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    Verona, finanziamento BEI da 62 milioni di euro per sviluppo mobilità sostenibile

    (Teleborsa) – La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha concesso un finanziamento da 62 milioni di euro ad Azienda Mobilità Trasporti Turismo e Territorio S.p.A. (AMT3) per promuovere la transizione verso una mobilità sostenibile a basso impatto ambientale nel Comune di Verona. Il progetto prevede la realizzazione di quattro linee filoviarie per una lunghezza totale di 23 km, l’acquisto di 39 filobus elettrici e la costruzione di un nuovo deposito dedicato al loro ricovero e manutenzione. I lavori sono già iniziati e si prevede saranno completati entro novembre 2025, così da consentire l’avvio dell’esercizio entro la prima metà del 2026.Secondo stime BEI, una volta completati i lavori, il tempo totale trascorso sulla rete di trasporto pubblico diminuirà del 6%, mentre i costi operativi medi per posto/chilometro delle linee filoviarie diminuiranno del 20%, generando un risparmio di energia del 4,5%. Inoltre, si stima che più di 100.000 passeggeri al giorno beneficeranno di mezzi di trasporto pubblici più ecologici.”I trasporti svolgono un ruolo essenziale nella società e nell’economia e, allo stesso tempo, rappresentano una delle maggiori fonti di inquinamento atmosferico – Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI – Grazie al supporto della Banca del Clima dell’UE, la BEI, il Comune di Verona promuoverà la transizione verso una mobilità sostenibile, contribuendo a ridurre i costi di esercizio e le emissioni di CO2 della flotta”. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato, UE avvia indagine approfondita su ricapitalizzazione SAS

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare se una misura di ricapitalizzazione danese e svedese di circa 1 miliardo di euro (11 miliardi di corone svedesi) a favore di SAS sia in linea con le norme sugli aiuti di Stato dell’UE. La misura è stata inizialmente approvata il 17 agosto 2020 dalla Commissione nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato COVID, ma successivamente annullata dalla sentenza del Tribunale del 10 maggio 2023.SAS è un’importante compagnia aerea operante in Danimarca, Svezia e Norvegia. Ha il suo hub principale presso l’aeroporto di Copenaghen e, in circostanze normali, fornisce i due terzi della connettività aerea intra-scandinava. Contribuisce inoltre a oltre il 30% e il 25% del traffico internazionale della Danimarca e della Svezia, rispettivamente. Nel 2020, SAS era a rischio di default e insolvenza a causa della pandemia di coronavirus e delle restrizioni di viaggio in atto per limitare la diffusione del virus.A seguito della sentenza del Tribunale, la Commissione svolgerà ora un’indagine più approfondita per valutare ulteriormente la misura di ricapitalizzazione.In questa fase, la Commissione “ritiene in via preliminare che la misura di ricapitalizzazione sia conforme all’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e alle condizioni stabilite nel quadro temporaneo COVID, ad eccezione dell’assenza di un meccanismo di step-up (o un meccanismo alternativo con lo stesso effetto di un meccanismo di step-up)”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Signorini (IVASS): su Eurovita procedere speditamente ad attuazione accordo

    (Teleborsa) – La vicenda Eurovita è “del tutto nuova per l’Italia” e “ha richiesto un coordinamento serrato e lunghe, non facili trattative tra molti soggetti”, ma “ora contiamo che le parti interessate, raggiunto l’accordo, procedano speditamente con la sua attuazione, in modo da normalizzare la gestione dei rapporti assicurativi nel tempo più breve possibile e rispondere alle attese degli assicurati”. Lo ha affermato il presidente dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), Luigi Federico Signorini, all’assemblea dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici).”Le misure che l’Istituto ha adottato hanno facilitato l’individuazione di una soluzione di mercato, proteggendo gli assicurati e mantenendo la stabilità del sistema – ha spiegato – Gli organi della procedura hanno svolto il proprio compito con professionalità e spirito di iniziativa. Le banche distributrici hanno preso atto con realismo della complessa situazione e hanno operato di conseguenza, accettando qualche non irrilevante sacrificio”.Signorini ha poi detto che “siamo grati alle compagnie assicurative e alle altre banche che sono intervenute in modo costruttivo, dando un segnale come chiedevamo, e agendo nella consapevolezza dell’interesse proprio e dei propri azionisti, inteso bene, con lo sguardo saggiamente volto al futuro”.Secondo il numero uno dell’IVASS, chiusa questa vicenda, “sarà bene por mano a interventi per affrontare, pro futuro, le questioni a cui ho già accennato il 19 giugno, e principalmente: rivedere il complesso delle norme che regolano la materia delle polizze a rendimento garantito riscattabili a valori predeterminati; considerare l’introduzione di un fondo di garanzia”. Entrambe le materie “richiedono una riflessione approfondita, che tenga nella dovuta considerazione l’esperienza di altri paesi europei. Occorre un sistema che sia sostenibile e stabilisca incentivi corretti, contemperando rischi di stabilità, moral hazard e costi sociali complessivi”. LEGGI TUTTO

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    UIF, in 2022 nuovo record per segnalazioni sospette. Congelati beni russi per 2 miliardi

    (Teleborsa) – Nel 2022 l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha raggiunto un altro massimo storico delle segnalazioni di operazioni sospette ricevute (155.426, con un aumento dell’11,4%), con un’ampia maggioranza di segnalazioni che proviene come di consueto dal sistema bancario e finanziario, con un accresciuto contributo dei prestatori di servizi di gioco e degli operatori non finanziari. Restano trascurabili le comunicazioni inviate dalle Pubbliche amministrazioni, nonostante l’attuale momento storico in cui il massiccio intervento pubblico nell’economia rafforza l’esigenza di presidi per la tutela della legalità.È quanto emerge dal rapporto annuale della stessa UIF, l’autorità istituita presso la Banca d’Italia e incaricata di acquisire i flussi finanziari e le informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo principalmente attraverso le segnalazioni di operazioni sospette.”L’andamento crescente del flusso segnaletico, confermato anche per il primo semestre del 2023 (intorno al 5% su base annua), è da leggersi positivamente nella misura in cui rispecchia una maggiore consapevolezza del ruolo della collaborazione attiva – ha affermato il direttore dell’UIF, Enzo Serata, nella sua relazione annuale – Negli ultimi tempi tuttavia si è riscontrato un tendenziale decadimento qualitativo delle segnalazioni. Sono frequenti quelle basate esclusivamente su anomalie formali o sulla mera riproposizione di informazioni già poste all’attenzione dell’Unità senza che vengano evidenziati i motivi di sospetto ovvero in assenza di ulteriori elementi di rilievo che ne giustifichino la reiterazione”.Dal rapporto emerge che l’onda lunga del Covid-19 ha continuato a evidenziare fattispecie operative connesse con la fase di assestamento dell’economia e gli effetti delle politiche pubbliche adottate per favorirne il sostegno. Sebbene in misura più contenuta, anche la crisi russo-ucraina ha mostrato una ricaduta sul flusso segnaletico, soprattutto per le conseguenze, sul piano soggettivo e operativo, delle sanzioni imposte alla Russia dalla UE e dalla comunità internazionale.In relazioni alle sanzioni a soggetti russi e bielorussi per via delle sanzioni, al 31 dicembre 2022 risultavano congelati 182 rapporti e operazioni finanziarie intestati a 80 soggetti, dei quali oltre la metà erano indirettamente posseduti o controllati da nominativi designati, ancorché formalmente intestati a società ed enti non espressamente inclusi nelle liste della UE. L’importo complessivo dei fondi congelati è superiore ai 340 milioni di euro: di questi, circa 120 milioni sono depositati su rapporti di conto corrente, mentre i restanti sono costituiti da lettere di credito e finanziamenti a imprese commerciali. Il valore stimato delle risorse economiche congelate, che consistono prevalentemente in immobili, imbarcazioni e autoveicoli, è di circa 2,3 miliardi di euro.In generale, l’UIF ha spiegato che nel 2022 sono stati avviati 212 procedimenti amministrativi finalizzati all’adozione di un provvedimento di sospensione di operazioni sospette, di cui 90 su iniziativa della stessa Unità, per un valore complessivo delle transazioni esaminate pari a 154 milioni di euro. I provvedimenti adottati, previa consultazione degli Organi investigativi, sono stati 32.Le fattispecie di matrice fiscale continuano a rappresentare circa un quinto del flusso segnaletico complessivo, con operatività variegate sul piano soggettivo e oggettivo. Nell’ambito della categoria in esame si conferma primario il peso di sospette frodi nelle fatturazioni (oltre il 25%); rimane significativa anche la percentuale di segnalazioni relative alle cessioni di crediti di imposta ai sensi del cosiddetto decreto Rilancio. Anche le segnalazioni potenzialmente riconducibili a contesti di criminalità organizzata si sono mantenute sostanzialmente in linea, in termini quantitativi e tipologici, con quelle dell’anno precedente. Degno di nota è il legame emerso con l’impiego dei fondi pubblici, che conferma la propensione delle consorterie mafiose a sfruttare le occasioni di profitto discendenti dalle situazioni di crisi e dalle conseguenti misure pubbliche di supporto. LEGGI TUTTO

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    Serie A, fumata nera sui diritti TV: nuova assemblea il 14 luglio

    (Teleborsa) – L’assemblea di Lega Serie A ha deciso di non accettare le offerte arrivate dai broadcaster e ha quindi esteso le trattative private. La nuova assemblea dei club è stata fissata per il prossimo 14 luglio. “L’assemblea ha deliberato di concedere una proroga alle trattative private (con Dazn, Mediaset e Sky, ndr) per i diritti tv, che proseguiranno quindi nelle prossime settimane. Siamo arrivati al momento decisivo, all’esito di queste trattative o ci sarà l’assegnazione o si apriranno le manifestazioni di interesse per il canale di Lega”, ha dichiarato il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, intervenuto al termine dell’odierna assemblea di Lega. “Le buste con le offerte state aperte – ha aggiunto Casini – ma non è stato comunicato l’importo, non è stato considerato definitivo visto che ci sono ancora trattative”. LEGGI TUTTO

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    Concorsi Docenti: in arrivo i decreti revisionati. Anief chiede ulteriori modifiche

    (Teleborsa) – Sono stati presentati oggi ai sindacati della Scuola i decreti dei concorsi ordinari docenti per infanzia e primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado revisionati alla luce delle modifiche introdotte dai decreti leggi 36/2022 e 75/2023. In particolare, al fine di accelerare le procedure di reclutamento nel periodo di attuazione del PNRR, è stata reintrodotta la prova scritta computer-based con 50 quesiti a risposta multipla. Al termine del periodo di attuazione del PNRR, l’Amministrazione potrà optare per il ritorno alle domande a risposta aperta. “Per Anief – spiega il sindacato in una nota – sono tuttavia necessarie ulteriori modifiche, su tutte l’inserimento degli idonei nelle graduatorie di merito. Necessario anche aggiornare le tabelle dei titoli”.Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato oggi ai sindacati le modifiche ai decreti sulla base dei quali saranno banditi i prossimi concorsi per il personale docente. L’intervento si è reso necessario dopo le novità introdotte dal DL 36/2022 e la reintroduzione dei quesiti a risposta multipla per le prove scritte, disposta dal decreto legge 75/2023 per snellire e velocizzare le procedure di reclutamento nel periodo di attuazione delle riforme del PNRR. Ricordiamo che l’Italia, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si è impegnata con l’UE ad assumere 70mila insegnanti entro dicembre 2024, dopo la proroga della scadenza inizialmente fissata alla fine di quest’anno.Potranno accedere ai concorsi i docenti laureati in possesso di abilitazione (per infanzia/primaria anche diplomati magistrale ante 2001/02). Per la secondaria, potranno partecipare anche i docenti non abilitati con tre anni di servizio negli ultimi cinque anni (di cui almeno uno nella specifica classe di concorso) oppure in possesso dei 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Previsto un primo bando per chi possiede già i suddetti requisiti e un secondo anche per chi conseguirà i 30 cfu previsti dal D.L. 36/2022. Il decreto per la scuola secondaria anche l’ammissione con riserva per tutti coloro che alla pubblicazione del secondo bando per la secondaria saranno iscritti ai nuovi corsi per i 30 CFU. Nessuna indicazione certa sulla data di pubblicazione dei bandi, anche se è possibile ipotizzare che il secondo previsto per la secondaria, quello per chi conseguirà i 30 CFU, dovrebbe vedere la luce comunque non prima dell’inizio del 2024.Riguardo alle prove, durante il periodo di attuazione del PNRR il ministero prevede di somministrare per lo scritto una batteria di 50 quesiti (in ordine casuale a ciascun candidato) di cui quaranta volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico (10 quesiti), psicopedagogico (10 quesiti) e didattico-metodologico (20 quesiti), cinque sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 e cinque sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento. Per i posti di sostegno, i quaranta quesiti saranno inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità. La durata della prova scritta sarà di 100 minuti, non è prevista la pubblicazione della banca dati da cui saranno estratti i quesiti. Da evidenziare che finché saranno utilizzate le prove scritte nella modalità a risposta multipla non sarà prevista la prova preselettiva.I decreti, uno per la scuola dell’infanzia e la primaria, l’altro per la scuola secondaria di primo grado, presentano tuttavia numerose criticità che la delegazione Anief, composta dai segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha evidenziato. Su tutte, i bandi prevedono che le graduatorie di merito finali siano costituite dai vincitori, ovvero da un numero di aspiranti pari ai posti previsti dal bando di concorso, fatta salva la sola integrazione, sempre nel limite dei posti banditi, delle eventuali rinunce all’immissione in ruolo. Si tratta di una decisione in contrasto con quanto previsto dal DL 36/2022 che ha previsto l’integrazione delle GM concorsuali con tutti gli idonei, ovvero i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per ciascuna prova.Anief ha chiesto, inoltre, che sia esplicitato nel bando per infanzia e primaria che le graduatorie di merito siano utili anche per l’assunzione sui posti a indirizzo didattico differenziato dei candidati in possesso del relativo titolo di specializzazione e che venga riportata in chiaro nelle graduatorie finali l’idoneità all’insegnamento di lingua inglese alla primaria dei candidati.Nel decreto per la secondaria, Anief ha chiesto di modificare la disposizione di accesso al concorso per gli ITP con abilitazione + laurea. Richiedere a un docente già abilitato l’ulteriore requisito di una laurea non prevista all’atto dell’accesso all’abilitazione appare iniquo e contro la vigente normativa: fino ad oggi, infatti, alle abilitazioni per gli insegnanti tecnico-pratici si accedeva con il solo diploma e, pertanto, l’accesso va garantito a coloro che sono abilitati ma diplomati e non laureati, oltre ovviamente a tutti coloro che hanno tre anni di servizio pregresso o i 24 cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022.Riguardo al concorso per i posti di sostegno, per Anief è necessario prevedere l’ammissione con riserva alla procedura anche degli aspiranti iscritti al TFA sostegno alla data di presentazione delle domande. Anief ha chiesto che sia valutato anche il servizio a tempo determinato ai fini del raggiungimento del requisito di cinque anni di servizio richiesto ai commissari.Infine, anche le tabelle titoli necessitano di alcuni aggiornamenti. Per Anief, ad esempio, andrebbero valorizzati i titoli di specializzazione sui metodi didattici differenziati (Montessori, Agazzi o Pizzigoni) e quelli di Italiano L2 riconoscendo ad essi lo stesso punteggio previsto per la specializzazione su sostegno (5 punti). Inoltre, è necessario prevedere un punteggio maggiore per gli anni di servizio, al fine di valorizzare l’esperienza di insegnamento, e la valutazione dei servizi su sostegno anche nella procedura per i posti comuni.”Il Ministero – fa sapere l’Anief – si è riservato di valutare le richieste di modifica presentate durante l’incontro odierno”. LEGGI TUTTO

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    Pari opportunità: Ordine dei commercialisti di Roma primo in Italia con Certificazione di Genere

    (Teleborsa) – “L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma è il primo ad aver ottenuto la Certificazione del Sistema di gestione della Parità di Genere”. Ad annunciarlo è Claudia Cattani, consigliera e presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Odcec di Roma. “Come Ordine siamo da sempre molto attenti alle tematiche delle pari opportunità, sia di genere che per quanto riguarda i giovani. E per noi, aver ricevuto questa certificazione è molto importante, poiché è un riconoscimento che arriva da un ente esterno che ha sancito come siano stati seguiti criteri e politiche di genere adeguati. Non si tratta del mero rispetto del numero di presenze femminili all’interno dell’organismo – afferma Cattani –, ma è un’analisi delle varie attività concrete intraprese, della policy, della cultura gestionale dell’Ordine, un insieme di criteri che ci hanno consentito di ottenere una certificazione molto importante”.La certificazione, infatti, è stata rilasciata dopo un esame svolto dal Comitato Tecnico di Rina SpA che ha riconosciuto l’impegno e i risultati raggiunti dall’Ordine sul tema dell’inclusione e della parità di genere. Questo importante risultato sarà presentato nel corso del convegno “Insieme per cambiare: Pari opportunità per tutti, partecipazione e responsabilità sociale”, organizzato dall’Unione Nazionale Giovani Commercialisti ed Esperti Contabili presso la Sala Capitolare del Senato, durante il quale Claudia Cattani interverrà per illustrare una serie di iniziative che l’Odcec di Roma ha intrapreso negli ultimi anni per migliorare la parità di genere e coinvolgere i giovani nelle iniziative ordinistiche.”Già da tempo – spiega Cattani – il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di aderire al movimento europeo ‘No Woman No Panel’, includendo sempre presenze femminili ad ogni convegno o incontro di formazione organizzato dall’Odcec. Su questa scia, in pieno accordo con il Comitato Pari Opportunità, lo stesso Ordine ha ritenuto di deliberare e, dunque, di adottare anche il principio ‘No Young No Panel’, allargando le iniziative anche ai giovani iscritti, coinvolgendoli sempre più nelle varie attività, avendo sempre un contatto proficuo e individuando argomenti e corsi di formazioni che siano di particolare utilità anche per chi si affaccia ora a questa professione”.Una serie di corsi di formazione riguarderà in particolare il campo della corporate governance per consiglieri di amministrazione e sindaci, ma anche in materia di certificazione di parità di genere, competenze soft, nonché incontri con figure femminili che fungano da role model. “Senza dimenticare che quest’anno il Comitato Pari Opportunità ha redatto il primo bilancio di genere dell’Ordine, un traguardo davvero importante per noi” conclude Cattani.”Quella delle pari opportunità – sottolinea Giovanni Battista Calì, presidente dell’Odcec di Roma – è una questione culturale e come tale necessita di tempo per essere compresa e condivisa. Noi crediamo che la categoria sia ormai matura ed abbia piena consapevolezza che il valore di un commercialista non dipende né dal genere né dall’età, ma dalla professionalità e dalla competenza; dalla correttezza comportamentale e dalla preparazione tecnica; dalla capacità di prevedere gli sviluppi futuri del mercato e di organizzare il lavoro conseguentemente. Per questo intendiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per garantire ai colleghi pari opportunità di genere e generazionale. Lo abbiamo detto e scritto durante il lungo confronto elettorale e lo stiamo facendo dal giorno in cui ci siamo insediati. Tutte le iniziative del Comitato Pari Opportunità sono preliminarmente discusse in Consiglio e nell’ordine del giorno delle riunioni consiliari c’è sempre un punto sulle pari opportunità. Ad un anno e mezzo dall’insediamento del consiglio riteniamo di poter essere soddisfatti: certificazione di genere, bilancio di genere, panel bilanciati per genere ed età, formazione mirata su temi volti alle pari opportunità e comunicazione ad hoc per sensibilizzare la Categoria. Questi sono fatti, non parole, e ne siamo orgogliosi. Ovviamente c’è ancora molta strada da percorrere ma siamo fiduciosi di riuscire a portare un contributo positivo e significativo sul tema delle pari opportunità”. LEGGI TUTTO

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    TPER, assembla approva bilancio. Confermato acquisto di 583 mezzi entro 2026

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci di TPER, la principale azienda di trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna, ha approvato il bilancio 2022, che si è chiuso con 1,7 milioni di euro di utile (in flessione rispetto al 2021) a fronte di 219 milioni di ricavi. Il risultato, spiega la società, è stato raggiounto grazie alla stabilità aziendale, alla prudente gestione, alle competenze aziendali sviluppate per attuare programmi a breve e a lungo termine, oltre che all’importante contributo dei ristori, erogati a parziale compensazione delle criticità derivanti dalla pandemia e ai rincari energetici (14 milioni per mancati introiti causa Covid e 1,8 milioni per aumento carburanti).In flessione anche il bilancio consolidato a livello di gruppo, che registra un utile pari a 1,6 milioni. Il risultato registra una parziale ripresa della domanda che ha raggiunto quota 126 milioni di passeggeri, in crescita di 19 milioni rispetto al 2021. Sono tuttavia numeri ancora lontani da quelli del 2019 (-17%) e le aspettative di ripresa risultano legate a un quadro di generale incertezza sulla riorganizzazione delle attività lavorative post-pandemia e alle politiche incentivanti il trasporto pubblico.Il gruppo ha rispettato il piano assunzioni (206 nuove risorse) che porta a 2.345 il totale dei dipendenti, il 96% dei quali a tempo indeterminato. Davanti all’assemblea dei soci, ha anche confermato i propri impegni con riferimento agli investimenti in atto per un valore di oltre 230 milioni di euro, che si inseriscono nel piano 2023-2026 di 430 milioni di euro complessivi destinati al rinnovo del parco veicolare con 583 nuovi mezzi, pari a circa il 49% della flotta esistente.”L’approvazione del bilancio avviene a metà di un 2023 che rimane carico di incertezze e criticità da affrontare – ha commentato la presidente Giuseppina Gualtieri – Dal punto di vista generale permane una fragilità economico-finanziaria del settore a causa del permanere di costi elevati e di un difficile recupero della domanda, peraltro in un contesto in cui gli obiettivi delle politiche pubbliche prevedono invece un aumento della quota modale del trasporto pubblico rispetto al trasporto privato”. “Queste condizioni critiche, collegate al possibile venir meno di adeguate risorse nazionali inerenti ristori per mancati ricavi e per aumento costi, sono un tema che non può essere sottovalutato – ha aggiunto – A ciò si aggiunge una questione rilevante e nuova che caratterizza tutto il settore: la difficoltà di reperimento di personale di guida e di personale tecnico che sta portando alla necessità di interventi e di specifiche policy in cui TPER è già attivamente impegnata”. LEGGI TUTTO