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    Manovra e risorse contratti PA: cosa ha detto Zangrillo

    (Teleborsa) – “Il tema retributivo è importante motivo per il quale, insieme al ministro Giorgetti, abbiamo condiviso la necessità di dedicare una parte della legge di Bilancio a risorse per garantire l’avvio del percorso di rinnovo dei contratti della tornata 2022-2024”. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, oggi a Napoli per un convegno sul PNRR. “Ci sarà un Consiglio dei ministri lunedì prossimo – ha aggiunto – quindi questa settimana è importante perché sarà la settimana nella quale la legge di Bilancio prenderà forma e saremo in grado anche di avere un’idea più precisa di quante risorse poter dedicare per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici”.”Se, nel rinnovo dei contratti dovessimo recuperare l’inflazione degli ultimi due anni, non basterebbero due leggi di bilancio. Stiamo parlando di decine di miliardi. Dobbiamo stare con i piedi per terra sapendo che la coperta è corta, le risorse non sono tantissime e non c’è solo il rinnovo dei contratti ma ci sono tante altre emergenze da affrontare e altre risposte da dare”, ha proseguito. “In questo momento – ha aggiunto – la cosa importante è comprendere che dobbiamo avere risorse per avviare il percorso dei rinnovi. Poi teniamo conto che la tornata 2019-2021 ha necessitato di quattro leggi di bilancio per poter appostare tutte le risorse per concludere questi rinnovi, quindi l’importante è cominciare. Poi, strada facendo, sicuramente troveremo tutte le risorse per dare soddisfazione ai nostri 3,2 milioni di dipendenti”, ha concluso Zangrillo.”Un progetto importante come il PNRR passa necessariamente attraverso un investimento importante sul capitale umano. È quello che sto cercando di fare da quando sono arrivato al dicastero della Pubblica amministrazione: stiamo vivendo una fase che definirei di ripresa dopo 10 anni maledetti che sono stati gli anni del turn over, che hanno fortemente impoverito la struttura della Pubblica amministrazione, sia quella delle amministrazioni centrali che quella degli enti territoriali” LEGGI TUTTO

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    Eni e Dompé insieme per attività di ricerca nell’ambito salute

    (Teleborsa) – L’ amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e il presidente esecutivo di Dompé farmaceutici, Sergio Dompé, hanno siglato oggi una Lettera d’Intenti (LOI) per avviare attività congiunte di ricerca e sviluppo riguardanti la salute delle persone e delle comunità nei territori in cui Eni opera e più in generale tematiche di salute globale. A seguito del progetto europeo Exscalate4Cov volto a individuare soluzioni in risposta all’emergenza pandemica da COVID-19, Eni e Dompé farmaceutici decidono di avviarenuovamente attività di ricerca congiunte, mettendo a fattor comune le competenze di modellazione molecolare attraverso l’utilizzo del calcolo ad alte prestazioni.Sulla base della Lettera d’intenti, Eni garantisce ai ricercatori di Dompé l’uso dei propri laboratori, il supporto dello staff specializzato aziendale e l’impiego della potenza di calcolo del supercomputer HPC5, con l’obiettivo di accelerare l’individuazione di nuovi farmaci e vaccini in grado di rispondere sempre più velocemente ed efficacemente alle epidemie. Inoltre, è previsto un focus sullo studio della sicurezza sanitaria in relazione alle nuove filiere energetiche nonché sul monitoraggio periodico delle infezioni ad alta incidenza nei contesti in cui Eni è presente.” La firma di oggi – fa sapere Eni in una nota – rappresenta un ulteriore tassello del percorso di Eni che, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, intende contribuire ad assicurare una gestione della salute e del benessere delle proprie persone basata sui principidi precauzione, prevenzione e promozione del benessere”. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato, 100 milioni dall’UE all’Italia per la produzione di elettrolizzatori

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 100 milioni di euro a sostegno della produzione di elettrolizzatori per promuovere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, in linea con il piano industriale del Green Deal. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato che la Commissione ha adottato il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori che sono fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e la riduzione della dipendenza dai combustibili. L’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette, si legge in una nota. L’obiettivo del regime è lo sviluppo delle capacità di produrre attrezzature strategiche necessarie per la diversificazione delle fonti energetiche. La misura sarà aperta a tutti i settori, ad eccezione delle istituzioni finanziarie.La Commissione ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni previste dal quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, l’aiuto incentiverà la produzione di attrezzature necessarie per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette e sarà concesso entro il 31 dicembre 2025. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale in calo ad agosto

    (Teleborsa) – Delude le attese la produzione industriale tedesca ad agosto 2023. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un decremento mensile dello 0,2%, dopo il -0,6% di luglio (dato rivisto da un preliminare di -0,8%). Le stime degli analisti erano per una discesa dello 0,1%. Su base annua si evidenzia un calo del 2% dopo il -1,7% del mese precedente. Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra un incremento dello 0,5% su base mensile. La produzione di energia è scesa del 6,6%. LEGGI TUTTO

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    Migranti, Meloni: “Primo obiettivo combattere reti trafficanti”

    (Teleborsa) – Il primo obiettivo è combattere le reti di trafficanti di migranti: lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del vertice Ue di Granada spiegando che la percezione del Patto della migrazione tra Italia, Polonia e Ungheria è “diversa per una questione soprattutto geografica”, con riferimento al no di Varsavia e Budapest al capitolo migrazione della dichiarazione finale. “Abbiamo votato il Patto perché le nuove regole sono migliori delle precedenti ma io non ho portato questa priorità, è il dibattito di una vecchia percezione, la posizione nostra è diversa da Polonia e Ungheria per una questione geografica. Loro capiscono la posizione italiana, la loro posizione la comprendo perfettamente e non pregiudica il nostro lavoro”, ha proseguito. Interpellata sulla posizione della Germania, Meloni ha spiegato che Olaf Scholz sostiene la strategia di cooperazione con i Paesi nordafricani per contrastare la migrazione. “Il cancelliere tedesco Scholz è consapevole che la strategia italiana è l’unica che può essere efficace: a me ha detto che bisogna andare avanti con questo lavoro in Tunisia. Tutti ci dicono che il lavoro con Tunisi deve essere replicato con altri Paesi del Nord Africa e non solo”, ha aggiunto.Dal canto suo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sottolineato come con la premier italiana Giorgia Meloni “abbiamo parlato spesso”, anche oggi: “Si tratta di conversazioni molto intense in cui abbiamo trovato una comprensione molto pragmatica. Siamo entrambi molto contenti di essere riusciti a trovare l’ultimo elemento fondamentale del diritto europeo in materia di asilo. La riforma è diventata possibile”, ha detto nella conferenza stampa al termine del vertice a Granada. LEGGI TUTTO

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    Commissione UE, raccomandazioni per aumentare il ritiro di telefoni e computer

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato oggi una serie di raccomandazioni destinate agli Stati membri per aumentare e incentivare la restituzione di telefoni cellulari, tablet, computer portatili e relativi caricabatteria usati. Le raccomandazioni intendono aiutare le autorità nazionali a migliorare il livello della raccolta e, successivamente, del riutilizzo, della riparazione, del ricondizionamento e del recupero di questi piccoli dispositivi elettronici quando diventano rifiuti.”Nei nostri cassetti si trovano più di 700 milioni di vecchi telefoni, quasi due per ogni abitante dell’UE. Spesso i cittadini trovano difficoltà nel decidere cosa farne. Possiamo rendere più chiare e più semplici le modalità di restituzione, riparazione e riciclaggio di tali prodotti”, ha commentato Virginijus Sinkevicius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca.”Le raccomandazioni adottate oggi si concentrano su misure e incentivi efficaci per aumentare il tasso di raccolta dei prodotti elettronici di piccole dimensioni in tutta l’UE, dando loro una seconda vita – ha aggiunto – Si tratta di una soluzione vantaggiosa per tutti: i cittadini ne possono beneficiare in vari modi, mentre l’economia circolare cresce e noi tutti preserviamo importanti materie prime”.Tra le raccomandazioni politiche, alcune riguardano: incentivi finanziari quali sconti, buoni, sistemi di restituzione dei depositi o ricompense in denaro; lo svolgimento di azioni di sensibilizzazione e una migliore comodità e visibilità dei punti di raccolta in cui le persone possono restituire i prodotti elettronici di piccole dimensioni; la fornitura di buste o etichette prepagate ai consumatori affinché restituiscano i loro piccoli dispositivi elettronici; la creazione di partenariati tra le organizzazioni per il riutilizzo e gli operatori dei sistemi di ritiro e la fissazione di obiettivi in materia di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, riunisce a Roma il Terzo Settore per discutere di “Economia sociale per lo sviluppo dei territori”

    (Teleborsa) – Le voci che rappresentano il mondo del sociale si sono riunite oggi in un incontro organizzato a Roma da UniCredit sul tema “Economia sociale per lo sviluppo dei territori”, per discutere modalità efficaci per sostenere il Terzo Settore italiano. Per UniCredit si è trattato anche di un’occasione per riaffermare l’impegno della Banca sulle questioni sociali in Italia, per aiutare il Terzo Settore a offrire opportunità di sviluppo alle persone e alle loro comunità e per promuovere la crescita dei loro territori.Il Terzo Settore italiano è composto da 360mila istituzioni, 4,6 milioni di volontari e oltre 870mila dipendenti. A causa della varietà di forme, dimensioni e obiettivi delle realtà del settore, esso presenta una gamma di esigenze, anche finanziarie, diverse che richiedono diversi tipi di supporto per essere soddisfatte.Anche se ciò significa che non esiste una soluzione semplice per sostenere tutte le realtà del Terzo Settore, UniCredit resta impegnata a promuovere la sinergia, la cooperazione e la co-pianificazione tra il Terzo Settore e la finanza, al fine di potenziare un settore in continua espansione, che svolge un ruolo vitale in Italia e nel mondo e ha implicazioni significative anche sull’occupazione nazionale.L’incontro è stato aperto da Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit, e ha visto la presentazione di Mario Calderini, Professore della School of Management del Politecnico di Milano sulla nuova economia sociale che coinvolge il terzo settore nel sostegno alle comunità e l’intervento di Stefano Gallo, Responsabile Sviluppo Territoriale di UniCredit sulle modalità con cui UniCredit sostiene il Terzo Settore.L’iniziativa è stata arricchita da una tavola rotonda su “Progetti, soluzioni e strumenti di partecipazione attiva per le comunità” che ha visto confrontarsi Giuseppe Toro, Presidente?AIL Nazionale, Don Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana, Stefano Carmenati, Amministratore Comunità di S. Egidio, Andrea Varotti, membro del Consiglio Direttivo ASSIF (Associazione Italiana Fundraiser) ed Elisa Ercoli, Presidente Differenza Donna APS.”Come banca, UniCredit ritiene di avere una responsabilità che va ben oltre il finanziamento”, ha affermato Stefano Gallo, Responsabile Sviluppo Territoriale di UniCredit. “Abbiamo sempre prestato molta attenzione ai bisogni delle comunità. Lo scopo della nostra Banca è consentire alle comunità di progredire e siamo orgogliosi di farlo e di sostenere il Terzo Settore, che condivide con noi questo obiettivo, per realizzare il nostro scopo. Lo scorso anno nei nostri mercati abbiamo erogato 36,5 milioni a sostegno delle comunità. Siamo lieti che questo impegno sia stato recentemente riconosciuto da MSCI, che ha innalzato l’ESG di UniCredit rating ‘AA’ in riconoscimento del nostro impegno nei confronti delle questioni sociali.””La grande sfida è mettere il Terzo Settore nelle condizioni di essere più efficiente, di crescere e di rispondere ai problemi in modo più strutturato”, ha affermato Mario Calderini, Professore della School of Management del Politecnico di Milano. “In questo modo il Terzo Settore può svolgere un ruolo attivo nell’economia e nella politica sia a livello nazionale che europeo. Un modo per raggiungere questo obiettivo è attraverso la tecnologia, che può aiutare a promuovere opportunità di crescita e sviluppo”.”Per gestire le esigenze specifiche di questo settore, UniCredit dispone da tempo di un polo di consulenza specialistica, composto da esperti del settore e dalla Filiale Non Profit. Si tratta dell’unica filiale del genere in Italia, con sede a Roma”, ha concluso Gallo. “Vogliamo estendere questo modello di successo a livello nazionale, rafforzando ulteriormente la specializzazione e investendo nelle competenze dei nostri colleghi”. LEGGI TUTTO

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    Commissione UE riduce limiti per nitriti e nitrati come additivi alimentari

    (Teleborsa) – Per garantire che gli alimenti sul mercato dell’UE siano il più sicuri possibile per i consumatori e proteggerli dalle sostanze cancerogene nell’ambito delle azioni previste dal Piano europeo di lotta contro il cancro, la Commissione europea sta fissando nuovi limiti per l’uso di nitriti e nitrati come additivi alimentari. Questi nuovi limiti significativamente ridotti proteggono dai batteri patogeni (ad esempio Listeria, Salmonella, Clostridia), oltre a ridurre l’esposizione alle nitrosammine, alcune delle quali sono cancerogene. Sulla base di una rigorosa valutazione scientifica dell’EFSA, i nuovi limiti sono stati approvati all’unanimità dagli Stati membri la primavera scorsa, si legge in una nota.”I nostri cittadini si aspettano la tranquillità che deriva da alimenti sicuri da mangiare, questa è sempre stata una pietra angolare del mio mandato – ha commentato la Commissaria Stella Kyriakides, responsabile per la Salute e la sicurezza alimentare – Oggi, fissando nuovi limiti per i nitriti e gli additivi nitrati negli alimenti, stiamo facendo un altro passo in questa direzione e realizzando un’altra importante azione nell’ambito del Piano europeo di lotta contro il cancro. Invito ora l’industria alimentare ad attuare rapidamente queste regole basate sulla scienza e, ove possibile, a ridurle ulteriormente per proteggere la salute dei cittadini”.(Foto: Louis Hansel on Unsplash) LEGGI TUTTO