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    UE autorizza creazione di due joint venture tra Benteler e BHAP

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di due joint venture da parte delle società cinesi Benteler Automotive Investment (Benteler) e Beijing Hainachuan Automotive Parts (BHAP). Le joint venture appena create saranno attive nell’assemblaggio e nella vendita di moduli telaio a clienti automobilistici in Cina.La Commissione ha concluso che l’operazione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato che le imprese comuni non hanno attività previste nello Spazio economico europeo. L’operazione è stata esaminata secondo la procedura semplificata.(Foto: © andreykuzmin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Reddito di cittadinanza, in arrivo altri 32mila sms di sospensione

    (Teleborsa) – Sono in arrivo migliaia di sms che annunceranno alle famiglie lo stop al pagamento del Reddito di cittadinanza. Lo annuncia Diego de Felice, direttore centrale della comunicazione INPS, ad Agorà Estate su Rai3, ricordando che “la legge prevede la cessazione del reddito dopo 7 mensilità nel 2023”. “A luglio ci sono stati 159mila nuclei che hanno ricevuto questo sms – sottolinea il responsabile dell’Istituto di previdenza – da domani verrà comunicato a chi ha la settima mensilità in agosto: e saranno 32.850 nuclei. Mano mano da qui a dicembre ne arriveranno altri per circa 40mila: quindi alla fine saranno 240mila nuclei ai quali verrà comunicata la fine del Reddito di Cittadinanza”. De Felice ha poi ricordato che gli “occupabili” potranno essere avviati su un percorso lavorativo, facendo domanda per il Supporto di Formazione Lavoro (SFL), la nuova misura introdotta dal Governo Meloni che dà il diritto ad accedere alla piattaforma che l’Inps renderà fruibile dal primo settembre. “Questo sistema crea la possibilità di avviarsi verso un’attività lavorativa o poter utilizzare dei corsi di formazione professionalizzanti durante i quali si arriva ad avere un beneficio di 350 euro”, ha spiegato il dirigente dell’INPS, precisando che “tre quarti delle persone che avevano il reddito lo continueranno a percepire fino al 31 dicembre e poi potranno fare la domanda di assegno di inclusione”. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza l’acquisizione di Nutrinova da parte di Mitsui e Celanese

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto della società olandese Nutrinova da parte della giapponese Mitsui e della statunitense Celanese.Nutrinova, attualmente controllata esclusivamente da Celanese, è attiva principalmente nella produzione e fornitura di componenti alimentari. Mitsui è attiva in settori quali quello dei prodotti chimici di base e ad alte prestazioni e delle risorse alimentari. Celanese è un produttore globale di polimeri tecnici ad alte prestazioni utilizzati in una varietà di applicazioni, nonché di prodotti acetilici, utilizzati come prodotti chimici intermedi per le principali industrie.La Commissione ha concluso che l’acquisizione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, date le sovrapposizioni molto limitate tra le attività delle società. L’operazione è stata esaminata secondo la procedura semplificata. LEGGI TUTTO

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    IA, Confartigianato: “Impatto su 8,4 milioni di lavoratori. In pericolo 1 posto su 3”

    (Teleborsa) – Sono 8,4 milioni i lavoratori italiani a rischio per effetto della diffusione dell’intelligenza artificiale. Ad evidenziarlo è un rapporto di Confartigianato che analizza il grado di esposizione all’IA del nostro mercato del lavoro. Ne emerge che il 36,2% del totale degli occupati subirà l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Una percentuale, quella italiana, inferiore di 3,3 punti rispetto al 39,5% della media europea di lavoratori maggiormente esposti all’IA. Stanno peggio di noi Germania e Francia rispettivamente al 43% e al 41,4% di lavoratori in bilico e il Lussemburgo con addirittura il 59,4%, seguito da Belgio al 48,8% e Svezia al 48%.Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una componente manuale non standardizzata.Secondo la rilevazione di Confartigianato, l’espansione dell’intelligenza artificiale insidia il 25,4% dei lavoratori in ingresso nelle imprese nel 2022, pari 1,3 milioni di persone. Per le piccole imprese fino a 49 addetti la quota è del 22,2%, pari a 729mila persone. A livello territoriale, la maggiore percentuale di personale in bilico si registra nel centro-nord, con in testa la Lombardia (35,2% degli occupati assunti nel 2022 più esposti a impatto IA), seguita dal Lazio (32%), Piemonte e Valle d’Aosta (27%), Campania (25,3%), Emilia Romagna (23,8%), Liguria (23,5%).Da rischio a opportunità – Il rapporto di Confartigianato mette anche in evidenza che l’intelligenza artificiale è l’arma che le imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre piccole aziende utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e, in particolare, doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’IA.”L’intelligenza artificiale – sottolinea il presidente di Confartigianato Marco Granelli – è un mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, inimitabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare l”anima’ dei prodotti e dei servizi belli e ben fatti che rendono unico nel mondo il made in Italy”. LEGGI TUTTO

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    Privatizzazione porti, contro la proposta di Tajani si sollevano Pd e sindacati

    (Teleborsa) – E’ opportuno privatizzare i porti italiani? Il dibattito è aperto dopo la proposta avanzata ieri dal coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, arrivando al Meeting di Rimini, che punta a risolvere il nodo risorse in Manovra con la privatizzazione dei porti ed altre liberalizzazioni. “Per trovare i soldi si può lavorare sulle liberalizzazioni: si può puntare – ha spiegato – sulla privatizzazione delle municipalizzate e dei porti ma anche su una spending review intelligente, non come quella indicata a suo tempo da Cottarelli”.Affermazioni che hanno trovato la dura opposizione del Pd, che si dice contrario a “far cassa” con i porti e chiede invece la ” definizione delle politiche strategiche per lo sviluppo di questo settore”. “Le privatizzazioni dei porti annunciate dal vice premier Tajani – ha dichiarato la vicepresidente del Pd alla Camera Valentina Ghio – sono poco comprensibili e contro ogni interesse pubblico. Chiediamo al ministro Salvini di smentire l’intenzione di far cassa per sanare il bilancio svendendo i porti pubblici e di discutere le proposte della risoluzione sulla portualità presentata dal Pd in commissione Trasporti alla Camera che parte proprio dal rafforzamento del ruolo pubblico nella definizione delle politiche portuali”. Contrari anche i sindacati che chiedono di mantenere questi asset pubblici. “Svendere i porti per fare cassa è sconcertante”, ha affermato la Filt Cgil, aggiungendo che “sono un asset strategico per il nostro Paese sotto tanti punti di vista ed è per questo che devono restare in mano pubblica”. “E’ molto preoccupante che un partito di governo come Forza Italia metta al centro della propria iniziativa politica la privatizzazione dei porti che va ad incidere su un interesse così delicato e importante per il Paese, creando le condizioni per la loro vendita”, ha convenuto il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, ricordando che “il 60% dei 600 miliardi di esportazioni del nostro Paese passa per i porti, privatizzarli quindi significherebbe anteporre interessi privati a quelli del Paese”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI luglio migliora a +0,12 punti

    (Teleborsa) – Giungono segnali positivi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a +0,12 punti a luglio 2023, rispetto ai -0,33 punti di giugno (rivisto da un preliminare di -0,32 punti).La media mobile a tre mesi, sempre a luglio, si è portata a -0,13 punti rispetto ai -0,15 punti di giugno. L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    USA, ordini beni durevoli luglio -5,2%: peggio delle attese

    (Teleborsa) – Sono diminuiti più delle attese gli ordinativi di beni durevoli americani, nel mese di luglio 2023. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un decremento mensile del 5,2% dopo il +4,4% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +4,7%). Le stime di consensus indicavano un calo del 4%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta in aumento dello 0,5% e si confronta con il +0,2 del mese precedente (dato rivisto da +0,6%) e stimato dagli analisti.Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono scesi del 5,4%, dopo il +5,9% precedente (dato rivisto da +6%).(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Brics, dal 2024 sarà allargata ad altri 6 paesi: tra questi Arabia Saudita e Iran

    (Teleborsa) – A partire dal primo gennaio 2024 il gruppo di Paesi Brics includerà altri sei membri effettivi: Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Lo ha annunciato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, nel corso della conferenza stampa finale dei leader. “Come cinque paesi Brics abbiamo raggiunto un accordo su principi-guida, standard, criteri e procedure del processo di espansione del Brics” stesso, “di cui si era discusso per un bel po’” di tempo, ha spiegato Ramaphosa prima di annunciare l’invito ai sei Paesi a far parte del blocco dal primo gennaio prossimo.Con l’ingresso di Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, i Paesi Brics “rappresenteranno il 36% del Pil mondiale e il 47% della popolazione dell’intero pianeta”, ha affermato nella conferenza stampa finale del 15/mo summit dei Brics, in Sudafrica, il presidente brasiliano Lula da Silva. “A questa prima fase se ne aggiungerà un’altra di ulteriore ampliamento”, ha aggiunto Lula.L’allargamento dei Brics con altri sei Paesi “rappresenta un nuovo capitolo nella collaborazione dei Paesi emergenti e in via di sviluppo”. Lo ha detto nel corso della conferenza stampa finale del 15/mo summit dei Brics, in Sudafrica, il presidente cinese Xi Jinping, esprimendo soddisfazione per gli accordi raggiunti. LEGGI TUTTO