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    Turkish Airlines ordina 10 A350, punta a 600 aerei in flotta entro 2028

    (Teleborsa) – Turkish Airlines ha annunciato l’acquisto di dieci Airbus A350-900 da prendere in consegna tra il 2025 e il 2027. La compagnia aerea turca sta lavorando a un maxi piano di potenziamento della flotta, destinata a raddoppiare nel prossimo decennio, mediante un ordine di circa 600 aeromobili, un terzo dei quali di tipologia wide body. A fine anno Turkish Airlines passerà da 419 a 435 aeromobili in flotta, mentre nel 2024 saranno circa 470 per poi raggiungere quota 500 nel 2025 e 600 entro il 2028, con una crescita della capacità tra il 7 e il 10% nel prossimo quinquennio. LEGGI TUTTO

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    Visa e Mastercard smentiscono: nessun aumento delle commissioni negli Usa in autunno

    (Teleborsa) – Visa e Mastercard non aumenteranno il costo delle commissioni per l’utilizzo delle loro carte negli Stati Uniti in autunno. Le due aziende hanno smentito l’indiscrezione del Wall Street Journal che la scorsa settimana riportava come i due principali emittenti a livello globale di carte di credito e di debito avessero deciso di aumentare le commissioni sulle carte di credito.”Mettiamo le cose in chiaro sulla recente copertura giornalistica fuorviante”, si legge in una nota di Visa. Dopo aver evidenziato la crescente domanda per i suoi servizi e l’impegno a ridurre i costi delle transazioni piuttosto che aumentarli, Visa si è rivolta a “gruppi di interesse particolare” definendo “semplicemente imprecisi e deludenti” i loro sforzi “per contestare questi fatti attraverso la stampa”. “Visa ha lavorato e continuerà a lavorare incessantemente per bilanciare gli aspetti economici e ridurre le frodi sulla nostra rete, contribuendo a ridurre il costo complessivo dei pagamenti digitali e garantendo pagamenti facili e sicuri per tutti coloro che scelgono Visa”, si conclude il comunicato.Ancora più chiaro il messaggio di Mastercard. “Mastercard non aumenterà i tassi di interscambio negli Stati Uniti questo autunno e non ha intenzione di farlo”, si legge nel comunicato, e “Mastercard non aumenterà nemmeno le commissioni di rete negli Stati Uniti richieste per l’elaborazione delle transazioni Mastercard questo autunno”. L’azienda ha fatto notare che il servizio Authorization Optimizer “è l’unica tariffa Mastercard menzionata nello studio citato dal Journal. Non è legato allo scambio. Questo servizio è progettato per ridurre la probabilità che l’abbonamento e i pagamenti ricorrenti vengano rifiutati, con eventuali commissioni correlate di portata minima”.Mastercard ha poi spiegato che l’articolo fa riferimento ad una legge che il Congresso americano sta valutando e che potrebbe potenzialmente ridurre i costi per i commercianti, “ma non menziona le conseguenze negative per i consumatori: sicurezza compromessa, perdita di programmi di premi e prezzi più alti su beni e servizi”.”Sia che le aziende stiano valutando l’implementazione di un servizio specifico o che il Congresso stia valutando la legge, riteniamo che queste attività dovrebbero avvenire solo sulla base di un’accurata comprensione dei fatti e di come funziona il nostro settore”, conclude la nota di Mastercard. LEGGI TUTTO

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    Ong, Commissione UE adotta proposta per agevolare attività transfrontaliere

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato una proposta per agevolare le attività transfrontaliere delle associazioni senza scopo di lucro nell’UE . Migliorerà il funzionamento del mercato interno eliminando le barriere giuridiche e amministrative per le associazioni senza scopo di lucro che operano o desiderano operare in più di uno Stato membro, promuovendo così il ruolo svolto dalle associazioni senza scopo di lucro nella generazione di valori economici e sociali nel UE e consentire condizioni di parità tra loro.Attualmente, quando le associazioni senza scopo di lucro svolgono attività in uno Stato membro diverso da quello in cui hanno sede, non ricevono un riconoscimento uniforme della loro personalità giuridica e della loro capacità e spesso devono registrarsi una seconda volta o addirittura costituire una nuova entità giuridica in quello Stato membro. La Commissione ha stimato che sono circa 310.000 le Ong attualmente costretta ad affrontare tali ostacoli quando operano in un altro paese ridurranno i costi amministrativi con le nuove norme fino a 770 milioni di euro all’anno, per un ammontare potenziale fino a 8,5 miliardi di euro entro il periodo di 15 anni. anni. Inoltre, si prevede che circa altre 185.000 associazioni senza scopo di lucro si impegneranno in attività transfrontaliere, se gli ostacoli individuati e affrontati dalla proposta verranno rimossi, e potrebbero generare fino a 4,2 miliardi di euro di valore aggiunto in un periodo di 15 anni.La proposta della Commissione introduce un’ulteriore forma giuridica di associazione transfrontaliera europea (ECBA) negli ordinamenti giuridici nazionali degli Stati membri, che è specificamente concepito per scopi transfrontalieri e ridurrà gli oneri giuridici e amministrativi per quanto riguarda il riconoscimento e la creazione di associazioni senza scopo di lucro che svolgono attività in un altro Stato membro. Una volta istituita in uno Stato membro, l’ECBA sarà riconosciuta automaticamente e potrà svolgere attività in tutti gli Stati membri, comprese attività economiche, consentendo così alle associazioni senza scopo di lucro di liberare tutto il loro potenziale sociale ed economico nell’UE. Le ECBA coesisteranno insieme ad altre associazioni nazionali a livello di Stato membro. Per le questioni che non sono coperte dalla proposta di direttiva, come il trattamento fiscale, gli Stati membri trattano le ECBA allo stesso modo delle associazioni nazionali senza scopo di lucro comparabili.La proposta sarà presentata al Parlamento Europeo e al Consiglio per l’approvazione. Una volta adottata, gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini industria luglio -2,1% su mese

    (Teleborsa) – Diminuiscono, anche se meno delle attese, gli ordini all’industria statunitensi. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di luglio 2023 gli ordini hanno evidenziato una variazione negativa del 2,1% dopo il +2,3% registrato nel mese precedente e contro il -2,5% stimato dal consensus.Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dello 0,8% dal +0,3% precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,2%). LEGGI TUTTO

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    Lettera aperta ai leader del G20: “Tassate i super-ricchi”

    (Teleborsa) – Nell’ultimo decennio i miliardari del pianeta hanno più che raddoppiato i propri patrimoni, passati da 5.600 a 11.800 miliardi di dollari. Eppure, su scala globale, per ogni dollaro di gettito fiscale solo 4 centesimi provengono da imposte patrimoniali e con le regole attuali metà dei milionari del mondo non sarà assoggettata ad alcuna imposta di successione, potendo trasferire, esentasse, una ricchezza pari a 5 mila miliardi di dollari ai propri eredi. Questo lo scenario da cui prende le mosse l’appello ai leader del G20 – che si riuniranno in India i prossimi 9 e 10 settembre – lanciato oggi con una lettera aperta firmata da quasi 300 milionari, economisti di fama mondiale e rappresentanti politici di quasi tutti i Paesi del G20, promossa da Oxfam, Patriotic Millionaires, Institute for Policy Studies, Earth 4 All e Millionaires for Humanity.Centrale nel testo la richiesta urgente perché venga raggiunto al più presto un nuovo accordo internazionale sulla tassazione dei grandi patrimoni, con l’obiettivo di “impedire che l’esorbitante concentrazione di ricchezza comprometta il nostro futuro comune”, mentre sempre più persone in tutto il mondo “chiedono a gran voce un cambiamento” che renda più inclusive le nostre economie e più eque, dinamiche e coese le nostre società.L’estrema concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi rappresenta “un disastro economico per l’ambiente e per il rispetto dei diritti umani che minaccia la stabilità politica in tutto il mondo – si legge nella a lettera –. Decenni di riduzione delle tasse per i più ricchi, basata sulla falsa promessa che della ricchezza ai vertici avremmo beneficiato tutti, hanno contribuito ad acuire le disuguaglianze, portandole a livelli allarmanti”. Da qui la richiesta che il G20 agisca subito e intervenga per aumentare il prelievo sugli individui più ricchi. Un intervento che aumenti l’equità dei sistemi fiscali e che generi risorse indispensabili ad affrontare le enormi minacce globali che ci troviamo davanti. “Per la prima volta da decenni, – sottolineano i firmatari – la povertà estrema è in aumento e quasi due miliardi di persone vivono in Paesi in cui l’inflazione ha superato la crescita dei salari. Inoltre, si sta rapidamente esaurendo il tempo a disposizione per gli Stati per effettuare gli investimenti necessari a contenere l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi, come previsto dall’Accordo di Parigi”.”Molto lavoro è già stato fatto – conclude la lettera –. Esistono tante proposte di tassazione della ricchezza avanzate da parte di alcuni dei più importanti economisti al mondo. L’opinione pubblica è favorevole alla tassazione degli ultra-ricchi. Lo siamo anche noi. Ora manca solo la volontà politica per fare concreti passi in avanti. È ora che la troviate”.I firmatari dell’appello – Tra i firmatari figurano l’ereditiera e filantropa Abigail Disney, gli ex premier di Romania, Croazia, Repubblica Ceca e Bulgaria, il deputato USA Brendan Boyle, ex ed attuali parlamentari europei tra cui Aurore Lalucq; artisti come Brian Eno e Richard Curtis, l’ex Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Maria Espinosa ed economisti del calibro di Gabriel Zucman, Joseph Stiglitz, Thomas Piketty, Jayati Ghosh, Kate Raworth, Jason Hickel e Lucas Chancel. “Negli ultimi decenni, le disuguaglianze economiche e sociali si sono acuite in molte parti del mondo – commenta Morris Pearl, presidente dei Patriotic Millionaires ed ex amministratore delegato di BlackRock –. Il crescente divario tra ricchi e poveri ha destabilizzato l’economia globale, indebolito la coesione sociale e favorito l’affermarsi di proposte politiche estreme e populiste. Come persona molto ricca, in rappresentanza di un’organizzazione di persone facoltose che la pensano come me, chiedo al G20 di tassarci. I leader delle maggiori economie mondiali devono coordinare un’azione rapida e decisa per ridurre i pericolosi livelli di disuguaglianza che abbiamo raggiunto. Se non si riuscirà a tassare efficacemente le grandi ricchezze, il risultato sarà un indebolimento dell’economia globale, il declino delle istituzioni democratiche e l’aggravarsi di disordini sociali. Il G20 deve agire”.”Auspichiamo che l’appello al G20 non cada nel vuoto e stimoli azioni conseguenti da parte dei governi – ha commentato Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia –. Non è facile, ma ne vale la pena. Ne sono convinti i firmatari dell’appello, tra cui alcune tra le persone più facoltose al mondo. Il proposito è anche supportato dalla maggioranza dei cittadini europei che avalla l’idea di aumentare il prelievo a carico dei più ricchi. Non a caso sull’introduzione in Europa di un’imposta sulle grandi fortune è stata di recente presentata un’Iniziativa dei Cittadini Europei e presto partirà la relativa raccolta firme. Per consolidare il sostegno formale di chi chiede maggiore equità del prelievo e per poter generare considerevoli risorse da destinare al finanziamento delle politiche di coesione, delle strategie di transizione ecologica e sociale in Europa e degli interventi di solidarietà internazionale”. Concentrazione della ricchezza e livelli di tassazione: i dati – Nell’ultimo decennio (2012-2022) le persone con un patrimonio superiore ai 50 milioni di dollari hanno visto incrementare del 18,3% il valore della propria ricchezza aggregata netta, mentre i miliardari Forbes hanno visto aumentare le proprie fortune del 98% in termini reali. I patrimoni dei miliardari sono aumentati al ritmo di 2,7 miliardi di dollari al giorno nell’ultimo triennio. Il periodo considerato va dal 18 marzo 2020 al 30 novembre 2022. Tra marzo 2020 e novembre 2022 per ogni dollaro di incremento della ricchezza netta del 90% più povero del pianeta, il patrimonio medio di un miliardario Forbes è aumentato di 1,7 milioni di dollari. Tra le economie più floride dell’area OCSE, in media, l’aliquota marginale più alta sui redditi personali è passata dal 58% del 1980 al 44% del 2016 (o anni più recenti). Nello stesso periodo e con riferimento allo stesso gruppo di Paesi, l’aliquota della tassazione dei dividendi percepiti dalle persone fisiche è passata dal 61% al 42%. In media (su 117 Paesi) l’aliquota dell’imposta sulle rendite finanziarie si attesta oggi ad appena il 18%. (Foto: Kittyfly7 | Dreamstime.com) LEGGI TUTTO

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    MSC, finalizzata l’acquisizione del 49% di Moby

    (Teleborsa) – MSC, colosso della navigazione fondato e controllato da Gianluigi Aponte, ha acquistato il 49% di Moby, compagnia di navigazione italiana di Vincenzo Onorato. Lo si legge sul portale specializzato Shipping Italy, che cita una visura camerale.Nei giorni scorsi è avvenuto l’ingresso della società lussemburghese SAS Shipping Agencies Services nel capitale della Moby, di cui ora detiene praticamente la metà del capitale sociale che è di 70,8 milioni di euro. L’acquisizione era stata annunciata a marzo 2022.La disponibilità di MSC a iniettare liquidità e a prestare garanzie di fronte ai creditori, soprattutto in relazione alla situazione debitoria di “Tirrenia in amministrazione straordinaria”, aveva consentito di evitare il fallimento e di arrivare a un accordo con il ministero dello Sviluppo economico.Secondo il resoconto di Shipping Italy, la società lussemburghese ha versato non solo gli 82 milioni destinati al saldo e stralcio con Tirrenia in Amministrazione Straordinaria ma anche ulteriori 68 milioni che hanno consentito al gruppo fondato da Gianluigi Aponte di entrare direttamente al 49% in Moby. LEGGI TUTTO

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    IEG : “L’impegno di Vicenzaoro September per gli operatori orafi di domani”

    (Teleborsa) – Vicenzaoro September (VOS) conferma il suo impegno per promuovere la cultura del gioiello tra le nuove generazioni con una serie di iniziative che vedono come protagonisti gli aspiranti operatori orafi di domani. L’avvicinamento dei giovani al mondo del gioiello, la valorizzazione delle opportunità di lavoro e sviluppo professionale nel settore e l’ampliamento delle competenze tecniche all’interno della industry sono temi di primo piano per Italian Exhibition Group che organizza la manifestazione dall’8 al 12 settembre, in fiera a Vicenza, assieme a VO’Clock Privé (8-10 settembre), l’evento aperto al pubblico dedicato all’orologio contemporaneo.Anche in questa edizione di VOS torna Inspiration Boards, il progetto formativo nato in collaborazione con Laura Inghirami, opinion leader del gioiello, founder & creative director di Donna Jewel, per supportare le nuove generazioni. Vicenzaoro ospiterà gli studenti del corso di Design del Gioiello di IED – Istituto Europeo di Design di Torino, che, guidati dalla influencer, andranno a caccia di trend tra i padiglioni, intervistando alcuni protagonisti del salone e fotografando i gioielli più di tendenza. Le immagini e le interviste saranno poi pubblicate sul profilo Instagram @vo.inspiration e sul sito di Vicenzaoro.A Vicenzaoro si parlerà anche delle mutate esigenze formative del settore orafo-gioielliero in un talk in cui saranno protagonisti il comparto orafo vicentino e le scuole professionali del territorio: sabato 9 novembre Andrea Tomat, presidente ITS Cosmo Fashion Academy, e Roberto Peripoli, direttore Scuola d’Arte e Mestieri CPV – Centro Produttività Veneto, discuteranno del tema insieme a Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità della Regione Veneto. L’attenzione ai nuovi talenti continua anche dopo la fiera. Debutterà online dal 2 al 7 ottobre 2023 la Digital Jewelry Week (DJW), il progetto digitale dedicato agli aspiranti orafi under 30 e realizzato da Dario Rjeili in collaborazione con Threedium e con il supporto di Vicenzaoro. Si tratta di uno spazio virtuale per giovani designer che vogliono promuovere le proprie abilità alla fine del percorso di formazione in campo orafo. Lo scorso maggio la DGW ha lanciato un contest aperto a 30 orafi under 30 che si sfidano nella progettazione di un gioiello originale. Il vincitore sarà svelato a Vicenzaoro January 2024, in base al punteggio ottenuto dalle votazioni del pubblico raccolte online e della giuria di esperti presenti e potrà vedere realizzato il suo progetto: in palio la partecipazione, questa volta anche fisica, in fiera. LEGGI TUTTO

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    Riciclo di bottiglie: con SACE e UniCredit, Amut esporterà macchinari in Perù, Guatemala e Colombia

    (Teleborsa) – Amut, impresa piemontese specializzata nella progettazione e costruzione di impianti di riciclo di plastica, cresce in America Latina con SACE e UniCredit. Grazie all’operazione di sconto pro soluto fino a 16 milioni di euro concessa da UniCredit e alla copertura di SACE sui rischi di produzione e credito la società esporterà tre impianti per la produzione di linee di riciclo di bottiglie in PET in Perù, Guatemala e Colombia. Nel dettaglio, l’azienda di Novara realizzerà gli impianti per il Gruppo San Miguel Industrias, costituito nel 2006 in Perù oggi principale produttore e distributore di preforme e bottiglie in PET e RPET (pet da materiale riciclato) per i segmenti food & beverage nell’America del Sud e Centro America.”Siamo molto orgogliosi di annunciare questo successo di squadra che ha permesso di creare una forte partnership con SMI, uno dei più importanti produttori di packaging dell’America Latina – ha dichiarato Mauro Drappo ceo Amut –. Amut è da sempre impegnata sul fronte della sostenibilità, con la produzione di impianti di riciclo di PET per uso alimentare e rappresenta un esempio di economia circolare delle bottiglie in PET e non solo, grazie ad un processo integrato: dalla raccolta dei contenitori alla selezione e al successivo riciclo del materiale plastico che può essere così riportato ad una seconda vita”.”Da oltre 45 anni siamo al fianco delle imprese che esportano, supportandole nella loro crescita sostenibile, e con questa operazione consolidiamo la relazione pluriennale con Amut, impresa di Novara,che da sempre è presente nei mercati esteri, soprattutto in America Latina – ha dichiarato Enrica Delgrosso, regional director Nordovest SACE –. Nell’attuale contesto di instabilità e incertezza le aziende possono contare sul nostro supporto, costituito da numerosi prodotti assicurativo-finanziari e servizi di accompagnamento, utili a sviluppare l’export italiano, vero e proprio motore dell’economia”.”Supportiamo con molto entusiasmo i piani di crescita nei mercati dell’America Latina di AMUT, gruppo italiano leader mondiale nel tecnologie di estrusione e riciclo – ha affermato Paola Garibotti, regional manager Nord Ovest di UniCredit –. Siamo una banca internazionale e grazie al nostro team di export finance, che ringrazio, offriamo alle imprese italiane soluzioni finanziarie concrete einnovative”. LEGGI TUTTO