli occupati e delle retribuzioni individuali. Le uscite per prestazioni istituzionali, pari a più di 380 miliardi, crescono nel 2022 rispettivamente del 3,8% per le pensioni, del 4% per i trattamenti di disoccupazione, del 79,6% per quelli relativi alla famiglia (incremento dovuto al pagamento dell’AUU), mentre sono in diminuzione le spese per l’inclusione sociale (RdC e PdC, – 9,4%). LEGGI TUTTO

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    Assegno unico, INPS: “Dieci milioni di beneficiari e spesa a 16 miliardi”

    (Teleborsa) – “Nel corso del 2022 sono state introdotte misure per la conciliazione tra vita familiare e lavoro, accompagnate da modifiche di quelle già esistenti. Le misure adottate, come proseguito nel 2023, sono state realizzate con l’obiettivo di agevolare una distribuzione più equa delle responsabilità familiari, di stimolare la natalità – che quest’anno è scesa al suo livello minimo storico, con meno di 400mila nascite – e dipromuovere una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. È quanto ha sottolineato il commissario dell’Inps, Micaela Gelera, in occasione della presentazione a Montecitorio del XXII Rapporto Annuale dell’Inps. Nel Rapporto l’Istituto fa il punto sulle misure di supporto alle famiglie previste dalla legislazione italiana e erogate dall’Inps, nonché sull’evoluzione dei beneficiari di Reddito di Cittadinanza e delle loro caratteristiche nel tempo, offrendo anche una comparazione tra il vecchio strumento e le nuove misure che lo hanno sostituito. Vengono, inoltre, fornite alcune analisi relative al riscontro ricevuto dal “Bonus Psicologo”.Assegno Unico e Universale – ll numero dei beneficiari dell’Assegno Unico e Universale attualmente si avvicina ai 10 milioni.L’Inps rileva una presenza predominante di genitori lavoratori dipendenti, mentre una percentuale più bassa è rappresentata da genitori autonomi o famiglie senza genitori lavoratori. Il tasso di adesione alla misura si attesta intorno al 90% e varia in base all’età dei beneficiari, raggiungendo il 95% per i figli più piccoli. Viene evidenziato anche un divario territoriale significativo, con un’adesione più alta nelle province del Sud (circa 92%) rispetto a quelle del Centro e del Nord (circa 86%). Circa il 17% dei richiedenti dell’AUU nonfornisce la documentazione relativa all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Questo fenomeno riguarda principalmente famiglie con reddito più elevato, che comunque riceverebbero l’importo minimo dell’assegno. Tuttavia, si nota una maggiore probabilità di non presentare l’ISEE tra gli autonomi e i professionisti, nonché una maggiore incidenza di questa scelta nelle aree con minore capitale sociale. Nel caso degli ex-percettori di RdC, che sono passati da un sistema di erogazione automatica a uno basato su domanda (dove dovevano richiedere l’assegno una volta usciti dal RdC), si è osservato che circa il 66% di loro non ha subito alcuna interruzione nel ricevere le mensilità, mentre il restante 34% ha avuto un periodo in cui non ha ricevuto l’assegno. Inoltre, si è notato che i beneficiari con un ISEE più basso impiegano più tempo medio per presentare domanda di AUU dopo la decadenza/revoca del RdC. “Queste evidenze supportano l’idea – sottolinea l’Inps – che un approccio proattivo alle prestazioni possa essere un utile strumento per colmare lacune informative di vario tipo e garantire il riconoscimento dei diritti a un’utenza particolarmente vulnerabile”.Richieste di invalidità civile – Tali richieste, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, sono aumentate di circa il 20% dal 2014 al 2019. Nel 2020, con l’insorgere della pandemia, si è registrato un calo di circa il 30% delle domande, che poi si sono stabilizzate nel 2021 su valori simili a quelli pre-pandemia. Circa il 70% delle richieste di invalidità civile è dovuto a quattro principali categorie dipatologie: tumori, malattie psichiatriche, malattie cardiovascolari e malattie del sistema nervoso. Si osserva una stabilità nelle richieste relative alle malattie tumorali, psichiatriche e del sistema nervoso (quest’ultime lievemente cresciute), mentre segnali più preoccupanti emergono dalla continua crescita delle richieste per malattie cardiovascolari, che dal 2014 al 2021 sono cresciute di circa il 43%.Congedi parentali – L’analisi del take-up del congedo di paternità obbligatorio, la cui disciplina è stata recentemente innovata dal D.Lgs. n. 105 del 2022, mostra che l’adesione alla misura da parte dei dipendenti del settore privato è cresciuta nel tempo, raggiungendo il 64% nel 2022. Si evidenzia che ad avvantaggiarsi dello strumento sono principalmente i padri che godono di condizioni lavorative migliori, assunti con contratti a tempo indeterminato e che guadagnano salari relativamente più alti. Si evidenzia, inoltre, un significativo divario territoriale, con un’adesione media del 76% nel Nord Italia, del 65% nelle regioni centrali e valori relativamente più bassi, con una media del 43%, nelle regioni del Sud. Per quel che riguarda, invece, i congedi parentali, che offrono ai genitori la possibilità di prendersi cura dei propri figli garantendo al contempo la tutela dei diritti e la continuità del rapporto di lavoro, le stime indicano che per le madri occupate nel settore privato non agricolo, l’adesione a questi congedi è stata di circa il 25% per i bambini di età compresa tra 0 e 3 anni nel periodo 2012-2019. I tassi di utilizzo per i congedi relativi ai bambini di età superiore ai tre anni sono molto più contenuti (circa il 5% e il 6% nel 2021 e 2022), indicando che le famiglie italiane fanno ricorso a questi strumenti soprattutto durante i primi anni di vita del bambino. L’analisi rileva, inoltre, che ad usufruire del congedo sono soprattutto le madri con posizioni lavorative più stabili e impiegate in imprese di maggiori dimensioni. L’analisi del tasso di adesione dei padri è lasciata a future indagini. Bonus Asilo Nido – Bonus Asilo Nido introdotto in Italia nel 2017 e teso a sostenere le famiglie nelle spese relative ai servizi per l’infanzia. Il numero di minori beneficiari del bonus è aumentato nel tempo, raggiungendo circa 425mila beneficiari nel 2022. Si nota anche che per i bambini nati negli anni 2019, 2020 e 2021, il tasso di adesione a questa misura è del 34%. L’importo medio mensile del bonus è di 213 euro per i minori che frequentano un nido privato (il 47%) e di 189 euro per le famiglie che scelgono un nido pubblico (il 53%). Questa differenza riflette il maggior costo degli asili privati, che sono circa il 33% più costosi rispetto a quelli pubblici, e comporta un tasso di copertura inferiore per chi opta per queste strutture private. Il rapporto tra l’importo medio mensile erogato dall’INPS e l’importo mediomensile pagato per ogni bambino (tasso di copertura) è del 59% per i nidi privati e del 70,5% per quelli pubblici. Tuttavia, questi dati medi nascondono una forte variabilità territoriale con tassi di copertura che vanno dal 38% (59%) per gli asili privati (pubblici) nelle province di Milano e Bologna (Parma e Como) a un massimo di circa il 92-93% (94) nelle province di Agrigento e Vibo Valentia per gli asili privati (pubblici).Reddito di Cittadinanza – I cambiamenti normativi intervenuti nel 2022 e nel 2023 hanno portato alla sostituzione del Reddito di Cittadinanza con due nuove misure: l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro. Dalla sua introduzione fino ad aprile 2023, il numero di percettori di RdC ha raggiunto il suo valore massimo nel primo semestre del 2021, con circa 1,6 milioni di nuclei familiari beneficiari e circa 3,5 milioni di individui coinvolti. Successivamente, si è verificata una prima flessione nella seconda metà del 2021, seguita da un trend decrescente che ha portato, nei primi quattro mesi del 2023, a circa 1,2 milioni di nuclei percettori. Inoltre, nel corso del tempo, la composizione dei beneficiari di RdC è cambiata. Si è registrata una diminuzione dei beneficiari in età lavorativa e una riduzione del valore medio dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) dei nuclei percettori, indicando che i nuclei con condizioni economiche relativamente migliori hanno cessato di beneficiare della misura.Bonus psicologo – Il Bonus Psicologo introdotto per la prima volta durante la pandemia di COVID-19, e consistente in un contributo erogato a coloro che richiedono sostegno per le spese relative a sessioni di psicoterapia presso specialisti privati iscritti all’albo degli psicologi, ha ricevuto una forte domanda, di molto superiore allo stanziamento previsto: su circa 387mila domande accolte, che rispondevano ai requisiti di ammissibilità, ne sono state finanziate solo circa 41.500. Si osserva una netta prevalenza di richieste da parte delle donne (70%), tuttavia, nel caso delle richieste a favore dei minori, si verifica un’inversione di tendenza, con il 40% delle richieste riguardanti beneficiari maschi. Dal punto di vista territoriale, non emerge un pattern preciso nel numero di richieste in relazione alla popolazione residente, né una correlazione con l’incidenza del COVID-19 a livello provinciale. “Questo elemento, insieme alla disparità tra le richieste pervenute e quelle finanziabili, – commenta l’Inps – suggerisce l’esistenza di un bisogno preesistente alla crisi pandemica che è stato possibile esprimere grazie a questa misura”. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, inflazione accelera in agosto con aumento costo energia

    (Teleborsa) – Accelera l’inflazione negli Stati Uniti nel mese di agosto a causa dell’aumento del costo dell’energia, che ha fatto impennare la componente più volatile dei prezzi. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,6% su base mensile, in linea con le attese, dopo il +0,2% di luglio. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 3,7%, superiore al consensus (+3,6%), dopo aver riportato una espansione del 3,2% il mese precedente. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile, contro il +0,2% cl mese precedente e del consensus. La variazione tendenziale si attesta al 4,3%, in linea con le attese degli analiti, contro il +4,7% del mese precedente. LEGGI TUTTO