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    Migranti, Meloni: “Rendere concreto e operativo piano von der Leyen”

    (Teleborsa) – Una posizione comune tra i Paesi della sponda sud dell’Unione in vista dei prossimi Consigli europei, soprattutto dopo le tensioni di questi giorni con la Germania sui fondi alle Ong e sul Patto sulle migrazione. È quanto chiede l’Italia ai leader degli altri 8 paesi Ue della sponda sud del Mediterraneo riuniti oggi a Malta per il decimo summit “Med9” dei Paesi meridionali dell’Unione europea che vede al centro la questione migratoria. Al summit hanno preso parte anche i presidenti della Commissione europea, Ursula von der Leyen e del Consiglio europeo Charles Michel, invitati dal primo ministro maltese, Robert Abela. Nei giorni scorsi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato ai colleghi di Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia una lettera per chiedere una posizione “coesa” sul tema dei migranti. Nella lettera Meloni ribadisce che la questione migratoria è una priorità per l’Italia, che si aspetta l’attuazione rapida dell’approccio comune raggiunto in sede europea lo scorso febbraio. Meloni – che fa anche riferimento al memorandum con la Tunisia – ha apprezzato anche gli sviluppi positivi dopo la visita a Lampedusa con Ursula von der Leyen e il piano in dieci punti annunciato dalla presidente della Commissione. Il governo italiano è consapevole del fatto che serva tempo per mettere in pratica una strategia multilivello che prevede diverse azioni, ma l’obiettivo – secondo la premier – è mantenere il tema in cima alla lista di attenzione e continuare a impegnarsi per avere soluzioni specifiche e risultati concreti. Peraltro, sul tema, domani a Bruxelles è in programma il Consiglio Giustizia e Affari interni a cui il ministro Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende, porterà alcune proposte italiane per velocizzare l’attuazione della strategia europea”Io capisco la posizione del governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle Ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave – ha detto Meloni, a proposito dello stallo sul Patto europeo sui migranti –. Ho avuto – ha spiegato Meloni parlando a margine del Med9 di Malta – degli scambi con il cancelliere Scholz nella giornata di ieri su questa materia aperta del patto di migrazione e asilo. Per noi la redistribuzione non è mai stata la priorità, per me il problema non si risolverà mai completamente se ogni Paese pensa di scaricarlo su un altro. L’unico modo per risolvere il problema di tutti è il lavoro che noi stiamo facendo sulla dimensione esterna. Dopodiché noi siamo stati molto cooperativi sul tema del patto di migrazione e asilo, lo abbiamo votato anche perché migliorava per noi le condizioni rispetto alle regole precedenti, poi ieri la Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare che per noi rappresenta un passo indietro sul tema delle organizzazioni non governative, e ieri avevamo diverse navi Ong anche tedesche nelle nostre acque, e abbiamo chiesto di avere tempo, perché non si poteva decidere ieri così. Vediamo quale sarà la soluzione di questo problema, rimaniamo cooperativi ma bisogna che ciascuno si assuma la responsabilità delle scelte politiche che porta avanti. Noi abbiamo la nostra linea, altri ne hanno un’altra, il problema è non scaricare la linea di uno sugli interessi dell’altro”. Sul tema delle Organizzazioni non governative, tra i Paesi del Med9, ha detto ancora Meloni, “ho trovato posizioni molto decise anche sulla distinzione tra quello che fanno alcune Ong e quello che fanno altre Ong”. Chi pensa che il problema dei migranti “possa essere rinchiuso entro i confini di una nazione europea prende un abbaglio – ha sottolineato la premier italiana –. Senza risposte strutturali prima saranno travolte le nazioni di primo approdo, ma poi tutti quanti verranno travolti da questo problema. Il piano di azione presentato da Ursula von der Leyen a Lampedusa è una ottima cornice di partenza, è fondamentale renderlo concreto e operativo e attuare questi principi” ha aggiunto Meloni nelle dichiarazioni finali dei leader al termine del vertice Med9 di Malta. Meloni si è detta “contenta” per la “convergenza” trovata al summit, che ha portato a una dichiarazione finale con “molti elementi concreti e seri”. Il Med9 “ribadisce la strada da seguire: lotta ai trafficanti, andare alle cause dei fenomeni di immigrazione e offrire risposte ai Paesi africani. L’unico modo per affrontare seriamente il problema e aiutare i più fragili, a partire da chi ha diritto all’asilo, è ricondurre la questione migratoria alla legalità: in Europa non si entra illegalmente”. E poi – prosegue la premier – “bisogna dare risposte serie a un continente africano sempre più in difficoltà”. Per l’Italia occorre che “gli accordi di riammissione per i rimpatri siano una questione europea”, che sia “rafforzata la lotta ai trafficanti” e ai “flussi finanziari delle organizzazioni criminali”, che ci siano “accordi per il sostegno ai Paesi del Nord Africa per il controllo dello spazio marittimo e il blocco delle partenze”. A questo proposito, Meloni auspica “l’immediata implementazione dell’accordo con la Tunisia” che “vuol dire costruire una nuova partnership con l’Africa”. In questa ottica, in vista della revisione del quadro finanziario pluriennale Meloni auspica che “ci siano risorse importanti per aiutare il continente africano che ha grandi risorse ma versa in una condizione di povertà e instabilità”. “Sosteniamo il piano in 10 punti presentato dalla Commissione europea e proponiamo ai colleghi di implementarlo al più presto – ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, durante le dichiarazioni finali a conclusione del vertice dei leader del gruppo Med9 –. Quella dell’immigrazione è una situazione eccezionale, specialmente quella che ha toccato Lampedusa. Ci deve essere una risposta europea unica, tutti dobbiamo dare solidarietà all’Italia e ai primi porti di approdo. Riguarda l’Italia, la Spagna e la Grecia”. “Ringrazio Ursula von der Leyen per i 10 punti presentati” ha continuato il presidente francese ricordando che nell’incontro con Giorgia Meloni e la presidente della Commissione “abbiamo proposto ai nostri colleghi di mettere in atto e implementare questi 10 punti per finalizzare le cose” ed aggiungendo di “sperare che nei prossimi giorni a livello europeo potremo migliorare il nostro funzionamento interno per lavorare insieme sulla questione dell’immigrazione” e “per migliorare un rispettoso partenariato con i paesi di origine e di transito che porti cooperazione tecnica e finanziamenti per lottare in modo concreto contro i trafficanti di esseri umani”. “Sosteniamo il piano in 10 punti – ha concluso Macron – e vorremmo metterlo in atto specialmente con la Tunisia e la Libia”.”Non possiamo consentire ai trafficanti di decidere chi entra in Europa” ha detto il premier greco Kyriakos Mitsotakis nella dichiarazione finale al vertice Med9 dicendosi d’accordo con quanto detto da Meloni e Macron sulla questione dei migranti e con i “punti d’azione della Commissione europea che sono importanti”. “Dobbiamo controllare di più chi parte dall’Africa, perché ci siano meno persone che partono in maniera illegale rischiando di morire in mare – ha aggiunto Mitsotakis –. Dobbiamo trovare dei canali legali di immigrazione. Chi può collaborare alla vita europea con la manodopera, con il lavoro deve poter entrare in maniera legale”. “Come è stato detto da Giorgia Meloni dobbiamo collaborare e creare partnership con i Paesi africani, tutelando così i diritti umani, sviluppando misure per ridurre i rischi per queste persone – ha detto il premier portoghese Antonio Costa –. Dobbiamo puntare alla migrazione legale e ridurre quella illegale”.”Sono totalmente d’accordo con Giorgia, dobbiamo rispondere a questa sfida in modo proattivo – ha detto il premier sloveno Robert Golob, parlando al termine del vertice Med9 –. Noi Paesi del Mediterraneo siamo uniti”. LEGGI TUTTO

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    De Lise (Ungdcec): commercialisti diventino parte attiva per un Fisco più equo e sostenibile

    (Teleborsa) – “La categoria dei commercialisti, anche sfruttando il sistema delle Circolari, diventi parte attiva per fare le proprie proposte alla politica e costruire un fisco più equo e sostenibile. C’è molto da fare per mettere in piedi un sistema che si fondi su semplificazione e razionalizzare, con l’obiettivo di dare respiro a famiglie e imprese, portando alla risalita dei consumi. Le delega fiscale è un passo avanti, ma ci aspettiamo una accelerazione anche sulla riscossione, problema che resta irrisolto: ridurre le spese di interessi e recupero di un credito incagliato potrebbe essere una soluzione per creare un extra gettito che vada a sostegno di un tessuto aziendale che si trova in una situazione difficile. Un tessuto che deve essere protetto e incoraggiato con la riduzione del carico fiscale e ponendo le condizioni per una maggiore produttività”. Lo ha affermato Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, chiudendo il convegno nazionale UNGDCEC, “I giovani commercialisti futuri protagonisti della sostenibilità”, che ha riunito a Genova circa mille professionisti provenienti da tutta Italia. “La nostra professione per prima deve essere sostenibile. Deve esserlo soprattutto per i giovani, ed è a loro che serve davvero l’equo compenso”, ha affermato Andrea De Bertoldi, commissione Finanze della Camera dei deputati. “La legge è magari perfettibile, ma permette di avere una maggior forza contrattuale con i clienti. Dopo l’approvazione della legge sul differimento delle scadenze fiscali per i professionisti, che ho avuto l’onore di portare avanti nella passata Legislatura, l’obiettivo è quello di inserire il differimento dei termini anche per le madri professioniste con figli malati nella prossima Legge di Bilancio”. Secondo Luigi Marattin, commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati, “la delega fiscale è un’occasione da sfruttare. Per la prima volta dopo anni abbiamo in Gazzetta Ufficiale, operativa, una delega fiscale, un lavoro che ha preso ampiamente le mosse da quello della precedente legislatura e che abbiamo votato convintamente. C’è stato un buon lavoro di condivisione anche con i professionisti, adesso però bisogna giudicare i risultati e saremo vigili, perché questa è una grande occasione per semplificare il fisco”.All’evento sono intervenuti in collegamento anche Antonio Misiani, vicepresidente della commissione Bilancio del Senato della Repubblica, ed Ettore Rosato, componente commissione Affari esteri e comunitari a Montecitorio.”Gli investimenti ESG rappresentano una necessità per il mondo imprenditoriale – ha sottolineato Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo -. L’economia si sta completamente trasformando per diventare più sostenibile e le imprese sono chiamate a investire per essere presenti. Intesa Sanpaolo sta operando per diffondere competenze tra gli imprenditori attraverso una serie di iniziative, tra cui la creazione di Laboratori ESG e l’accompagnamento ad aggiudicarsi i bandi pubblici. L’obiettivo è raccontare come l’impresa può beneficiare di investimenti in termini di sostenibilità. Nell’ambito del PNRR, inoltre, Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond di finanziamenti di 410 miliardi, di cui 270 a favore delle imprese. Vogliamo accompagnare il sistema Paese a una crescita importante”. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan settembre rivisto a 68,1 punti

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di settembre 2023, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 68,1 punti dai 67,7 della lettura preliminare e contro i 69,5 di agosto. Rivista al ribasso, invece, la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 66 punti da 65,5 e contro il 66,3 atteso, mentre quella sulla condizione attuale è stata rivista a 71,4 punti dal preliminare di 69,8 punti e rispetto al 75,7 di agosto.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago settembre scende a 44,1 punti

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di settembre 2023, l’indice PMI Chicago si è attestato a 44,1 punti contro i 48,7 punti del mese precedente. Il dato risulta anche inferiore alle attese degli analisti, che erano per una decrescita fino a 47,6 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Steriltom, Squeri: “Alla fiera internazionale Anuga per la crescita sostenibile”

    (Teleborsa) – “Steriltom, azienda leader nella produzione di polpa di pomodoro a livello europeo, sarà presente dal 7 all’11 ottobre alla fiera internazionale Anuga a Colonia, all’interno del Padiglione 11.2 – stand B031 dove il tema chiave dell’edizione sarà dedicato alla Crescita Sostenibile”. È quanto fa sapere in una nota Alessandro Squeri, direttore generale di Steriltom. “Mai come oggi – ha proseguito Squeri – Steriltom si sente parte di questo lungo percorso di crescita sostenibile, intesa come crescita ecologica ed economica durevole nel tempo, volta a non limitare le risorse naturali e a non mettere in pericolo le generazioni future. Le risorse ambientali e sociali devono essere utilizzate in modo sostenibile ed è quindi necessario trovare un giusto equilibrio”.”Seguendo questo filone, l’azienda sta investendo risorse per il miglioramento della sostenibilità ambientale e il nostro percorso inizia dalla parte agricola. Abbiamo importanti progetti in atto con i nostri agricoltori per favorire la biodiversità, l’agricoltura rigenerativa ed il risparmio idrico. Tramite la piantumazione di filari di alberi e piante, – ha continuato Squeri – i nostri agricoltori riescono a preservare e mantenere ecosistemi sani, mentre mediante l’installazione di sonde irrigue riescono a verificare l’umidità del suolo, rendendo più efficace e sostenibile l’irrigazione. Il nostro obiettivo – ha concluso – è di continuare a crescere, portando la nostra polpa di pomodoro nel mondo e dando la possibilità al cliente di acquistare un prodotto non solo di qualità, ma anche sostenibile e che rispetti l’ambiente”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio agosto in aumento come da attese

    (Teleborsa) – In aumento ad agosto le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite sono salite del 7% su base annuale meglio del +6,6% stimato dagli analisti e, allo stesso ritmo di luglio. Su base mensile le vendite sono salite appena dello 0,1% contro il +0,4% atteso dal consensus ed il 2,2% di luglio. LEGGI TUTTO

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    Elettricità, Arera: bolletta in tutela +18,6% nel quarto trimestre

    (Teleborsa) – Bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela a +18,6% nel quarto trimestre del 2023 e contributo integrativo straordinario per aumentare i bonus elettricità. Terminato il sistema di rafforzamento in vigore negli ultimi 2 anni, vengono aggiornati i bonus sociali base al fine di garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella gas (al netto delle imposte). Per l’ultimo trimestre dell’anno, inoltre, viene introdotta una novità: un contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, che arriverà in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. Misure che attuano quanto previsto dal Governo nel decreto approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 25 settembre.L’intervento si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma anche nel quarto trimestre del 2023 dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.”E’ vero che i prezzi dell’energia non mordono con l’aggressività di un anno fa ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – Anche senza lo stimolo dei prezzi alti è importante in questa stagione invernale prestare molta attenzione al contenimento dei consumi e, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica”.L’aumento del prezzo dell’energia elettrica, per chi è ancora in tutela, è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (PUN), previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde.A livello di scenario, positivo il riempimento degli stoccaggi gas italiani ed europei, che hanno raggiunto già ad agosto oltre il 90% della capacità disponibile, in largo anticipo rispetto alla scadenza del 1° novembre prevista dalle norme europee. Il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela, per il gas consumato nel mese di settembre, verrà pubblicato il prossimo 3 ottobre 2023 (secondo giorno lavorativo, dopo la fine del mese di riferimento – delibera 374/2022/R/gas).La spesa per l’energia elettrica per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023) sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° gennaio – 31 dicembre 2022).Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica si registra un +18,6% del prezzo finale della famiglia tipo, a 28,29 centesimi di euro al kWh, in netta diminuzione rispetto ai 66,01 centesimi che caratterizzavano il quarto trimestre 2022 (-57% circa). Il prezzo attuale è sostanzialmente legato al forte incremento della componente PE a copertura dei costi di acquisto dell’energia elettrica (+19,4%), e della voce oneri di sistema (+0,4%), leggermente compensata da una riduzione della componente PD a copertura dei costi di dispacciamento (-1,2%); la componente PPE per il corrispettivo di perequazione è rimasta invariata. Restano invariate le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).Rimane rilevante il supporto fornito dai bonus sociali energia a sostegno delle famiglie. Questi vengono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un ISEE valido nel corso del 2023 ed entro la soglia di 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico). A tal proposito si ricorda che l’ISEE ha una validità coincidente con l’anno solare ed è quindi importante presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), qualora non sia stato già fatto nel corso di quest’anno, per ottenere la certificazione per il 2023.In occasione delle recenti analisi effettuate sui consumi elettrici è emersa l’opportunità di affiancare alla famiglia tipo con consumo annuo di 2.700 kWh, da sempre utilizzata come indice di riferimento per l’aggiornamento trimestrale delle condizioni di tutela, il cliente domestico con consumo medio riscontrato pari a 2.000 kWh/anno. Pertanto, sul sito di ARERA saranno disponibili anche i dati sull’aggiornamento delle bollette elettriche per il cliente domestico in tutela calcolati sui consumi di 2.000 kWh/anno, in aggiunta a quelli della famiglia tipo da 2.700 kWh/anno. LEGGI TUTTO

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    La Germania frena: per il 2023 si prevede una contrazione dell’economia tedesca

    (Teleborsa) – L’agenzia di stampa tedesca Dpa ha riportato che il forte aumento dei prezzi dell’energia nel 2022 che ha soffocato la ripresa dalla pandemia del Coronavirus, l’inflazione che sta riducendo il potere d’acquisto delle famiglie e i recenti aumenti dei tassi che pesano sul settore delle costruzioni hanno convinto i principali istituti di ricerca economica tedeschi ha rivedere le stime di crescita del prodotto interno lordo, abbassandola di 0,9 punti percentuali e portandole a -0,6%, rispetto alla stima fatta in primavera.Il sentimento delle imprese si è nuovamente deteriorato di recente e a questo contribuisce l’incertezza politica. “Di recente, i salari sono aumentati a causa dell’inflazione, i prezzi dell’energia sono diminuiti e gli esportatori hanno parzialmente trasferito i costi più elevati, quindi il potere d’acquisto sta tornando”, si legge comunque in un comunicato. Di conseguenza, la previsione è che la flessione si attenuerà entro la fine dell’anno. Secondo gli istituti di ricerca la disoccupazione aumenterà moderatamente quest’anno, raggiungendo i 2,6 milioni, mentre per il 2024 si prevede un leggero calo. È inoltre prevedibile una riduzione del tasso di inflazione che dovrebbe essere del 6,1% quest’anno e scendere al 2,6% nel 2024.Per il 2024 i cinque massimi istituti di ricerca economica tedesca prevedono un aumento del Pil della Germania dell’1,3%. Il vicepresidente dell’Istituto Leibniz per la ricerca economica di Halle (Iwh), Oliver Holtemoeller, ha dichiarato che “la ragione più importante” della contrazione di quest’anno “è che l’industria e i consumi privati si stanno riprendendo più lentamente di quanto ci aspettassimo in primavera”. LEGGI TUTTO