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    Giappone, PIL 2° trimestre rivisto al ribasso

    (Teleborsa) – Rivista al ribasso la stima del PIL del Giappone nel 2° trimestre 2023. Secondo l’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il Prodotto Interno Lordo (PIL) nei tre mesi ha registrato un incremento dell’1,2% su base trimestrale, rispetto al +1,5% indicato nella stima preliminare. Anche su base annua, il Prodotto Interno Lordo è stato rivisto al ribasso a +4,8%, dal +6% della stima preliminare.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giappone, bilancia partite correnti luglio in surplus per 2.772 miliardi

    (Teleborsa) – La bilancia dei pagamenti del Giappone chiude in surplus nel mese di luglio 2023. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato un avanzo delle partite correnti di 2.771,7 miliardi di yen, rispetto all’attivo di 1.508,8 miliardi del mese precedente e ai 888,6 miliardi dello stesso mese del 2022. Le stime degli analisti erano per un surplus di 2.295 miliardi di yen.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 467,3 miliardi di yen, contro il passivo di 29,5 miliardi di giugno e di 1.998 miliardi dell’anno prima, a fronte di una diminuzione delle esportazioni a 8.555,8 miliardi di yen (-0,6% su base annua) e di un calo delle importazioni a 8.487,6 miliardi (-13,3% a/a).(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Cosa pensano le imprese dell’Italia, della tecnologia e della situazione geopolitica attuale

    (Teleborsa) – Durante il primo week end di Settembre si è svolta la 49° edizione del Forum “The European House – Ambrosetti”. Si tratta di un incontro internazionale di discussione, su temi principalmente economici, che vede come relatori ed animatori delle conferenze personalità come capi di Stato, ministri, premi Nobel ed economisti. Conosciuto dai più come il “Forum di Cernobbio”, l’evento è strettamente su invito ed è rivolto a presidenti, amministratori delegati e top manager dei principali gruppi imprenditoriali internazionali e nazionali, oltre ad influenti esponenti della politica internazionale. Il forum si svolge principalmente in presenza, ma negli ultimi anni la partecipazione è stata resa possibile anche da remoto, ampliando di fatto la platea internazionale.Nato nel 1975 per volere del varesotto Ambrogio Ambrosetti, il forum è sempre stato privo di colore politico, anche se per sua natura ha sempre dato largo spazio a ministri ed esponenti del governo in carica, senza che questo ne cambiasse lo spirito. Quest’anno ad esempio hanno partecipato, tra gli altri, il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, il Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, la leader del PD Elly Schlein e il leader dell’M5S Giuseppe Conte. La premier Giorgia Meloni ha declinato l’invito per motivi personali. Il Forum è stato invece aperto nella sua prima giornata da un intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.Oltre ad essere un’occasione per i partecipanti di riprendere le fila dei lavori dopo la pausa estiva, il forum offre anche l’opportunità di valutare direttamente le reazioni e le sensazioni dei principali esponenti di aziende e politica, top manager in primis, agli eventi economici, politici e geopolitici che hanno influenzato, e probabilmente influenzeranno, il resto dell’anno. Lo staff di European House Ambrosetti infatti lancia diversi question time durante la giornata, a cui i partecipanti sono chiamati a rispondere in forma anonima. Considerato che i i presenti, come detto poco sopra, sono appunto top manager e importanti attori del panorama industriale internazionale (anche se il grosso della partecipazione è comunque italiano), le risposte fornite rappresentano uno spaccato interessante di quello che sono le sensazioni e le prospettive del mondo economico europeo. In questo articolo le abbiamo raggruppate ed analizzate brevemente.Prima votazione: Guerra in Ucraina Domanda: Quale impatto ha avuto il conflitto tra Russia e Ucraina in corso ormai da oltre 18 mesi sul business della Sua impresa? Ha danneggiato il business: 46,3% Ha migliorato il business: 10,5% Ha avuto un impatto insignificante: 34,3% Non so: 1,5% I rappresentanti della business community partecipanti a Cernobbio, interrogati sugli impatti del conflitto sulle proprie imprese, hanno risposto in modo polarizzante.Il 46,3% di loro ha dichiarato di aver subito danni al proprio business, mentre oltre un terzo dei partecipanti – il 34,3% – ha affermato che il conflitto non ha avuto un impatto significativo. Il 10,5% infine ha registrato addirittura un miglioramento, andando probabilmente a comprendere le industrie di attrezzature belliche, ma anche le industrie energetiche e di estrazione, gas in primis.Seconda votazione: Panorama economico Questo televoto è stato frammentato su più domande, offrendo uno spaccato di come le aziende stanno reagendo all’inflazione ed alle altre sfide presenti sui mercati attuali. Domanda 1:Da 1 a 9, quanto è grave l’attuale fiammata inflattiva dei costi della sua impresa? (1 = non preoccupante, 9 = estremamente grave)1: 2,7%2: 4,1%3: 4,1%4: 6,9%5: 19,2%6: 20,6%7: 23,3%8: 9,6%9: 9,6%Più del 60% dei partecipanti ha espresso preoccupazione per via di questa ondata inflattiva, ma solo meno del 20% sono seriamente preoccupati. Un altro 20% scarso invece non vede come preoccupante la situazione attuale.Domanda 2: Rispetto ai concorrenti come sta performando la sua impresa nel 2023? 20232022 Molto meglio 14,3% 31,4% Meglio 45,7% 34,3% In linea 30% 22,9% Peggio 7,1% 11,4% Molto peggio 1,4% 0% Non so 1,4% 0% Questa domanda mostra un certo freno alla ripresa “spinta” dal post covid. Un 30% vede infatti la propria impresa stabile rispetto ai concorrenti, con un incremento di quasi il 10% rispetto all’anno scorso, mentre sono circa il 7% in meno le aziende che vedono grandi miglioramenti. In ogni caso il 90% delle aziende ha una visione positiva delle proprie performance.Domanda 3: Con quale fatturato la sua impresa prevede di chiudere il 2023? 20232022 Crescita superiore al 10% 31,2% 56,1% Crescita pari o inferiore al 10% 36,4% 26,3% Stabile 16,9% 10,5% Flessione contenuta entro il 10% 9,1% 5,3% Flessione superiore al 10% 5,2% 1,8% Non so 1,3% 0% Con questa domanda i partecipanti hanno dimostrato una netta flessione del proprio ottimismo, confermando la fine della spinta evidenziata l’anno precedente. Se infatti solo il 16% delle attività prevede una flessione (contro il 10% del 2022), la maggioranza delle imprese vede il proprio outlook stabile, o con una crescita moderata (53% nel 2023 contro il 37% del 2022), mentre le aziende che prevedono di superare il 10% sono il 31% contro il 56% dell’anno scorso.Detto con altri numeri, sono aumentate del 50% le aziende che prevedono una flessione, e sono diminuite di circa il 25% le aziende che invece prevedono una chiusura ‘di anno con una crescita importante.Domanda 4: Quali sono per il 2023 le previsioni di occupazione per la sua impresa? 20232022 Aumento di organico superiore al 10% 13% 23,3% Aumento di organico pari o inferiore al 10% 41,6% 38,3% Nessuna variazione 33,8% 33,3% Riduzione di organico entro il 10% 7,8% 3,3% Riduzione di organico superiore al 10% 3,9% 1,7% Non so 0% 0% Anche in questo caso c’è una leggera flessione rispetto all’anno precedente. Si dimezzano infatti le aziende che prevedono un importante aumento di forza lavoro, mentre raddoppiano ampiamente le aziende che prevedono una riduzione di organico. Il dato positivo è che nel complesso quasi il 90% delle imprese non prevede una riduzione (nel 2022 erano circa il 95%).Domanda 5:Rispetto alla media dell’ultimo triennio, quali programmi di investimento ha la sua impresa per il 2024? 20232022 Oltre il 20% in più 15,% 17,7% Tra il 10% e il 20% in più 8,2% 17,7% Fino al 10% in più 30,1% 33,3% In linea 32,9% 17,7% Fino al 10% in meno 8,2% 7,8% Tra il 10% e il 20% in meno 2,7% 3,9% Oltre il 20% in meno 0% 2% Non so 2,7% 0% Questa domanda è quella che misura meglio la forza con cui le imprese partecipanti hanno intenzione di reagire alla situazione attuale. Il panorama evidenzia una certa staticità delle imprese negli investimenti, con il 63% intenzionato a mantenere i valori del 2022. Il dato è comunque positivo considerato che l’anno precedente è stato caratterizzato da un deciso aumento di capitale investito (35% di aumento sopra il 10% contro il 23% di quest’anno), mentre i numeri di chi prevede una contrazione sono tutto sommato stabili.Terza Votazione: Come vedete il mondo del futuro? Il terzo question time ha misurato la percezione delle aziende sui temi tecnologici chiave per l’anno in corsoDomanda 1: Come giudica il ruolo che le nuove tecnologie digitali (AI in primis) avranno sulla società nei prossimi anni? Cambieranno radicalmente il modo di lavorare e i rapporti sociali, con impatti essenzialmente positivi: 25% Avranno impatti devastanti sia per il lavoro che per le relazioni sociali: 3,1% Il progresso digitale è irreversibile e porta con sé miglioramenti e possibili danni sociali, e per questo necessita di regole: 68,8% Non so: 3,1% Il sentimento globale in questo caso è la prudenza. In fatto di AI le imprese non possono ignorare il fenomeno, ma la necessità più condivisa è quella di una regolamentazione chiara, che possa prevedere e prevenire eventuali danni. Un quarto delle imprese partecipanti invece è pervaso dall’entusiasmo della novità.Domanda 2:Come giudica la settimana lavorativa di 4 giorni per la sua impresa? Sono favorevole: 20,8% Non sono favorevole, nel mio business non funzionerebbe: 36,4% Ci sono luci e ombre, non siamo pronti a questo cambiamento: 40,3% Non so: 2,6% Quasi il 21% invece considera la propria impresa pronta a concentrare i propri sforzi lavorativi su meno giorni. L’ampia maggioranza invece (77%) non è a favore, con una maggioranza che pensa che questa sia una scelta sbagliata in generale, non solo per la propria azienda.Domanda 3:Ritiene che la sua azienda sia attrezzata in materia di uguaglianza di genere ed empowerment femminile: 20232022 Sì, siamo completamente attrezzati 32,9% 25% Sono ancora necessari alcuni investimenti 52,6% 60% No, ma possiamo ancora migliorare 13,2% 15% No, e non saremo mai attrezzati 0% 0% Non so 1,3% 0% In questo caso i numeri sono molto positivi: sono aumentate di quasi il 15% le aziende completamente attrezzate in termini di uguaglianza di genere, mentre sono moderatamente diminuite le aziende che pensano di dover ancora migliorare. Nessuna azienda ha invece affermato di non essere attrezzata. Per quanto positivi i dati non riflettono però la realtà del fenomeno; secondo un report di B-Corp infatti, a livello globale, le aziende prive di piani per abolire il gender gap sono il 41% (contro il 74% stando ai partecipanti di Cernobbio), mentre le aziende con almeno un quarto dei soci di genere femminili nel board sono il 24%.Quarta Votazione: Il futuro della politica estera europea Domanda: Come giudica la coerenza dell’unione europea come attore di politica estera, in questa fase delicata? 20232022 1 = Molto negativamente 7,6% 0% 2 3,8% 1,6% 3 13,9% 0% 4 19% 12,3% 5 22,8% 12,3% 6 16,5% 26,2% 7 11,4% 24,6% 8 5,1% 16,9% 9 = Molto positivamente 0% 6,2% Questa votazione è stata forse quella che ha riportato meno ottimismo in assoluto. Se infatti i sentimenti globali verso l’operato dell’unione europea nel 2022 erano per lo più positivi (circa il 73%), nel 2023 l’ottimismo è drasticamente calato al 33% delle imprese coinvolte. Circa un terzo del totale sono anche le imprese con giudizi sotto la sufficienza, di cui quasi un quarto ha sentimenti fortemente negativi. Da notare che se nel 2022 nessuna impresa aveva giudizi molto negativi, nel 2023 il dato raggiunge quasi l’8% , mentre i giudizi molto positivi passano dal 6% del 2022 ad un laconico 0% del 2023.Quinta votazione: l’Italia nel quadro globale Nell’ultima votazione le imprese partecipanti al forum sono state chiamate a valutare l’operato dell’attuale governo. È interessante notare come il sentimento globale sia tendenzialmente positivo, ma se chiamati a valutare una misura in particolare la percezione sia drasticamente differente.Domanda: Come giudica l’operato del governo Meloni a quasi un anno dal suo insediamento? (1= Molto negativamente, 9= Molto positivamente)1: 2,8%2: 1,4%3: 14,1%4: 12,7%5: 18,3%6: 16,9%7: 22,5%8: 9,9%9: 1,4%A valutare positivamente il governo, come anticipato, sono stati circa il 50% dei partecipanti, mentre meno del 4% ha avuto giudizi molto negativi. La situazione è quindi tendenzialmente positiva, ma sul filo del rasoio.Domanda: Come giudica la manovra sugli extra profitti delle banche?(1= Molto negativamente, 9= Molto positivamente)1: 33,3%2: 11,5%3: 9%4: 9%5: 5,1%6: 10,3%7: 7,7%8: 5,1%9: 9%Drasticamente impopolare invece, come prevedibile, la manovra sugli extra profitti delle banche, giudicata negativamente dal 65% dei partecipanti, con una netta maggioranza con giudizi molto negativi.Tirando le somme, lo spaccato offerto dal forum di Cernobbio mostra delle imprese tendenzialmente positive e fiduciose nei mercati e nelle possibilità di sviluppo future, ma particolarmente disilluse dalle istituzioni (sia europee che, laddove applicabile, italiane). La preoccupazione per il panorama geopolitico è in crescita, ma non ha ancora superato livelli particolarmente critici. La maggior parte dei partecipanti infine è convinta che stiamo vivendo l’inizio di un periodo di rivoluzione tecnologica, ma la fiducia nella digitalizzazione è inversamente proporzionale all’esigenza di regolamentazione in merito. LEGGI TUTTO

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    Caro voli, Easyjet: il decreto renderà i voli più cari

    (Teleborsa) – Secondo Easyjet “il decreto caro voli renderà i voli più cari”. La compagnia aerea ha affidato ad una nota la sua posizione dopo l’incontro tra i vertici dell’azienda e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Durante l’incontro “la compagnia ha sottolineato che, se il contenuto del decreto venisse confermato, questo porterebbe certamente ad una riduzione della attrattività del mercato italiano per le compagnie aeree, quindi ad una riduzione dell’offerta e della connettività da e per gli aeroporti italiani e ad un inevitabile incremento dei prezzi”, si legge nel comunicato. “Il testo del decreto negli articoli di interesse inoltre contrasta con il principio di libertà tariffaria stabilito dalla normativa Ue, principio che negli ultimi decenni ha portato enormi benefici ai consumatori di tutta Europa, rendendo i voli accessibili a sempre maggiori fasce di popolazione”, ha sottolineato EasyJet. “Ogni limitazione di questa libertà avrebbe come conseguenza una riduzione dell’offerta di trasporto aereo e della concorrenza tra compagnie nel mercato italiano, con grave danno per i consumatori, ma anche per il turismo e l’economia del paese”, ha avvertito infine la compagnia aerea. LEGGI TUTTO

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    Criminalità giovanile, via libera del Consiglio dei Ministri al “decreto Caivano”

    (Teleborsa) – Via libera del Consiglio dei ministri al decreto – informalmente ridefinito decreto Caivano – contenente misure contro la criminalità giovanile. In base alla bozza di testo circolata negli ultimi giorni, tra le misure previste c’è la possibilità di avviso orale, cioè una convocazione del minore che avrebbe commesso un reato, da parte del questore, “anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età”. E se il soggetto al quale è stato notificato l’avviso risulta condannato, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona, il patrimonio, o per reati inerenti ad armi o droga, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati, nonché il divieto di possedere telefoni cellulari”. Inoltre sarà più facile per i minori finire in carcere: nel dl approvato si abbassa da 9 a 6 anni la soglia della pena che consente di applicare la misura della custodia cautelare. Nel testo non c’è invece l’abbassamento dell’età per l’imputabilità. Nel provvedimento non ci dovrebbe essere nemmeno alcuna stretta sull’accesso dei minori ai siti porno. Secondo quanto si apprende la norma voluta dalla ministra Roccella non sarebbe entrata nel provvedimento.Previsto un aumento delle pene per i minori trovati in possesso di armi o stupefacenti, con l’obiettivo che questo possa essere un deterrente. Un capitolo specifico della bozza era invece dedicato ai reati online, con la possibilità per chi è vittima di chiedere l’oscuramento o la rimozione dei propri dati dalla rete. Il segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha però sottolineato l’importanza della rieducazione, in particolare per soggetti molto giovani che possono redimersi. “Un giovane criminale è un criminale ma non è detto che debba esserlo per tutta la vita. Noi dobbiamo tagliare i legami con il mondo del crimine”, ha dichiarato Tajani questa mattina, aggiungendo che ritiene “giusto ridurre l’età massima dei detenuti nelle carceri minorili da 25 a 18 anni” perché “a 25 anni sono padri di famiglia, non si possono considerare giovani”.Quanto al divieto dei cellulari Tajani ha dichiarato: “Non è una questione risolutiva. Certamente per un giovane è un segnale forte ma non è che si risolve perché poi, magari, se lo fanno prestare dal fratello o trovano il modo di usarlo”. LEGGI TUTTO

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    USA, Biden sceglie Michael Whitaker per guidare la FAA

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato la sua intenzione di nominare Michael Whitaker come amministratore della Federal Aviation Administration (FAA), la più grande agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense responsabile per regolare e sovrintendere a ogni aspetto riguardante l’aviazione civile.Michael Whitaker è attualmente il direttore operativo di Supernal, una società del gruppo Hyundai Motor che progetta un veicolo elettrico per la mobilità aerea avanzata (AAM). Whitaker è stato vice amministratore presso la FAA dal 2013 al 2016.Prima di Supernal e del suo incarico presso la FAA, Whitaker è stato CEO del gruppo di InterGlobe Enterprises, il più grande conglomerato di viaggi indiano e operatore della sua compagnia aerea più grande (IndiGo). Whitaker ha inoltre trascorso 15 anni presso United Airlines ricoprendo diversi ruoli come direttore, vicepresidente e vicepresidente senior.(Foto: Gary Lopater su Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 6,3 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite molto più del previsto le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 1° settembre 2023, sono scesi di circa 6,3 milioni di barili a 416,6 MBG, contro attese per un decremento di 2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di +0,7 milioni, arrivando a 118,6 MBG, contro attese per un variazione di +0,2 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di -2,7 milioni a quota 214,7 MBG (era atteso un decremento di 1 milione).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,8 milioni a 350,3 MBG. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +33 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano meno del previsto gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 1° settembre 2023 sono risultati in crescita di 33 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela inferiore al consensus (+43 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 32 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.148 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 17,2% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.686) e in crescita del 7,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.926 BCF. LEGGI TUTTO