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    ASPI, Free To X: concluso in Umbria piano installazione stazioni di ricarica ad alta potenza

    (Teleborsa) – È arrivato a conclusione il piano di installazione delle stazioni di ricarica ad Alta Capacità per i veicoli elettrici in Umbria, che Free To X, società del gruppo ASPI dedicata allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità, sta portando avanti sulla rete nazionale in gestione. In questa regione, in particolare, sono state attivate 3 stazioni di ricarica lungo la A1 Milano-Napoli, Fabro Est, Fabro Ovest e Giove Ovest, per un totale di 9 colonnine elettriche in grado di poter supportare 18 auto in contemporanea, con una interdistanza di 49 km tra una stazione e l’altra.Il progetto – fa sapere Aspi in una nota – prevede lungo la rete di Autostrade per l’Italia di avere 100 stazioni di ricarica entro la fine l’estate. Ad oggi sono 76 quelle attive, 12 in attesa di attivazione e 11 in fase di completamento, e lungo la Milano-Napoli l’interdistanza media delle aree di servizio è di 49 km in linea con i livelli europei e con il regolamento europeo (Alternative Fuel Infrastructure Regulation – AFIR). LEGGI TUTTO

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    Casa, Bankitalia: domanda debole nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Le condizioni della domanda di immobili residenziali nel secondo trimestre segnalano una “generalizzata debolezza, mentre un agente immobiliare su tre segnala difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti, la percentuale più elevata dalla fine del 2014”. È la fotografia scattata dall’iindagine condotta congiuntamente da Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate presso 1.455 agenti immobiliari nel secondo trimestre.L’indagine, che riguarda l’andamento recente e le prospettive a breve termine del mercato degli immobili residenziali, rileva che le indicazioni di un calo dei prezzi degli immobili residenziali sono divenute più diffuse, seppure in presenza di una quota ancora maggioritaria di giudizi di stabilità; il saldo tra giudizi di aumento e diminuzione è diventato negativo, riportandosi sui livelli dell’inizio del 2021. La quota di agenti che hanno concluso almeno una transazione è rimasta stabile, su livelli elevati. I tempi di vendita e lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali sono leggermente aumentati, pur rimanendo contenuti. Come detto, le condizioni della domanda segnalano una generalizzata debolezza, come evidenziato dal deterioramento dei giudizi relativi al numero dei potenziali acquirenti. Quasi un operatore su tre continua a segnalare difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti, la percentuale più elevata dalla fine del 2014. Nel mercato degli affitti i canoni sono indicati in aumento e gli agenti si attendono ulteriori rialzi anche nel trimestre in corso. Quanto alle valutazioni prospettiche sugli andamenti complessivi del mercato immobiliare segnano un deciso peggioramento, con riferimento sia al trimestre in corso, per il quale prevalgono aspettative di riduzione dei prezzi di vendita, sia su un orizzonte biennale. Le attese degli agenti sull’inflazione al consumo nell’orizzonte di dodici mesi si sono ulteriormente ridotte. LEGGI TUTTO

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    E-Distribuzione: nei primi 7 mesi dell’anno triplicati allacci di impianti rinnovabili

    (Teleborsa) – Cresce sensibilmente in Italia cresce il numero di impianti rinnovabili connessi alla rete di distribuzione nazionale: da gennaio a luglio 2023 E-Distribuzione ha più che triplicato gli allacci rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando addirittura la quota complessiva di connessioni abilitate nel 2022 e accelerando così il percorso verso l’indipendenza energetica e la sostenibilità ambientale del Paese. In 7 mesi le attivazioni di impianti – fa sapere E-Distribuzione in una nota – sono state infatti oltre 220mila, per un totale di 2,6 GW di potenza installata. Un trend che si conferma in forte crescita, come registrato già lo scorso anno quando E-Distribuzione aveva superato i 203mila allacci di impianti rinnovabili, a loro volta triplicati rispetto al 2021.A confronto dello stesso periodo del 2022 sono anche aumentate del 150% le richieste di allaccio alla rete da parte dei titolari di impianti di piccola taglia: un dato che evidenzia come sempre più famiglie e imprese scelgano di dotare le proprie case e i propri fabbricati di pannelli solari e altre tecnologie rinnovabili che permettono di conseguire importanti benefici economici e ambientali.Con l’aumento esponenziale delle domande di allaccio – spiega E-Distribuzione – è cresciuto anche l’impegno della società a migliorare l’efficienza dei propri servizi in linea con le esigenze della clientela: in soli sette mesi sono state, infatti, gestite oltre 1,5 milioni di pratiche, nonché digitalizzate e semplificate le procedure di attivazione degli impianti allo scopo di soddisfare le richieste degli utenti e anticipare in molti casi i tempi di allaccio previsti dalla normativa vigente. Il lavoro di E-Distribuzione rientra nel più ampio percorso avviato dall’azienda volto a favorire il raggiungimento dei target nazionali ed europei di diversificazione delle fonti energetiche. LEGGI TUTTO

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    USA, cala deficit bilancia commerciale a giugno

    (Teleborsa) – Negli Stati Uniti è sceso il disavanzo della bilancia commerciale dei beni attestatosi, a giugno, a 65,5 miliardi di dollari rispetto ai 68,3 miliardi di maggio. Le stime degli analisti erano per un calo a 65 miliardi.Lo comunica il Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, che ha pubblicato oggi il dato preliminare relativo alla sola partita dei beni. Le esportazioni sono salite leggermente a 247,5 miliardi. Le importazioni sono calate a 313 miliardi. LEGGI TUTTO

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    Rdc: integrazione Assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli maggiorenni

    (Teleborsa) – Muta il quadro normativo di riferimento per i nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza. Nel dettaglio, per i nuclei familiari che includono figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni – spiega l’Inps in una nota – il decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, “prevede che gli stessi nuclei continuino a percepire il Reddito di cittadinanza sino al 31 dicembre 2023. I nuclei familiari che non comprendono figli minori, ultrasessantenni o soggetti disabili, invece, al raggiungimento della settima mensilità di erogazione della prestazione, sono gradualmente sospesi dal beneficio, salvo eventuale presa in carico in contesti di fragilità”.Le somme spettanti a titolo di integrazione AUU su Rdc relative alla mensilità di luglio, essendo tale competenza già maturata, – precisa l’Inps – saranno regolarmente corrisposte in data 27 agosto, avvalendosi della carta Rdc.Nel caso di nuclei familiari che proseguono la percezione di Rdc sino a dicembre, l’integrazione AUU – si legge nella nota – è corrisposta sulla carta Rdc unitamente al RDC e senza soluzione di continuità. Per le rate di gennaio e febbraio 2024, per le quali la prestazione RDC sarà stata cessata, il pagamento di AUU avverrà in misura piena utilizzando sempre la carta Rdc. In generale, infatti, per le mensilità non coperte dalla misura Rdc non saranno più applicate le decurtazioni previste dalla legge per la contestuale presenza delle due misure, calcolate sulla base della scala di equivalenza.Nell’ipotesi di nuclei familiari sospesi dalla fruizione di Rdc, gli stessi non cessano altresì dal diritto alla prestazione familiare di cui viene garantita la continuità fino al compimento dei 21 anni, se sussistono i requisiti previsti dalla legge (es. figli studenti, tirocinanti, ecc.). Per tali nuclei, per le mensilità non coperte da una nuova domanda, la fruizione di AUU è garantita in misura piena con accredito sulla carta Rdc. In tal caso, il pagamento avverrà sulla carta per tutte le rate spettanti fino a febbraio 2024. Nell’ipotesi di presentazione di una nuova domanda di AUU, il pagamento avverrà con le modalità prescelte a decorrere dal mese successivo a quello della domanda. LEGGI TUTTO

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    Intesa, fondo Neva First Italia chiude in anticipo di 2 anni periodo di investimento

    (Teleborsa) – Il Fondo Neva First Italia di Neva SGR (società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo) ha completato il 30 giugno, con successo e in anticipo rispetto alla data di chiusura prevista per agosto 2025, il periodo di allocazione dei propri investimenti avviato nel novembre del 2021.Il Fondo, dedicato a startup italiane altamente innovative e sottoscritto, oltre che da Neva SGR, dal Fondo di Fondi VenturItaly e dal Fondo di Co-Investimento MiSE – entrambi interamente gestiti da CDP Venture Capital SGR – ha realizzato complessivamente 7 milioni di euro di investimenti in 9 startup: BetaGlue Technologies (sviluppo terapie antitumorali innovative), Caracol (stampanti industriali 3D e soluzioni di additive manufacturing), D-Orbit (logistica spaziale e servizi di trasporto orbitale), Energy Dome (batterie a CO2 di lunga durata), Leaf Space (rete globale di stazioni a terra per operatori satellitari), Mirta (servizi online per artigianato Made in Italy), xFarm (gestione digitale delle coltivazioni agricole), Xnext (nuova generazione di sistemi di ispezione a raggi X per controlli di qualità), Yolo (servizi assicurativi digitali).”In meno di due anni il Fondo Neva First Italia, in collaborazione con CDP Venture Capital SGR, ha contribuito a far crescere l’ecosistema italiano dell’innovazione, favorendo la raccolta totale da parte di 9 startup italiane altamente innovative di oltre 160 milioni di euro, 33 dei quali provenienti dal Fondo Neva First, il veicolo di Neva SGR per gli investimenti a livello globale”, ha commentato Luca Remmert, presidente di Neva SGR. “Completare in anticipo di due anni il programma di investimento di Neva First Italia è fonte di grande soddisfazione, a dimostrazione che anche nel nostro paese vi sono realtà meritevoli dell’attenzione degli investitori, grazie a soluzioni e tecnologie distintive”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Marcinelle, Mattarella: “Mantenere salda tutela dei lavoratori”

    (Teleborsa) – “Viviamo mesi difficili, segnati dall’impatto di molteplici crisi di diversa natura: dall’esecrabile aggressione russa all’ Ucraina ai tanti conflitti irrisolti in altri quadranti geografici, dal cambiamento climatico all’insicurezza alimentare. Tutto ciò accresce la precarietà economica e il rischio di sfruttamento di esseri umani. È quindi più che mai necessario mantenere salda la tutela dei lavoratori. Di tutti i lavoratori, ovunque essi si trovino, quale che sia la loro nazionalità, per prevenire e sanare inaccettabili forme di marginalizzazione”. È quanto ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 67esimo anniversario della tragedia di Marcinelle. Presenti al Bois du Cazier per la cerimonia in ricordo dei 262 minatori morti, di cui 136 italiani, le autorità locali e federali belghe, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, la regina emerita del Belgio Paola Ruffo di Calabria, l’ambasciatore italiano in Belgio Federica Favi e l’ambasciatore italiano presso la Nato Marco Peronaci. La cerimonia è iniziata, nel piazzale antistante la miniera, con la benedizione della campana “Maria Mater Orphanarum”, seguita dai 262 rintocchi che hanno ricordato le vittime della tragedia del 1956. I loro nomi, come ogni anno, sono stati letti uno ad uno, di fronte ad una platea rimasta in commosso in silenzio. Subito dopo il sorvolo di due Tornado del sesto stormo dell’Aeronautica italiana ha chiuso la prima parte della commemorazione. “Il governo italiano non può dimenticare il sacrificio di centinaia di lavoratori italiani, dei minatori che hanno lavorato nelle miniere in Belgio e in altri Paesi europei. Sono stati un esempio per tutti i giovani, con il loro sacrificio di lavorare in situazioni molto complesse. Lavorare nelle miniere, in tunnel a centinaia di metri di profondità, non può essere dimenticato. Hanno lavorato per cercare di inviare denaro alle loro famiglie in Italia – ha detto Tajani intervenendo alla cerimonia –. L’Italia è fiera di voi, se l’Italia è la seconda manifattura d’Europa – ha sottolineato rivolgendosi alle decine di ex minatori presenti al Bois du Cazier – è grazie a voi e al vostro sacrificio. E al sacrificio dei minatori italiani che hanno lavorato in altri Paesi, come la Francia e la Polonia. Siete stati e siete un esempio per le nuove generazioni. Dobbiamo continuare a lavorare, anche per una maggior sicurezza nel lavoro, ma questi caduti vanno sempre ricordati e a loro va reso omaggio perché questo non accada mai più, ma soprattutto dobbiamo essere fieri di questi italiani che a prezzi di grandissimi sacrifici hanno permesso al nostro Paese di rialzarsi dopo la fine della seconda guerra mondiale. La tragedia di Marcinelle rappresenta per l’Italia un monito ma anche un simbolo, un simbolo positivo del sacrificio di tanti italiani che hanno permesso all’Italia di crescere economicamente e di risolvere problemi economici che sembravano insuperabili. Ora abbiamo davanti a noi tante donne e uomini, che sono i nuovi migranti. A volte rappresentano una preoccupazione ma dobbiamo ricordare sempre che sono persone. La dignità della persona deve essere al centro. Bisogna lavorare per favorire una migrazione regolare, per dare diritti a chi viene nella nostra Europa e dobbiamo allo stesso tempo combattere chi organizza il traffico di essere umani. Serve l’impegno di tutta Europa per questo”. LEGGI TUTTO

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    Niger, Blinken: “Diplomazia resta la via preferibile”

    (Teleborsa) – Il “modo preferibile” per risolvere la crisi causata dal colpo di Stato in Niger è la diplomazia. È quanto ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken in un’intervista a Radio France Internationale (Rfi). “È certo che la diplomazia – ha detto Blinken – è il modo preferibile per risolvere questa situazione. Questo è l’approccio dell’Ecowas (Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale ndr), è il nostro approccio e sosteniamo gli sforzi dell’Ecowas per ripristinare l’ordine costituzionale” in Niger dopo il golpe militare. “Quello che vediamo in Niger è angosciante e non offre nulla al Paese e al popolo nigerino” ha continuato il segretario di Stato americano ritenendo che gli Stati Uniti e altri paesi si troverebbero “in una posizione in cui devono interrompere il loro sostegno al Niger”. Poco prima l’alta diplomatica statunitense Victoria Nuland aveva dichiarato di aver incontrato i golpisti a Niamey. “Queste discussioni sono state estremamente franche e a volte piuttosto difficili”, ha detto. La numero due della diplomazia statunitense ha spiegato di aver incontrato il generale di brigata Moussa Salaou Barmou, il nuovo capo di stato maggiore dell’esercito, e altri funzionari, ma non è stata in grado di incontrare né il capo dell’esercito al potere, il generale Abdourahamane Tiani, né il deposto presidente Mohamed Bazoum. Ha detto di aver offerto “molte opzioni” per porre fine al colpo di Stato, nonché i “buoni uffici” degli Stati Uniti “se ci fosse il desiderio da parte dei funzionari di tornare all’ordine costituzionale”. La funzionaria ha anche specificato che il generale Barmou era ben consapevole della cooperazione esistente tra il Niger e gli Stati Uniti, visto il suo passato coinvolgimento nelle forze speciali. Gli autori del golpe “comprendono molto bene i rischi per la loro sovranità rappresentati da un invito alla Wagner”, ha dichiarato la Nulan riferendosi al gruppo paramilitare russo presente in particolare nel vicino Mali. LEGGI TUTTO