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    USA, PMI Chicago luglio migliora a 42,8 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di luglio 2023, l’indice PMI Chicago si è attestato a 42,8 punti contro i 41,5 punti del mese precedente. Il dato risulta però inferiore alle attese degli analisti, che erano per una salita fino a 43 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Caro -benzina, da domani via ai cartelli anti aumenti. Associazioni in pressing

    (Teleborsa) – “Da domani, come previsto nel decreto legge Trasparenza di gennaio, scatta il tabellone sul prezzo medio” dei carburanti. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in una conferenza stampa sul caro carburanti, spiegando che nell’ultima settimana c’è stato un aumento del prezzo medio di 4 centesimi in conseguenza degli aumenti dei prezzi internazionali del greggio ma siamo ben lontani da quanto accadeva prima del tetto al prezzo del gas .”Da domani ciascun cittadino può verificare quando va a fare benzina se viene sottoposto a un costo superiore a quello medio. Il consumatore potrà accertarsi e scegliere”. “Riteniamo sia possibile così contenere i prezzi e contenere l’aumemto qualora ci fosse delle quotazioni internazionali”, ha aggiunto Urso. Si tratta dell’obbligo di esporre il prezzo medio regionale su rete stradale, per la rete autostradale il prezzo medio nazionale. Il dato verrà comunicato al ministero alle otto del mattino. Sia la rilevazione in aumento sia in dominuzione. Sono previste delle sanzioni sulla base di controlli della Guardia di Finanza.Sul taglio delle accise – ha aggiunto – “era stato un intervento del governo precedente quando gli aumenti e i prezzi dell’energia erano schizzati alle stelle. Oggi i dati sono ben diversi, molto diversi e quindi noi riteniamo che le risorse pubbliche devono essere destinate laddove c’è davvero emergenza come taglio cuneo fiscale e famiglie disagiate”.Intanto, il garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, in conferenza stampa sottolinea che sui prezzi dei carburanti nelle ultime due settimane c’è stata un’accelerazione fino a valori medi per la benzina di 1,91 centesimi e per il gasolio di 1,76, con un aumento di circa 4 centesimi. “Quello che sta avvenendo, sta avvenendo nella stessa direzione del mercato internazionale. Da questo punto di vista registriamo che non ci sono speculazioni”, ha aggiunto. Non si ferma però il pressing da parte delle associazioni. L’UNC in una nota sottolinea come da sempre si possono denunciare i rincari anomali dei carburanti e tutte le associazioni di consumatori, a cominciare dall’Unc, da decenni lo fanno. “Peccato che nessuno li abbia mai puniti, visto che il Parlamento si rifiuta di dare una definizione di prezzo anomalo” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori chiedendo al ministro, “che fine ha fatto l’app carburanti prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, ossia oltre 6 mesi fa, che, questa si, sarebbe molto utile per fare il pieno nel distributore meno caro della zona, a differenza del prezzo medio che dà invece un’informazione distorta e sbagliata: quella di accontentarsi di andare a fare il pieno da chiunque abbia un prezzo più basso della media invece che da chi fa i prezzi più bassi ed è meno caro degli altri”.Anche Assoutenti chiede al Governo uno sforzo ulteriore in favore dei consumatori. “Se da un lato è utile dare informazioni agli automobilisti sui prezzi medi dei carburanti, dall’altro occorre studiare nuove misure per innescare la concorrenza tra gestori e incentivare una riduzione dei listini – spiega il presidente Furio Truzzi – In tal senso la soluzione migliore è rappresentata da cartelloni da installare nelle varie zone delle grandi città e in tutti i comuni riportanti, al pari di quanto già avviene lungo le autostrade, i prezzi di benzina e gasolio praticati dai gestori ubicati nelle vicinanze, con un bollino luminoso verde che indichi in modo immediato agli automobilisti il distributore più conveniente in zona. Serve inoltre una app nazionale gestita dal Mimit con i listini dei carburanti aggiornati in tempo reale, che consenta agli automobilisti di individuare con immediatezza i migliori prezzi sul territorio”. Federconsumatori mostra preoccupazione per la corsa dei prezzi carburanti: oggi Quotidiano Energia rileva al self un prezzo medio di 1,912 euro al litro per la benzina e 1,766 euro al litro per il gasolio.Prezzi che, “come non ci stanchiamo di sottolineare da tempo, si attestano su livelli eccessivamente elevati rispetto alla quota a cui si dovrebbero attestare. Secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che tengono conto sia dell’andamento delle quotazioni dei prodotti petroliferi, sia dell’andamento del cambio Euro/Dollaro, la benzina oggi dovrebbe costare almeno 7 centesimi di meno al litro.Questo comporta un aggravio annuo, in termini diretti, per ciascun automobilista che effettua un rifornimento di 2 pieni al mese, di 84 euro nel caso della benzina. A ciò si aggiungono le gravi ricadute indirette che gli aumenti dei carburanti determinano sull’andamento dei prezzi dei beni (trasportati per oltre l’86% su gomma) e dei servizi, che secondo le nostre stime ammontano a circa 69 euro annui di spesa in più per famiglia. Il totale delle ricadute, in questo modo, ammonta a 153 euro annui ad automobilista”. LEGGI TUTTO

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    Decreto PA Bis, governo incassa la fiducia

    (Teleborsa) – Il governo ha incassato alla Camera la fiducia per la conversione in legge del Decreto PA Bis, ottenendo 193 voti favorevoli, 99 voti contrari e 3 astenuti. L’esame del provvedimento proseguirà ora con la votazione degli ordini del giorno e con il voto finale delo’Aula di Monecitorio.Il testo del decreto passerà poi in seconda lettura al Senato, per essere convertito in legge entro il 21 agosto. Il decreto “in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025” contiene una serie di disposizioni per una riorganizzazione della PA, in particolare per le assunzioni nelle amministrazioni centrali. Fra queste, le assunzioni nella scuola, di docenti precari, ATA e dirigenti scolastici e quelle sull’organico aggiuntivo. LEGGI TUTTO

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    Mutui, Tajani: “Bce non aumenti più i tassi di interesse. Lagarde ascolti il nostro appello”

    (Teleborsa) – “Famiglie che non riescono a pagare le rate dei mutui, imprese che non chiedono prestiti per investimenti perché il denaro costa troppo. La Bce non aumenti più i tassi di interesse. Rischiamo la recessione. La signora Lagarde ascolti il nostro appello a difesa di famiglie e imprese”. Questo l’appello lanciato su Twitter (X) dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani difronte alla politica monetaria della Banca centrale europea che ha continuato a far salire il costo del denaro portandolo al 4,25 per cento. Per Tajani “la soluzione per combattere l’inflazione non è aumentare il costo del denaro” perché a differenza degli Usa dove l’incremento dei prezzi è causato dalla crescita economica e dell’occupazione, in Italia l’inflazione viene dall’esterno, dall’aumento del costo delle materie prime. In tale scenario l’intenzione del governo – ha detto Tajani – è quella di allentare la morsa dei prezzi incidendo sulla leva fiscale, aiutando “i nostri concittadini con una politica economica che dovrà basarsi sulla riforma tributaria e su quella della burocrazia e del fisco”. Un punto percentuale degli stipendi delle famiglie italiane – stima la Fabi che in un rapporto sui tassi parla di “shock finanziario” in arrivo per le famiglie e di reddito progressivamente eroso, è mangiato dai tassi d’interesse su mutui, prestiti e credito al consumo. La quota delle rate rispetto al reddito disponibile è passata dal 9,50% del 2019 al 10,55% di marzo scorso e, visti i successivi aumenti del costo del denaro, questa percentuale, è destinata salire. L’Italia è divisa in due sul costo dei prestiti per comprare casa: i mutui sono meno cari al Nord, mentre gli interessi sono alle stelle nel Mezzogiorno e nelle Isole. Secondo l’analisi della Fabi i tassi praticati dalle banche sono più salati per le famiglie italiane che vivono nel Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia) oltre che in Sardegna e Sicilia: chi risiede in quelle due aree geografiche, infatti, paga rate mediamente più alte rispetto a chi abita nel resto d’Italia. Nelle Isole, la media dei tassi d’interesse è del 4,23% e nel Mezzogiorno è al 4,18%, contro il 4,10% del dato nazionale. Le famiglie residenti nelle aree settentrionali godono, invece, di condizioni sui mutui più favorevoli: nel Nord Ovest la media dei tassi è pari al 4,09%; nel Nord Est, invece, i tassi medi sono quelli più bassi d’Italia, cioè 3,99%. “Le differenze territoriali sul costo dei mutui dipendono da alcuni fattori di rischio – spiega il segretario della Fabi, Lando Maria Sileoni – il Sud e le Isole sono, purtroppo, più indietro economicamente rispetto al Nord. I numeri dei fallimenti di imprese o di difficoltà economica sono numericamente più rilevanti e le famiglie faticano a pagare le rate dei prestiti e dei mutui. Per le banche il fattore rischio quindi è maggiore, anche se in questi ultimi tempi c’è più disponibilità da parte degli istituti di credito e più sensibilità rispetto a prima ai problemi di famiglie e imprese”. (Foto: © cylonphoto / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale giugno sotto attese

    (Teleborsa) – Torna a salire, ma meno delle attese, la produzione delle fabbriche giapponesi a giugno. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un incremento mensile del 2% dopo il -2,2% registrato a maggio. Le stime degli analisti erano per una risalita del 2,2%.Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -0,4%. La crescita mensile della produzione è accompagnata dall’aumento delle consegne (+1,5% su mese) mentre le scorte scivolano dello 0,1%. La ratio delle scorte è pari a -1,2%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, sale a sorpresa fiducia consumatori luglio

    (Teleborsa) – Migliora leggermente il sentiment dei consumatori giapponesi a luglio. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a 37,1 punti, dai 36,2 di giugno. Il dato è anche migliore delle aspettative degli analisti, che avevano previsto un lieve calo del sentiment a 36 punti.All’andamento dell’indice hanno contribuito le attese sulla situazione occupazionale (+0,9 punti), le intenzioni di spesa di beni durevoli (+1,2 punti) e quelle sui redditi (+0,3%). L’indice resta tuttavia ancora al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. LEGGI TUTTO

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    Stop RdC, scontro maggioranza-opposizioni. Allarme dei Sindacati

    (Teleborsa) – Si infiamma lo scontro sul reddito di cittadinanza dopo che nelle scorse ore, l’INPS ha inviato un sms a 169mila famiglie italiane, informandole che da agosto non beneficeranno più del sussidio (perché nel loro nucleo non sono presenti minori, disabili o over-65).Proteste in tutta Italia ma massima allerta a Napoli, dove i potenziali orfani del sostegno sono 21.500, e in tutta la Campania, dove il numero totale sale a circa 37mila. Nel mirino potrebbero finire i centri Inps della Regione che saranno monitorati dalle forze dell’ordine. Intanto, le opposizioni vanno all’attacco del Governo, in particolare il Movimento 5Stelle. Intanto, da Fratelli d’Italia arriva la proposta di una commissione d’inchiesta sull’ex presidente Inps Tridico per mancati controlli sui percettori del sussidio. Piovono le critiche: se il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte parla di “bullismo istituzionale”, anche la segretaria Pd Elly Schlein tuona definendo “brutale” la scelta del Governo di comunicare lo stop al reddito attraverso un sms. Sconcerto anche da parte dei Sindacati. Con lo stop al reddito di cittadinanza, “centinaia di migliaia di persone dai prossimi giorni si ritroveranno senza sostegni”, dice Daniela Barbaresi, responsabile delle politiche sociali e sanità della Cgil. “Il governo – sottolinea Barbaresi – sta scaricando l’onere sui Comuni, ma i Comuni non ce la fanno, non hanno risorse e non hanno personale” per permettere ai servizi sociali di prendere in carico le persone e di comunicare la presa in carico all’Inps. In più “mancano le procedure, mancano le circolari, manca l’attivazione del supporto alla formazione, che non partirà comunque prima di settembre”. LEGGI TUTTO

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    Accordo ABI- enti locali per sospensione dei prestiti

    (Teleborsa) – Comuni e Province con problemi di liquidità a causa dell’aumento dei costi energetici o colpiti dagli eventi alluvionali dal primo maggio 2023 potranno chiedere alle banche la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui. Lo prevede l’accordo raggiunto dall’Abi con l’associazione nazionale comuni Italiani (Anci) e l’unione province d’Italia (Upi). L’intesa, che l’Abi ha diffuso alle banche associate tramite circolare, definisce le linee guida sulla base delle quali gli istituti di credito aderenti possono procedere alla sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui in essere, in scadenza dal 27 luglio 2023. L’accordo determina inoltre l’estensione di sei mesi del piano di ammortamento.Nel dettaglio, la nota spiega che secondo quanto previsto dall’accordo, i finanziamenti oggetto di sospensione devono avere le seguenti caratteristiche: essere stipulati secondo la forma tecnica del mutuo; essere intestati agli Enti locali con oneri di rimborso interamente a proprio carico; il soggetto debitore e il soggetto beneficiario devono essere coincidenti; non devono essere stati concessi in base a leggi speciali; devono essere in corso di ammortamento; non devono presentare rate scadute e non pagate da oltre 90 giorni al momento di presentazione della domanda.Al momento di presentazione della domanda, gli Enti non devono essere sottoposti a procedure di scioglimento per fenomeni di infiltrazione mafiosa o similare. Sono inoltre esclusi dalla misura gli Enti morosi oppure in dissesto privi di ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato approvato al momento della presentazione della domanda.Le domande di sospensione – spiega ancora la nota – devono pervenire alle banche aderenti entro il 30 settembre 2023. Resta comunque ferma la possibilità per la banca aderente di offrire, nella propria autonomia, condizioni migliorative rispetto a quelle previste dall’accordo, fermi restando i limiti disposti dal quadro normativo-regolamentare di riferimento. LEGGI TUTTO