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    Clima, la proposta di von der Leyen: 1 miliardo in green bond per l’Africa

    (Teleborsa) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che “sulla transizione verde i finanziamenti pubblici non sono sufficienti”. “Questo vale per l’Europa, ma anche per i mercati emergenti – ha sottolineato nel suo intervento a Nairobi al summit dell’Africa sul clima –. Sarà necessario mobilitare il capitale privato su larga scala. È per questo che presentiamo una nuova proposta per attirare gli investimenti privati. Si chiama Iniziativa sui green bond globali”. “Insieme alla Banca europea per gli investimenti e ai nostri Stati membri, stiamo per stanziare 1 miliardo di euro per ridurre il rischio degli investimenti privati nei mercati emergenti”, ha annunciato la presidente.”Esiste un’altra soluzione che consentirebbe di sbloccare enormi risorse per l’azione per il clima in Africa. È il prezzo del carbonio e questo è il mio secondo punto – ha proseguito –. Credo che la fissazione di un prezzo sulle emissioni di carbonio sia uno degli strumenti più efficienti ed efficaci nelle nostre mani. Perché favorisce l’innovazione da parte del settore privato. Perché fa pagare un prezzo equo a chi inquina pesantemente. E perché i ricavi possono sostenere la transizione pulita nei Paesi in via di sviluppo”. “Lavoriamo insieme e presentiamo alla Cop28 una proposta per la fissazione di un prezzo globale del carbonio”, ha aggiunto. Per quel che riguarda invece gli obiettivi energetici globali von der Leyen ha affermato che se si vuole limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius è necessario accelerare la transizione energetica globale. “Ciò significa: Dobbiamo triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030. E questo è fattibile. Se aumentiamo gli investimenti globali nelle rinnovabili, l’energia pulita diventerebbe più accessibile per tutti i Paesi, anche qui in Africa”, ha sottolineato.”L’Africa ha bisogno di investimenti massicci – ha affermato von der Leyen –. L’Europa vuole essere il vostro partner per colmare questo gap di investimenti. È per questo che metà del nostro piano di investimenti da 300 miliardi di euro, denominato Global Gateway, è destinato al continente africano. Global Gateway sostiene investimenti che vanno dalle centrali idroelettriche nella Repubblica Democratica del Congo, in Burundi, in Ruanda e in Tanzania, fino all’Iniziativa per l’adattamento al clima e la resilienza in Africa, del valore di 1 miliardo di euro, che abbiamo annunciato alla COP27″. “Global Gateway è unico nel panorama globale degli investimenti. Non siamo interessati solo a estrarre risorse. Vogliamo collaborare con voi per creare catene di valore locali in Africa. Vogliamo condividere con voi la tecnologia europea. Vogliamo investire in competenze per i lavoratori locali”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Giappone, spese famiglie luglio in forte calo e sotto attese

    (Teleborsa) – Nel mese di luglio 2023 i consumi familiari in Giappone si sono attestati a 281.736 yen, in calo del 2,7% su base mensile, dopo il +0,9% di giugno, ed al di sotto delle attese degli analisti, che indicavano un aumento dello 0,7%. Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico, secondo cui il dato tendenziale si attesta al -5% (-1,3% nominale), rispetto al -4,4% di giugno e contro attese per un calo pari a -2,5%.Sempre a novembre la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 637.866 yen, con un calo tendenziale nominale del 3% ed un calo in termini reali del 6,6%. LEGGI TUTTO

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    Sochi: accordo sul grano rimane in stallo. Nessun negoziato in vista con l’Ucraina

    (Teleborsa) – Nessuna decisione sul rientro di Mosca nell’accordo sul grano e nessun passo avanti sul fronte del processo di mediazione di pace che la Turchia vorrebbe riprendere tra la Russia e l’Ucraina. L’atteso incontro tra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, il primo in presenza dopo quasi un anno, non ha prodotto i risultati sperati. Non ci sarà la firma di alcun documento al termine dei colloqui in corso a Sochi tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan, ha detto all’agenzia Ria Novosti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. La prima parte dei colloqui, durata un’ora e mezza, a cui hanno partecipato anche i rispettivi ministri degli Esteri e della Difesa, – ha fatto sapere Peskov – è stata “molto costruttiva” con uno “scambio completo di informazioni” e una “analisi esaustiva delle relazioni bilaterali”. Oltre all’accordo sul grano nell’agenda dei colloqui anche le situazioni in Ucraina, Siria e Libia. Nel dettaglio Mosca, ha ribadito Putin, accetterà una ripresa dell’intesa per l’esportazione dei cereali ucraini solo quando saranno tolte le restrizioni al proprio export di grano e fertilizzanti. Per Putin “la controffensiva ucraina ha fallito” e all’orizzonte non si vede la prospettiva concreta di negoziati. Il presidente turco ha detto che il suo Paese ha preparato “alcune proposte insieme con l’Onu” che potrebbero convincere la Russia a tornare all’accordo sul grano. Mosca sottolinea infatti che con l’intesa raggiunta nell’estate del 2022 tra Russia e Ucraina con la mediazione di Ankara e delle Nazioni Unite è stato adottato anche un memorandum che prevedeva la rimozione degli ostacoli alle esportazioni di cereali russi, ma che non è mai stato applicato. Se le sanzioni occidentali non colpiscono direttamente le esportazioni di cibo, le restrizioni imposte a livello bancario, logistico e assicurativo creano barriere spesso insormontabili. E questo mentre la produzione russa – 130 milioni di tonnellate di grano previste quest’anno, con 60 milioni che possono essere esportate – secondo Putin potrebbe dare un contributo decisivo a combattere i problemi alimentari dei Paesi più poveri. Lo zar ha sostenuto tra l’altro che le esportazioni del grano ucraino nell’anno in cui è durato l’accordo, fino al luglio scorso, sono andate a beneficio per oltre il 70% dei Paesi più ricchi, e solo in misura del 3% di quelli della fascia più povera. In tale scenario Putin ha accusato gli ucraini di aver utilizzato i corridoi umanitari riservati alle navi nel Mar Nero per attaccare obiettivi militari e civili russi, compresi i gasdotti Turkish Stream e Blue Stream e le navi russe schierate a loro protezione: “Questo non può più essere tollerato”, ha avvertito. Ma il leader russo è sembrato mettere anche in dubbio la necessità dell’accordo, sottolineando che “i prezzi del grano continuano a calare” nonostante la sua sospensione. “Non c’è una mancanza fisica di cibo, ma di una sua equa distribuzione”, ha detto Putin annunciando che entro poche settimane dovrebbe diventare operativa l’iniziativa della Russia di effettuare consegne gratuite di cereali a sei Paesi africani tra i più poveri. Dalle 25mila alle 50mila tonnellate ciascuno dovrebbero essere fornite a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana ed Eritrea. “Crediamo che potremo raggiungere presto una soluzione che venga incontro alle aspettative” ha assicurato Erdogan commentando l’accordo sul grano. L’obiettivo di Ankara è quello di riproporsi come mediatrice di pace tra Mosca e Kiev, e su questo Erdogan ha invitato l’Ucraina ad “ammorbidire” la sua posizione.Al centro delle tre ore di colloqui a Sochi argomenti di interesse bilaterale. Sul fronte del nucleare Putin ha annunciato l’avvio l’anno prossimo della prima centrale turca costruita dai russi ad Akkuyu. Erdogan ha parlato di “passi in avanti” per la costruzione della seconda a Sinop, sul Mar Nero. In campo energetico è stato anche creato un gruppo di lavoro per la realizzazione di un hub del gas in Turchia, alimentato dalla materia prima russa. LEGGI TUTTO

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    Bollette gas, Associazioni dei consumatori: “Stangata per le famiglie”

    (Teleborsa) – Le associazioni dei consumatori insorgono contro l’aumento delle tariffe del gas annunciato oggi dall’Arera. Secondo quanto stabilito dall’Autorità dal 1 agosto 2023 la bolletta del gas sale del 2,3% nel mercato tutelato. Il rialzo delle tariffe del gas è un “pessimo segnale” per Assoutenti, che calcola le ripercussioni per le tasche delle famiglie. “Un rialzo allarmante – rileva l’Unione Nazionale Consumatori – il fatto che il gas salga in agosto, nonostante i consumi siano ridotti all’osso e a fine luglio gli stoccaggi fossero già all’87%, anche se ora non produce effetti concreti per le tasche dei consumatori, non può che preoccuparci in vista dell’imminente avvio della prossima stagione termica”. “L’aumento delle bollette del gas – commenta la Coldiretti – pesa su imprese e famiglie costrette a fare i conti con i pesanti effetti dell’inflazione sui consumi”.”Con l’aumento del 2,3% disposto da Arera per il mese di agosto la bolletta del gas sul mercato tutelato, a tariffe costanti, raggiunge quota 1.267 euro a nucleo, equivalente ad un maggior esborso di circa +29 euro all’anno a famiglia rispetto alle tariffe in vigore a luglio. Sommati ai 644 euro annui per la luce, la spesa di una famiglia per le forniture energetiche (agosto 2023/luglio 2024) raggiunge così il totale di 1.911 euro – analizza Assoutenti –. Nel confronto con lo stesso periodo del 2021, e tralasciando il 2022 quando i prezzi hanno raggiunto livelli astronomici, la bolletta del gas risulta più salata del 6,9% (ossia +82 euro annui a nucleo), e addirittura del +50,2% rispetto ad agosto 2020, pari ad una maggiore spesa annua da +424 euro a nucleo”. “Al di là dell’entità dell’aumento disposto oggi da Arera, quel che ci preoccupa sono i segnali che giungono dai mercati internazionali dell’energia – afferma il presidente di Assoutenti Furio Truzzi –. In vista dell’arrivo dei mesi freddi e con la corsa agli accaparramenti, il rischio è quello di una impennata delle quotazioni che si riverserebbe in modo diretto sulle tariffe dei prossimi mesi e, quindi, sulle tasche degli italiani. Il Governo non deve farsi trovare impreparato e deve studiare ogni possibile azione di contrasto per evitare il dramma delle bollette vissuto negli ultimi due anni nel nostro paese”.”Il rischio che a ottobre, con la riaccensione dei caloriferi e la ripresa della domanda, arrivi una stangata per le famiglie è oramai un’amara realtà. Per questo il Governo non solo deve subito rinnovare anche per il quarto trimestre la riduzione dell’Iva sul gas al 5%, ma farebbe bene anche rimettere almeno parte degli sconti sugli oneri di sistema tolti da aprile – afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori –. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per una famiglia tipo in tutela il +2,3% significa spendere 28 euro in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° agosto 2023 al 31 luglio 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) sale così a 1267 euro, che sommati ai 644 della luce, determinano una stangata complessiva pari a 1911 euro. Inoltre, se il prezzo del gas sale ora solo del 2,3%, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con agosto 2020, il rialzo è spropositato: +50,2%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 975 euro, ora si pagano ben 292 euro in più, +29,9 per cento”.”Una preoccupante inversione di tendenza con la spesa energetica che ha un doppio effetto negativo perché – sottolinea la Coldiretti – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare. Una tendenza che rischia di accentuarsi per le tensioni internazionali nei mesi più freddi in cui più elevati sono i consumi e di conseguenza gli impatti economici. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione. La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea”. LEGGI TUTTO

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    KLM contro il governo olandese per il limite dei voli a Schiphol

    (Teleborsa) – La limitazione del numero di voli all’aeroporto Schiphol di Amsterdam, a partire dal 2024, è sul tavolo del governo olandese, ma è oggetto di forte contestazione da parte della compagnia di bandiera KLM e degli operatori del settore aereo.Il Ministro dei Trasporti Mark Harbers ha confermato l’intenzione di imporre il limite massimo, con entrata in vigore nel 2024 previa approvazione della Commissione europea.Ourania Georgoutsakou, direttore generale di Airlines For Europe (A4E), ha parlato di decisione arbitraria. In una nota KLM ha sottolineato che “gli obiettivi in materia di rumore possono essere raggiunti in modo migliore, a tutto vantaggio dei residenti locali, del clima, delle compagnie aeree e dell’economia olandese”. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Anief: “Investimenti per l’istruzione fuori dal Patto di Stabilità”

    (Teleborsa) – “Gli investimenti in istruzione, come in innovazione e infrastrutture, siano sottratti dal patto di stabilità”. Le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, trovano il pieno accoglimento del sindacato Anief. “Il nostro sindacato – dichiara il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico – ripete da anni quello che ha detto il ministro: l’istruzione in Europa deve essere sganciata dal patto di stabilità per evitare i tagli del ministero dell’Economia e delle Finanze. Quest’anno si è programmato un taglio del 1,6% per il prossimo triennio per arrivare a produrre ulteriori risparmi dei ministeri: il progetto di riduzione è pari alla metà rispetto all’anno scorso, è un risultato importante ma stiamo parlando sempre di tagli ulteriori rispetto a quelli programmati dai Governi precedenti”.”Se pensiamo che l’investimento dell’Italia rispetto al Prodotto interno lordo dello Stato è all’incirca un punto in meno se confrontato con la media dell’Unione europea, non possiamo pensare – conclude il presidente nazionale Anief – che questa possa essere la soluzione ai problemi della scuola e che subiscono studenti e personale: precariato record, classi pollaio, sedi e organici sottodimensionati sono solo alcuni dei nodi mai sciolti con cui si è appena aperto un altro anno scolastico”. LEGGI TUTTO

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    Inps: “Accesso facile all’assegno unico”

    (Teleborsa) – Dal mese di settembre 2023 i neogenitori riceveranno una comunicazione via email che li invita a presentare la domanda per richiedere l’Assegno Unico Universale o a integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico. L’iniziativa – fa sapere l’Inps in una nota – ha l’obiettivo di “facilitare l’accesso all’Assegno Unico Universale in occasione della nascita di un figlio e che sottolinea l’importanza per l’stituto di mettere al centro delle sue attività le esigenze del cittadino, ponendo l’accento sulla tempestività, l’efficienza e l’anticipazione delle necessità dell’utenza”.”Questo servizio – evidenzia l’Inps – è reso possibile grazie alla nuova Piattaforma di Proattività, finanziata dal PNRR, che, nel rispetto delle normative in vigore in materia di trattamento dei dati personali, guida i cittadini nell’accesso ai diritti e ai benefici disponibili e che identifica la nascita come un evento chiave per attivare il diritto all’Assegno Unico”.Tutti i cittadini interessati possono facilmente aderire ai servizi proattivi accedendo all’area MyINPS sul sito istituzionale dell’INPS, dove troveranno tutte le informazioni necessarie per dare il proprio consenso e iniziare a beneficiare di questa nuova modalità di servizio. LEGGI TUTTO

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    Vitrum, Milano capitale mondiale del vetro

    (Teleborsa) – Rendere Milano la capitale del vetro. È questo l’obiettivo di Vitrum e della Vision Milan Glass Week, due appuntamenti di caratura internazionale promossi da GIMAV, l’Associazione aderente a Confindustria, che raggruppa i fornitori italiani di macchine, accessori, attrezzature e prodotti speciali per la lavorazione del vetro. Per una settimana la città di Milano sarà infatti teatro di uno dei principali appuntamenti per l’Industria internazionale del vetro, affiancato da eventi, mostre, percorsi guidati, aperture esclusive di showroom, laboratori, incontri e molto altro. Oggi alla conferenza stampa presso la Sala della Balla al Castello Sforzesco, presentate le oltre 100 iniziative che caratterizzeranno il programma della Vision Milan Glass Week e la 23esima edizione di Vitrum , la più importante fiera di Settore che dal 5 all’8 settembre riunisce a Fiera Milano Rho aziende e operatori della lavorazione del vetro cavo e piano. La conferenza stampa è stata introdotta dai saluti istituzionali del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, del direttore Ufficio Tecnologia Industriale, Energia e Ambiente di ICE Agenzia Antonio Lucarelli.Confermata dunque, grazie al supporto del ministero delle Imprese e del Made in Italy, del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia, la scelta di scommettere sulla capacità attrattiva di Milano: Vision Milan Glass, dal 4 al 10 settembre, accompagnerà il rientro in città dei milanesi puntando a bissare il grande successo ottenuto da The Italian Glass Weeks, edizione speciale realizzata nel 2022 proclamato Anno Internazionale del Vetro dalle Nazioni Unite che, svolta tra Milano e Venezia, ha coinvolto più di 450mila visitatori. Due eventi per sperimentare le peculiarità distintive che rendono unica la filiera del vetro italiano: l’importanza in termini economici, occupazionali e di innovazione dell’industria; la raffinatezza e il gusto del design dei prodotti Made in Italy; la maestria dei nostri artigiani, la creatività degli artisti e la storia, la cultura e la tradizione che solo il nostro paese può vantare.Vitrum è l’appuntamento dove si incontrano i principali operatori del settore, si scambiano idee, si confrontano su trend e tendenze e nascono innovazioni per il “vetro del futuro”. Vision Milan Glass Week è l’evento per dialogare con il grande pubblico all’interno di luoghi suggestivi e carichi di significato, storia e tradizione riconducibili al vetro, alla sua lavorazione e ai contributi che ha dato e dà all’architettura, al design e al nostro patrimonio culturale.”Vision Milan Glass Week si configura come un evento di ampia portata che animerà la città di Milano con un programma ricco di iniziative ed eventi. La manifestazione rappresenta un’opportunità per valorizzare le collezioni degli istituti culturali cittadini tramite nuove prospettive e coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato – ha dichiarato Sacchi –. Attraverso iniziative che esplorano la bellezza e la versatilità del vetro in tutte le sue sfaccettature, la Glass Week diventa un catalizzatore di innovazione e dinamismo che unisce cultura, industria e tecnologia”.Dalla conferenza stampa è anche emerso che c’è una dimensione industriale di tutto rilievo che sostiene la filiera del vetro Made in Italy, tuttavia, non è facile riassumere i numeri di settore perché è decisamente eterogeneo: al suo interno, si divide tradizionalmente in vetro piano, vetro cavo, lane e filati e tubo di vetro, mentre, lungo la filiera, si distinguono le fasi della produzione, della trasformazione, le tecnologie per la lavorazione e i prodotti speciali per il vetro.È stata proposta una stima dei numeri del settore da cui è emerso che – considerando il comparto rappresentato da GIMAV, tecnologie e prodotti speciali, che con circa 8mila addetti ha sfiorato i 3 miliardi di fatturato nel 2022 e, proiettando i dati di fatturato disponibili (2019) per la produzione e la trasformazione,rappresentate da Assovetro, si ottiene un fatturato di circa 5,7 Miliardi con un numero di addetti stimati in circa 16mila unità – l’industria del vetro rappresenta un fatturato complessivo di quasi 9 miliardi di euro e dà lavoro, direttamente, a circa 24mila persone.”I numeri dimostrano che l’industria del vetro, pur affrontando i problemi legati alle incertezze internazionali, alle crisi e all’aumento dei costi energetici e delle materie prime, è un settore in salute che continua a crescere. L’Italia – ha dichiarato il presidente GIMAV e Vitrum Dino Zandonella Necca – rappresenta storicamente un’eccellenza mondiale nel comparto, una tradizione che affonda le radici in una storia antica, ma che guarda con entusiasmo al futuro grazie alla ricerca e all’innovazione, fattori sui quali le nostre aziende continuano ad investire. L’ottimizzazione dei processi produttivi nella direzione di una maggiore sostenibilità economica e ambientale rappresenta una sfida importante per i prossimi anni. Gli appuntamenti che ci vedranno protagonisti nei prossimi giorni costituiscono un’imperdibile vetrina per tutte le aziende partecipanti e al contempo un’occasione di confronto per tutti gli operatori del settore e di dialogo con le persone che visiteranno i tanti eventi promossi in città. Abbiamo scelto consapevolmente di unire la nostra storica fiera alla Vision Milan Glass Week, un evento che negli anni sta diventando un appuntamento attesissimo per tutti gli amanti del design e del made in Italy, con l’obiettivo di candidare Milano, città simbolo del design, a capitale del vetro. Per una settimana confronto, condivisione e dialogo saranno i protagonisti sia nella tradizionale cornice della fiera, sia per le vie della città, all’interno di showroom e spazi appositamente aperti al pubblico. Un’occasione in più per conoscere da vicino un materiale che fa parte delle nostre vite e della nostra quotidianità”. “Noi di Ghenos Communication e TDH, – ha dichiarato Gabriella Del Signore, founder e managing director di Ghenos Communication – abbiamo deciso di sostenere Vitrum per il secondo anno consecutivo poiché crediamo fortemente che il vetro sia il materiale sostenibile per eccellenza, naturale e riciclabile al 100%, una materia prima sempre più utilizzata nel product design e in architettura. Per sottolineare la nostra attenzione ai temi legati alla tutela dell’ambiente durante questa edizione di Milan Glass Week abbiamo inoltre deciso di allestire all’interno del nostro Tricolore Design Hub uno spazio dedicato ai clienti, aziende, designer e architetti che da sempre utilizzano il vetro per le loro realizzazioni”. “Glass Group è fiero di poter partecipare a questa nuova edizione di Vitrum portando il contributo del mondo della trasformazione del vetro piano. Riteniamo che Vitrum sia una grande opportunità per l’industria italiana del vetro, una vetrina internazionale per una filiera che si sta sempre più mettendo in discussione per crescere e fare sistema. Vitrum – ha detto Lucia Masutti, General Director di Glass Group – è un’istituzione da difendere e da valorizzare, un luogo di incontro e di scambio che deve essere sempre più partecipata e promossa da tutti player italiani del settore”. Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche Gianni Scotti, presidente di CoReVe, che ha posto l’accento sul recupero e sul riciclo del vetro, sull’importanza del settore sia da un punto di vista sociale che economico. “Il vetro è un materiale nobile, riciclabile al 100% e infinite volte, caratteristiche che lo rendono prezioso sotto il profilo economico e ambientale. L’Italia – ha detto Scotti – si conferma anche quest’anno al di sopra del target UE del 75% fissato al 2030 segnando un tasso del’80,8% nel 2022. Si registra dunque un significativo balzo in avanti del riciclo del vetro nel nostro Paese del +4,2% rispetto al 2021.Quella che definiamo la contabilità ambientale del riciclo del vetro è senza dubbio in attivo. Tuttavia, dietro questo trend positivo si nasconde un fantasma che rischia di vanificare gli sforzi fatti negli ultimi anni. Assistiamo infatti all’abnorme crescita dei prezzi del rottame di vetro che sta spingendo gli operatori economici a consumare più materia prima vergine riducendo la materia prima seconda utilizzata per la produzione di imballaggi di vetro. Va ricordato che il vetro è l’imballaggio d’elezione dei prodotti del food and beverage italiano di qualità, esportato in tutto il mondo. Il risultato è una pericolosa inversione del trend: le vetrerie italiane, che fino a qualche mese fa utilizzavano fino al 95% di materia prima seconda per produrre in modo sostenibile nuovi imballaggi di vetro, vengono spinte dai costi minori delle materie prime vergini a consumare più soda, silicio, carbonati determinando così sicuramente dei minori benefici ambientali”. LEGGI TUTTO